venerdì 14 dicembre 2018

Libri che viaggiano

Oggi vi parlo del Bookcrossing. De che? Del libero scambio e viaggio dei libri. Ma quali libri sono idonei al bookcrossing? Tutti i libri sono idonei, tutti quelli che si vuole far viaggiare. Si tratta di libri messi a disposizione dai proprietari, affinchè possano essere letti da altri. Come si può far ciò? Per prima cosa bisogna iscriversi al sito (www.bookcrossing.com) tramite email e password, poi si deve registrare il libro con titolo e autore e ti verrà rilasciato un codice univoco che deve essere scritto sul libro per identificarlo. Altra cosa importante è segnalare dove si trova il libro registrato in modo che tutti sappiano dove trovarlo. L'idea è quella di fare in modo che un libro passi da un lettore all'altro, senza limiti e barriere. Questo è possibile grazie al fatto che il Bookcrossing viene praticato in tutto il mondo e che grazie alla rete è possibile avere il database dei libri disponibili consultabile dovunque. Oltre a ciò esistono dei luoghi dov' è possibile portare o prendere libri e/o avere informazioni sul Bookcrossing. Questi posti sono detti official zone (posti ufficiali). Tra questi luoghi si trova anche il box M6, sito in via Sabotino presso il mercato Vittoria a Roma. Questo posto ufficiale esiste da pochi anni grazie al lavoro e all'abnegazione dell'associazione Attiva-Mente, del centro diurno Montesanto, del I municipio e di tutti coloro che nel corso del tempo vi hanno partecipato. Grazie al Bookcrossing tutti noi possiamo permetterci di leggere un libro senza comprarlo ma semplicemente andando su internet cercando il libro che ci interessa e andando a prenderlo. In questa maniera un libro viene letto da tantissimi lettori e viaggia attraverso il mondo invece di rimanere su uno scaffale a prendere polvere.
P.S. Praticare il Bookcrossing fa bene all'anima, al cervello e alle tasche, che vuoi di più?! 


Elpho

Bloggiwood -Robin Hood - L'origine della leggenda

Il film tragico, avventuroso ma a lieto fine è ricco di scene piene di suspense. L' interpretazione degli attori è accattivante ma la storia è molto scontata, lui e lei che si innamorano e dopo una separazione durata quattro anni a causa delle crociate, si ritrovano separati a causa di un malinteso, per poi ritrovarsi uniti. La parte entusiasmante del film è nei colpi di scena. Lui, il lord inglese con tanto di castello, ammaliato dalla sua donna, lei ingannatrice e ladra per vocazione, contrari alla sofferenza del popolo, costretto a vivere e lavorare in miniera per pagare le tasse allo sceriffo. Robin di Locksley decide di indossare i panni di Robin Hood e di commettere molte scorrerie rubando ai ricchi per donare ai poveri. La lotta continuerà grazie all' aiuto di un soldato conosciuto in guerra che lo aveva già trasformato nell' arciere più bravo di Nottingham. 
Ho trovato molto suggestiva la rincorsa dei carri sui ponti della miniera per salvare Marion dai soldati al soldo dello sceriffo, il tutto corredato da esplosioni e incendi e cavalli che trovo bellissimi. 


VOTO 6,5 
Frida

venerdì 30 novembre 2018

Evoluzione darwiniana





 Il laboratorio di cinema e cineforum ha avuto uno sviluppo interessante e avvincente. Infatti abbiamo iniziato semplicemente con la visione dei film al cinema o in DVD e siamo poi passati a fare una piccola recensione dei films che vedevamo e a pubblicarla su questo meraviglioso blog. Ma da un mese c’è stato un ulteriore passaggio abbiamo iniziato un corso di sceneggiatura dove ci viene spiegato come nasce, si sviluppa e quali sono le caratteristiche più importanti di una sceneggiatura. Lo scopo è quello di provare a scrivere un soggetto(e te pare poco).
In parallelo all’evolversi del laboratorio c’è stata la “nostra evoluzione” che da pubblico passivo, homo passivus, che guarda solo  e spesso neanche vede, siamo passati a utenti che guardano un film e postano e  una recensione su di esso, homo postivus. Infine ci stiamo evolvendo in individui, quasi persone!!!, homo
creativus,che tentano di scrivere un soggetto per il cinema. Speriamo che un giorno non troppo lontano approderemo all’ambito traguardo dell’homo sapiens-sapiens, doppiamente sapiens, MAMMA MIA È TROPPO SAPIENS.



