venerdì 9 dicembre 2022

La vera storia sulla nascita di topolino




Walt Disney famoso disegnatore di fumetti lavora per una grande società. Un giorno il direttore, stanco delle continue assenze di Walt, e del poco rispetto verso i colleghi e i superiori gli intima se entro cinque giorni da oggi cioè per sabato mattina, non gli porterà una storia con un nuovo personaggio di successo, verrà licenziato in tronco, perchè è stufo del suo atteggiamento, delle sue assenze, e ritardi sul lavoro. Walt lo tratta con la solita strafottenza. Ma promette che entro cinque giorni avrà creato il nuovo personaggio, che sarà un successone e che per lui cinque giorni sono troppi. Walt è molto sicuro di sè, non si preocccupa troppo dell' ultimatum del direttore e se la prende comoda, intanto passano i giorni, uno, due, tre e quattro. All' alba del quinto giorno si sveglia e si mette seriamente al lavoro, ma non gli viene in mente nulla. Ha il vuoto pneumatico in testa. Intanto passano le ore, arriva l' ora di pranzo e poi quella della cena e ancora niente. Walt è seriamente preoccupato, perchè nonostante i suoi sforzi non riesce a concludere nulla. Alla fine esausto e stremato si addormenta sul tavolo da disegno. Quando si sveglia si trova all' interno di una casa, ma non è la sua casa, è seduto in una poltrona, ma non è la sua poltrona, e di fronte a lui si trova un disegno animato che assomiglia a un topo con le orecchie tonde e grandi, con viso simpatico, vestito von dei pantaloncini e delle scarpe. Il topo gli si avvicina e gli chiede chi è, come si chiama e che cosa ci fa in casa sua. Walt, gli spiega, che lui è un disegnatore di fumetti e che si chiama Walt Disney e stava a casa sua cercando di disegnare quando si è addormentato, e non sa come, ma si è risvegliato in questo posto e non sa neanche dove si trovi. Allora, il topo si presenta: sono topolino, questa è la mia casa e lei si trova nella città di Topolinia. Walt sempre più stupito vorrebbe chiedere se gli abitanti di Topolinia siano tutti fumetti, ma all' impovviso la porta della stanza si spalanca ed entra un cane o meglio il disegno di un cane, che va verso Topolino con la ciotola del cibo in bocca. Topolino dice: mi scusi, ma devo dare da mangiare al mio cane, pluto. Ed esce dalla stanza insieme al cane per dargli del cibo. Poi ritorna nella stanza, ma si sente un campanello che suona e Topolino riesce per andare ad aprire la porta. Entra qualcuno e si sente confabulare nell' atrio sottovoce, poi Topolino entra con al fianco una topolina e la presenta a Walt: le presento Minnie, la mia fidanzata, vedi minnie il signor Walt mi stava dicendo che non sa dove si trova e come mai sia finito in casa mia. E' vero ? Walt: si è vero. Ma ancora non riesco a capacitarmi come sia possibile che esista un mondo dove i fumetti vivano di vita propria. E Minnie gli chiede: perchè ci chiama fumetti ? E lei allora che cosa è ? Be io sono un uomo e vivo negli USA. Adesso anche i topi sono sconcertati e non ci capiscono niente. Ma Minnie ha una brillante idea e dice a Topolino: caro perchè non portiamo il signore da Topedison lui è un grande scienziato! Topolino: hai ragione Minnie e poi provare non costa nulla. Tutti e tre si dirigono a casa dello scienziato, dove lo trova non indaffarato nel suo laboratorio.

Topolino gli espone il caso che interessa tantissimo allo scienziato.

Topedison dice agli amici che ha inventato qualcosa che potrebbe aiutarli il plusesaminatore atomico, una macchina capace di esaminare una persona e di dire chi esso sia, che cosa gli è accaduto negli ultimi tre mesi. E darà un responso su cosa sia possibile fare. Sottopongono Walt all' esame con la macchina che poi dà il suo responso e la macchina dice che Walt può tornare indietro nel suo mondo solo se compie sette fatiche in questo mondo. Walt si ricorda all' improvviso dell' appuntamento importante con il direttore, e lo dice allo scienziato, e gli dice di non preoccuparsi, che finchè si trova a Topolinia il mondo degli uomini lo aspetterà, non accadrà nulla. Ma finchè non compirà tutte e sette le fatiche non potrà tornare indietro. Walt chiede quali siano le sette fatiche che dovrà compiere e Topedison gliele elenca:

1) Dipingere lo steccato di Pippo

2) Tagliare l' erba al prato di Clarabella

3) Lavare i piatti sporchi nell' acquaio di Minnie

4) Pulire la cuccia e fare il bagno a Pluto

5) Riparare il tetto di Orazio

6) Fare visita in carcere a Gambadilegno e portargli delle arance

7) Concimare l' orto di Topolino.

