venerdì 12 aprile 2019

Appassionarsi al corso di teatro




Io all'inizio ero molto scettico sul fare teatro, in quanto un po' balbuziente e anche un po' timido. Però intanto sono passati due anni e nel frattempo molte cose sono cambiate. Innanzitutto devo riconoscere l'alta qualità dell'insegnamento, l'insegnante è molto bravo, si chiama Riccardo Ballerini e riesce a trasmetterti la passione per il teatro, e non solo, anche il suo metodo e parecchio approfondito ed efficace. Si basa su Stanislavskij strasberg e non solo. L'anno scorso ci siamo dedicati ad una nostra interpretazione dell'Odissea, mentre quest'anno abbiamo preso una commedia di un autore tedesco Õdön Von Horvath, e ne abbiamo estratto alcune scene significative. Quindi mentre l'anno scorso dominava l'improvvisazione, quest'anno si è presentato il problema della memoria, sicoome per divertirci a interpretare le scene ce bisogno di imparare la propria parte a memoria. Il mio metodo l'ho trovato da solo, leggo la mia parte due volte la mattina e due volte la sera per una settimana, e la memoria si forma. Quello che conta è la costanza e non c'è nemmeno bisogno di faticare tanto, basta fare poco ogni giorno e funziona. Invece il metodo opposto, cioè ripetere per ore la parte il prima della prova tatrale non funziona. Bisogna dare tempo alla memoria di formarsi. Imparare la propria parte a memoria è importante, per cosi arriva la parte divertente, che è l'interpretazione. L'insegnante è molto bravo nel trasmettere il metodo di lavoro sul personaggio che poi bisogna interpretare e rappresentare. Ovviamente invitiamo tutti alla rappresentazione dell'opera "Casimiro e Carolina" che si svolgera a giugno ancora non sappiamo il giorno. 




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venerdì 5 aprile 2019

Una chiacchierata col Comitato Balduina




Siamo andati a trovare il Comitato Balduina un’associazione di cittadini del quartiere attiva in molte iniziative sociali culturali. Ci hanno invitato nella loro sede per una chiacchierata:
1 )    Quando siete nati e da dove è nata l’idea di istituire “il comitato Balduina”?
Nella primavera del 2013 dall’idea di un gruppo di ragazzi del quartiere, spinti dal comune desiderio di rivalorizzare in prima persona il proprio territorio. L’associazione è formata da ragazzi a cavallo dei trent’anni e nel futuro è stato deciso che l’associazione avrà dei vertici con un’età inferiore ai quarant’anni. Abbiamo riunito un gruppo di giovani sui diciassette anni per formare un comitato Balduina young e riuscire a raggiungere gruppi di giovani e far sì che questi giovani un domani ci sostituiscano anche.

2 )    A chi rivolgete le vostre iniziative?
A tutti, a chiunque voglia migliorare il proprio quartiere. In particolar modo, molte delle iniziative riguardano la sensibilizzazione dei più piccoli attraverso progetti nelle scuole.

3 )    Che risposta avete avuto dalle istituzioni per le vostre iniziative?
Con le istituzioni abbiamo avuto alti e bassi. A volte abbiamo avuto sostegno; altre volte invece ci siamo trovati distanti agendo indipendentemente da esse. All’ inizio siamo stati più rivoltosi. Ogni tanto si fanno delle azioni nell’ interesse del territorio anche senza permessi. Attualmente tutte le attività vengono svolte dopo aver ottenuto i permessi dagli specifici enti.

4 )    Per il progetto cinema all’aperto con che criterio scegliete le vostre iniziative?
Il cinema all’ aperto è nato con l’idea di far vivere al quartiere un momento culturale e aggregativo, non solo come bene comune a livello di pulizia di parchi e strade. Permettere al quartiere di vivere un evento che fondamentalmente è suo, uno spirito di quartiere e aggregazione per stare insieme e che faccia capire l’importanza di un senso civico. La scelta del film ha meno importanza in quanto l’evento ha un senso più ludico e culturale. L’evento ha più un carattere di aggregazione sociale in un quartiere in cui non c’ è un legame come ci raccontavano che in tempi passati esisteva molto di più. Lo spirito del progetto non si limita solo alla proiezione del film ma viene accompagnato da mostre e presentazioni prima. C’è anche un angolo per mangiare che consenta alle persone di venire prima e parlare tra di loro. Ci consente di creare un’interazione sociale che a volte manca o per mancanza di fiducia o perché non ci sono eventi e funge da ponte per la comunità.

