venerdì 21 aprile 2023

Napoli per sempre

Napoli, metà del mio cuore.

Napoli, città che suscita amore.

La guardi, l'ammiri, l'annusi,

la tocchi e t'innamori.

Quando lei ti accoglie tra le sue braccia,

le spalanca ai tuoi occhi,

ai tuoi sensi, e si offre a te,

tu la senti.

Ogni strada, ogni piazza, ogni vicolo,

ogni persona che le da forma e vita,

il suo sole, il suo mare, o mare e Napule,

lanciano la sua voce, il duo richiamo fortissimo che ti cattura. E tu non puoi farne a meno di rispondere. Perchè ti cattura senza pietà, senza lasciarti scelta.

Lei vuole entrare in te e tu devi entrare in lei, reciprocamente, in un unico corpo. E’ inevitabile. Lei ti desidera, devi essere suo. E tu non puoi fare altro che fare altrettanto.

Non puoi far altro che farti catturare ed essere suo ospite perchè Napoli è la casa di tutti. Ed essa

per avere vita, ha bisogno di tutti. Quando entri diventi parte di essa.

Quando esci, quella parte, te la porti con te, la porti via con te. Per sempre...

  

                 White Cosmos


Morgan scandalizza tutti con "StraMorgan"



A causa di una brutta influenza non ho passato una Pasqua decente, anzi molte notti di seguito non sono riuscito a dormire per la febbre alta e per una tosse devastante. Unica consolazione è stata guardare la TV, ma c'era poco da guardare a parte il film "i dieci giorni che sconvolsero il mondo" e la trasmissione di Morgan, dal curioso nome di "StraMorgan". Morgan ha dedicato queste quattro puntate  che gli sono state concesse da mamma RAI a quattro cantautori del rock italiano, la prima puntata dedicata a Domenico Modugno, la seconda a Umberto Bindi, la terza a Franco Battiato e la quarta a Lucio Battisti. Inoltre ha associato ciascuno dei quattro cantautori a un nome della musica rock internazionale, e ne sono venuti fuori degli interessanti "medley". Inoltre in ogni puntata c'erano come ospiti artisti del rock contemporaneo che lo aiutavano a riproporre alcune vecchie canzoni dei quattro cantautori.  Devo dire che mi è sembrato che Morgan si sia tenuto piuttosto basso con gli esperimenti musicali e siccome in studio c'erano altri cantanti e un'intera orchestra della RAI, non ha potuto sperimentare più di tanto, tranne qualche cosa nella seconda puntata, si è mantenuto sulle note "normali". Ma le sue note "non normali" sono state subito notate, e il giorno dopo si è scatenato Blob, e io ho cercato su Google "StraMorgan critiche" e mi si è parata davanti una sequela di improperi e di cattiverie gratuite da parte di cosiddetti critici televisivi, uno diceva che capiremo questa trasmissione tra 20 o 30 anni, e in generale la parte che restava più indigesta ai critici erano i monologhi di Morgan, le sue "lezioni di musica".

Fantozzi ragionier Ugo

Assonometria isometrica



 Benvenuti a che è sto blog, oggi il vostro nonnino vi parlerà di assonometria isometrica.

  Cioè???

 E chi lo sa?

io ne ho sentito parlare per la prima volta in vita mia, mercoledi 19 aprile alla sala Carroccio del Campudoglio durante la premiazione dei testi per il premio book ciak gulp legge. Chi ne parlava era il vincitore della sezione graphic novel del premio e assonometria isometrica era il titolo della sua opera. In poche parole il nome deriva dalle parole iso = uguale e mètron = misura, perché impiega un unico sistema di misura sui tre assi.

Nell’assonometria isometrica gli assi di riferimento (x,y,z), formano tra loro angoli uguali di 120°, fornendo una visione equilibrata dell’oggetto, la più simile alla visione dell’occhio umano.

