venerdì 29 marzo 2024

DOLORE PER LE MIE ORECCHIE

 Io sono un metallaro. Ascolto quindi il metal che è l'unico genere musicale che mi piace davvero. Questo non l'ho scelto io, è soltanto un gusto che si è sviluppato dentro di mead un certo punto della mia vita e per vari fattori che neanche io conosco tutti. Il metal è l'unica musica che non mi stanco mai di ascoltare. Dopo circa 25 anni che lo ascolto, non mi ha mai stufato. Io sono un metallaro puro e il metal per me è a vita.

Come per tutti noi d'altronde, c'è un genere che è il nostro preferito e ci sono anche uno o più generi diversi, opposti, che proprio non ci vanno giù. Le nostre orecchie li rifiutano indipendentemente dalla nostra curiosità di ascoltarli e dai nostri sforzi per fare ciò. Io ho ovviamente dei generi musicali che non mi piacciono, che detesto assolutamente. Generi che ho provato ad ascoltare per semplice curiosità, ma non c'è stato proprio niente da fare. Non mi piacciono. Non ci trovo assolutamente niente di piacevole e di attraente ad ascoltarli. Parlerò qui soltanto dei primi due generi che io devo per forza mettere in cima alla lista.


La musica lirica è il genere che detesto più di tutti. Provo un assoluto fastidio ad ascoltarlo. I timbri acuti nell'uso della voce che si prendono quasi tutto lo spazio a scapito della musica, la quale, per quel che posso dire, è per certi aspetti anch'essa eccessiva ed incalzante, seguendo le voci su una scia di epicità e colossalità disturbanti e totalizzanti per le mie orecchie. E lo sono altrettanto anche per i miei occhi, per via della gestualità che accompagna il tutto. La musica lirica, per me, è una musica assolutamente inascoltabile.

L'altro genere musicale che assieme alla lirica è in cima alla lista di quelli che non mi piacciono è...a dire la verità non so neanche come si chiama talmente non mi piace. Non mi sono neanche curato d'informarmi sul suo nome, ma forse neanche ce l'ha. Posso solo far riferimento ad esso chiamando in causa lo strumento che viene utilizzato: la tromba. Mamma mia! La tromba...Terribile! E' uno strumento che odio. Il suono che emette, quando mi entra nelle orecchie, me le distrugge. E' un altro di quei suoni, come anche la voce lirica, che non solo non mi piace, ma mi provoca proprio un forte fastidio nell'ascoltarlo. E' un suono che minaccia le mie orecchie con una cattiveria unica. Le penetra e le violenta dall'interno. Ma il termine che avrei voluto usare era un altro. Ma in questo modo non mi sono inguaiato con una seconda censura. 

La tromba in fine ha un suono a mio parere sguaiato, eccentrico e aggiungo anche poco serio e al limite del comico. Anche con il genere della tromba, proprio no, grazie!

Sono stato troppo cattivo!

White Cosmos


Carne in provetta

 


La carne coltivata in laboratorio, è promossa  come una produzione etica e soprattutto sostenibile, “pulita”. Ma è davvero così? Secondo alcuni nuovi e più accurati studi, presentati anche al Meat Atlas (il meat atlas è un rapporto annuale, sui metodi e l'impatto dell'agricoltura animale industriale e dell'industria della carne), mostrano che la produzione della carne in provetta è più dispendiosa in termini di energia e di acqua degli allevamenti tradizionali. E inoltre richiede un enorme impiego di energia.

 Infatti i bioreattori in cui viene prodotta richiedono una quantità di energia di gran lunga superiore a quella necessaria per la carne convenzionale, emettendo addirittura più gas serra.

Infatti, mentre il bestiame emette metano, che è sì un potente gas serra, ma che non rimane nell’atmosfera per molto tempo, la carne in vitro produce un’alta quantità di anidride carbonica, che persiste in atmosfera per centinaia di anni. E inoltre un altro problema  sono gli agenti patogeni, come batteri e virus che si possono creare durante la coltivazione della carne in vitro. La contaminazione da microrganismi è infatti un punto cruciale difficile da risolvere, se non con l'utilizzo su ampia scala di antibiotici. E inoltre per stimolare la crescita cellulare in vitro e creare fasci muscolari, dovranno essere utilizzati fattori di crescita come gli ormoni sessuali, vietati in zootecnia dal 1981 a causa dei loro potenziali rischi per la salute. Al contrario, in questo nuovo settore biotecnologico non esiste ancora una normativa alla quale attenersi. E come se questo non bastasse la carne artificiale non ha lo stesso potere nutrizionale della vera carne. E inoltre il prezzo della carne in provetta è molto più alto rispetto alla carne tradizionale. E inoltre se il mercato di questa carne dovesse prendere piede, ci sarà un forte cambiamento in campo occupazionale, con agricoltori e veterinari sostituiti da chimici e bioingegneri e si perderanno posti di lavoro in tutto il settore dell’allevamento e della lavorazione della carne. E inoltre l'allevamento ha un ruolo determinante nelle pratiche agro-ecologiche che proteggono gli ecosistemi, contribuendo ad un equilibrio naturale che consente di fertilizzare la terra, di conservare i paesaggi, la biodiversità e le comunità animali e vegetali del luogo. Un mondo senza allevamenti sarebbe una vera e propria tragedia ambientale. Senza parlare poi delle ingenti risorse economiche che debbono essere investite per creare e imporre questa nuova tecnologia. Risorse che potrebbero essere impiegate in maniera migliore. Ah dimenticavo è Pasqua! Mangiate tanta corallina tradizionale e ... , buona Pasqua a tutti.


nonno Elpho


Fantozzi il miliardario del poker!

