venerdì 27 ottobre 2023

Stigma


 Oggi il vostro nonnino vi parlerà di un annoso problema, che come tutti gli annosi problemi viene continuamente rimandato: lo stigma. 

La parola stigma significa marchio, e deriva dalla lingua greca. In antichità lo stigma era il marchio impresso su animali e schiavi con un ferro rovente. Oggi serve a "marchiare" le persone, che soffrono di una patologia mentale. Un marchio, che pesa come un macigno sulle spalle, sul cuore e sull'anima di chi già sta male.
Un macigno che ci esclude, e ci discrimina nella famiglia, nel lavoro e nei rapporti con gli altri. Un macigno che ci isola, anzi che ci rinchiude, che ci confina ai margini della società in posti dove nessuno va, e che nessuno conosce, o per dir meglio, che gli altri, tutti gli altri, evitano perché ci sei tu, anzi ci siamo    noi, le persone che soffrono di una malattia mentale. Un macigno che trovi dappertutto, persino nei luoghi e nelle persone deputate alla cura. Ed è presente anche nelle persone malate, in noi, che a forza di subirlo e incontrarlo ovunque, ci siamo convinti "anche noi" di essere delle persone diverse, particolari, magari pure portatrici di sventure. Vuoi vedere che le pestilenze, le guerre  e tutti i mali della terra sono colpa nostra?
E' per questo che oltre ad essere marchiati, discriminati, segregati, legati, siamo anche stati cavie per esperimenti, lobotomizzati, buttati dalle rupi, gasati, e cosi via.  Ah che smemorato!! Mi stavo dimenticando che il 10 ottobre è  stata la giornata mondiale della salute  mentale, e anche nel nostro paese si sono tenuti eventi, convegni, etc,  per sensibilizzare le persone verso questo tema. Chiudo ricordando a tutti che secondo O.M.S. la salute è uno stato di totale benessere fisico, mentale e sociale. 

                                                                         Nonno Elpho

Commemorare


 Non basta...


16 ottobre 1943 i tedeschi rastrellano la città di Roma.  Ottantesimo anniversario. questo era scritto su un cartellone pubblicitario della metro. Sono passati 80 anni. Sembrano tanti, ormai coloro che hanno assistito al rastrellamento sono rimasti in pochi e magari sono centenari . Ma per chi c'era il ricordo rimane vivo e indelebile . E per gli altri? Per tutti gli altri? Io credo che (per tutti gli altri)  si tratta di fatti lontani e ormai passati, di una guerra, la seconda guerra mondiale che ormai è storia. Viene studiata (si spera) a scuola. Roba vecchia, morta (è il caso di dirlo) e sepolta, a noi non ci riguarda. Vicende dei nostri nonni!! I nazifascisti non ci sono più (magari) , e così via.
Diciamolo, non è vero!! La guerra è ancora tra noi, anzi più presente che mai, e l'odio il razzismo, la discordia regnano sovrane. E con esse anche tutte quelle belle pratiche, che la guerra porta sempre con se. Aimé il ricordare, il commemorare le stragi, i rastrellamenti, i campi di concentramento, non sembra sia servito a molto. Dobbiamo ........
P.S. 
Mi scuso per aver troncato in questo modo il post, ma questo è il mio modo per dire che, oltre alle parole, alla memoria, e alle commemorazioni, è  urgente fare qualcosa, anzi tante cose affinché non accada mai più.
                                                                      Nonno Elpho

