venerdì 26 gennaio 2024

CIBO O NON CIBO?!?




 Cibo o non cibo? Ma questo cibo, non è cibo. Questo è...ma che cos'è questo? Chi lo sa? Il cibo del futuro potrà ancora essere considerato reale cibo? Magari è solo questione di punti di vista. Oppure questione di veduta scientifica. Oppure ancora, una questione etica. Purtroppo sono tanti i punti di partenza in base ai quali ognuno, più o meno legittimamente, può rivendicare la definizione di "cibo". In base a ciò, cioè in base al punto da cui si "pretende" di partire, ognuno può avere il diritto di chiamare cibo quello che ha nel piatto davanti a sé. Ognuno è portato a ritenere valido solo il suo punto di vista e magari inorridisce di fronte a quello degli altri. Questo può nn essere giusto e può anche dare fastidio, ma ciò è dovuto ad un puro fatto di conoscenze teoriche e pratiche.

Orrore!!! Esclamerebbero alcuni davanti a qualcosa che non corrisponde ai nostri canoni di ciò che siamo abituati a chiamare cibo.



La nuova frontiera è, come ormai tutti sappiamo, la carne sintetica. Cioè, per meglio dire, carne realizzata a partire da cellule animali coltivate in laboratorio, fatte proliferare fino a raggiungere le dimensioni e le forme che desideriamo ottenere. Ovviamente, come sempre succede per tutto ciò che è novità, i mondi scientifico e non scientifico si dividono in due fazioni, come in politica: chi è a favore e chi è contro. Ma questi schieramenti che vengono a consolidarsi così, in un battibaleno, come se tutto già si conoscesse e dubbi o studi ancora da fare non ce ne fossero più, hanno senso? Hanno una logica? Magari se si parla di scienziati, tanto tanto, una certa fiducia si può riporre in essi ma le persone comuni che non hanno basi a riguardo, che non si sono mai avvicinate in nessun modo a certe cose......meglio astenersi, direi.

Alla domanda: "mangeresti carne coltivata in laboratorio?" Io, partendo dalla situazione di conoscenze attuale, sicuramente risponderei: "Forse!"

White Cosmos



Sognavamo

Un tempo eravamo poeti, navigatori e artisti

Sognavamo un mondo senza confini

Sognavamo!

Un tempo eravamo poeti, navigatori e artisti

Sognavamo una patria unita

Sognavamo!

Un tempo eravamo poeti, navigatori e artisti

Sognavamo un paese dove si potesse essere liberi e vivere felici

Sognavamo!

Un tempo;

Sognavamo!


Nonno Elpho

venerdì 19 gennaio 2024

Il cavaliere errante


 Quest'oggi, i vostri cari Nonno Elpho e Buio Totale, vi narreranno la storia di un cavaliere errante senza nome ma con solo il cognome, che vagava da molti anni alla ricerca del vero amore. Da quando un mago delle sue terre gli aveva predetto che doveva diventare un cavaliere errante, e che doveva sposare una donna dai capelli rosso fuoco e dagli occhi neri come la notte, che avrebbe incontrato nel suo errare. Poi, doveva chiederle se era disposta a sposarlo abbandonando così i suoi cari e i suoi averi. Perché questo era il suo destino! E se non avesse fatto ciò, grandi disgrazie lo avrebbero colpito, lasciandolo solo e disperato per sempre. E da allora il cavaliere senza nome ma con solo il cognome va errando di terra in terra, di villaggio in villaggio, alla ricerca della rossa principessa dagli occhi neri come la notte, disposta a sposarlo e a seguirlo. Ma senza mai trovarla. Finché un giorno stanco di errare si ferma in una valle a riposare, e già gli occhi si fanno pesanti, e sente un rumore; riapre gli occhi e vede una donna che viene nella sua direzione. Si alza e gli va incontro. Si avvicina. Allunga una mano e gli accarezza i capelli, anche se non sono rossi come il fuoco, la guarda negli occhi, anche se non sono neri come la notte, e poi raccoglie un fiore e glielo dona come pegno del suo amore. 

E questa è la storia del cavaliere senza nome ma con solo il cognome.


                                                Nonno Elpho & Buio Totale

Prossimo obiettivo il Pianoforte Celeste!