Bentrovati a tutti e tutte dal vostro impresentabile Fantozzi ragionier Ugo! Tanti auguri per le feste di Pasqua, sempre a tutti e tutte! Oggi ho deciso di scrivere un articolo ancora sul poker, siccome di recente ho ripreso a vincere e sto finalmente per arrivare a un miliardo di fiches, sto a 963 milioni e manca ormai veramente poco, probabilmente nei prossimi giorni farò cifra tonda, arriverò a 1B cioè one billion di soldi assolutamente virtuali e sempre con la solita piattaforma che si chiama Texas Poker. Con questi risultati non pretendo di dimostrare che l'ipotesi del 5% fosse giusta, perché non si può dimostrare nulla, però almeno posso mostrare che se si gioca sportivamente con un rischio calcolato e si gioca non in modo compulsivo e soltanto quando se ne ha voglia, allora i risultati possono arrivare! Devo dire che negli ultimi mesi ho giocato con grande prudenza, sempre al sesto livello e sempre evitando i miliardari, infatti non appena ad un tavolo incontravo un miliardario cambiavo tavolo. Ma adesso siccome tra poco sarò miliardario anch'io eviterò quelli che hanno da 2 miliardi in su! Il settimo livello di poker l'ho provato ed è stata una bruttissima esperienza, nel giro di mezz'ora persi il 50% delle mie fiches e per adesso non intendo rischiare di nuovo, anche se al settimo livello si giocano 50 milioni a botta, e 50 milioni è proprio il 5% di un miliardo! Però sono consapevole che esistono giocatori più forti di me, che hanno una maggiore comprensione del gioco del poker, tanto che addirittura c'è qualcuno che fa dei corsi online su come giocare in modo aggressivo e dominare gli avversari al tavolo del poker!


Fantozzi ragionier Ugo

Il viaggio della vita

Il viaggio del vita significa tutti i passi che tutte le persone fanno nella vita, da quando sono piccoli, poi giovani, vecchi, fino alla morte. Tutti gli umani hanno i problemi, non è facile vivere in un mondo senza problemi, per esempio problemi di soldi, di salute, di famiglia, anche delle altre persone. Il mondo è pieno di problemi e questa è una realtà di tutti. Nessuno scappa dai problemi. Il mondo ha diversi problemi. I problemi non si possono risolvere da soli, ma con l'aiuto di altre persone che conoscono i tuoi problemi. Per esempio io ho problemi di alcool e psicologici, comunque accetto questi problemi e quando vado all'ospedale parlo con la mia dottoressa che mi aiuta a vivere una buona vita, senza disturbare gli altri. Io non posso dire tutti i miei problemi, perché ho già trovato una mia soluzione. Non sono arrabbiata per la vita che ho passato, quando i problemi trovano le persone devono andare dove c'è una soluzione e chiedere aiuto. Il viaggio della vita non è facile, ma con l'aiuto di un altro che ha la soluzione parliamo dei nostri problemi e troviamo quella soluzione a questi. I problemi causano per esempio depressione e stress, quindi questo fa male alla testa e al corpo, e quando tu non trovi la soluzione questo può causare più problemi. È meglio ringraziare qualcuno quando ti aiutano a vivere una vita buona, il mondo giudica chi ha i problemi della vita, e questo non va bene. Dio anche ci aiuta quando preghiamo, sempre perché senza Dio padre è impossibile la vita. Io nella mia borsa tengo la Bibbia e quando vado a dormire e mi sveglio, e c'è qualcosa che non va bene, chiedo sempre aiuto a Dio. Io prego sempre Dio e lo ringrazio ogni giorno, lui mi aiuta sempre, perché solo lui conosce i nostri problemi. E per questo ci manda una persona che ci aiuta. To be continued... Grazie


EMT

PONTE MILVIO

 

PONTE MILVIO



 