Marxismo, Freudismo e salute mentale

Salve a tutti dal vostro immarcescibile Fantozzi ragionier Ugo! L' argomento di cui voglio parlarvi oggi è di quelli tosti, ma tosti tosti tosti eh... Vi premetto anche che la mia intenzione è quella di iniziare un percorso che poi potrebbe essere continuato in modo più proficuo e approfondito da altri, si spera più preparati di me...Per iniziare vi dico che da tempo considero i problemi di salute mentale non solamente in senso medico psichiatrico e non solamente in senso nevrotico psicologico. Per me le varie fenomenologie dei disturbi psicologici e psichiatrici sono manifestazioni superficiali di un disagio ben più profondo, causato dal vivere in una società divisa in classi. E volendola dire tutta, le classi sociali non sono solamente le due di cui parla la teoria marxista, borghesia e proletariato, ma esiste anche il sotto proletariato (qualche accenno a questo nella teoria marxista c' è) e anche il sotto sotto proletariato. Insomma vivere sotto il dominio borghese non è facile per tutti, alcuni elementi sono più sensibili o fragili di altri, e sono i primi a manifestare un disagio, e in un certo senso manifestando un disagio si caricano sul groppone anche la maggioranza, i cosiddetti "normali", cioè quelli che per il momento non manifestano un disagio a vivere in questa società capitalistica. Ma se cerchiamo di approfondire il concetto di "normale" e il concetto di "malato" scopriamo che la psicologia e la la psichiatria attuali tendono a giustificare la realtà del sistema capitalistico, e che servirebbe invece una teoria psicologico-psichiatrica più approfondita e intellettuale, una teoria che tenga conto del fatto che esistono più classi sociali, e che queste classi sono in inevitabile conflitto tra di loro. Di recente sono stato invitato come utente del laboratorio di teatro a un convegno sulla depressione, un convegno che francamente parlando la faceva venire la depressione più che curarla! E oltre a questo si percepiva domanda irrisolta circa il perché esiste la depressione... e perché esiste anche il disturbo bipolare. A proposito di questo, mi tornava in mente la classica teoria di Freud sulla tripartizione della mente umana in Es-Io-Super Io. In effetti già nella teoria di Freud un accenno iniziale di teoria psicologico-psichiatrica "socialista" c' è, e consiste proprio in questa tripartizione. In passato, quando ero studente di psicologia, avevo sentito dell' esistenza di qualche corrente di pensiero freudo-marxista... Insomma, dico queste cose per dire che molto probabilmente, la teoria freudiana della tripartizione della mente è corretta, infatti l'uomo... tripolare è un uomo sano, infatti non esiste alcuna sindrome psichiatrica tripolare! Esiste invece la sindrome bipolare, con le sue fasi up e down, ed esiste anche la depressione come sindrome "unipolare" per chi soffre unicamente di questo disturbo. Io in passato ho sofferto di una depressione di tipo nevrotico e ne sono uscito grazie ad uno psicologo privato che mi fece notare che l' ambiente in cui stavo (il liceo) non era proprio il massimo della vita. E uscii dalla depressione allontanando quelle persone del liceo e conoscendo nuove amicizie all' università. Poi anni dopo iniziai a fare attività politica in piccolo partito marxista leninista e in questo partito appresi, tra le altre cose, che avere uno scopo nella vita e qualcosa per cui lottare è il migliore antidoto per la depressione. Potrebbe essere così anche per i bipolari, qualora diventassero tripolari allora sarebbero veramente persone sane, guarite! 

Fantozzi ragionier Ugo 

W i Pokemon versione cartacea

Da molto tempo mi sto appassionando al gioco di carte collezionabile Pokemon, non tanto per il gioco in se che è bello ma per via del fatto che le figure le sono stra-bellissime senza fronzoli. Costano tanto però sono un piccolo piacere per la vista, il quale ringrazia facendotene comprare altre. Ultimamente è uscita la serie 151 Pkm ovvero la prima serie uscita nel lontano 1995.

I Pokemon sono eccezionali ed è stata la mia serie preferita per via del fatto che ho cominciato a giocarci e collezionavo carte. La cosa più divertente era andare a fare i tornei di carte al negozio vicino a casa mia.

Ma la cosa più divertente in assoluto era collezionarle come trofei e metterli nella bacheca in cameretta come un tesoro da mostrare agli amici.

Mi ricordo ancora che a ricreazione alle elementari iniziava lo show! Album alla mano e in giro per il cortile a fare scambi.

Si trattava all’infinito in cerca di rimediare qualcosina di più conveniente.

I Pokemon per me è penso per molti altri è il franchising più famoso al mondo ma anche il più bello.

