venerdì 24 febbraio 2017

Gli Stones rotolano a Cuba!!






Oggi il vostro amico Alcatraz vi vuole raccontare di un CD e di un DVD usciti in questi ultimi mesi, "Havana Moon" dei mitici Rolling Stones.

Il cofanetto contiene una carrellata dei migliori successi degli Stones da Jumping Jack Flash che apre il concerto a You Can't  Alwais Get What You Want e molti altri........
Il grande evento che segna un po' la storia di Cuba è il primo concerto rock di una band al top, in quella martoriata nazione. Il regime aveva bandito il Rock'n'Roll e trecentomila giovani e meno giovani hanno assistito al magico sound dei Rolling Stones.


Ci sono belle ballate come Angie, la psichedelia di Sympathy For The Devil ma la canzone che più mi ha colpito è stata Gimme Shelter insieme a Mick Jagger canta la corista e cantante emergente Sasha Allen la quale ha una voce a dir poco incredibile e dona a quella canzone un'atmosfera molto bella.
I giovani vecchietti che dai primi '60 suonano Rock'n'Roll sono in gran forma. E' un disco che consiglio, i CD costano un po' ma sono soldi ben spesi!


un saluto da Alcatraz

venerdì 17 febbraio 2017

Il racconto dei racconti - Bloggiwood



Tale of Tales è un  film ad episodi del 2015 diretto da Matteo Garrone, al suo primo film in lingua inglese, e vincitore di sette David di Donatello. La pellicola è l' adattamento cinematografico della raccolta di fiabe "Lo cunto de li cunti"(Pentamerone) di Giambattista Basile pubblicata postuma tra il 1634 ed il 1636. L’opera è costituita da cinquanta fiabe raccontate in cinque giorni da dieci novellatrici (vecchie orribili). Il film è composto da tre diversi episodi liberamente tratti da altrettanti racconti della raccolta di fiabe intrecciati fra loro: La cerva fatata, La pulce e La vecchia scorticata.
Se vuoi leggere la trama completa  degli episodi puoi cliccare qui.
Il film coglie bene le atmosfere e le suggestioni delle fiabe del Basile e nonostante non usi il dialetto riesce a dare le stesse emozioni di eccesso di elementi di narrazione, slegata e senza un legame tra le varie parti della fiaba e tra le fiabe stesse, che sono ognuna un componimento a sé, un film a sé, con delle scene a sé. Sono particolarmente riuscite le scene dove viene esaltato il gusto per l’orrido e per il macabro, che toccano il culmine con la scena della vecchia scorticata (la scena ricorda un film del terrore).
E' curioso il fatto che il film venga realizzato in lingua inglese con un cast internazionale e poi in un secondo momento doppiato in italiano. E’ pur vero che l’opera originale di  Basile era conosciuta ed apprezzata anche all’estero e sopratutto è stata tradotta in Germania (e non solo )da Liebrecht e poi ripresa dai fratelli Grimm che molto lo ammiravano. Garrone è stato molto bravo a mettere su pellicola lo stile narrativo del Basile senza snaturarlo troppo e a  trasmetterci le stesse emozioni e lo stesso senso di stupore e di stordimento che ci dà il libro.
E' un film insieme selvaggio e misterioso che suscita compassione, violenza e orrore. 
Il cuore sussulta alla sua visione.
Il voto che gli diamo è complessivamente 7 ma con grandi contrasti, con una gamma di voti che va dal 5  al 10.   

 Elpho

venerdì 10 febbraio 2017

LION - Bloggiwood



Lion è la storia di un bambino perduto, che perde la propria famiglia e le proprie origini e cerca, anche dopo molti anni, da adulto, di riappropriarsene. Saaroo, il protagonista, vive in un paesino dell'India orientale. Un giorno decide di andare a lavorare in una fattoria che si trova a molti chilometri di distanza, insieme al fratello maggiore, per aiutare la madre, che lavora in una cava come portatrice di pietre, quindi raggiungono la stazione per prendere il treno che li porterà a destinazione. Per una serie di circostanze sfortunate Saaroo si ritrova su un treno che viaggia attraverso l'India, senza il fratello, senza sapere dove sta andando. Quando finalmente scende dal treno si trova in un posto sconosciuto dove neanche parlano la sua lingua.Cercando di tornare a casa finisce per essere portato in un orfanotrofio, dove rimane finché non viene adottato da una coppia di australiani, insieme ad un altro bambino dello stesso orfanotrofio. 

Una volta adulto una banale domanda: "da dove vieni?" gli riporta alla mente la sua primissima infanzia in India e la ricerca delle sue origini diventa un'ossessione. Dopo anni di ricerca finalmente riesce a ritrovare il paese delle sue origini. Parte per l'India, grazie all'indicazione di un vicino riesce a ritrovare la sua famiglia di origine, sua madre e sua sorella, ma non suo fratello maggiore che è rimasto ucciso lo stesso giorno in cui si è perso. Inizialmente uno spaccato sull'India e sui problemi dell'infanzia e non solo, visti attraverso gli occhi di un bambino, egli stesso vittima del sistema, che cerca con le sue sole forze di ritornare a casa dal fratello e dalla madre, ci riesce da adulto tra mille peripezie. Nella seconda parte prevale il punto di vista personale del protagonista e della sua ricerca ossessiva delle proprie origini. Finale trionfale? Non proprio, perché c'è una nota amara, cioè la morte del fratello maggiore morto investito da un treno mentre attraversava i binari, proprio il giorno che si erano separati alla stazione.
Il gruppo cinema ha apprezzato questo film, il voto é 8-.
                                                                         
Elpho   

venerdì 3 febbraio 2017

SEMPLICE... COME UN CENTROTAVOLA!


Ciao a tutti!


Quello che vi presento è un tutorial sulla creazione di un centrotavola semplice da realizzare ed adattabile a vari usi e occasioni, vediamo di cosa abbiamo bisogno:




1 Barattolo di vetro;
Ramoscelli di legno di struttura lineare quanti ne bastano;
1 Elastico da ufficio;
1 Filo di rafia;
1 Spugna floreale;
Decori a fantasia (candela, fiori o altro)




Iniziamo con prendere il barattolo di vetro e porre l’elastico intorno, a metà dell’altezza del barattolo, assicurandosi che stringa sulla superficie. 








Dopodiché prendiamo i ramoscelli di legno e 
li tagliamo a segmenti lunghi 3 cm in più dell’altezza del barattolo, 








e li infiliamo verticalmente intorno al barattolo inserendoli nel elastico, fino a quanti ne bastano da ricoprire tutta la circonferenza. 









Vedremo che i bastoncini aderiscono fitti al contorno del barattolo dandogli già un bel aspetto,                                                                           







ma per celare la vista dell’elastico e donare un ulteriore abbellimento al opera, gli facciamo intorno qualche giro con la rafia sopra l’elastico, stringendola e allacciandola con un bel fiocco. 






                                                       

Il lavoro è quasi concluso, terminiamo con inserire nel barattolo una sezione di spugna floreale, che possa essere da sostegno ai decori che decidiamo di usare, tipo fiori o una candela, come vi propongo, ma anche altro a vostra fantasia. 









Et voilà! J






                                                                                                                                          eRoscio