Uno dei primi ponti costruiti nella Capitale, prima che celebre luogo di ritrovo è stato il fulcro di molti eventi di rilievo a cavallo tra l’ età romana e il Medioevo Ponte Milvio si trova in corrispondenza dell’ attraversamento del fiume Tevere da parte della via Flaminia. Pur essendo collocato al di fuori delle Mura, la sua posizione lo rese da sempre un passaggio strategico fondamentale: qui infatti vi confluivano, oltre la già citata Flaminia, le via Cassia, Clodia e Veientana, tutti assi stradali fondamentali verso il nord del territorio cittadino e della Penisola. Molti abitanti di Roma si ricordano di come questa struttura fosse utilizzata fino a pochi anni fa dagli innamorati, i quali erano soliti mettere un lucchetto, con i propri nomi scritti, sul lampione centrale, gettando quindi le chiavi nel fiume. Il ponte, costruito nel 109 a.C. da parte del censore Marco Emilio Scauro, risulta essere uno dei più antichi della città: è probabile che in origine vi fosse una struttura lignea più antica, monumentalizzata in seguito. Il nome Milvio dovrebbe derivare dalla famiglia connessa alla sua costruzione prima del 109 a.C., la Mulvia. La struttura subì molteplici distruzioni e restauri tanto che nel Medioevo gli venne attribuito il nome di Ponte Molle o Mollo, vista la sua consuetudine a essere ridotto in condizioni disastrate. La leggenda vuole tra l’ altro che questo ponte molleggiasse proprio per le sue precarie condizioni. I restauri del ponte furono condotti a più riprese e anche in periodi storici piuttosto prolungati, ad esempio con i lavori avviati nel 1450 da papa Nicolò V e completati da papa Clemente nel 1457, che portarono alla rimozione totale delle parti in legno. Ponte Milvio è famoso per una battaglia in particolare che si svolse nelle sue immediate vicinanze e che vide contrapporsi gli eserciti imperiali di Costantino e Massenzio nel 312 d.C. Questa battaglia ha segnato il corso della storia e ha garantito in maniera ancora più decisa l’affermarsi del Cristianesimo, che andava assumendo sempre più forza lungo i territori dell’Impero. L’imperatore Costantino, di cui sono celebrate le imprese belliche nei rilievi dell’Arco omonimo vicino al Colosseo, si erse come campione della nuova religione sconfiggendo nettamente l’altro imperatore Massenzio, considerato usurpatore e protettore degli dei pagani tradizionali. Celebre è l’episodio in cui Costantino dirigendosi alla testa del suo esercito verso Roma da nord, si sarebbe rivolto in preghiera e poco dopo mezzogiorno, lui e i suoi soldati sarebbero stati testimoni di un evento celeste prodigioso: l’apparizione di una croce di luce al di sopra del Sole e della scritta latina In hoc signo vinces: sotto questo segno vincerai.

 

Blue Jacket

venerdì 22 marzo 2024

La bellezza timida

 
Nella vita di tutti i giorni siamo sempre immersi, anzi, circondati da un gran caos, soprattutto per chi vive in città. Ma non solo. Siamo costantemente sottoposti a mille stimoli di origine diversa: stimoli uditivi. Ad esempio il fracasso del traffico con i veicoli che producono rumori che non si può certo dire essere piacevoli per le nostre orecchie. Oppure gli schiamazzi di persone, o più spesso gruppi di persone, incivili o irrispettosi verso gli altri, i quali in strada non si rendono proprio conto di quanto alzano la voce e superano il limite oltre il quale cominciano ad importunare chi non a piacere di importunare; Stimoli olfattivi. Come non tirare in ballo lo smog cittadino, la pessima aria che siamo costretti a respirare ogni volta che usciamo di casa. O magari anche dentro la nostra stessa casa, dal momento che basta aprire la finestra ed è fatta. Tutto quello schifo entra in un battibaleno. Nel nostro naso, nei nostri polmoni, ma finisce anche nei nostri occhi, irritandoli, danneggiandoli. Se uno andasse a farsi un esame per vedere o capire la condizione del nostro corpo, essendo aggredito dalle polveri sottili ogni singolo giorno, vedrebbe sicuramente che la situazione non è rosea. Di sicuro i nostri polmoni sono quelli messi peggio. Due polmoni ingrigiti non sono belli da vedere e soprattutto non sono un bel segnale per la nostra salute; Poi ci sono anche gli stimoli visivi. Anche solo il guardarsi intorno e vedere tutto ciò che di brutto ci circonda, a cominciare del gran caos delle macchine sull'asfalto che sfrecciano veloci, che suonano e i cui conducenti, perennemente nervosi e incavolati, strillano e si insultano l' uno con l' altro arrivando talvolta ad inseguirsi per picchiarsi pensando che la violenza serva come sfogo e possa anche servire a risolvere i dissapori. Niente di più sbagliato!

 Gli stimoli che provocano in noi brutte reazioni possono essere ancora tanti e tali, sono proprio quegli agenti esterni, quei diavoletti cattivi che ci svolazzano sempre intorno, che ci impediscono di vedere, di esplorare, di ammirare quelle piccole bellezze che la natura ci dona, seguendo le stagioni e capaci di migliorare le nostre giornate con poco, pochissimo, facendo capolino timidamente ma con insistenza e caparbietà, tutti i giorni e da qualunque parte ci giriamo. Se guardiamo in basso, ci sono anche lì. Posso parlare ad esempio dei piccoli fiorellini colorati, profumati, come quelli che ho visto ed ammirato lungo la strada per venire qui a piedi al centro diurno, sparsi sui prati ai lati della strada, dando una piccola ma anche grande nota di colore diversa al prato verde sul quale erano adagiati delicatamente e con il quale erano in perfetta simbiosi, facendo gli uni compagnia agli altri, senza lasciarsi mai fino alla fine della giornata, per essere poi rischiarati soltanto dalla flebile luce della luna.

