venerdì 31 luglio 2020

Bloggywood : Io, Robot

"Io, Robot" è un film di fantascienza del 2004 diretto da Alex Proyas con Will Smith e Bridget Moynahan. E' l' anno 2035 e i robot umanoidi programmati per servire e proteggere gli esseri umani fanno ormai parte della vita quotidiana. Quando il cofondatore della U.S. Robotics, il dottor Alfred Lanning, viene trovato morto, precipitato dalla finestra del suo ufficio, tutti pensano sia stato un suicidio: tutti tranne Del Spooner, un poliziotto chiamato ad investigare sulla morte del dottor Lanning e che già diffidente dei robot, per via di una serie di circostanze sospetta sia stata opera appunto di un robot. Tuttavia questo è impossibile perché stando alla prima delle Tre leggi della robotica, un robot non può né "recare danno a un essere umano né può permettere che, a causa del suo mancato intervento, un essere umano riceva danno". Come è morto il dottor Lanning e perché? 
IL film pone al centro la domanda sul significato di "Essere Umano": non guarda con negatività tutto ciò che è nuovo ma la pura logica con cui opera la tecnologia. Per me è un film bellissimo perché oltre a mescolare aspetti di fantascienza con quelli dei film gialli e thriller, fa riflettere su noi stessi  con un messaggio di positività per il futuro.
Voto: 9

Lyf

                                                                                                                            

La fine dell'eternità


Che dire se non semplicemente "spettacolare"! Probabilmente il miglior romanzo di Asimov per quanto riguarda la fantascienza (lui infatti ha scritto anche alcuni gialli), un vero capolavoro di inventiva sul tema dei viaggi nel tempo. E' incredibile l'enorme capacità di questo autore di inventare scenari e storie ricche di misteri con sviluppi della trama a dir poco eccellenti sotto ogni punto di vista. Avevo già letto altri capolavori di Asimov, perché quando si parla di un romanziere nonché scienziato del suo calibro, non si possono che definire in questo modo le sue opere, a partire da quella più conosciuta e importante quale è il "Ciclo Delle Fondazioni", composta da una trilogia principale con due prequel e due sequel, e ne ero già rimasto affascinato. Anzi, direi che questa definizione è un po' riduttiva dal momento che si tratta di un'opera eccelsa del maestro della fantascienza. Diciamo piuttosto che ne sono rimasto "estasiato". Questa secondo me è una definizione più corretta. E' un ciclo di altissima caratura che narra di vicende di un'umanità in un lontano futuro dove l'uomo popola l'intera galassia dopo aver colonizzato tutti i suoi pianeti abitabili. Oddio mi sto discostando dal tema che avevo cominciato a trattare come faccio sempre, hihihi. Ma torniamo a noi. Se mi ha affascinato così tanto questa trilogia, non posso che dire lo stesso, anzi anche di più, dell'ultimo romanzo che ho letto, ovvero "La fine dell'eternità". Un romanzo di livello elevatissimo, con una trama molto complicata, e proprio per questo motivo assolutamente mozzafiato, narrato in modo altrettanto complicato, dal momento che Asimov mette nei suoi romanzi tutto il suo sapere di scienziato. Romanzo non lunghissimo, fatto di circa 230 pagine, intriso di storie intricatissime piene di misteri che ti tengono con il fiato sospeso e con la capacità di mantenerti letteralmente incollato al libro fino all'ultima pagina, tale era la curiosità che avevo di scoprire cosa succedeva. Vicende, come era del resto anche per le Fondazioni, di un'umanità proiettata nel lontanissimo futuro e capace di viaggiare nel tempo a bordo di un veicolo spaziale chiamato appunto "Eternità", proprio perché in grado di spostarsi avanti e indietro nel tempo per tutta l'eternità, ed il cui equipaggio composto ovviamente da scienziati aveva il compito di muoversi attraverso i secoli fino all'infinito, anche in periodi della storia in cui l'umanità non esisteva ormai più, attuando i cosiddetti "Mutamenti Di Realtà", ossia piccole o grandi modifiche con lo scopo di migliorare il decorso della storia scongiurando tutto ciò che ha portato ad aspetti negativi, ovvero guerre, invenzioni dannose all'uomo, armi nucleari, carestie, epidemie, ecc., cercando sempre di intervenire con il cosiddetto "MMN", ossia "Minimo Mutamento Necessario", con l'obbiettivo di provocare il minor numero di cambiamenti nella storia. Insomma la mia opinione su questo romanzo non può che essere positiva perché un tale capolavoro di inventiva e di scienza deve rimanere per sempre nella storia della fantascienza mondiale come una stella polare per tutti quelli che avranno voglia di cimentarsi in questo genere oppure che vorranno soltanto essere suoi lettori.