Post Scriptum per Neil Armstrong e per tutti quelli che hanno messo piede sulla luna, ma si, pure per loro :
  
  " STAMO A ARIVÀ"    



                                                                                                  Elpho

 

Aziende che si impegnano contro l' inquinamento

Fra tutti i progetti sull' ambiente che sono in funzione di aziende italiane ma anche estere, quella dell' azienda Arbi (azienda per cibi surgelati) ha colpito particolarmente la mia attenzione. Questo progetto chiamato Blue Resolution in collaborazione con la Scuola Superiore Sant' Anna di Pisa e i suoi laboratori di biorobotica e management ha regalato all' Italia un sogno che si può realizzare in un triennio con progressi già visibili nel 2018. Questo progetto  consiste nell' impiego di un robottino supertecnologico chiamato Silver che servirà a pulire i fondali marini italiani dalla plastica 
(bottiglie, sacchetti, posate, cannucce, ecc.). 


Silver è dotato di un braccio sensore monitorato da terra che con l' ausilio di una boa per la connessione gps, raccoglie, classifica e analizza i materiali per poi smistarli in appositi contenitori. La boa viene utilizzata per posizionare, comunicare e avere feedback dal campo visivo in tempo reale. Al tutto seguirà un' informazione al pubblico con campagna di sensibilizzazione. Il 5 giugno 2019 ci sarà la giornata mondiale dell' ambiente con lo slogan"Beat Plastic Pollution",  verranno proposte varie occasioni per difendere dall' inquinamento le nazioni  tra cui vedremo protagonista l' India. Sono favorevole a questa iniziativa e alla progettazione e costruzione di opere di ingegneria per migliorare dove ce ne è bisogno la qualità della nostra vita, perché in questi ultimi decenni  l' inquinamento ha raggiunto livelli inaccettabili.

Frida

venerdì 23 novembre 2018

Economia al verde

Personalmente credo che nei tempi attuali più della macchina extralusso ultraveloce sia importante la proposta commerciale di una macchina elettrica che consiglierei di comprare volentieri per i suoi pregi.
Dagli anni '90 esiste questa piccola ma grande invenzione per la riduzione dell' inquinamento dell' atmosfera nelle città dei paesi piu' colpiti: cioè l' auto elettrica.
Queste piccole auto serpeggiano ormai dappertutto, in alcune regioni o città d' Italia le ho viste scavalcare altezze non indifferenti anche su percorsi di montagna e trovare impianti per la ricarica della batteria elettrica.
Si sta ancora lavorando,come sempre, per ottenere un maggiore risparmio di elettricità per quei motori, puramente elettrici, che dopo essere stati caricati non bruciano nè benzina nè gasolio. In questo modo per gli anni avvenire si potrà ottenere una riduzione dell' inquinamento ancora più alta però bisogna ammettere che i risultati non saranno riscontrabili in un futuro prossimo.
Attualmente per l' intero ciclo di vita di ogni singolo mezzo vi è un tasso del 17,5/30% in meno di smog.
Per la costruzione di questi veicoli che richiedono materiali pregiati come il rame, il nichel e le terre rare alquanto tossiche si provvede al riciclo in particolar modo delle batterie.
I tentativi di abbassare i tassi d' inquinamentosono fondamentali in ogni campo.
Tanto è stato fatto e tanto ancora si dovrà fare,
Buon lavoro! 

 
Frida

torta autunnale

INGREDIENTI




UOVA TRE
FARINA 00 OTTO CUCCHIAI 160 GR
FARINA RISO CINQUE CUCCHIAI 100 GR
ZUCCHERO  SEI  CUCCHIAI 120 GR
LIEVITO PER DOLCI UNA BUSTINA
LIEVITO CREMOR TARTARO UN CUCCHIAINO 7/8 GR
*MELE RENETTE 450/500 GRAMMI
*ZUCCHERO DUE CUCCHIAINI
*CANNELLA DUE CUCCHIAINI
*NOCI  UNA DECINA CIRCA 150 GR
OLIO EVO CIRCA DUE CUCCHIAI 40 GR
*MARMELLATA MELE DUE CUCCHIAI COLMI 50 GR
*ZUCCHERO A VELO A PIACERE

                UTENSILI

BOULLE 20 CM
FORCHETTA
CUCCHIAIO
CUCCHIAINO DA CAFFÈ
TAGLIERE 30 CM
TEGLIA 25 CM
CARTA FORNO

Rompi le uova in una terrina e sbattile con una forchetta aggiungi
 lo zucchero e continua a sbattere indi versa l’olio sempre mescolando.