La vista di questi piccoli fiorellini, nascosti timidamente nel prato, mi ha aperto il cuore e lasciato un sorriso sulle labbra.



White Cosmos

Politica e follia

Salve a tutti e a tutte dal vostro inderogabile Fantozzi ragionier Ugo! Oggi mi salta lo sghiribizzo di tediarvi con un argomento vieppiù tedioso o noioso, fate vobis! Chi è normale? Chi è matto? Sono matti i democratici? Sono normali i socialisti? I fascisti non li nomino nemmeno (o quasi) perché che siano poco normali lo ha già dimostrato la storia. Macron vuole inviare un contingente di 2000 soldati in Ucraina perché a quanto dice lui non si può lasciare vincere Putin. Zelensky sono due anni e mezzo che manda al macello il suo stesso popolo in nome di che lo sa solo lui, dato che ci dovrebbe spiegare che differenza c'è a stare sotto la Russia o a stare sotto l'Europa... C'è forse una differenza politica? Pare di no, in quanto sono entrambe democratiche. Mia madre forse non ha tutti i torti quando attribuisce a Zelensky l'epiteto di "cretinetti". Ma in finale cosa è un cretinetti? Della serie vai alla scoperta del cretinetti che è dentro ognuno di noi, come dire vai alla scoperta dell'ipocrisia, che è il vero problema che affligge l'umanità di questo povero pianeta. Ma che cos'è l'ipocrisia? La parola stessa denota una ridotta capacità di giudizio, e infatti proprio di questo si tratta... E veniamo dunque al nodo della questione, siccome il sentire comune attribuisce l'aggettivo normale proprio a questa ipocrisia, ovvero normale sarebbe l'uomo comune democratico che è d'accordo col mandare le armi a Kiev, e magari domani sarà d'accordo col mandarci anche i soldati. E sempre secondo questo senso comune matti sarebbero i socialisti (mio fratello grande la pensa così) che vorrebbero risolvere il problema della guerra una volta per tutte! Chi è normale? Chi è matto?


Fantozzi ragionier Ugo

LA MIA OBESITA'

 Oramai sono passati più di tre mesi dove non riesco a perdere peso e forse c'è un perché... in fondo io penso che sto bene nel corpo in cui mi trovo, mi trovo bene perché vivo nella lussuria del cibo, non ho compiti da fare durante la giornata e l'unica cosa che mi piace fare è mangiare. Il pensiero è impostato che dimagrirò un giorno ma non so quando sia il giorno. Eccesso di cibo rovina le persone come la povertà fa il contrario... Girandomi intorno sono l'unico rimasto obeso, tutti gli altri sono magri. Credo che neanche una buona dieta' funzionerà o un percorso se quello che deciderà non sono io 


                                                                                                                                       PROF. OAK

Ponti romani

 





Gli etruschi, prima dei Romani, conobbero il segreto della costruzione dell’ arco, con cui si

potevano fare porte cittadine, acquedotti ma soprattutto ponti. L’ arte di costruire ponti era

sacra da cui il termine Pontifex, facitore di ponti, da cui l’ attuale termine cattolico

Pontefice; se poi si trattava del mastro costruttore, si chiamò in epoca romana il Pontifex

Maximus, la massima carica sacerdotale pagana da cui abbiamo tratto il Sommo

Pontefice. Roma fu del resto costruita nell’ unico punto in cui era possibile unire con un

ponte le due sponde del basso Tevere, un ponte facile da proteggere militarmente, e da

qui dominava tutto il traffico fra l’ Etruria e l’ Italia meridionale. L’ arte di costruire i ponti fu

dunque etrusca ma ben presto divenne romana. Ma solo quando l’ Urbe riuscì ad avere il

controllo della riva sinistra venne costruito questo ponte, il primo della città, per volere di re

Anco Marzio, appunto presso vicino il guado del Tevere. Il Pons Sublicius venne infatti

eseguito interamente in legno per poter essere facilmente demolito in caso di attacco

nemico. E’ il più antico ponte di Roma, realizzato in legno al tempo di Tullio Ostillio e

terminato da Anco Marzio secondo Tito Livio e Dionigi di Alicarnasso. In quanto alla

tecnica si usava anzitutto deviare il corso del fiume attraverso canali e chiuse, di cui gli