I primi videogames poi erano da paura senza guide online dovevi scervellarti in cerca di soluzioni in mezzo si dungeon l caverne misteriose piene di insidie.


Ma cosa dire i Pokemon sono per me Emozioni.

Il mio pokemon preferito è Charizard Pkm drago anche se di attributo fuoco volante. È uno dei Pokemon più forti in assoluto.

È per finire collezionali tutti!!!


image2.png                      prof.oak

venerdì 20 ottobre 2023

Granchio blu, non ci spaventi più

 E così per la prima volta, ho mangiato l' ormai celeberrimo granchio blu, un crostaceo d' importazione già presente nelle coste americane, il quale ha invaso però qui da noi la laguna di Venezia, sterminando intere gnerazioni di vongole, cozze, gamberetti e altri animaletti piccoli. Stava creando da diverso tempo grossi danni alla fauna marina del nord italia. Cosicchè è stato dato il via libera alla sua cattura e commercializzazione. 

L' ho cucinato e mangiato in due versioni, in entrambi i casicome condimento della pasta. Pasta fresca fatta da noi con le nostre mani d' oro. Nel primo caso come ripieno di una pasta tipica del nord, i "casoncelli", una pasta simile a delle caramelle e farcita con della polpa di granchio blu, patate e prezzemolo, e con l' aggiunta, infine, di una bisque fatta con tutto l' immenso sapore contenuto negli scarti del crostaceo. un piatto saporitissimo ad ogni boccone che addentavo, nella mia bocca avveniva un' esplosione di gusto incredibile. Una nuova (per noi italiani) specie di granchio dalle carni molto prelibate sicuramente più saporite del classico granchio che abbiamo qui in italia. Granchio che, inizialmente costoso, adesso invece crostaceo davvero economico, per via della sua facile reperibilità nelle acque del Mediterraneo. Il prezzo al chilo va infatti dai 5 ai 9 euro.

La seconda ricetta che abbiamo fatto è invece una pasta del sud italia, i "fusilli al ferretto", che si trova in diverse regioni, assumendo nomi differenti e facili da realizzare. Basta solo un pò di pratica il fusillo esce da solo senza neanche che tu faccia troppa attenzione. E' praticamente una sorta di lungo fusillo bucato, irregolare, dentro il quale va a finire una buona parte del condimento, trasformandolo in un fusillo magico.

Condita con polpa di granchio soffritta in padella con l' olio.

E su infatti ha meritato di fare quella fine perchè era un tipo molto cattivo. Superbo anche questo piatto.

Sono stato molto contento di averlo finalmente assaggiato dopo averne sentito parlare in televisione per tanto tempo e lieto di averlo apprezzato è buono, costa poco e per via del suo colore anche bellissimo da vedere, perchè come si sa, anche l' occhio vuole la sua parte, ma, la mia bocca in questo caso, vuole anche la sua polpa.


                                                                                      White Cosmos







L'arte moderna mi fa diventare un licantropo!

Venerdì scorso siamo andati a vedere le nuove installazioni al museo Maxxi e io ero già pronto a mettermi il mantello del conte Dracula qualora fossimo finiti ancora una volta davanti all'installazione più assurda che mente umana abbia mai concepito: un metronomo messo su un piedistallo che fa tic tac! Per almeno tre anni siamo finiti davanti a questo maledettissimo metronomo! Era anche ora che... adesso insomma basta! Ma devo dire che le nuove installazioni non mi sono sembrate granché meglio del metronomo, anzi ho pensato proprio che adesso per i prossimi tre anni ci toccherà di vedere e rivedere questa nuova collezione di opere d'arte moderna... sì perché alla fine il Maxxi, con la sua architettura pseudo futurista, che cos'è se non un ricettacolo di opere d'arte moderna prive di senso e incomprensibili...? All'inizio della mostra c'era un gigantesco pupazzo blu, tipo una mega marionetta, legato con dei fili anch'essi blu... poi al piano superiore c'era un'installazione fatta di tre pedane e ognuna di queste pedane rappresentava una delle tre grandi religioni monoteistiche, cristianesimo, ebraismo e islamismo... e a condire quest'opera c'era un altoparlante a tutto volume che diffondeva un canto religioso direi agghiacciante, roba da film dell'orrore! Forse questa è stata l'unica opera che aveva un po' di significato, accostare le tre grandi religioni all'orrore può avere un senso, forse, non so... le tre pedane sembravano praticamente tre tombe! Poi dopo c'era un'installazione di strumenti musicali fatti con pezzi metallici presi da armi, e quest'opera poteva rappresentare una certa critica alla guerra... per il resto poca roba, tanta arte moderna insensata che mi fa diventare praticamente Dracula, tanta architettura e voto: 7


