venerdì 27 settembre 2019

Bloggiwood Mio Fratello Rincorre I Dinosauri

Un film che suscita una certa commozione, sia per la tematica che propone, sia per il modo in cui la tematica stessa viene realizzata. Anzi le tematiche sono addirittura due: il mondo giovanile e la sindrome di down. In una famiglia già numerosa, dove il padre è interpretato dall' ottimo Alessandro Gassman, nasce un nuovo fratellino che chiamano Giovanni. Ma Giovanni, e questo costituisce la sorpresa, non è come gli altri, è affetto da sindrome di down. I genitori se ne accorgono in ritardo così la mamma non può nemmeno scegliere se abortire o no. Madre, padre, fratelli e sorelle si trovao così di fronte al fatto compiuto e suggestiva è la scena che inquadra tutta la famiglia che guarda dall' alto verso il basso nella culla del nuovo venuto. Alessandro Gassman in questa scena viene ripreso in auto con la testa rovesciata e siccome possiede un bel paio di baffoni sembra avere in viso una specie di sorriso rovesciato, contraddittorio: con le labbra all' ingiù ed i baffi all' insù sembra essere dispiaciuto e contento allo stesso tempo. Poi le scene si susseguono e si vede la crescita di Giovanni insieme alla crescita del fratello. Il fratello è in piena tempesta ormonale giovanile e cerca di fidanzarsi con la bella della scuola, che è anche la più politicamente impegnata. Ma il problema del fratello di Giovanni è che non ha mai pienamente accettato Giovanni. Infatti a scuola racconta la bugia che suo fratello è morto. Da piccolo si era illuso di avere i superpoteri, un "superdown", ma presto questa illusione passa. E arriva la negazione. Il problema è che Giovanni comincia a fare dei video e li carica su youtube ottenendo anche un certo succceso di visualizzazioni. Allora il fratello di Giovanni di nascosto da lui cancella questi video e spedisce pure un volantino nazista con tanto di svastica alla sua stessa famiglia dove scrive "No ai video dei down". La famiglia e anche altri credono al fatto che ci sia veramente un nazista anti down e fanno una specie di manifestazione, un presidio, nel quale invitano questo nazista a farsi avanti perché gli vogliono parlare. Allora il fratello di Giovanni rivela a tutti di essere stao lui a fingersi nazista perché non accettava suo fratello e i suoi familiari rimangono scombussolati e anche la sua fidanzata ci rimane male. Poi però le cose si chiariscono e vengono alla luce i "superpoteri" di Giovanni quando senza volere aiuta il fratello a integrarsi in un gruppo rock giovanile come batterista, in quanto l' approccio di Giovanni alla tastiera così privo di schemi, riesce a rendere più sciolto il fratello allo strumento. Il titolo del film viene da una scena nella quale un Giovanni abbastanza piccolo, per rincorrere un palloncino a forma di dinosauro, rischia di farsi molto male, ma poi pur cadendo dall' alto rimane illeso. Commuove anche come il fratello descrive Giovanni: "Mio fratello nei corridoi corre perché nei corridoi si corre". 
VOTO7e1/2                                                                                          
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Vacanze 2019