Walt è esterrefatto, ma anche molto deciso a termine le sue fatiche, con l' aiuto dei suoi nuovi amici. E si mette all' opera. In poco tempo riesce a portare a termine la prima e poi la seconda e così via fino ad arrivare alla settima ed ultima fatica, cioè concimare l' orto di Topolino. Walt è stanco e non ha mai concimato un orto in vita sua, ma si dà da fare fino a quando cade in un profondo sonno. Drin Drin è la sveglia che suona, Walt apre gli occhi e guarda la sveglia che segna le sette del mattino. Si alza di scatto dal letto e corre al suo tavolo di lavoro, e mentre si trova a metà strada si accorge di essere a casa sua, nel suo corridoio, e fa un gran respiro di sollievo, ma poi si ricorda dell' appuntamento e riprende a correre verso la sua scrivania. Apre l' album dei disegni, e vi trova sopra una storia già scritta e disegnata, la prima avventura di Topolino, il disegno animato più famoso del mondo.

                                     Nonno Elpho




venerdì 2 dicembre 2022

Non cado in estasi di fronte a Pirandello!


Di recente col gruppo cinema siamo andati a vedere “La Stranezza”, film che parla dell’ispirazione che porta a realizzare la prima opera di Pirandello sul metateatro, “Sei personaggi in cerca d’autore”. Il film è godibile e con un ottimo Tony Servillo e con Ficarra e Picone pieni d’ironia sicula. Ma io non scrivo questo articolo tanto per commentare il film “La Stranezza”, quanto per parlare della concezione che Pirandello ha del teatro, e in particolare della sua filosofia soggettivistica con la quale non concordo. E qui apriamo una parentesi piuttosto realistica e forse poco simpatica sul nostro paese, questa italietta che tanto facilmente si commuove per pseudopolitici borghesi e che nell’arte cade in estasi di fronte ad artisti che confermano questa limitata visione della realtà. Negli anni 20 Pirandello arriva alla conclusione che un teatro oggettivo è una cosa impossibile da raggiungere e a seguito di questa sua “coscienza” inizia il suo viaggio nel metateatro, nel decadentismo e forse anche nel futurismo, futurismo che potrebbe essere presente in “Sei personaggi in cerca d’autore”. Insomma Pirandello non ha fatto in tempo, come tanti altri intellettuali del suo tempo, ad entrare in contatto con gli scritti di Marx perché poi ad aggravare la situazione nel 1922 arriva il fascismo. Invece anche se forse non è ancora cominciato, un teatro figlio di idee oggettive e proletarie è possibile, e magari anche oltre, anche un teatro operaio fantastico! Ma quasi tutti ancora in Italia attualmente cadono in estasi di fronte a Pirandello!

Fantozzi ragionier Ugo

RINGRAZIAMENTI




Oggi vi di un evento mondiale, anzi de più. ROMA! TEATRO SCENA! Via D’ Alimbert 1, lunedì 21 novembre, ore 17:30. E’ andato in onda il corto “Sofia abbraccia il mondo”, della premiata ditta, è il caso di dirlo, centro diurno Antonino di Giorgio e Blues Studios. Eh si! Cari lettori lunedì è stata l’occasione giusta per vedersi, incontrarsi, scambiare due chiacchiere, e per visionare il cortometraggio che ha vinto il premio Book Ciak Azione al festival di Venezia, nella sezione “libera mente”. Sezione, per i cortometraggi tratti da una sceneggiatura non originale. E per la precisione nel nostro caso tratti dal libro di Paola Salvatori “in perfetto futuro”, e anche l’ autrice era presente alla visione. E’ stata una festa per tutti, persino per il pubblico, in quanto la visione era gratuita, e il cortometraggio durava solo tre minuti. Inoltre il tema trattato dal cortometraggio era molto attuale, si parlava di pace, la pace. Una cosa difficile da trovare o meglio da fare, difficile da conquistare, e anche difficile da mantenere. Questa mia breva nota è solo per ringraziare tutti coloro che hanno partecipato all’ evento. In particolare la presidente del premio Book Ciak Azione Gabriella Gallozzi, è l’ autrice Paola Salvatori. Inoltre voglio mandare un forte abbraccio al regista del cortometraggio Tino Franco, che non ha potuto presenziare alla visione. Un saluto

