Non arriva improvvisa come una grandinata di fine estate. È più come il lento incedere dell'autunno, ogni giorno impercettibilmente più freddo del precedente, fino alla prima, vera sferzata gelida, quando ti accorgi di essere lì fuori in abiti inadeguati.
Alzi lo sguardo sul ciliegio davanti a casa e realizzi che è completamente spoglio, anche se è da tempo che ne vedi le foglie in terra. E il cerchio ti si chiude intorno, la noia di Emiliano è anche la tua, le maschere di cui parla Gianluca le hai ormai esaurite tutte. E il folletto di Elpidio, beh, quello sei proprio tu....
Il piccolo Lebowsky
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