venerdì 11 marzo 2022

NUOVI GENERI, NUOVE EMOZIONI

 
 

Ho scoperto il metal nella seconda metà degli anni novanta, quando andavo alle medie, principalmente tramite due generi, l' Heavy, molto ritmico e melodico, con lunghi assoli di chitarra elettrica, il quale è stato il primo a conferire alla musica le prime caratteristiche del metal; ed il Thrash, più duro ed aggressivo... più “metallico”. Di fatti, in questo genere di musica c' è il continuo tentativo di aggiungere durezza e cattiveria musicale, si sente sempre il bisogno di spingersi oltre. Ai livelli ormai raggiunti la vedo difficile che si possa continuare in questo processo... Questi due sono rappresentati alla perfezione da due gruppi storici e fondamentali per lo sviluppo futuro di altri generi: i Metallica e gli Iron Maiden. Essi, con i loro rispettivi generi, li ho ascoltati per molti anni, ininterrottamente, instancabilmente. Ho ascoltato le loro canzoni tante di quelle volte che ormai conoscevo ogni loro istante dettagliatamente. Solo che, a “causa” di ciò, ad un certo punto, ho iniziato ad aver bisogno di qualcos' altro, di altri stimoli, anche se non sapevo ancora bene che tipo di stimoli. Fino a che, un giorno, finalmente, dopo aver ascoltato per la prima volta nuovi gruppi, che suonavano altri generi di metal, che mi hanno lasciato davvero senza parole dinnanzi a cotanta straordinaria arte sonora, ho capito quali erano gli stimoli che mi servivano. E pensare che, se non avessi mai ascoltato questi gruppi, può darsi che non avrei scoperto nuovi generi, magari non sarei mai andato neanche a cercarli, e magari mi sarei fermato ad ascoltare quegli unici due che conoscevo, e starei ancora adesso ad ascoltare soltanto quelli, se non mi fossi rotto le palle, dopo trent' anni di heavy e thrash. Ma per fortuna, a differenza di quello che pensa chi non conosce il metal e non lo ascolta, cioè il peggio del peggio, senza considerare che non si può avere un' opinione così drastica del tipo: “Ma quelli urlano e basta!”, cosa che mi sento ripetere sempre ancora oggi, e non ne posso più, esso è costituito dai macrogeneri principali, e da una miriade di sottogeneri, con tante caratteristiche e sfumature, seppur a volte anche lievi, tra genere e genere, o persino all' interno dello stesso genere. C' è molta scelte insomma. Altro che tutto uguale! Essi sono, a partire da quelli meno duri: l' heavy metal e il thrash metal (già menzionati); il power metal; lo speed metal; il progressive metal; il symphonic metal; il folk metal; l' epic metal; l' industrial metal, per arrivare poi a quelli invece più duri, diciamo estremi: Il black metal; il death metal; il doom metal (il mio preferito); e poi tutti i generi del “Core”: l' hardcore; il metalcore; il grindcore; il deathcore, i quali sono gli ultimi nati, sono dei bambini in fasce praticamente, i più estremi in assoluto in quanto a potenza di suono, brutalità, aggressività e velocità. Insomma un megamix di estremismo sonoro spinto fino all' inverosimile. Ecco, il metal a questi livelli, secondo me, dal mio punto di vista di appassionato di questa musica, rischia di essere davvero privo di qualità, di razionalità, come ne ho avuto già prova, scadendo spesso nel mero ed irrazionale uso di voce e suoni spaccatimpani senza alcuna logica, senza alcun senso. Un vero Nonsense Metal. Perché per me, che ripeto, amo questa musica, esso deve essere sì duro e aggressivo, ma comunque razionale, altrimenti sarebbe meglio evitare di fare metal.  
 
White Cosmos

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