Etruschi avevano già la massima esperienza, quindi si scavava e si ponevano fondamenta

e pilastri. Su questo veniva poggiata un’ incastellatura di legno ad arco, su cui venivano

poste le pietre già rastremate a scalpello. Per ultimo si poneva il cuneo, la pietra

rastremata più grande di tutte che veniva inserita al centro esatto dell’ arco, dopodichè l’

incastellatura di legno poteva essere tolta e usata altrove. Il cuneo diventava così la

chiave di volta e il peso dei muri si scaricava lungo i montanti permettendo di sopportare

carichi enormi. La principale preoccupazione dei Romani nella scelta del luogo dove

costruire il ponte fu soprattutto di avere abbondante roccia a disposizione su cui fondare le

spalle dei ponti ad evitare che piene o alluvioni potessero danneggiarli. Poi si prevedeva la


temporanea deviazione del corso d’ acqua tramite un sistema di palizzate e dighe. Si

procedeva, quindi, allo scavo per raggiungere il massiccio roccioso su cui fondare i piloni

del futuro ponte. Dopodichè si alzava una struttura lignea dotata di una sagoma

semicircolare; su di essa venivano appoggiati i conci, pietre squadrate con un opportuno

taglio trapezoidale. Si utilizzavano delle gru dotate di paranchi a vari rinvii per posizionare

le pietre sulla centina di legno fino ad essere unite al centro dell’ arco dalla cosiddetta

“chiave di volta”, un concio solitamente più grande degli altri. A volte, le pietre venivano

legate fra loro con della malta. Quando la centina di legno veniva rimossa, tutto il peso

della struttura si scaricava sul terreno consentendole di sopportare enormi carichi. Gli unici

accidenti che potevano distruggere un ponte romano riguardavano assestamenti imprevisti

del terreno, terremoti o eventi bellici.


Blue Jacket

venerdì 15 marzo 2024

Ode al traffico


Un caro saluto dal vostro Nonno Elpho. Oggi volevo parlarvi di un "problema" che affligge molti di noi, il traffico. Ah, il traffico! Se non ci fosse bisognerebbe inventarlo. E già! Altrimenti cosa farebbero tutte quelle donne che si truccano in macchina mentre si trovano in mezzo al traffico? Ci ritroveremmo con tutte le donne struccate e con addirittura qualcuna di esse scompigliate, con i capelli tutti in disordine. E già! Perché oltre a truccarsi, alcune ne approfittano anche per pettinarsi. Per non parlare di noi uomini. C' è chi messaggia o parla al telefono, chi beve o addirittura mangia un pezzo di pizza, mentre è in mezzo al traffico. E una volta mi capitò di vedere un ragazzo che si schiava i brufoli e si scaccolava in contemporanea. Miracolo! E già! Il traffico, è ormai indispensabile, ci serve anche per litigare e per fare pace, per giocare, e per lavorare al computer. Insomma il traffico è una "parte" importante della nostra vita, senza la quale saremmo tutti "diversi". E già! Potremmo mai vivere senza traffico? E dopo questa inquietante domanda voglio chiudere facendo gli auguri a tutti coloro che guidano.


Nonno Elpho

Pensieri benefici e pensieri malefici

La fine della giornata è un momento cruciale. È il momento durante il quale tutti noi, prima di coricarci o magari, quando siamo già stesi nel letto sotto le coperte ad occhi chiusi, facciamo probabilmente la maggior parte dei pensieri. Un resoconto della giornata appena trascorsa, sicuramente, di tutte le cose accadute, le persone con cui abbiamo avuto a che fare, le cose belle che ci hanno appagato ma anche, ahimè, le cose brutte che ci hanno segnato. Una serie di pensieri, di riflessioni che ci servono, pensieri naturali, inevitabili, che il nostro cervello fa, elabora, ricostruendo vicende e accadimenti per giungere a qualche tipo di conclusione che porti ad uno stato mentale di accettazione e di ripartenza più o meno equilibrato. Questo accade a tutti, perché in questo momento preciso della giornata, avendo terminato tutte le attività quotidiane, la nostra mente finisce inevitabilmente col pensare. E meno male, io direi! A patto però che questo processo non sia eccessivo e non sfugga di mano. Ma questa comunque è soltanto una parte della nostra attività di pensiero che ci caratterizza subito prima di addormentarci. Che forse a volte, o anche spesso, questo dipende dalla persona e dal suo approccio alle cose e da quale tipo di pensieri è abituata a fare. La maggior parte dei nostri pensieri per l'appunto sono rivolti al futuro. E questo purtroppo, spesso e volentieri sono causa di stati di ansia di varia entità che può portarci nei casi più rilevanti e disregolati, a dormire poco, male o a soffrire di una vera e propria insonnia, con tutte le sue conseguenze poi sul nostro stato psicofisico al nostro risveglio. Se di risveglio si può parlare. Poi anche sul nostro umore, sulla stanchezza che ci procura impedendoci di svolgere al meglio le nostre cose e magari anche su uno stato di irritabilità che fa male a noi e ai rapporti che poi avremmo con chi ci sta intorno, fonte di non pochi problemi.

