venerdì 18 marzo 2022

Informazioni di servizio, prossimi appuntamenti al centro diurno



24 Marzo - Assemblea del Centro Diurno

25 Marzo - Riunione "piccoli alieni"

1 Aprile - ore 17:30 - Presentazione del cortometraggio "Percepire l'Invisibile" alla Casa del Cinema - Promo


Invito importantissimo per riunione intergalattica al centro diurno!!!!!

 

Incontro Segretissimo…

 

 

Summit Internazionale dei frequentatori abituali del centro diurno per discutere l’imminente invasione dei piccoli alieni provenienti dal pianeta Caetani.


 

Siete tutti invitati alla discussione sull’esperienza fatta insieme agli studenti del Caetani al centro diurno che si terrà venerdì 25 alle 15:30.

Vi aspettiamo numerosi, extraterrestri e non

 

 

venerdì 11 marzo 2022

Il museo napoleonico


Il museo napoleonico si trova a palazzo Primoli in Roma, e al suo interno troverete mobili, suppellettili, ceramiche, armi, libri, divise e naturalmente quadri e raffigurazioni di Napoleone e dei suoi parenti. I colori che dominano le stanze sono l'oro e il porpora, colori che esprimono la ricchezza e il potere per antonomasia. I mobili sono quasi tutti dorati e molto lavorati, tutti di gran pregio e costosi, almeno immagino. Anche se il risultato di tanta opulenza non è la bellezza e l'armonia, ma il fasto e come ho già detto l'esibizione della ricchezza. Questo è il tema dominante del museo napoleonico e del palazzo in cui è ospitato. Quindi si trova nel posto giusto, dimora dei parenti di Napoleone Bonaparte e le loro scelte o i loro gusti prevalgono su quelli del Generale. Diciamo così, il museo dei parenti, più che il museo di Napoleone Bonaparte. Comunque ci sono molte cose interessanti che ci aiutano a capire la famiglia di Napoleone e il modo in cui vivevano. Ho trovato belli e caratteristici alcuni soffitti a cassettoni e alcuni affreschi, ma soprattutto l'archivio annesso allo stesso palazzo, curato dalla fondazione Primoli. Un archivio molto bello, con tantissimi volumi particolari che parlano delle bellezze dell'Italia, oppure sono dei classici francesi, e addirittura un tomo della Divina Commedia in lingua francese che mi ha colpito anche se non ricordo l'autore. Dulcis in fundo una vera chicca, una riproduzione di un quadro che si trova a villa Farnesina, dal titolo "La Gioconda nuda". Una Gioconda a seno nudo, da non perdere, dipinta da un autore innominabile, e purtroppo, ahimé dimenticato dai posteri. Un quadro, anzi una riproduzione che ingiustamente non è passata alla storia come la più famosa Gioconda del Louvre, e non si sa perché! O mores, o tempora! Dove non si apprezza la bellezza squisita e...   mi dispiace ma non trovo le parole, sono afasico. Non so che dire, tranne che il museo e l'archivio napoleonico sono entrambi gratuiti, e non è poco. 

Un saluto dal vostro

Nonno Elpho



Che cos'è veramente l'imperialismo?


Adesso che è cominciata pure una guerra in Europa, dopo essere stati tutti virologi si passa ad essere tutti grandi espertoni e saputelli di politica internazionale! Ma io direi di tornare alle basi e mi viene in mente che diversi anni fa ho letto il breve saggio di Lenin "Imperialismo fase suprema del capitalismo". In questo scritto Lenin da' la vera definizione di imperialismo contro quella borghese, secondo la quale imperialista è semplicemente chi attacca un altro stato. Invece Lenin vede i processi storico-sociali in molto più approfondito e considera imperialisti tutti quegli stati che avendo sviluppato il mercato interno e avendo creato una base di massa di cittadini-consumatori, cerca ulteriore sfogo verso l'esterno. Le nazioni giovani quindi sono momentaneamente non imperialiste, ma lo sono giusto perché stanno cercando di saturare il mercato interno e non si proiettano ancora verso l'esterno. Così era per esempio l'Italia di fine '800. Ma una volta che il mercato interno è stato riempito di merci e capitali, questi iniziano a dirigiersi anche verso l'esterno, in quella che si chiama "sfera d'influenza". Ecco infatti che l'Italia di fine '800, primi del '900, è già imperialista. E gli stati imperialisti si spartiscono di continuo fette del mercato mondiale, e la guerra guerreggiata è soltanto l'ultima fase di questo processo.