                                                                                                                                            Nonno Elpho

IO SONO UNO E TANTI ALTRI



Noi siamo persone. Uomini o donne. Abbiamo un' identità, abbiamo un nome, facciamo sempre le stesse cose, ci comportiamo sempre nello stesso modo, parliamo sempre nello stesso modo. Abbiamo tutti una nostra vita insomma. Appunto... Una. Sempre la stessa. La nostra. Per questo la nostra vita e la nostra persona sono uniche ed irripetibili. Per lo meno nella vita reale. Ma se ci fossero altre vite possibili da vivere? Chi saremmo? Cosa diremmo? Come ci comporteremmo? Solitamente a domande di questo genere non potremmo dare una risposta, semplicemente perché vivere altre vite non è possibile. Ma in realtà, pensandoci bene, un escamotage per riuscirci in qualche modo, è a nostra disposizione. Bhè, questo escamotage è il teatro. Esso infatti, ti dà la possibilità, attraverso la recitazione, di entrare nei panni qualcun' altro, qualcuno che nella vita reale non sei, e magari vorresti essere. Basta poco, volendo. E con un po' di fantasia. Possiamo entrare dentro ad un costume, di qualunque tipo, anche bizzarro od eccentrico, che non metteremmo mai, prendere in mano degli oggetti allestire una scenografia, muoverci nello spazio con o senza altre persone, eee... Voilà! Il gioco è fatto. Siamo qualcun' altro. Bene, da quel momento in poi, visto che non siamo nella vita reale, possiamo fare quello che vogliamo. Possiamo divertirci a nostro piacimento. Una volta che siamo sulla scena, abbiamo l' irripetibile libertà di liberarci di noi stessi, di tutto ciò che siamo, della nostra identità, di uscire dal nostro corpo entrando in quello di un altro, prendendo tutto ciò che gli appartiene, la sua identità, la sua voce, i suoi occhi, i suoi gesti, i suoi pensieri e le sue emozioni, che vengono messe a nostra disposizione per sperimentarle e per goderne, e accantonare per un attimo le nostre, che magari ci fanno soffrire. E la sua stessa vita. Una vita fittizia, certo, ma per noi, in quel momento, assai vera. Abbiamo inoltre la possibilità di liberarci finalmente da quelle costrizioni che ci tengono legati alla realtà dell' essere umani, lasciando volare la nostra fantasia per immaginarci l' impossibile e renderlo possibile. Quantomeno all' interno di un teatro. Il teatro infatti, ci fa provare emozioni uniche, come in nessun altro luogo o tempo si possono provare. Io, in questo momento, le sto provando e sto vivendo qualcosa di magnifico, grazie a tutte le persone che mi permettono di farlo.

                                                                                                                                              White Cosmos

venerdì 25 novembre 2022

Doom

Il Metal è da sempre considerato dalla maggioranza delle persone il genere musciale per eccellenza più duro ed estremo in quanto a strumentalità, quindi parte musicale, e voce, usata in genere in toni alti, o addirittura urlata o distorta negli stili più estremi. E considerato spesso, per quanto mi riguarda purtroppo, solo rumore assordante e urla disumane. Questo può essere anche vero, ma solamente, ripeto, nel Metal estremo, che comunque io apprezzo. Negli altri stili, quelli non considerati estremi, non è così. Ma per la maggior parte della gente comunque, quella che non lo ama e non lo ascolta, anzi lo detesta, sarà e rimarrà sempre così. Essa ha ormai un pensiero automatizzato, preconcettualemente indirizzato e chiuso a qualsiasi possibilità che il Metal non sia tutto esattamente come eroneamente pensano le persone. Fatta questa premessa sulla "sfortunata" opinione delle persone a riguardo vengo al mio genere preferito di Metal: il Doom. Esso, a differenza di tutti, ma dico tutti gli altri stili, è invece un Metal rallentato, con tonalità basse, cupe e costanti. I suoni sono spesso ripetitivi e allungati per cercare di rendere nel miglior modo posibile un'atmosfera cupa e fredda come vuole il genere. ad un Metal di questo tipo bisogna farci l'orecchio. Il piacere nell'ascoltarlo viene col tempo. Ritengo molto difficile che venga apprezzato già da subito. Infatti all'inizio, qundo lo ho ascoltato le prime volte, non mi è piaciuto neanche un po'. Era troppo lento e monotono anche se si trattava comunque di Metal. Diciamo che non lo capivo mi sembrava strano come Metal. Ne avevo sempre conosciuto e ascoltato uno veloce e durissimo. Il Doom invece era tutt'altro. Era lento e cadenzato e soprattutto molto cupo . Esso, per via di queste caratteristiche, riesce a creare un'atmosfera perfetta, che ti catapulta di diritto in una dimensione glaciale,e, per gli amanti del genere e per i non suscettibili, di puro terrore. Il freddo e la paura percepiti, in questo stile di Metal, ti avvolgono e ti trasportano in un mondo parallello. Il primo gruppo Doom che ho ascoltato tanti anni fa' sono i Candlemass, un gruppo svedese nato nel 1984. Essi suonano un Epic Doom fantastico. Li consiglio a tutti, metallari e non.


                                                                                                                                            White Cosmos

venerdì 11 novembre 2022

Una gita mostruosa

Il 24 Ottobre scorso siamo andati in gita... gita?!... un'avventura alla: "E te pareva!", direi, per gli sviluppi che poi ha preso. Dicevo, siamo andati in gita a Bomarzo, in provincia di Viterbo, per visitare il parco dei mostri. Io non l'avevo mai visto e neppure ne avevo sentito parlare. Siamo arrivati e... : "Che bel parco! Ma che bel posto!" Ma de che!... Tutti al bagno! Infatti la prima cosa che tutti hanno chiesto, è stata quella di andare a fare pipì. Io no, non dovevo farla e quindi nell'attesa che gli altri disbrigassero le loro necessità improrogabili (come li capisco!), ho avuto modo di guardarmi intorno e di rendermi subito conto di dove eravamo. Ci trovavamo nel bel mezzo di un bosco circondati dalla natura selvaggia. Ho avuto, una volta sceso dal pullman, subito l'impressione di trovarmi dentro ad uno scenario fantasy, tipo "il signore degli anelli". Infatti non sarei stato affatto sorpreso di veder sbucare all'improvviso qualche creatura strana o qualche personaggio uscito da quel libro. La sensazione è stata bella. Mi è sembrato persino di essere io, anzi noi, i personaggi stessi del romanzo. È stato molto bello e strano. Ma i mostri stavano arrivando.