Nella prima fase caratterizzante tale momento pre-sonno io penso che abbiamo appunto pensieri rivolti al passato, alla stessa giornata appena trascorsa, che sta ormai terminando, o ancora più indietro nel tempo, alle giornate precedenti, settimane e così via se magari fosse successo qualcosa di importante in senso positivo o negativo e che non ci abbia portati ad una conclusione verosimilmente appagante. Nella fase invece immediatamente prima del sonno, ecco che incominciamo a pensare ed a riflettere su tutto quello che abbiamo da fare l'indomani o nei giorni successivi, su tutte le difficoltà che dobbiamo affrontare, sulle cose che dobbiamo portare a termine, con il timore che qualcuno, magari, se sbagliamo, se non ci riusciamo, non sia soddisfatto di noi e del lavoro che abbiamo svolto, che ci rimanga male o che addirittura si arrabbi. Ed ecco qui che può iniziare a comparire l'ansia. Quell'ansia che serve sicuramente ma che ci fa star male, ci porta mille preoccupazioni, le quali non ci fanno dormire bene. Quando questo accade prima di andare a letto, non è purtroppo propedeutico ad un buon sonno. Quando invece capita di fare pensieri positivi, piacevoli, riguardanti qualcosa che l'indomani abbiamo da fare di bello, e che magari attendiamo con ansia, quell'ansia in questo caso positiva, allora lì sì che dormiamo sonni tranquilli.

Ah, dimenticavo una cosa: "Io odio andare a dormire!"


White Cosmos

Fantozzi alle prese con la bomba atomica!

Bentrovati a tutti e tutte dal vostro innominabile Fantozzi ragionier Ugo! Oggi francamente non so che scrivere e allora provo a immaginare una realtà parallela nella quale Fantozzi è al potere e domina il mondo, e ha fatto diventare tutto il mondo un luogo... fantozziano! Una cosa non facile da immaginare dato che in un certo senso il mondo è già un luogo un po' fantozziano, nel senso della sfortuna, perché Fantozzi non è certo un personaggio fortunato, anzi. In questo senso ho sentito negli ultimi giorni che la tanto "buona" Europa ha la tentazione di mandare truppe Nato in Ucraina, e la prospettiva di una guerra aperta con la Russia è davvero una prospettiva fantozziana per tutti noi. Per dirla tutta la vera prospettiva fantozziana per tutto il mondo è la terza guerra mondiale, perché in finale la terza guerra mondiale non sarà come la prima o la seconda, ma molto molto molto peggio! E per spiegare questo bisognerebbe spiegare bene con dovizia di particolari le vere cause della guerra, che risiedono nel sistema capitalistico in ultima analisi, cioè come a dire che in un mondo dove la regola è lo sfruttamento dei lavoratori ci sarà sempre la guerra... La guerra guerreggiata è soltanto la continuazione della guerra classista che ogni giorno viene combattuta dalla classe borghese contro i lavoratori, e la forma politica democratica non è affatto una garanzia di pace così come viene spesso presentata, tanto che attualmente la Russia, l'Ucraina, la UE e gli USA sono tutte potenze democratiche, eppure fanno la guerra... Mi rendo conto che volevo parlare di Fantozzi e invece parlo di tutt'altro, tuttavia magari rimedierò con un prossimo articolo!


Fantozzi ragionier Ugo

La protesta degli agricoltori in Europa


Nasce in molti paesi europei proprio in questo inizio del 2024 in cui gli agricoltori si sono sentiti perennemente bistrattati sia dai governi nazionali sia dalla Comunità Europea. In effetti è un problema annoso che ha costretto tutti i lavoratori in questo ambito a sforzi sovrumani per portare avanti le loro aziende (piccole e medie che siano). La mobilitazione è partita dalla Germania e dalla Francia per poi arrivare in Belgio e in Italia. Si contestano ion primis la politica agricola dell' Europa e poi ci si rivolge al governo nazionale che dovrebbe intervenire a loro sostegno, perché la comunità europea ha imposto agli agricoltori, pescatori e allevatori degli standard di qualità proibitivi in quanto il costo del prodotto seguendo gli stessi non è in nessun caso ripagato con un margine di guadagno, ma addirittura si va per lo più in perdita

Si aggiunge anche la concorrenza sleale di prodotti importati non provenienti dalla UE che questi standard non li seguono e che quindi distruggono il mercato, per esempio, quello italiano dove si producono prodotti di eccellenza che devono competere con i prodotti non europei e che non sono giustamente re3tribuiti e portano le aziende a fallire. 

E' stata chiamata la protesta dei trattori perché gli agricoltori hanno protestato con i loro trattori, principalmente contro Il Green Deal dell' Europa ossia arrivare a zero di emissioni di CO2 entro il 2050, mettere a riposo il 4% dei terreni agricoli, e dimezzare l' uso dei pesticidi (c' è che dice che si usano solo fitofarmaci) entro il 2030. Inoltre ci sono state delle diminuzioni di forniture di gasolio agricolo che ogni anno viene assegnato alle aziende secondo il loro fabbisogno stabilito dall' Europa.