White Cosmos 

venerdì 24 luglio 2020

Bloggywood: Se mi lasci ti cancello




Esprimo ciò che penso di uno dei miei film preferiti, un film che avevo visto più volte, e che mi ricorda la fine della storia con la mia ex fidanzata. Che significa questo film? Dai commenti ascoltati nel dibattito, è emerso, secondo me, il fatto che pochi hanno compreso veramente questo film. qualcuno lo ha definito"assurdo", qualcuno lo ha chiamato "psichedelico" ed altri lo hanno trovato fastidioso o disturbante. Io so bene il perché di queste reazioni, siccome l'argomento è di quelli scomodi, il film parla soprattutto di felicità, e della felicità in amore, ancora peggio. Si dice che gli Dei (o chiunque siano questi misteriosi Dei) si arrabbino quando qualcuno sa essere migliore di loro, e puniscano questa "hybris" (arroganza) in modo spietato. Ed è così che leggo questa metafora della cancellazione della memoria, fatto che potrebbe far fraintendere il film come un film di fantascienza, non è un film di fantascienza. E' un film romantico, e pure molto, sulla storia d'amore tra due persone normali, due pari, siccome lei lavora in un negozio di libri e lui pure fa un lavoro dipendente che non viene specificato. Ma per qualche misteriosa ragione per gli "altri" per la società, diciamo così, questa coppia non va bene e va cancellata dalla ditta specializzata nella cancellazione di ricordi Lacuna inc. e insomma se i cattivi rappresentati da questi cancellatori di memoria vogliono annullare questa storia d'amore, invece il protagonista Joel (interpretato da Jim Carrey) cerca di resistere alla cancellazione e riesce a ricordare la sua ex ragazza nonostante venga sottoposto al processo di cancellazione. Ed alla fine i due si ritrovano e si rimettono insieme. Ma nella realtà non funziona così, la felicità è praticamente proibita, e chi commette questo "reato" viene di solito punito severamente
Voto: 9
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ROMA





Quando sono arrivata a Roma, la prima cosa che ho visto sono stati i disegni sui muri, mia madre mi ha detto che ce ne sono molti in giro per la città.  Così, quando viaggio, lì cerco con lo sguardo e sono rimasta colpita da quanti ce ne sono. Inoltre, sono rimasta così colpita dalla gentilezza dei cittadini romani. Roma è una città d'arte, ha anche bellissimi posti come il Colosseo, la città del vaticano e tanti altri. Roma ha molti turisti che vengono a sperimentare cibo,arte e moda. Roma è  una città piena di vestiti alla moda, ristoranti e opere d'arte. La cosa migliore di Roma è che è una città moderna. Il settore dei trasporti è fatto di tecnologia moderna. Roma ha molte persone da tutto il mondo. Roma è anche conosciuta per il suo buon vino, caffè e altre bevande.


Moh. 

venerdì 17 luglio 2020

Ritratto di signora di Henry James

Fine 1800, Isabel è una ragazza americana intelligente e colta e con una grande voglia di conoscere il mondo. Eredita una fortuna da uno zio e diventa ricca, così da poter mettere in pratica la sua voglia di libertà e indipendenza cominciando a viaggiare in Europa. In virtù di questa sua indole anticonvenzionale decide di rifiutare due vantaggiose proposte di matrimonio da parte di due giovani molto innamorati di lei. Fin qui la storia della nostra protagonista potrebbe avere un senso in quanto Isabel sceglie la libertà. Però a un certo punto il comportamento di Isabel diventa incomprensibile in quanto si lascia affascinare e influenzare dall'amicizia con un'avventuriera calcolatrice (M.me Merle) che trama alle spalle di Isabel per farla sposare con un suo ex amante, Osmond, uomo egocentrico e senza scrupoli. Isabel si lascia persuadere a sposare Osmond, affascinata dalla sua personalità. In verità Osmond dopo il matrimonio rivela il suo vero carattere e cioè che non prova nessun sentimento per Isabel e comincia anche a maltrattarla psicologicamente facendola sentire inadeguata e non alla sua altezza, e pretende anche di decidere sulla sua vita, su chi deve frequentare e chi no (le vieta di vedere l'amato cugino malato).
Isabel soffre terribilmente di questa situazione, in quanto si sente imprigionata in un matrimonio infelice e capisce di essere stata manovrata da M.me Merle e da Osmond che l'ha sposata solo per la sua ricchezza. A questo punto si ripresenta uno dei due vecchi corteggiatori di Isabel sempre innamorato di lei e Isabel potrebbe scegliere di essere amata, di lasciare il marito e prendersi la sua felicità, ma decide di scappare e di tornare dal marito.
Il comportamento di Isabel è dal mio punto di vista incomprensibile, lei sceglie a un certo punto di autodistruggersi e si nega l'amore, la felicità, e arriva anche a modificare la propia indole caratteriale, lei infatti era una ragazza indipendente, vivace intellettualmente, piena di risorse e diventa una donna infelice, umiliata e senza coraggio.
Leila

Alba di Primavera


Una fresca mattina
Raggi dorati
Accarezzano caldi
I verdi prati

Rami un tempo secchi
Tornati in fiore
Risplendono ora
Di un vivace colore

Soffi di vento
Sfiorano il mio viso
Lasciandomi in ricordo
Un ampio sorriso

Rivolto al sole
Il mio sguardo al tramonto
Eccomi, mondo
Io sono pronto!

White Cosmos


venerdì 3 luglio 2020

I 400 colpi di François Truffaut



Questo film che ho visto al centro diurno di Antonino di Giorgio è stato per me un capolavoro. E' un lungometraggio che si inserisce nel movimento della Nouvelle Vague, e parla di un adolescente di dodici anni che cresce senza una famiglia costituita, senza 
l' affetto e l' attenzione che ci vorrebbero per uno della sua età. Commette dei piccoli atti delinquenziali che portano la famiglia e un commissario della polizia francese a mandarlo in riformatorio. Ha marinato la scuola e per giustificarsi al professore dice che è morta la madre, ma lo scoprono. Poi scappa di casa e insieme al suo più caro amico ruba una macchina da scrivere, ma siccome non riesce a farci niente, la riporta al suo posto. Allora la mentalità comune era che se un bambino era irrequieto voleva dire che aveva una predisposizione a diventare un delinquente e quindi andava "corretto". In riformatorio ha un colloquio con una psicologa e dice una cosa che mi ha colpito: "Quando dico la verità nessuno mi crede, allora dico le bugie". Alla fine scappa dal riformatorio e corre sulla spiaggia e il film finisce con una sua inquadratura che lascia lo spettatore a immaginare qualsiasi cosa.

Anna