5 )    A chi viene destinato il cibo del riciclo alimentare?
In particolar modo grazie all’aiuto dei bambini della scuola dell’Ovidio viene raccolto il cibo da destinare al progetto del “riciclo alimentare”. Il cibo viene destinato ad un istituto di suore che si occupa di preparare i pasti tre o quattro volte alla settimana per le persone bisognose. È la mensa del Santa Lucia, a piazzale Clodio.

6 )    Con quali iniziative fate in modo che i ragazzi comprendano l’importanza del rispetto dell’ambiente?
In passato siamo partiti con la pulizia dei parchi e delle strade per far capire che tutti devono contribuire al bene comune. Adesso ci siamo inseriti nelle scuole spiegando ai ragazzi cosa può essere utile oggi e nel futuro e che i ragazzi si rendano conto del perché non devono sporcare e perché non debbano tenere dei comportamenti che ledano l’ambiente. Anche l’esperienza del cinema all’aperto può essere un esempio dove le persone possono stare in un momento ludici e aggregativo senza per questo sporcare Oltre a queste a queste attività nelle scuole all’inizio abbiamo fatto anche attività di sensibilizzazione distribuendo nel quartiere dei bussolotti per recuperare le deiezioni canine. Quest’ anno l’evento del cinema all’ aperto si terrà in un parco, l’accordo con il gestore è quello di mantenere il rispetto dell’ambiente e anche questo ci aiuterà per l’educazione ambientale. Tempo fa siamo andati a fare una lezione di questo tipo in un università americana che sta qui vicino e abbiamo tenuto una lezione in cui tentavamo di spiegare la differenza tra la nostra pulizia e ordine e le loro. Prendendo ad esempio due psicologi che hanno elaborato una teoria denominata delle finestre rotte: se si vive in un posto disordinato e pieno d’incuria e di inciviltà siamo tutti portati ad avere quel comportamento. Più saremo ordinati e civili e più tutti gli altri daranno il loro contributo. E’ stato bello perché tutti questi ragazzi sono venuti con noi a fare eventi per il quartiere e hanno contribuito a quello che era lì per lì il loro quartiere.  Per due anni circa è andata avanti la collaborazione con questa scuola dove i ragazzi che partecipavano alle attività ricevevano anche dei crediti.

7 )    Collaborate con altre associazioni di quartiere? Anche con associazioni di quartieri vicini?
Sì, abbiamo collaborato con altre associazioni di quartiere come Retake, Pineto nel Cuore, Non Solo Balduina, Balduina’s e tante altre. Nell’ ultimo periodo abbiamo cercato di essere un veicolo per le altre associazione e di condividere con loro. La sinergia tra associazioni è sicuramente un plus. In questo momento stiamo facendo un progetto sulla ciclabile con altre associazioni a cui si è un ita Retake Balduina. Questa sinergia consente a loro di partecipare nostri eventi e a noi di partecipare ai loro.
Nell’ ultimo progetto che si chiama: “Sulla buona strada” dei rapporti istituzionali loro avevamo rapporti migliori dei nostri nelle autorizzazioni dei rapporti con l’AMA. E noi avevamo dei rapporti migliori per gli sponsor. Abbiamo unito le forze per un obbiettivo comune. Anche i primi anni del cinema un’associazione di commercianti ci ha aiutati a reperire dei fondi. Buona parte di eventi grandi deriva da una collaborazione.  Abbiamo collaborato con associazioni di altri quartieri, soprattutto con un’associazione che si chiama Sorte (solidarietà romana sul territorio) che è molto simile a noi però molto più grande. Sono circa 200/300 persone. Speriamo che la nostra associazione possa essere usata da modello di associazionismo per associazioni di altri quartieri.


8 )    In che modo finanziate le vostre attività?
Abbiamo cominciato autofinanziandoci. Continuiamo a farlo e lo faremo sempre. In alcuni tipi di eventi reperiamo dei fondi tramite donazione di attività commerciali che sponsorizzano e ci permettono di arrivare al nostro obiettivo Ogni tanto agli eventi chiediamo donazioni. Atre volte sono le persone che vedendoti impegnato danno qualcosa. In alcuni periodi come quello natalizio creiamo dei gadget chiedendo un’offerta. Abbiamo avuto un idea, quella di creare un libro che è stato venduto in numerose copie scritto interamente da noi con una raccolta di foto nostre e questo ci ha consentito di avere dei fondi. A volte siamo sponsorizzati dai commercianti. Un alto modo del reperimento fondi è quello del tesseramento. Non è necessario partecipare tutti i giorni alle attività, ma per supportare il comitato è sufficiente tesserarsi. Da quest’ano parteciperemo anche ad alcuni bandi come quello dell’estate romana.