 Poi metti la farina 00, la farina di riso, il lievito per dolci e il cremor tartaro continuando a mescolare. 


Ottenuto un composto lavorabile con le mani dividetelo in due parti una più grande e l’altra più piccolo( 70% e 30% circa). Mettete la prima parte su un tagliere e cercate di allargarla con le mani, poi delicatamente ponetela nella teglia ricoperta di carta forno e fatela aderire ai bordi della teglia ben bene. Assicuratevi che l’impasto ricopra interamente la teglia in maniera uniforme e abbia dei bordi alti.  



Cospargete l’impasto con la marmellata aiutatevi con un cucchiaio e disponetevi le mele che avrete pulito e tagliato a fettine e cosparse di cannella e zucchero fino a formare uno strato compatto. Poi aggiungete le noci sgusciate e fate un altro strato di mele. Prendete l’altra parte del composto allargatela sul tagliere e sempre delicatamente adagiatela sulle mele  a formare un coperchio premete bene i bordi in modo che aderiscano a quelli dell’impasto di fondo e bucherellate la superficie con una forchetta. 



Mettete la teglia a cuocere a forno ben caldo (preriscaldato a 170 gradi per 10 minuti). 


Lasciate cuocere per circa 40 minuti a 170/180 gradi e fate la prova stuzzicadenti. Se lo stuzzicadenti  immerso nel dolce risulta asciutto la torta è cotta e potete toglierla dal forno. Una volta fredda potete guarnirla con dello zucchero a velo. BUON GNAM GNAM A TUTTI. 



TRUCCHI E CONSIGLI
*Io ho usato le mele renette che sono adatte per questa ricetta ma potete usare le mele che più gradite.

Fate attenzione alla cottura con mele più succose. Rilasciano in cottura un maggior quantitativo di acqua.

*Io ho messo lo zucchero perché le mele renette non sono molto dolci ma se volete potete farne a meno(o se usate un altro tipo di mele) .

*La cannella è opzionale. A me piace.

*Io ho usato le noci che si sposano bene con le mele ma volendo potete provare altra frutta secca(mandorle o nocciole, etc).

*Potete usare la marmellata che più preferite con le mele. Facendo attenzione che il gusto non sia troppo forte o copra il resto.

*Lo zucchero a velo è opzionale.
 
Elpho

venerdì 16 novembre 2018

lampi

tristezza 
la margherita di un dubbio
quando lo ricorderò
non t'avrò superato
ma vorrò farlo


 Luart

Si viaggiare...


Domenica passata c'è stato il referendum per decidere se privatizzare o no l'atac, l' azienda dei trasporti urbani di Roma, ma il quorom del 33% non è stato raggiunto dato che ha votato il 16,4% degli aventi diritto al voto. La sindaca Raggi ha dichiarato: "l' atac resta dei romani, resta anche il miliardo e 300 milioni di deficit, è un' azienda da riorganizare che ogni anno produce debiti, con un' evasione del 33% dei passeggeri che viaggiano gratis. Forse la privatizzazione con la concorrenza avrebbe migliorato il servizio anche se non so se il biglietto avrebbe avuto lo stesso prezzo e i dipendenti di sicuro avrebbero avuto meno diritti, perchè come cantava il buon De Andrè "Non esistono padroni buoni". Speriamo che l' azienda venga gestita meglio e ci siano più controlli sull' evasione e il grosso deficit venga pagato in gran parte con le proprie forze e non solo con gli aiuti da parte dello stato. Cosa può dirvi Alcatraz : "Speriamo che gli autobus passino in orario, traffico e guasti permettendo.


Buon viaggio!