Il governo francese ha promesso agli agricoltori di rinegoziare gli accordi presi con Bruxelles in vista della elezioni europee di giugno. In Italia come negli altri paesi la protesta è stata all' inizio più che altro pacifica (a parte qualche rallentamento nel traffico e il lancio di qualche petardo) e la scritta "No farmers No food" su un cartellone, ossia "Senza agricoltori non abbiamo di che mangiare", (ci accontenteremo di carne sintetica e di farina fatta con gli insetti?) è stato il forte monito che ci auguriamo abbia raggiunto tutti.

Gli agricoltori italiano portano sul loro trattore la bandiera verde, bianca e rossa e dopo tanti giorni di protesta hanno ottenuto, di comune accordo con il ministro dell' agricoltura, che nel decreto legge Mille Proroghe varato dal governo il 19 febbraio 2024 ci sarà l' esenzione dal pagare l'IRPEF per i redditi agrari e dominicali fino a 10.000 euro e la riduzione del 50% dell' importo dovuto per gli agricoltori che dovrebbero pagare tra i 10.000 e i 15.000 euro.

Si tratta di un' esenzione per due anni ed è attesa la conversione in legge con la pubblicazione della Gazzetta Ufficiale.

Però il 26 febbraio del 2024, il giorno della riunione dei ministri dell' agricoltura dei 27 paesi della UE i trattori sono tornati a Bruxelles e nel quartiere europeo, per protestare di nuovo contro il Green Deal e la Politica Agricola Comune (PAC).

Ci sono stati dei momenti di tensione: i manifestanti, dopo aver paralizzato il traffico cittadino, hanno forzato uno dei posti di blocco stradali.

Ci sono stati lanci di petardi, fumogeni, uova e lattine. Sono stati bruciati alcuni copertoni e cassonetti dell' immondizia con l' intervento della forza pubblica che ha spento i fuochi con gli idranti. Gli agricoltori si sono diretti verso il Parlamento Europeo, ma sono stati fermati ad poche decine di metri dalle sedi della commissione europea e del Consiglio.

Purtroppo non si trova un punto di accordo e le agitazioni stanno continuando. 


TeresaNews

venerdì 8 marzo 2024

La vita ha un senso? E se sì, quale?

Buongiorno a tutti e a tutte dal vostro impercettibile Fantozzi ragionier Ugo! Oggi vorrei tentare di affrontare un argomento difficile difficile anzi forse difficilotto, un argomento che abbiamo già affrontato nel nostro caffè filosofico un lunedì mattina... La vita ha un senso? Ce lo ha o ce lo dovrebbe avere? E come si fa a dare un senso alla propria vita? Siamo forse come degli allievi a scuola e dobbiamo imparare un qualche tipo di lezione? E in tutto questo le scuole che facciamo hanno o dovrebbero avere un qualche tipo di ruolo da giocare? Che ruolo ha la società in tutto questo? La società attuale ci aiuta veramente a sviluppare l'intelligenza oppure (come è più probabile) ci consentono di capire un pochino ma non troppo per poterci sfruttare meglio? E tutto questo, oggi che è anche l'8 marzo, a proposito auguri a tutte le donne, che ruolo hanno le femministe? Vuoi vedere che in finale si scopre che le femministe hanno ragione e che il generale Vannacci è un co... un copilota? Ma forse per intuire qualche risposta a questa serie infinita di domande, dovremmo metterci a studiare il medioevo e le persecuzioni della Santa Inquisizione contro le streghe; mi è capitato di leggere qualche anno fa un libro scritto da uno di questi inquisitori che si lambiccava il cervello a cercare di capire cosa fosse il misterioso Giuoco della Donna; ma qui al CD abbiamo anche il nostro famoso Nonno Elpho che ha una leggerissima fissazione per il Nome della Rosa! E allora chiediamolo a Nonno Elpho di spiegarci cos'è questo misterioso Giuoco della Donna... Sicuramente risponderà con il suo solito intercalare... Il Giuoco della Donna? Adsolina & Guglielmina!