Salve a tutti e tutte dal vostro imperturbabile Fantozzi ragionier Ugo! Come vi ho già annunciato in un articolo precedente, sto per iniziare a scrivere il prossimo libro sulla teoria musicale, e si intitolerà Pianoforte Celeste. Sarà il secondo libro di una serie non so quanto lunga, il primo si intitola Il Movimento della Musica Blu. Entrambi saranno disponibili gratuitamente per il download e li caricherò sul mio blog personale, il blog dei cinque puntini. In questo articolo vorrei anticipare qualche argomento che poi affronterò per esteso nel libro. Il mio primo libro enunciava il concetto centrale della quarta musica, che è la formalità a quattro dita. In questo secondo libro svilupperò la formalità a quattro dita per il pianoforte e descriverò i due approcci alla formalità, quello relativo e quello assoluto. Nel primo libro ho elencato le 24 formalità e ho fatto una serie di fotografie alla mia mano usando come strumento un basso; un basso è uno strumento omogeneo, perché le sue quattro corde si trovano tutte alla stessa distanza, cioè una quarta. Poi ho scritto gli intervalli che si formano. La quarta musica si fonda sulla congettura che esistono delle armonie naturali basate sulle forme della mano che opera sullo strumento, e si dà come obiettivo umanizzare la musica. La musica diventa musica vera solo dal quarto livello in poi, i primi tre livelli sono musica classica, rock e jazz. Qualsiasi dei primi tre livelli si piò evolvere in quarto livello. Ma tornando alla formalità relativa e assoluta vorrei tentare di descrivere i due procedimenti che sto seguendo allo scopo di scrivere e produrre armonie fantastiche. Il primo libro era già impostato nel senso della formalità assoluta, ma presentava queste 24 formalità con 4 fotografie ognuna, una forma strettissima, stretta, media e larga, esaminando così tutte le posizioni possibili della mano su uno strumento omogeneo come il basso. Nel secondo libro invece produrrò un lungo elenco di accordi a quattro note, che è il risultato del seguente procedimento: bisogna prendere ciascuna delle 24 x 4 forme ed esaminare lungo il circolo delle quarte tutti gli altri accordi che sono prodotti dal circolo delle quarte, questo perché il circolo delle quarte ha molta attinenza con la quarta musica. In questo modo si ottengono molti accordi, dei quali io pubblicherò solo quelli che rientrano nei 24 accordi fondamentali, in questo modo per il momento tralascerò tutti gli accordi sospesi che sono molti di più e magari li affronterò in un libro successivo. In questo modo lo studio del combinato disposto sarà solo lo studio della prima combinazione, mentre le combinazioni di un accordo a quattro note sono 35. Poi per quanto riguarda l'approccio relativo io ho trovato all'interno delle 24 formalità sei modificatori di forma che si ripetono, e dalla combinazione di questi sei modificatori di forma vengono fuori le formalità. Non sapendo come chiamarli li ho chiamati A, E, I, O, U e S (ovvero la lingua serpentese di Harry Potter). Per un periodo ho provato a produrre accordi in questo modo, prima disponendo le 4 note in una delle 24 disposizioni possibili e poi applicando il cambiamento di forma secondo l'approccio relativo. Ma come vi dicevo non ho ottenuto grandi risultati a parte il fatto che anche così vengono fuori armonie celesti. Ma il ruolo dell'approccio relativo potrebbe essere anche un altro: io ho sempre cercato un metodo per passare elegantemente da un accordi ad un altro, e così forse l'ho trovato nelle formalità relative.


Fantozzi ragionier Ugo

FLAMINIA MILITARIS


 La Flaminia Militare è un affascinante percorso tra storia e bellezze naturali che non

richiede abilità particolari se non la passione di camminare in montagna in un ambiente

ancora unico e incontaminato e pieno di valori storici. E’ stata aperta nel 187 a.C. e

dimenticata per secoli, ma di recente è stata riscoperta. Fino a non molti anni fa ben pochi

avevano sentito parlare della Flaminia Militaris. La cosa non deve sorprendere, soprattutto

chi non è pratico dell’ Appennino tosco-emiliano: il nome stesso della strada è

convenzionale, perché nessuno ha mai conosciuto quello vero. Neppure gli storici romani

ne fanno cenno, a eccezione di un vago riferimento di Tito Livio, che annota come nel 187

a.C. il console Flaminio abbia fatto costruire una strada tra Bologna e Arezzo per tenere

impegnati i legionari. La ragione, in realtà, doveva essere ben diversa: terminata da poco

la seconda guerra punica, la Repubblica fu costretta a lottare a lungo per pacificare aree

che non erano ancora sotto il suo pieno controllo. La strada dovette cadere in disuso assai

presto, sia per motivi geopolitici sia per ragioni pratiche: la via Flaminia più nota, che univa