Alcatraz


venerdì 9 novembre 2018

Lettera dalla comunità



È così! Sempre uguale: ogni due mesi scatta come una sentenza il contrato terapeutico. Altro non è che un elenco di doveri e di obblighi (percorribili nell'arco di due mesi), che la sottoscritta dovrà sostenere durante la permanenza nell'alloggio attuale, cioè la "Comunità". Gli obblighi comprendono : 
1)l'ordine dell'alloggio;
2)fare la colazione, pranzo e cena negli orari stabiliti;
3)partecipare alle riunioni e ai laboratori della comunità;
4)prendere la terapia all'orario previsto.  
Tutto questo aiuta ad avere una disciplina più rigorosa a livello di carattere e personalità e se anche è difficile seguire le regole per lunghi periodi, penso che sia corretto. Il contratto prevede anche come occupare il tempo libero con i miei hobby e si decidono i giorni, la fascia oraria degli impegni che devo rispettare. Ogni volta è un traguardo da raggiungere ed è difficile aspettare indifferenti. L'attesa prende mente e corpo e forma una leggera frenesia; non parlo di "ansia da pasticca", ma è come se si dovesse decidere una parte importante della tua vita, in fondo è così perché di questo si tratta. Cioè di come trarre il maggior profitto dall'utilizzo del tempo della vita che vivi in questo posto. Ma a volte è penoso, molto penoso perché sai che non dipende da te, che è tutto deciso dai dottori e dall'equipe che ti segue e a volte mi sembra di non avere voce in capitolo. Poi capisci che ogni cosa che viene decisa è il risultato del tuo comportamento delle settimane precedenti e così ti applichi al meglio affinchè il prossimo contratto sia migliore. E il tempo va avanti e passano due anni, dopo di che loro decidono se puoi uscire e tornare a casa tua, o finire in un altro posto simile a questo. E sai che tutto è dipeso dal tuo percorso nell'ambito che condividi con le altre persone come te e che tutto dipende dal tuo impegno, salvo incidenti occasionali dove devi dimostrare di sapertela cavare.

Anonimo  

venerdì 5 ottobre 2018

Incantesimo Ischitano

Soggiorno interessante e almeno per me memorabile. Sono riuscito a far girare e rigirare Mike Buongiorno nella tomba perchè ho battuto il suo record come gaffeur. Ma torniamo alle cose serie, quali qualità deve avere un soggiorno per trasformarsi in una vacanza? O meglio per riuscire bene come la classica ciambella col  buco? Chi lo sa? Forse ognuno di noi darebbe una risposta differente. Chi preferisce il mare, chi la montagna, chi la tranquillità, chi l'avventura, chi ama il bel paese, chi le mete esotiche e cosi via. ma almeno per quanto mi riguarda e per quanto riguarda questo soggiorno ad Ischia la cosa più importante non è stato il dove il come e il perchè ma è stato con chi. Si puo dire che il successo di questo soggiorno lo si deve soprattutto all'impegno di tutti coloro che vi hanno partecipato. molto più dei panorami e delle escursioni, ha contato il carattere, la pazienza, la professionalità, l'estro e chi più ne ha più ne metta. In fondo il viaggio, la gita a Sant Angelo, l'escursione al castello Aragonese i bagni nella spiaggia della Marina e l'ospitalità dei padri passionisti,
sono stati il contorno divertente e naturalmente appetitoso alla portata principale, che io definirei l'incantesimo dell'incontro di persone così diverse ma che riescono a stare bene insieme. Così bene che il tempo trascorso insieme è passato in un lampo. Quando siamo tornati a casa e abbiamo disfatto le valigie e tirato fuori i souvenir, ci ha preso un pizzico di nostalgia.
P.S. Voglio chiudere con un detto che ho letto su un edificio di Casamicciola :<< Gli abitanti di Ischia non vogliono morire perchè già stanno in paradiso!>>.  






Elpho

venerdì 21 settembre 2018

Odissea σ’αγαπώ





Il vostro nonno Elpho ha partecipato attivamente a mettere in scena questa personale rivisitazione del poema di Omero. La rivisitazione é stata molto sperimentale e immaginifica e gli attori hanno interpretato i ruoli in maniera fantasiosa e originale e nonostante la mia partecipazione improvvisata, stonata e fuori tempo la recita si è svolta senza intoppi degni di nota in un ambiente divertente, divertito e allegro. Notevole la coreagrafia iniziale e quella della scena di Circe .
Il saggio si chiude in bellezza con la scena del banchetto e della trasformazione dei marinai in porci.
Mai c'è stato un finale così apprezzato dal pubblico e dagli stessi attori. Queste poche parole che ho scritto non rendono giustizia all'impegno e alla passione profusi dagli attori e dal regista-autore (Riccardo Ballerini) nello scrivere il copione recitare cantare suonare e ballare etc. Nè voglio dilungarmi per descrivervi una scena o l'altra nei particolari perchè finirei per ripetermi negli elogi e per sminuire con la mia inanità nello scrivere(oltre quella nel recitare ) le qualità espresse da tutti i componenti di questa bella compagnia. Posso solo dire di aspettare con trepidazione un nuovo cimento dei nostri eroi.(Senza di me naturalmente).