Fantozzi ragionier Ugo

Villa Borghese

Villa Borghese è senza dubbio uno dei più bei posti da visitare a Roma. Carico di fascino e poesia, con i suoi arbusti centenari, le statue, le fontane, i musei e gli ingressi monumentali, il parco di Villa Borghese è considerato una delle mete più gettonate dai turisti, attirati dal richiamo della natura in pieno centro città, e dai residenti che a Villa Borghese da sempre trascorrono piacevoli pomeriggi domenicali all’ insegna del relax. E’ un luogo perfetto per un pic-nic ed è un polmone verde, Villa Borghese è soprattutto un museo a cielo aperto che offre alle persone scorci romantici, edifici di rara bellezza e uno strabiliante patrimonio artistico. Con i suoi ottanta ettari, il parco di Villa Borghese è il quarto parco più esteso della Capitale, dopo gli altri tre parchi principali di Roma, il parco regionale dell’ Appia Antica, Villa Ada e Villa Doria Pamphili. L’ entrata di Villa Borghese, poi, non è solo una! Il grande parco è dotato infatti di nove differenti ingressi, molti dei quali caratterizzati da splendidi archi, statue e stemmi araldici. Tra i più noti punti d’accesso a Villa Borghese, i più famosi e maggiormente utilizzati da turisti e visitatori sono senza dubbio quello della scalinata di Trinità dei Monti, quello collegato allo splendido giardino del Pincio, imperdibile area panoramica di Roma, e l’ ingresso di Piazzale Flaminio, progettato nel 1827 secondo un modello architettonico di stampo greco. Villa Borghese deve il suo nome al Cardinale Scipione Borghese, che all’ interno di questa area verde fece costruire il “Casino Nobile”, sua prima residenza portata a termine nel Seicento per mano di Flaminio Ponzio e di Giovanni Vasanzio e destinata a ospitare nel corso del Novecento, in veste di museo conosciuto da tutti con nome di Galleria Borghese, alcune tra le più belle opere d’ arte di Canova, Bernini, Raffaello, Caravaggio e Tiziano, e moltissimi capolavori prodotti dal XVI al XVIII secolo. Villa Borghese è , inoltre, sede di molti edifici storici tra cui ricordo l’ Uccelliera, Il Casino Giustiniani, il Casino del Graziano e la Meridiana; e ancora la Fortezzuola, il Casino dell’ Orologio, la Casina delle Rose, oggi Casa del cinema di Villa Borghese, e il Casino Raffaello, che ospita una ludoteca per i più piccoli. Forse non tutti sanno che in questo parco nel cuore della città sono collocati anche lo zoo di Villa Borghese, oggi Bioparco, e il Silvano Toti Globe Theatre, ricostruzione del Globe Theatre di Shakespeare. Particolarmente romantico e suggestivo c’è il laghetto di Villa Borghese, risalente al 1786 e dotato di un isolotto artificiale su cui si staglia il Tempietto di Esculapio.


Blue Jacket

venerdì 1 marzo 2024

18 anni dopo bisogna rifare tutto

Buonasera signore e signori! Quest'oggi il vostro imperpuffabile BuioTotale vi parlerà di una vicenda che ha dell'assurdo. Siamo ad Erba, in provincia di Como. È l'11/12/2006. Una giornata come tante... Pare... Già... Pare... Perché tra le 19:50 e le 20:20 Raffaella Castagna, suo figlio Youssef, sua madre Paola Galli e una vicina di casa vengono barbaramente uccise. Il 3/05/2011 vengono incarcerati e condannati all'ergastolo Olindo e Rosa Romano come autori della strage, riconosciuti dall'unico sopravvissuto. "E che c'è di assurdo?" Penserete voi... Beh una cosa assurda ci sarebbe... Ossia che Olindo e Rosa non avrebbero mai eseguito un tale massacro, almeno secondo le informazioni della stampa odierna. E se ne sono accorti dopo ben 18 anni! Sta qui l'assurdo. Si priva della libertà una coppia per ben 18 anni per poi riaprire il caso, perchè non si è mai stati convinti della loro colpevolezza? Beh...tante cose ora, essendoci un'indagine in corso, non posso dirle, ma la mia opinione a riguardo è solo un'enorme BAH......!!!!

Buio Totale

Fantozzi alle prese con... l'amore!

Salve a tutti e a tutte dal vostro imperturbabile Fantozzi ragionier Ugo! Oggi francamente non so che scrivere e quindi ho chiesto lumi e consiglio a Nonno Elpho, il quale mi sospinge a scrivere di amore, eros e sessualità! Ma io essendo un Fantozzi ci azzecco veramente poco con questi argomenti... Io in quanto Fantozzi ragionier Ugo desidero vivere una realtà fantastica nella quale tutti e tutte lavorano felici e non mi azzardo a entrare in territori ancora più elevati come per esempio un mondo dove l'amore è al potere, e dove tutti fanno all'amore con tutti (anzi con tutte). È pur vero che è l'amore il vero contrario della guerra, e ogni tanto mi capita di incontrare qualcuno che la pensa così, cioè che crede che l'unica vera rivoluzione per la quale vale la pena lottare è l'amore, e che tutto ciò che viene prima va tralasciato in quanto inutile. Io però non la penso così, e anche l'amore stesso devo dire che mi interessa ma fino ad un certo punto. D'altronde se avete visto i film di Fantozzi avrete intuito che il povero ragioniere non è certo un fortunato in amore, deve stare con la Pina, sua moglie, la quale gli dice che lo stima moltissimo (ma non lo ama) e per tutta la vita gli tocca sbavare appresso alla signorina Silvani che per giunta poi finisce per sposarsi con il viscido e ruffiano Calboni! Che dire... Il povero ragionier Fantozzi quando si trova davanti il grande mistero dell'amore alza bandiera bianca e si arrende... L'unica cosa che ho capito anzi intuito dell'amore è che ha ben poco a che vedere, anzi per niente, con la razionalità!


Fantozzi ragionier Ugo