Siamo entrati nel parco passando per la biglietteria, per il punto ristoro e all'interno c'era un'emblema tipico del posto: "la bocca della verità". Tipicissimo! La famosa bocca della verità di Bomarzo... Aveva pure una voce elettronica con la quale dava le sentenze. Mah! Una persona del gruppo ha voluto provare ma poi, visto quello che c'era scritto sulla sentenza, scritta tramite ricevuta stampata e sputata fuori dalla bocca, nessun altro poi ha voluto sfidare il destino. Insomma poi siamo finalmente entrati e ci hanno dato in pasto ai mostri. 

Un bel parco, a sfondo molto fantasy, secondo come l'ho visto io. C'era proprio un'ambientazione che richiamava molto queste tematiche, le quali a me personalmente piacciono moltissimo. Io sono un appassionato del genere. Soprattutto, su un viale che abbiamo percorso all'inizio, ad un certo punto davanti a noi c'era un albero molto grande e con delle grosse radici ben in evidenza che uscivano dal terreno, il quale mi sembrava proprio in quello stile. Un albero magnifico. Ci avrei visto benissimo, seduto su di esse, un mago con tunica, cappello a punta e bastone tipo Gandalf. A parte queste mie impressioni, i mostri di questo parco erano dei giganti di pietra sparsi qua e là per mettere paura ai visitatori che desideravano provarne un po'.

Ci siamo divertiti, abbiamo fatto anche un po' gli scemi giocando sulla paura che avrebbero dovuto suscitare i mostri. Il parco mi è piaciuto molto per come è fatto e per le personali impressioni che mi ha lasciato. 

L'unica nota negativa è stata un brutto imprevisto causato da un eneorme camion che si è incagliato sulla strada che avremmo dovuto percorrere per andare al ristorante a mangiare, per via del fango che ha trovato, causandoci non pochi disagi, soprattutto per alcuni di noi. Infatti per colpa di ciò abbiamo dovuto fare un bel pezzo di strada a piedi, per di più in salita, mentre il povero autista del nostro pullman aspettava da solo, e sicuramente affamato, che giungesse qualcuno a rimuovere quel camion. Fortunatamente poi ce l'abbiamo fatta ad arrivare al ristorante in un modo o nell'altro, con molta fatica, affamati e contenti.

Un altro po' e ci divoravamo tra di noi.

White Cosmos

venerdì 4 novembre 2022

ELEZIONI POLITICHE 2022

 

 


Anche se personalmente non mi piacciono i social network e non mi piaceranno mai, perché vedo la relazione virtuale come asettica e priva di solidità per trattare questo argomento è necessario parlarne per il ruolo che hanno avuto e avranno in futuro. Le elezioni politiche di settembre 2022 sono state caratterizzate da un utilizzo massivo dei social network e di internet, oltre che dalla tv e dai giornali. I politici da qualche anno hanno scoperto le potenzialità della rete e dei “media partecipativi”, come luoghi, non solo di servizi e di e-commerce, ma anche di socialità e relazioni virtuali. L’ utilizzo dei social media e della messaggistica istanstanea ha contribuito a cambiare le relazioni interpersonali, i processi di socializzazione e quelli di formazione delle opinioni. Viviamo in un villaggio globale e la discesa della politica nella piazza dei social lo specchio dei tempi. L’ opinione pubblica che negli anni 80 si formava solo guardando la tv e leggendo i giornali oggi s’ informa tra un post e un like. Dal 20 luglio, data di sfiducia al governo Draghi, i partiti sono stati in campagna elettorale permanente e si sono contesi a suon di followers gli elettori. In vista di queste elezioni, tra le novità di questa campagna elettorale, c’ stato lo sbarco dei politici sul social più amato dai giovanissimi tiktok. Si tratta della piattaforma di proprietà del colosso cinese ByteDance, che ha iniziato a prendere piede più o meno nel 2018. Utilizzata dai teenager per condividere brevi clip con balletti, mini-sketch comici. Su tiktok non è difficile azzeccare il singolo video, ma raggiungere la fama di tiktoker, decretata dai followers. Il 2022 è stato l’ anno dei debutti di Silvio Berlusconi, Matteo Renzi, Carlo Calenda e del partito Democratico su tiktok. La campagna elettorale si è giocata tutta su facebook e instagram. I partiti hanno investito tanto tempo e tanto denaro su facebook e su instagram per convincere a votare il proprio partito. Almeno twitter e tiktok non hanno permesso ai politici di pubblicizzare tweet e video. E’ meglio non sapere quanto hanno speso per le sponsorizzazioni, altrimenti vengono i nervi, anche se oggi è possibile saperlo grazie alla “libreria interzioni di meta, un archivio creato nel 2019 dal colosso di Mark Zuckenberg per avere trasparenza sulle inserzioni pubblicitarie. Speriamo che il denaro, ora che elezioni sono finite, i politici lo spenda meglio, quello investito nelle campagne elettorali personalmente li vedo sprecati. 