Dal 7 al 14 Settembre 2019 sono andato con il gruppo del Centro Diurno al soggiorno estivo a Giulianova, località di mare in Abruzzo. Il primo giorno ci ha riservato un'accoglienza abbastanza spiacevole dal punto di vista meteorologico; infatti nel pomeriggio il cielo ha cominciato a minacciare i villeggianti con le sue nuvole, sfogandosi poi di sera con una pioggia comunque non violenta e di breve durata. Durante tutto il resto della settimana invece è stata clemente, regalandoci delle splendide giornate di sole estivo, cielo limpido, a tratti velato da rare nuvole di passaggio che facevano a gara a chi avrebbe ceduto di nuovo il posto all'azzurro del cielo. Vento poco presente e di debole intensità. Il lungomare mi ha colpito molto perché caraterrizzato da spiagge molto larghe, di sabbia gialla, con acqua bassa per decine di metri, consentendo di camminare tranquillamente fino al largo, prima di diventare profonda, cominciandio lentamente ad accarezzare ogni parte del tuo corpo lasciando dietro di sé soltanto il ricordo della sabbia. Buon segno (è segno di acqua pulita) e al contempo unica nota negativa, sono state le tante meduse spiaggiate che abbiamo spesso incontrato durante le nostre passeggiate lungo la riva. Trasparenti, alcune con i contorni violetti, di forma tondeggiante, ma comunque completamente innocue dal momento che erano morte. Io personalmente ne ho toccato un frammento con il piede, quando ho dedotto che non si trattava affatto di un elemento rupestre, bensì di un frammento di medusa, dal momento che era privo di peso e completamente incolore, per pochi istanti sono sbiancato, ma ho ripreso presto il colore quando ho realizzato che da morte le meduse perdono il loro potenziale velenoso. Per quanto riguarda invece l'aspetto propriamente del soggiorno, risiedevamo all'Hotel Smeraldo, uno degli innumerevoli enormi hotel dislocati sul lungomare. Come indica il suo nome, l'albergo aveva le pareti completamente verdi smeraldo, nonché le sedie del giardino antistante. Tre stelle, appropriate considerando tutti gli aspetti dell'hotel, dagli interni sobri al vitto mediocre ma comunque vario e non affatto male, all'esterno con giardino, comprensivo di giochi per bambini, ping-pong, biliardino e piscina retrostante con acqua congelata. Il nostro soggiorno è stato sempre accompagnato dall'attività dell'animazione, a partire dal risveglio muscolare sulla spiaggia, continuando con i giochi di giornata a uno dei quali ho partecipato anche io, ovvero un torneo di ping-pong che ho vinto ricevendo un diploma con tanto di premiazione con sottofondo musicale di "We are the champions", e concludendo con quelli serali tra i quali la Baby Dance con i bambini, balli di gruppo, karaoke, quiz etc etc. Gli ultimi due giorni abbiamo fatto due gite: una ad Ascoli, visita guidata, città medioevale ricca di storia, durante la quale ci siamo fermati allo storico caffè Meletti per assaggiare il famoso caffé "Melettino", caffé sormontato da crema Chantilly e anisetta, l'altra ad Offida, paesino anch'esso medioevale dove si fa il famoso "merletto a tombolo", tipico strumento del posto. In conclusione voto 7 con riserva, perché alcune cose sarebbero potute andare meglio. 
White Cosmos

Bloggiwood - Men in Black: International


Molly è piccola quando incontra per la prima volta un extra terrestre che si è intrufolato dentro casa sua. Qualche minuto dopo, di nascosto, assiste mentre i suoi genitori vengono sparaflashati (viene loro modificata la memoria) da due uomini in completi neri e occhiali da sole. Sin da subito lei intuisce che i due uomini lavorano per un'agenzia segreta che si occupa di extra terrestri. Da quel momento l'unico desiderio di Molly è di conoscere i segreti dell'universo e di poter, un giorno, incontrare uno di questi uomini vestiti di nero ed entrare a far parte del loro mondo. Un desiderio, un'ossessione, che si realizzerà più di vent'anni dopo quando a New York, dove vive, Molly riesce a trovare la sede centrale dei Men in Black (MIB). L'agente O, capo della sede new yorkese dei MIB, è combattuta. Da una parte vorrebbe sparaflashare Molly, dall'altra rimane colpita da come Molly sia riuscita a trovarli. Decide di prenderla in prova e come primo incarico la manda nella sede dei MIB a Londra. Lì, Molly (ora l'agente M) dovrà affrontare (cosa inaudita) la possibilità di una talpa nei MIB e il ritorno della minaccia degli Hive, una razza aliena parassita che alcuni anni prima aveva cercato di invadere la Terra. Insieme all'agente H e a un simpaticissimo pedino, Molly si imbarcherà in un viaggio della verità che la porterà a scoprire sé stessa e a capire se veramente ha quel che serve per essere una "man in black".
Il film sembra un collage di più di idee, per di più riciclate, e manca di una vera storia. Forse la storia c'è, ed è quella di Molly, ma non viene sviluppata bene nel film tranne che all'inizio (la parte migliore del film per me sono i primi venti minuti quando lo spettatore familiarizza con Molly e i suoi sogni) poi per il resto il film si trasforma nella solita storia di agenti a caccia di mostri cattivi senza approfondire il carattere di Molly. Trovo che la trama, da questo punto di vista, lasci a desiderare. La scenografia, i costumi e gli effetti speciali sono belli (anche se è stata usata troppa CGI per rappresentare gli Hive). Questo e la simpatia dei tre personaggi sono abbastanza per regalare, ad ogni modo, due ore di spensieratezza e di intrattenimento.
Voto: 6
Lyf