Roma a Rimini per raggiungere la Pianura Padana, era assai più agevole e sicura, ma

soprattutto restava aperta per quasi tutto l’ anno grazie a un valico appenninico ad appena

600 m di quota. Il disuso e la mancata manutenzione di un’ opera pubblica conducono

presto alla sua scomparsa. Così il tracciato della Flaminia Militaris venne usato solo per i

traffici locali, lasciando poche tracce in età medievale e cadendo del tutto in disuso nei

secoli successivi. Nel 1977 Franco Santi, un artigiano di Castel dell’ Alpi, nel comune di

San Benedetto Val di Sambro, trovò una moneta romana di età repubblicana in una cava

alle pendici del monte Bastione e la mostrò all’ avvocato Cesare Agostini. Memori dei

racconti dei loro nonni, che parlavano di un’ antica strada romana dimenticata in alta

quota, i due iniziarono una ricerca storica e archeologica dell’ ipotetico tracciato, finché

nel 1979, a dispetto dello scetticismo accademico, riuscirono a riportare alla luce un primo

tratto di basolato proprio a Monte Bastione. Negli anni successivi, Santi e Agostini


riportarono alla luce molti altri tratti di basolato, lungo la direttrice di quella che appariva

sempre come una strada molto antica, praticata già dagli Etruschi e dalle popolazioni

liguri. Grazie a loro oggi abbiamo un’ idea chiara dell’ importanza di questa via, riportata

alla luce dopo secoli di oblio. Poichè attraversava territori pressochè disabitati, la strada è

sfuggita alla depredazione dei materiali lapidei da impiegare nella realizzazione di altre

costruzioni, come avvenuto spesso altrove, conservando così tratti di suggestiva bellezza.

Proprio dalla passione di Santi e Agostini è nata l’ idea di ripercorrere la Flaminia Militaris

per intero, da Bologna a Fiesole, dando finalmente alla strada la dignità che merita e

aprendo un tracciato di sicuro interesse anche dal punto di vista escursionistico.




Blue Jacket

venerdì 12 gennaio 2024

Siamo fratelli

È Natale! 
Oggi è nato un bambino di nome Gesù!
Siamo tutti più buoni e più belli!
Siamo tutti fratelli, anche se nelle mani c'abbiamo i coltelli.
Oggi è nato un bambino di nome Gesù!
E siamo tutti fratelli!
Siamo tutti santi!
Siamo tutti beati, non solo quelli che so' morti ammazzati.
Oggi è nato un bambino di nome Gesù!
E siamo tutti fratelli!
Siamo tutti felici.
Siamo tutti contenti, anche quelli che hanno sterminato i parenti.
E siamo tutti fratelli.
Oggi è nato un bambino di nome Gesù, e già non ce sta più!!!


Nonno Elpho

La bellezza di Trastevere

Salve, 

bentrovati dal vostro BuioTotale, che oggi vi narrerà un'avventura senza precedenti.

Ebbene sì...

Venerdì 22 Dicembre siamo (o meglio sono) andati a vedere le luminarie all'Orto Botanico a Trastevere. Ho detto sono perché io nel frattempo ero impegnato in un combattimento marvelliano tra orari dei mezzi, il tempo e Google Maps, che tra un vicoletto e una scalinata, mi ha fatto scoprire tutta la "magia" e la bellezza di Trastevere. 

Vabbè taglio corto... Alla fine tra un'informazione sbagliata e qualche parolaccia ho incontrato il gruppo (dopo quattro ore di viaggio) che prendendomi per la gola mi hanno fatto concludere in bellezza la "magia" di Trastevere.


Buio Totale

Della serie anche i Fantozzi invecchiano...