Blue Jacket

La poesia di un amico




Benvenuti a che è sto blog, Oggi voglio parlarvi, in breve, di un mio  amico che si chiama Shai e che ha scritto un piccolo pezzo che mi ha inviato su WhatsApp e che mi è piaciuto molto. Così ho deciso di farlo conoscere anche a voi pensando di farvi cosa gradita:

spacco il vento

con un soffio,

stacco il mondo

e lo porto da te.

Dimmi! perché lo faccio?

Se non ce la faccio

troppo ossigeno c’è nel aria

che mi porta nella tua bocca.

E l’energia che mi salva

Passa, passa nella mia vita.

Aspetta, aspetta abbi pietà

non farmi tutta tua.

La natura mi parla,

e ti sento, ma non dirmi niente,

che porta la perla nera

sappi e la più rara, sa di terra.

Respira, ora piano, piano

Aspetta, e inizia a crescere,

piano, piano, svegliandoti sempre.

 

Un Caro saluto.

Nonno Elpho

Ma esiste davvero il multiverso?



Di recente col gruppo cinema siamo andati a vedere al solito cinema Adriano a piazza Cavour il film "everything everywhere all at once" , titolo che tradotto sarebbe "tutto dappertutto tutto insieme", un film assurdo, assurdo a dir poco, che sembra sostenere l'ipotesi che esistano infiniti universi. Ma ci arriviamo tra un po'. Poi in un precedente articolo avevo citato l'intervista all'alieno grigio nell'area 51, e questo tizio, qualora esista veramente, sostiene la teoria del multiverso. A me un singolo universo sembra già tanto, anzi per dire la verità mi sembra ancora il massimo livello di esistenza possibile, nonostante questo tizio grigio. Poi in una serie tv della BBC, intitolata "Doctor Who" cioè il Dottor Chi, in una puntata appare il diavolo classico, cioè Satana, che afferma di esistere da prima che l'universo fu creato. Per il poco che sono riuscito a capire di come funzionano i sistemi solari, essi sono regolati da regole rigidissime, regole di ferro, anzi d'acciaio! Ma questo vuol dire che qualcuno queste regole le ha inventate, e che prima di queste regole regnava il caos. Poi mi viene in mente che spesso al centro delle galassie c'è un enorme buco nero, il che fa pensare alla situazione che chi arriva prima si mette a comandare. Lo so che queste cose che vi sto dicendo sembreranno sconnesse, ma vi assicuro che per me hanno un senso. Ma tornando al film penso che la teoria del multiverso sia da intendere come esistenza contemporanea di più versioni della realtàNel film si accenna ad un alpha-verso, cioè una versione della realtà nella quale tutte le cose sono andate come dovrebbero andare. Il che fa pensare che ogni volta che prendiamo una decisione sbagliata, una decisione che devia dalla linea d'universo, creiamo una versione della realtà che si allontana progressivamente sempre di più dall'alpha-verso. Poi in un altro articolo precedente ho parlato di un sedicente viaggiatore del tempo che è apparso di recente su Tik Tok. Egli afferma di provenire dal 2030, 2040 e 2050 dice di volerci aiutare a fare le giuste scelte probabilmente perchè questo momento storico è critico e ha la capacità di determinare gli eventi futuri. Questo signore continua a pubblicare video su Tik tok e a tratti ci dipinge un futuro che sembra piuttosto oscuro, però allo stesso tempo dice che possiamo migliorare la nostra realtà. Insomma a mettere insieme tutti questi pezzi la realtà sembra essere un assurdo videogiuoco nel quale vige un'eterna lotta dei cattivi contro i buoni, una guerra delle tenebre contro la luce, una guerra che si combatte tra gli universi alternativi e la versione originale dell'alpha-verso. Qualcuno diceva che un altro mondo è possibile, ma forse noi non siamo tanto pronti a comprendere sino in fondo queste possibilità. Per finire questa carrellata di assurdità vi voglio dire che da poco è apparsa una simpatica ragazza su Tik Tok che parla di astrofisica, e forse studiando la fisica moderna si possono avere delle interessanti intuizioni anche sulle realtà alternative. 

Fantozzi ragionier Ugo

Punti di svista episodio 34

 

 


Oggi miei cari lettori, abbiamo trattato diversi argomenti, nella la nostra trasmissione punti di svista. Per prima cosa abbiamo parlato del nuovo governo di G. Meloni e dei suoi obbiettivi e in particolar modo del sovranismo. Poi abbiamo discettato sulla richiesta fatta dai Putin al Papa perché indica una trattativa, o tavolo per la pace per la guerra in Ucraina. Ed infine sull'intervento della polizia all'università La Sapientia per fermare gli studenti della sinistra che protestavano, e stavano per trascendere, durante un evento organizzato dagli studenti di destra all'università. Questi grossomodo sono gli argomenti trattati dal vostro nonnino e dal suo collega e amico Yassin. Per ascoltare la trasmissione basta cliccare sul link che segue: https://www.spreaker.com/user/15834621/episodio-34-p-svista 

 Buon ascolto.