 Elpho 

venerdì 20 luglio 2018

Sat prata biberunt! Meno male che c'è JC(Joseph Conrad)



 
Confesso che naturalmente non ho letto tutte le opere di  J. C.(per gli amici) mi mancano :  "Lord Jim", "Cuore di tenebra", "Tifone", "Nostromo", etc (in pratica tutte).

Nonostante ciò mi accingo a scrivere una "critica-recensione" ma  prima vi chiedo di non prendervela troppo con me perché questa bella idea (si fa per dire) l'ha avuta un essere "posseduto" da G. Lucas (l'irresponsabile del blog ),  ma come avrete capito non so cosa scrivere, ho il vuoto pneumatico in testa (e non solo lì) anzi il vuoto assoluto senza pneumatico AH, AH, AH.

Qualsiasi opera si legga di J.C. non si può far a meno di notare l'importanza dell'acqua nei suoi scritti (GENIO io, mica Conrad) , infatti tutta la sua produzione letteraria è imbevuta (è il caso di dirlo) delle esperienze vissute in prima persona come marinaio prima, ufficiale poi e infine capitano.  
Molti hanno scritto di J.C. , sulla sua vita, sulle sue opere, sul suo stile, etc, io (nel mio piccolo) voglio solo porre l'accento  su un aspetto (sperando che non lo citino anche tutti i critici  che non ho letto) che  mi ha colpito, come la letteratura ( amava leggere autori come Dickens, Henry James, Fenimore Cooper, Turgenev,  Kipling , Dostoevskij, Shakespeare e Frederick Marryat che lo stesso J.C. nomina  in alcunidei suoi saggi, solo per citarne alcuni) abbia influenzato la sua vita, la scelta di diventare  un "uomo di

 mare" e poi di dedicarsi alla scrittura diventando lui stesso uno scrittore. 

Si potrebbe affermare che la sua stessa biografia sia un romanzo:
Col nome di Teodor Jósef Konrad Korzeniowski, J. C. nacque nel 1857 in Polonia, quando questa era
 sotto la sovranità russa. Suo padre nobile polacco e letterato sarà costretto all'esilio insieme alla sua famiglia per avere partecipato alle lotte d'indipendenza nazionale. Conrad perse entrambi i  genitori quando aveva undici anni e fu adottato dallo zio studiò all'università di Cracovia.
Nel 1874, lascia la Polonia per impiegarsi inizialmente nella marina mercantile francese, quindi nella marina inglese. Nel 1886, passa con  successo l'esame di capitano ed è naturalizzato inglese. Nel 1889 a seguito di una delusione sentimentale, ritornò a Londra dove inizia a  scrivere il suo primo racconto la follia di Almayer che poi interrompe per  prendere il comando di una nave che doveva risalire l'alto Congo. 
 Sposatosi nel 1896, si stabilì in Inghilterra e si dedicò alla letteratura fino alla sua morte avvenuta nel 1924. Sembra si o no la trama di un romanzo?
Di come  la sua vita (le sue esperienze, il suo vissuto) abbia caratterizzato la sua produzione letteraria (opere, racconti, romanzi, scritti) basta leggere una qualsiasi sua opera per trovare i riferimenti alle sue esperienze vissute citiamo una per tutte il racconto Cuore di tenebra che narra della sua spedizione sul fiume Congo e che ha ispirato il film Apocalypse Now  di Francis Ford Coppola .



Basta così! Ho già scritto troppo per avere il vuoto pneumatico in testa, ma non  so resistere e voglio includere un detto-citazione come chiosa(a chiusura) della la mia critica-recensione(o qualunque cosa sia). Il critico F.R. Leavis definì la  caratteristica fondamentale dei romanzi di Conrad con l'espressione: "le profondità marine e gli abissi della coscienza", io molto più modestamente (e sottolineo modestamente) e meno pomposamente del Leavis ( ma chi è sto Leavis? Bhoo!), parafrasando un noto conduttore [Gigi Marzullo, vicedirettore Rai Uno]: "La sua vita è un romanzo e i suoi romanzi ci aiutano a vivere meglio" !
Tiè Leavis beccate questa!!


  Elpho