Cari amici ed amiche del blog, un saluto dal vostro imperterrito Fantozzi ragionier Ugo! Con oggi sono 52 anni che il ragioniere più famoso in tutto il MONTO fa danni su questo pianeta! È tempo di fare un bilancio? È tempo di sentirsi ormai vecchi? Non saprei rispondere a queste domande, non è facile... Proviamo a iniziare da un bilancio, sia individuale che collettivo. Per quanto riguarda me, sono da vent'anni senza una fidanzata e questa mancanza d'amore è la prima cosa che mi salta agli occhi quando penso a me stesso! Embè io incontro tutta una serie di ragazze "dai capelli rossi" che non mi facilitano affatto il compito e poi in finale sono anche io che sono diventato molto selettivo e non mi accontento certamente della prima che mi capita. Una ragazza, una fidanzata, una vera donna, per condividere obiettivi personali e collettivi non è facile a trovarsi, per dirla con una parola, una compagna! Poi a parte il deficit sentimentale direi che faccio un passo avanti nella musica, tra un paio di mesi circa pubblicherò il mio secondo libro sulla musica intitolato "pianoforte celeste", un metodo per pianoforte a 12 note per sviluppare le armonie fantastiche. Per quanto riguarda l'informatica siamo ahimè ancora al giorno zero. Nessuno su questo pianeta si occupa al momento di informatica ternaria e quaternaria, siamo ancora tutti affogati nell'ignoranza binaria, fatta di soli 0 e 1! Poi per quanto riguarda un bilancio collettivo mi chiedo se ha fatto qualcosa di positivo l'arrivo di un Fantozzi nel mondo, e la risposta è "ni". Il mondo è ancora funestato dal demone della guerra, e attualmente ne abbiamo ben due ai confini dell'Europa, e il futuro non promette bene. Mi pare di poter dire che la stragrande maggioranza è ancora dormiente in sogni democratici, mentre i socialisti sono i soliti quattro gatti!


Fantozzi ragionier Ugo

Aaah ... Vacanze! Che Fatica!

Le vacanze che ho passato quest'anno sono state belle, sono state interessanti, molto particolari e soprattutto diverse dal solito. Questo perché non sono state vere e proprie vacanze, periodo in cui uno si riposa, stacca per un po' dalla solita routine. No, per niente. Anzi! Tutt'altro. Ho dovuto "sfacchinare". Eggià! Non ho smesso praticamente mai di fare cose. Cose, cose, tante cose. Quasi ogni giorno a partire dal 21 Dicembre. Mamma mia! È stata dura, ma proprio per questo motivo, cosa che mi caratterizza da sempre, chi mi conosce lo sa, molto motivante. Sì infatti è proprio così che mi piace fare. È proprio così che mi piace passare le giornate: Avendo tante cose da fare, meglio ancora se utili per me e per gli altri. Ed è proprio qui il focus.

Esattamente il 21 Dicembre infatti, questo periodo è cominciato alla grande, con la nostra prova aperta di teatro al centro diurno. Un'esibizione diversa dal solito perché in qualche modo, non essendo in un teatro vero e proprio ad esibirci, ci siamo potuti prendere alcune libertà. Nello specifico ci siamo presi la libertà di ripetere delle scene venute male, per esempio come nel caso de "La fidanzata del carabiniere". E proprio in questa scena, molto divertente, alla terza volta che l'abbiamo provata, abbiamo coinvolto anche una persona del pubblico, la quale, grazie alla sua personalità molto estroversa, si è lanciata sulla scena, dimostrando di aver non poche qualità attoriali. Fantastico! Ed io sono stato il fortunato compagno di scena. Che divertimento ragazzi! Solo il teatro, devo dire, può offrirci certe emozioni. E lo dico da vero intenditore...

Mmm! Se non ci credete vi dimostrerò il contrario.

Poi le mie "vacanze" sono proseguite per tutto il tempo fino al 7/1/2024, con innumerevoli pranzi e cene di Natale. A non finireee! Ve lo dico solo a voi a bassa voce, senza farmi sentire: "Troppi! Davvero troppi per i miei gusti. Non ce la facevo più! Ma non sono riuscito a dire di no. Uffa!"

Ma la cosa più bella di tutte, l'esperienza più grande e significativa che da poco tempo faccio, grazie alla fiducia che una storica amica d'infanzia ha riposto in me senza la minima esitazione, roba da brividi, è il lavoro, anzi, il piacere di dedicare una parte dl mio tempo alla cura di un bambino, Marco, suo figlio, il quale ha compiuto da poco un anno. Un simpaticissimo bimbo per il quale il 24 sera, facendo anche un po' di fatica, una meravigliosa fatica, su incarico della mamma, sono andato a fare Babbo Natale. Il suo volto, i suoi occhietti mentre guardavano questo strano uomo vestito di rosso, con la barba bianca, dicevano: "Chi sei tu?"

Hahaha! Bellissimo! Mi sono divertito un mondo.

Quest'esperienza che è in corso per me, che spero continui ancora per tanto tempo, mi sta dando tanto. Il calore e l'affetto che mi stanno facendo sentire la mamma, mia amica d'infanzia e suo figlio, Marco, un meraviglioso piccolo esserino che ancora non parla e non cammina, sono un'esperienza unica, un'esperienza da brividi, che nessun'altra cosa al mondo potrebbe darmi.


White Cosmos