 Nonno Elpho

Punti di Svista

 

 


 

Riassunto della puntata di Punti di svista di mercoledì 19 ottobre 2022. 

 Abbiamo analizzato la situazione politica italiana, più precisamente la formazione del governo guidato da Giorgia Meloni. Si notano le divisioni interne all’alleanza di centro-destra, i dissidi tra Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi. Poi si è parlato delle baby gang, gruppi di giovani e giovanissimi che commettono atti di violenze nelle città ai danni. Inoltre abbiamo trattato la problematica dello spaccio di stupefacenti, con tutto il portato di reati, violenze e morti. Infine, un accenno è stato fatto al caso dell’atleta iraniana Rekabi.

venerdì 14 ottobre 2022

Punti di svista del 12/10/22




La guerra in Ucraina suscita in questi giorni un dibattito in Italia e nel mondo, se sia giusto appoggiare militarmente l'Ucraina, pur sapendo che l'invio di armi a Zelenskij non fa altro che alimentare il conflitto con la scia di morti dalla parte dell'Ucraina e dalla parte russa. Poi abbiamo riflettuto sulle nomine alla presidenza del Senato e della Camera dei deputati.

Link all'episodio 32: https://www.spreaker.com/user/15834621/episodio-32




Il cinema spirituale di Nanni Moretti e Pasolini

 


Della serie alla ricerca di un cinema che non c'è (che non c'è ancora, ma che potrebbe esistere) mi sono fatto qualche domanda su quale potrebbe essere la vera idea del cinema del Blu Studios, e insomma mi sa che ci siamo incamminati su una strada che è appena all'inizio, ma all'inizio dell'inizio eh... Poi mi sono chiesto se magari esistesse già qualcosa di ancora migliore di un cinema che va alla ricerca dell'anima, e nelle scorse settimane mi è capitato di rivedere qualche pellicola di Nanni Moretti che ho a casa, e su YouTube e Raiplay mi sono rivisto "Uccellacci e uccellini" e "I racconti di Canterbury" di Pier Paolo Pasolini. Insomma forse tentativi di fare un cinema spirituale ci sono già, e ci sono già stati, tutto sta ad accorgersene, e mi sa che sto cominciando ad accorgermene adesso. Anni fa ogni tanto andavo a vedere i film di Nanni Moretti proprio nel suo cinema, il Nuovo Sacher, e una volta notai dei libri in vendita che spiegavano la concezione o le idee di cinema che ha Moretti. Nei suoi film ho sempre notato una certa attenzione alla qualità della recitazione, tanto che pare lui sia famoso per le numerose ripetizioni delle scene che impone ai suoi attori... E non si può non notare una continua ironia che pervade i suoi film. "Palombella rossa" per esempio anni fa l'ho sempre scambiato per un film di sinistra, mentre in realtà ci potrebbe essere molto di più. Qualcosa di simile sto iniziando a notare nei film di Pasolini, un'ironia sottile, una leggerezza, quasi a dire che in fondo la vita è uno scherzo, e che non bisogna prendersi troppo sul serio.


Fantozzi ragionier Ugo

Il Diavolo Russo


 

Il diavolo esiste, abita in Russia. Ha compiuto pochi gioni da 70 anni, e io sinceramente speravo che non li compisse, come lui dal 24 Febbraio '22, data che nessuno si scorderà mai, ha impedito che tante altre persone compissero i loro. Un uomo fortemente paranoico e disturbato, noncè con una spiccata mania di persecuzione, poichè non fa' altro che ripetere che l'Occidente vuole distruggere la Russia, e che per questo egli sente il dovere di difenderla. Egli ha sancito la sacrificabilità di innumerevoli persone, soprattuto giovani, come fossero formiche che si uccidono a decine con un semplice spruzzo di insetticida, e considerate solamente carne da macello. Egli lo ha pensato, e non poco prima del 24 Febbraio, giorno della invasione dell'Ucraina, che lui insiste a chiamare operazione militare speciale, bensì da qualche decennio. E lo ha fatto. E vista la sua personalità, credo che lo abbia anche fatto senza alcun tipo di indecisione o rimorso. Anzi ha covato questo desiderio dentro di sé per tutto questo tempo, sicuramente come quello quello più grande della sua vita, non vedendo l'ora di metterlo in atto. Con la sua folle decione ha inoltre dimostrato, non solo di essere capace di mandare a morire decine di migliaia di esseri umani, privando intere famiglie di figli, mariti, nipoti, ma anche di non avere nessuno scrupolo ad ingannare tutte queste persone con "grande" maestria, potendo contare molto anche sul fervente e sempre attivo sistema di propaganda governativo, il quale con un dittatoriale criminale sistema di repressione della libera informazione, guarda caso solo quella che va contro di lui criticando il suo operato, e delle manifestazioni democratiche contro il suo regime di fatto, ha cercato in tutti i modi, fin dall'inizio della così detta operazione militare speciale, di ingannare il suo popolo, spacciando quest'ultima come un intervento a protezione e denazificazione delle regioni della Ucraina dell'est che lui considera essere appartenute da sempre alla Russia. Il 24 Febbraio 2022, Vladimir Vladimirovic Putin, il diavolo che abita in Russia, ha decretato che l'Ucraina deve essere distrutta. Questo non possiamo permetterlo! Quanti altri dopo di lui se no, se egli ci riuscisse, e vedesse che una cosa del genere si può fare, lo rifarebbero? Eh no! Se glielo permettessimo, avremmo sulla coscienza anche i morti delle future invasioni. 