Fantozzi ragionier Ugo

venerdì 6 ottobre 2023

Una delle ville di Roma : Villa Mazzanti


Il 22 Settembre siamo andati insieme al gruppo del centro diurno a visitare Villa Mazzanti, che è sorta su un precedente appezzamento di terreno della famiglia Barberini.

Si trova alle pendici di Monte Mario per volontà del signore Luigi Mazzanti, appartenente dell'alta borghesia di Roma del XIX secolo. E' caratterizzata all'interno da decorazione pittoriche con piante come l'agave, l'edera, il filodendro accompagnati da elementi vegetali di fantasia. Per quanto riguarda l'architettura, la villa rispecchia lo stile eclettico che fu molto diffuso a partire della seconda metà dell'ottocento.

l'edificio è arricchito di una loggia con due terrazze laterali con una bellissima vista sulla città. Particolare è pure il giardino all'inglese che circonda la villa,con due tornanti che salgono fino ad essa.





Giro Roma

Poker avanzato: quarto, quinto e sesto livello

Ciao a tutti dal vostro imperterrito Fantozzi ragionier Ugo! In questo articolo continuerò a raccontarvi le mie mirabolanti avventure nel mondo del poker online... Lo so, lo so che siete quasi tutti contrari al gioco d'azzardo, ma io vi ridico subito che per adesso sto giocando a fiches, soldi virtuali insomma, quindi tutto ok, nessuno rischia di farsi del male! Vi confermo che la mia ipotesi secondo la quale a poker bisogna giocare il 5% delle proprie fiches totali è validissima, questa sana abitudine vi consente di essere dei giocatori di poker solidissimi e molto difficili da mandare al tappeto, è il giusto compromesso tra il bisogno di rischiare e il bisogno di preservare le proprie fiches dagli attacchi degli squali. Infatti indagando più a fondo il mondo del poker si viene a scoprire che esistono veramente gli squali del poker, ossia i grandi giocatori, e che il poker può essere uno strumento formidabile per conoscere se stessi! Ma com'è fatto il mondo del poker in realtà? Siccome i primi sette livelli di realtà sono spazio, tempo, materia, energia, luce, amore e spirito, questi sette livelli di realtà si riflettono perfettamente anche nel gioco del poker, e in qualsiasi altra attività umana, perché è così che funziona l'universo. Oltre il settimo livello non so dirvi cosa ci sia perché non ci sono ancora arrivato. Vi faccio notare anche che il software di poker che uso io, Texas Poker, simula molto bene questa caratteristica della realtà che è tipo un multilivello, al primo livello si gioca con poche fiches e negli ultimi livelli ci si gioca i miliardi di fiches. Tra un livello e l'altro c'è un incremento di 4 o 5 volte la posta precedente, così viene riprodotta fedelmente un'altra caratteristica della realtà, che è la trasformazione della quantità in qualità! I primi tre livelli per me sono abbastanza facili, siccome come già vi dissi nel precedente articolo io sarei soprattutto un giocatore di quarto livello, però non è proprio proprio così, come vedremo tra poco, siccome io potenzialmente sarei un giocatore di settimo livello! Uno spiritualista del poker! Ma ancora non ci sono arrivato, attualmente sono bloccato al sesto livello, il livello dei giocatori di poker "innamorati", qualsiasi cosa ciò voglia dire... Come si fa a giocare a poker con amore? Bella domanda, e io ho al momento solo una risposta parziale. Intanto torniamo al quarto livello, il livello dei giocatori di poker "fulminati" che hanno il vizietto di andare sempre all in ogni qual volta hanno un punto in mano, impedendo così di fatto agli altri giocatori di giocare a poker, ma il quarto livello è fatto così, e io a questo tipo di gioco riesco molto bene, vinco alla grande! Poi però si sale di un livello e si entra nel quinto livello, il primo livello dove si gioca veramente a poker; io tempo fa pensavo di non poter giocare a questo livello ma poi ho scoperto che non è vero, basta capire come bisogna giocare. Al quinto livello bisogna smettere con gli all in pre flop e bisogna giocare aggressivi, in attacco, con frequenti rilanci ai liniti del bluff. In questo modo io ottengo discreti successi anche al quinto livello. Al sesto al momento le cose sono un po' più complicate e sto lavorando all'ipotesi che bisogna giocare totalmente in difesa, facendo vedere la propria mano solamente allo showdown, perché il poker dell'amore forse si vorrebbe che sia privo di aggressività.