 Fantozzi ragionier Ugo

NUOVI GENERI, NUOVE EMOZIONI

 
 

Ho scoperto il metal nella seconda metà degli anni novanta, quando andavo alle medie, principalmente tramite due generi, l' Heavy, molto ritmico e melodico, con lunghi assoli di chitarra elettrica, il quale è stato il primo a conferire alla musica le prime caratteristiche del metal; ed il Thrash, più duro ed aggressivo... più “metallico”. Di fatti, in questo genere di musica c' è il continuo tentativo di aggiungere durezza e cattiveria musicale, si sente sempre il bisogno di spingersi oltre. Ai livelli ormai raggiunti la vedo difficile che si possa continuare in questo processo... Questi due sono rappresentati alla perfezione da due gruppi storici e fondamentali per lo sviluppo futuro di altri generi: i Metallica e gli Iron Maiden. Essi, con i loro rispettivi generi, li ho ascoltati per molti anni, ininterrottamente, instancabilmente. Ho ascoltato le loro canzoni tante di quelle volte che ormai conoscevo ogni loro istante dettagliatamente. Solo che, a “causa” di ciò, ad un certo punto, ho iniziato ad aver bisogno di qualcos' altro, di altri stimoli, anche se non sapevo ancora bene che tipo di stimoli. Fino a che, un giorno, finalmente, dopo aver ascoltato per la prima volta nuovi gruppi, che suonavano altri generi di metal, che mi hanno lasciato davvero senza parole dinnanzi a cotanta straordinaria arte sonora, ho capito quali erano gli stimoli che mi servivano. E pensare che, se non avessi mai ascoltato questi gruppi, può darsi che non avrei scoperto nuovi generi, magari non sarei mai andato neanche a cercarli, e magari mi sarei fermato ad ascoltare quegli unici due che conoscevo, e starei ancora adesso ad ascoltare soltanto quelli, se non mi fossi rotto le palle, dopo trent' anni di heavy e thrash. Ma per fortuna, a differenza di quello che pensa chi non conosce il metal e non lo ascolta, cioè il peggio del peggio, senza considerare che non si può avere un' opinione così drastica del tipo: “Ma quelli urlano e basta!”, cosa che mi sento ripetere sempre ancora oggi, e non ne posso più, esso è costituito dai macrogeneri principali, e da una miriade di sottogeneri, con tante caratteristiche e sfumature, seppur a volte anche lievi, tra genere e genere, o persino all' interno dello stesso genere. C' è molta scelte insomma. Altro che tutto uguale! Essi sono, a partire da quelli meno duri: l' heavy metal e il thrash metal (già menzionati); il power metal; lo speed metal; il progressive metal; il symphonic metal; il folk metal; l' epic metal; l' industrial metal, per arrivare poi a quelli invece più duri, diciamo estremi: Il black metal; il death metal; il doom metal (il mio preferito); e poi tutti i generi del “Core”: l' hardcore; il metalcore; il grindcore; il deathcore, i quali sono gli ultimi nati, sono dei bambini in fasce praticamente, i più estremi in assoluto in quanto a potenza di suono, brutalità, aggressività e velocità. Insomma un megamix di estremismo sonoro spinto fino all' inverosimile. Ecco, il metal a questi livelli, secondo me, dal mio punto di vista di appassionato di questa musica, rischia di essere davvero privo di qualità, di razionalità, come ne ho avuto già prova, scadendo spesso nel mero ed irrazionale uso di voce e suoni spaccatimpani senza alcuna logica, senza alcun senso. Un vero Nonsense Metal. Perché per me, che ripeto, amo questa musica, esso deve essere sì duro e aggressivo, ma comunque razionale, altrimenti sarebbe meglio evitare di fare metal.  
 
White Cosmos