  White Cosmos

lunedì 10 ottobre 2022

Punti di svista puntata del 5/10/22

 

 

 

 

 

Guerra in Ucraina; 

allarme test atomici da parte della Russia.

 Lancio di missili da parte della Nord Corea. 

E da parte della Sud Corea e degli Stati Uniti.


venerdì 7 ottobre 2022

Cose da "crazy"

 


Un soffitto crollato; pareti pelose; tamburi che si suonano da soli, come per magia; farfalle nere attaccate dappertutto lungo una scala; vestiti di ogni stile, forma ed epoca appesi al soffitto creando una certa inquietudine; un labirinto luminoso claustrofobico; un corridoio con luci psichedeliche uguale da ogni lato che ti fa perdere l' orientamento (io per l' appunto non avevo capito che ad un certo punto dovevo girare a sinistra e sono andato contro la parete che avevo di fronte. Mi sono sentito proprio uno scemo!). Che strani sogni! Nooo, non erano dei sogni ragazzi/e, era ciò che era contenuto nella mostra “Crazy” al Chiostro del Bramante di Roma, sull' arte moderna. Sembravano tutti matti! Bhè, in un certo senso... Proprio matti da legare, ma prima di legarli, lasciateli lavorare, perché le loro opere, seppur strane, o meglio inconsuete, sono davvero curiose, originali, e vale davvero la pena vederle. Parola mia. Voi direte: “Allora nun ce vado proprio a vederle!” Bhè, fate come ve pare. Io però ve le consiglio! Vero Giulio? (Giulio è un nostro amico che odia questo tipo di arte contemporanea). Non che a me piaccia, neanche posso dirlo, mi dispiace, ma semplicemente non sono prevenuto. Un occhio curioso sono sempre disponibile a buttarcelo sulle cose che non ho mai visto. Non vorrei perdermi qualcosa di cui potrei innamorarmi. O qualcuna... Piacevoli incontri si possono fare in qualunque occasione. Su avanti, ditemelo: “Ma questo che c' entra con quello che stavi dicendo? Niente... E' solo una piccola deviazione che ogni tanto la mia mente ha. Scusate. Anche io sono crazyyy!!! Mi concentro adesso sulle singole opere.

 Prima opera. Non appena entrati, siamo stati subito colpiti da un soffitto crollato. Nooo, non ci siamo fatti male. Siamo stati colpiti nel senso che che siamo rimasti sorpresi da questo soffitto che cadeva a terra in pezzi, ridotto in macerie in cui erano ben visibili tutte le parti interne, uscite fuori per via del crollo. Un' istantanea molto dura ed ansiogena, che ti riporta alla mente sia il momento immoto di un crollo reale, dopo il quale niente più si muove, e forse neanche più qualcuno, sia un crollo psicologico, mentale, durante il quale il caos regna e domina la mente del diretto interessato. Quindi quest' opera ha sicuramente un doppio significato, entrambi riguardanti qualcosa di molto spiacevole per ognuno di noi.

 Seconda opera. (Specifico che non sono in ordine perché non me le ricordo tutte e non sono in sequenza. Per questo non come farmi perdonare. Anzi, mi rendo disponibile per qualunque favore personale per colui o colei che si sentisse colpito/a nel profondo per questa mia mancanza). A parer mio l' opera più inquietante. Entrando in una stanza, c' erano due tamburi. Uno appoggiato per terra, l' altro appeso al soffitto, che si suonavano da soli. AAAAAHHHHH! Ogni tanto si fermavano, e poi ripartivano. Mamma mia che paura! Sembrava la stanza di un film horror. Terrificante.

 Terza opera. Tante belle farfalline che si erano posate felici sulle scale, sulle pareti e sul soffitto, un po' dappertutto, ricoprendo agiatamente ogni spazio. Che bello! Peccato che erano tutte nere e avevano infestato le scale come delle cavallette. Non erano delicatamente appoggiate, erano letteralmente avvinghiate alle pareti, ad ogni cosa, e non davano per niente l' idea di volersi staccare. Erano le farfalle del demonio. Ma era tutto molto romantico. Ecco, questa contraddizione tra lo sfolgorio di colori e la delicatezza rappresentati dalle farfalle così come sono in natura, e il come invece sono state rappresentate mostra due punti di vista, due aspetti opposti e contraddittori che un' unica cosa può avere in sé, guardandola per l' appunto da un punto d' osservazione diverso. E ognuno di noi vedrà dunque più l' uno o l' altro aspetto, e questo in base alle proprie esperienze di vita. Quest' ultima rappresenta l' opera più affascinante e che più mi è piaciuta.