Fantozzi ragionier Ugo

La bell' Arabia

 




Vedere tutti quegli uomini, con lunghe tuniche bianche e il copricapo tipico dei paesi arabi, a scacchi

bianchi e rossi, inizialmente mi ha messo un po' d' ansia, viste le notizie provenienti da quel mondo

mediorientale del quale abbiamo sentito parlare molto spesso tramite terribili notizie negli ultimi decenni.

Eh sì, quelle persone vestite in quel mondo, tutte riunite qui, a Roma, proprio dentro casa nostra, è stato

brutto. L' unica cosa che mi rassicurava era la presenza, intorno a loro, di uomini in divisa italiani, i quali

erano lì per garantire la sicurezza e pronti ad intervenire in caso di immediata necessità.

Questo evento su questo grande paese come l' Arabia Saudita dal canto suo comunque mi è piaciuto

abbastanza. Infatti, in un piccolo spazio, circostante alla casina Valadier al Pincio, erano state racchiuse

alcune delle più importanti tradizioni arabe. Quelle di maggior rilievo internazionale, ma che comunque la

maggior parte della popolazione nel nostro mondo occidentale, non conosce da vicino. Per lo meno per me

era così, fino a che non ho messo piede lì dentro.

Una volta entrati, devo dire la verità, sono rimasto stupito da due cose: una era la presenza di donne col

velo, ma con il volto scoperto, che per me era assurdo. Ma non perché io sia di religione musulmana e

perciò le donne devono andare in giro col volto coperto per non farsi vedere dagli altri uomini,

ovviamente direi, ma piuttosto, per agganciarmi a questo concetto, perché sapevo che lì è così. A questo

punto ho pensato che evidentemente non è sempre così. Cioè che non tutti quanti nei paesi arabi seguono

rigidamente questa usanza. Anzi obbligo. Anzi, mi correggo di nuovo: minaccia nei confronti delle donne

che non la rispettano. E questo perciò mi ha stupito moltissimo. E sono stato molto contento di aver visto

questa cosa. Evviva le donne “libere”. L' altra cosa che mi ha sorpreso ancora di più, è stata l'accoglienza

che gli arabi ci hanno riservato, a cominciare dai sorrisi che alcuni di loro avevano sul volto. Questo

lato è stato molto evidente poi nel momento di un ballo tipico del loro paese, con un canto simile ad una

litania ipnotica, in cui due file di persone, vestite allo stesso modo, ognuna attaccata all' altra, si

divertivano a ballare e cantare insieme con degli ampi sorrisi, molto piacevoli da vedere, stampati sul

loro volto.

Per un momento in questa calda giornata di inizio autunno, ho visto tutto il bello di un paese molto

diverso dal nostro, come l' Arabia Saudita, tralasciando tutte le cose orribili che siamo stati abituati a

sentire.

Se fosse solo quello che ho visto, la realtà...


White Cosmos