Adesso che è cominciata pure una guerra in Europa, dopo essere stati tutti virologi si passa ad essere tutti grandi espertoni e saputelli di politica internazionale! Ma io direi di tornare alle basi e mi viene in mente che diversi anni fa ho letto il breve saggio di Lenin "Imperialismo fase suprema del capitalismo". In questo scritto Lenin da' la vera definizione di imperialismo contro quella borghese, secondo la quale imperialista è semplicemente chi attacca un altro stato. Invece Lenin vede i processi storico-sociali in molto più approfondito e considera imperialisti tutti quegli stati che avendo sviluppato il mercato interno e avendo creato una base di massa di cittadini-consumatori, cerca ulteriore sfogo verso l'esterno. Le nazioni giovani quindi sono momentaneamente non imperialiste, ma lo sono giusto perché stanno cercando di saturare il mercato interno e non si proiettano ancora verso l'esterno. Così era per esempio l'Italia di fine '800. Ma una volta che il mercato interno è stato riempito di merci e capitali, questi iniziano a dirigiersi anche verso l'esterno, in quella che si chiama "sfera d'influenza". Ecco infatti che l'Italia di fine '800, primi del '900, è già imperialista. E gli stati imperialisti si spartiscono di continuo fette del mercato mondiale, e la guerra guerreggiata è soltanto l'ultima fase di questo processo.
Fantozzi ragionier Ugo
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