 Quarta opera. Tanti soffici batuffoli colorati come un arcobaleno ricoprivano tutto un corridoio tranne il pavimento. Questo di primo acchito mi ha messo sia allegria per via dei tanti colori, sia un certo senso di oppressione. Mi sono sentito come circondato da qualcosa che non mi avrebbe più lasciato via d' uscita. Mi sono sentito quasi schiacciato idealmente da tutti quei batuffoli attaccati alle pareti. Avevo quasi la sensazione di essere sigillato da essi. Quella peluria sembrava proprio aver chiuso ogni poro. Erano peli, erano soffici, batuffolosi, pronti quasi a coccolarti, ma sembravano esser cemento. Sensazione angosciante. E pure qui un' altra bella contraddizione.

 Quinta opera. Tanti bei vestiti, sia maschili che femminili, appesi al soffitto, in file ordinate. Vestiti che a vederli probabilmente nessuno metterebbe se non in qualche strana occasione a tema, magari unica nella vita, ad esempio una festa o un ballo in maschera. Molti di essi erano infatti risalenti chiaramente ad un' epoca passata. Diciamo anche a qualche centinaio di anni fa. Vederli cadere dal soffitto in quel modo, ad occupare un' intera stanza, seppur piccola, era abbastanza inquietante. Sembrava quasi contenessero un corpo dentro, immobile e che non si vedeva. Sembrava potessero prender vita da un momento all' altro e venirci a prendere. Un altro aspetto, è che tutte le donne del gruppo, ad un certo punto si sono scordate dell' opera e si sono messe a guardarli, nonché a sceglierli, confrontandosi tra di loro su quali fossero i più belli, come se fossero a tutti gli effetti entrate in un negozio di abbigliamento per acquistare un vestito. Non volevano più uscire da lì. Noo, scherzo dai. L' ho fatto anche io insieme a loro.
Non ho comunque capito il significato dell' opera. Dovrei chiedere ad un vero intenditore. Giuliooo!

 Mi fermo qui, anche se le opere contenute nella mostra continuerebbero. Ce ne sarebbero altre, altrettanto originali quanto interessanti di cui discutere, ma mi fermo qui. Sto uscendo Crazyyy!!!

  White Cosmos

Folli in festa

 

 Benvenuti. Oggi il vostro nonnino vuole festeggiare, insieme a voi, il 10 ottobre, la giornata mondiale della salute mentale, sottoponendovi una poesia di Alda Merini:

Un giorno successe una cosa meravigliosa in maniconio ci apersero i cancelli, ci dissero che finalmente potevamo uscire... 

da quel giorno cominciammo a vestirci, a pettinarci, a curare il nostro aspetto, perché fuori c' erano gli uomini. Ma, soprattutto, c' era il sole, questo grande investigatore che vede oltre, oltre anche i nostri cuori. E le nostre anime dovevano per forza diventare belle. 

La citazione finisce qui. E anche il post finisce qui. Dire altro mi sembra inutile. Un saluto.


Nonno Elpho

venerdì 30 settembre 2022

Rubrica Punti Di Svista 2


Benvenuti ad un altro post che ci parla della trasmissione Punti Di Svista. Questa settimana, la nostra trasmissione si è occupata del fenomeno dell' astensionismo, e dei pericoli della disaffezione verso la politica. Abbiamo riflettuto sulla crisi d' identità del P.D. e del suo segretario, e del successo del partito Fratelli d' Italia.  Inoltre, abbiamo brevemente raccontato del sabotaggio del gasdotto NorthStream e dell' uccisione della donna iraniana Mahsa Amini uccisa dalle autorità perchè aveva messo male il velo. Seguiteci sempre sul nostro podcast:

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Rubrica Punti di Svista

Benvenuti a tutti a una nuova rubrica del blog, che si chiama Punti di Svista. La rubrica prende lo spunto dalla trasmissione radio che ogni mercoledì viene effettuata al centro diurno Antonino di Giorgio, e che ha come temi la politica e l'attualità. Noi pubblicheremo un dispaccio dei temi trattati e i link alla trasmissione radio e alla pagina facebook relativa. Naturalmente questo è un invito ad approfondire le notizie che leggiamo sui giornali e che vediamo alla tv, e ad ascoltare la nostra trasmissione. Questa settimana abbiamo parlato dell'insensatezza della guerra in Ucraina e della legge 194 sull'aborto, che vuole essere riformata o in alcuni casi cancellata. Inoltre, abbiamo discusso del regista Jean Luc Godard e della sua scelta di andare in Svizzera per poter praticare il suicidio assistito.

https://www.spreaker.com/user/15834621/episodio-29-punti-di-svista

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Nonno Elpho