venerdì 6 settembre 2019

Recensione di X-man Dark Phoenix



Io non sono un esperto di film degli x-men ma vi dico subito che questo episodio mi è piaciuto in maniera particolare. Tra gli x-men c'è una ragazza un po' diversa dagli altri che ha una sua storia. Nel film viene narrato che il fatto che la ragazza quando era solo una bambina diventa la causa della morte di sua madre e del ferimento di suo padre per via dei suoi superpoteri che si scatenano fuori ogni suo controllo. Il padre in oltre l'abbandona e lei viene affidata propio al fondatore degli x-men, Charles Xavier, il quale negli anni pratica un lavoro anche di tipo psicologico su di lei, cerca di farle dimenticare l'episodio drammmatico dell'incidente srtradale o quanto meno cerca di erigere dentro di lei delle barriere difensive che impediscano al fatto di essere la causa della morte di sua madre di salire a consapevolezza. Queste barriere però sono destinate a crollare in quanto ad un certo punto riemergono i suoi poteri, e si scatenano di nuovo colpendo all'impazzata. Lei senza volere uccide un'altra ragazza degli x-men e butta all'aria alcuna macchine della polizia sopraggiunte per tentare di arginare i suoi poteri insieme anche all'esercito. Il fatto è che lei è destinata ad un futuro particolare, deve diventare una Fenice, qualcosa di ultra-umano che e dotato di poetri immensi.  A questo punto della storia irrompe una setta nera capeggiata da una bionda, (Jesssica Chastein) ufficialmente sono degli alieni che hanno perduto il loro pianeta perche sarebbe "esploso". questi alieni sono molto interessati al potere della Fenice, magari a sfruttarlo per i loro scopi, però riescono a far comprendere alla protagononista meglio la sua situazione ed il suo destino. 
La scelta sta alla ragazza quindi, o diventare un'adepta di questa setta di neri coi super-superpoteri
oppure ascendere e diventare una "fenice cosmica". Molto bella la scena nella quale la bionda, a capo dei neri, fa vedere alla ragaza che la Fenice può addirittura magicamenete eseguire il terraforming di un pianeta trasformandolo da inabitabile ad abitabile. Altro che scienza! Mentre qualche scienzizato negli anni recenti si è posto il problema di come far diventare ospitale ed abitabile un  pianeta gli x-men nel loro film hanno già risolto il problema.

Voto 8
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La sfida del nuoto




Missione compiuta! O quasi. Nel giro di quaranta giorni ho più o meno imparato a nuotare. Questo grazie alla mia perseveranza, a tanta pazienza e grazie anche alle lezioni che ho ricevuto dalla mia amica e collega blogger Lyf, che nonostante si ritenga totalmente incapace di insegnare, lo ha fatto, ogni volta, e lo ha fatto pure bene, visto che alla fine ce l'ho fatta. Inizialmente avevo una fortissima paura dell'acqua, avevo paura di mettere la testa sotto e che mi sarebbe entrata nelle orecchie e nel naso, perchè non avendolo mai fatto non sapevo cosa avrei provato. Non avevo neanche il coraggio di arrendermi all'acqua, cioè di lasciarmi andare staccando i piedi da terra e di farmi semplicemente abbracciare da essa. Insomma, in poche parole avevo paura di morire affogato. Poi invece dopo qualche settimana di vani tentativi, piano piano sono riuscito a sconfiggere la paura e a diventare amico dell'acqua. Da li in poi è cominciata una serie ininterrota di miglioramenti, volta dopo volta sempre con tanta pazienza, con ostinazione e sempre con l'aiuto preziosissimo di Lif, che si è offerta di insegnarmi togliendosi del tempo per se. In seguito ho imparato i vari stili, che comunque pratico ancora male. Quello in cui mi trovo meglio è stanamente il delfino dal momento che, stando a quello che sento dire, è il più ostico per la mgior parte delle persone; quello che invece mi crea ancora parecchi problemi è lo stile libero. Purtroppo devo ancora imparare la respirazione visto che per adesso nuoto solo in apnea, e se ci provo non ottengo altro che bere un sacco di acqua. Nonostante i grossi problemi che ancora ho, ed è normale che li abbia, visto che ho cominciato due mesi fa, posso ritenermi più che soddisfatto perchè ho fatto grandi progressi in poco tempo, pertendo da zero. Comunque la strada per le Olimpiadi è ancora lunga e c'è ancora tanto da lavorare.

White Cosmos