Insomma una robaccia difficile, ma la sua graphic novel era forte. E lui il suo autore Davide ...

simpatico e vestito in maniera molto sgargiante

pantaloni rossi e cravatta di star wars etc. Poi ci sono state le premiazioni di tante altre opere. Insomma un bell'evento. Ma la cosa mitica, veramente eccezionale che vi siete persi se non eravate presenti il 19 alla sala Carroccio del Campidoglio, il cloud della serata  è stato il vostro nonnino in giacca e cravatta! Eh Sì! C'ero anch'io in tutto il mio splendore, bardato a festa. Na robba!! E affinché di tale meraviglia(Nonno Elpho bardato a festa) possano goderne tutti ho pubblicato la mia foto in giacca e cravatta. Si raccomanda di astenersi dal prendere visione di tale meravigghia a chi è debole di cuore e per tutti gli altri è consigliato l'uso di occhiali da sole.

 P. S.

        Nella fretta me so scordato na cosetta, insieme a me c'era la mia dolce metà.

Nonno Elpho       

Visita alla mostra Pericle Fazzini, lo scultore del vento

Venerdì 31 Marzo siamo andati, col gruppo blog del Centro Diurno, al museo Carlo Bilotti Aranciera di Villa Borghese, a vedere la mostra di Pericle Fazzini lo scultore del vento (definizione  di Ungaretti).
Erano circa 100 opere, tra sculture, bozzetti, disegni e grafiche.
Le sculture sono state la cosa che mi è piaciuta di più, per la loro originalità. Per me non c'è distanza tra le opere e chi le guarda, c'è un coinvolgimento di chi visita la mostra e le sculture.
Va considerato che queste sono conservate nei maggiori musei di tutto il mondo, in città come New York, Roma, Venezia, Parigi, Tokyo.
C'è una parte della mostra, che è dedicata, mi pare, alla riviera adriatica, con cui io ho una certa familiarità, in quanto, avendo origini marchigiane, ogni anno vado in vacanza a Senigallia.
Inoltre nel museo c'era la mostra permanente, in cui primeggiavano i quadri di De Chirico.
Quando siamo usciti dal museo, prima di riprendere la strada di casa, abbiamo fatto una passeggiata per Villa Borghese (Laghetto, Pincio), che mi ha suscitato molti ricordi riferiti a diversi periodi della mia vita.

                                                             Fata Morgana

venerdì 7 aprile 2023

Il vento è scultore




La mostra su Pericle Fazzini, lo scultore del vento, devo dire, non mi ha catturato granché. Anzi a dir la verità, molto poco. Le sue opere non le ho trovate molto interessanti sotto il profilo della qualità estetica. Erano semplici e poco dettagliate. I corpi delle persone rappresentate si riconoscevano più che altro dalla loro forma complessiva, cioè osservandoli si distingueva la forma di un corpo umano, ma invece per nulla, secondo me, dal realismo delle forme. Osservando queste opere, quello che mi è venuto spontaneo pensare, è che l' artista non si sia sforzato molto per realizzarle. Le ha terminate in modo abbastanza sbrigativo, senza dare molta importanza ai dettagli, per l' appunto, magari perché non ne era proprio capace, o magari anche svogliato, che ne sappiamo, tutto può essere. Ha voluto invece dare molto più risalto e attenzione alla qualità alla questione del vento. Ovvero far sì che, guardando le sue opere, si capisse subito o quasi, insomma con poco sforzo mentale, il vento fosse il vero protagonista, che saltasse subito alla vista e fosse evidente. Il vento, nelle sue opere domina tutto ed ha la prevalenza su ciò che è rappresentato, sulla scultura stessa. Domina le forme, plasmandole secondo la sua volontà e forza. Ciò che si vede non sono più soltanto semplici corpi umani intatti, così come sono, ma corpi umani le cui linee e le cui caratteristiche sono state volute e scolpite dal vento, unica forza dominante delle opere di Pericle Fazzini. Il vento decide quale forma devono avere i suoi corpi, a scapito di tutto il resto. Da qui nasce, secondo me, la semplicità delle forme e l' inconsistenza dei dettagli, quasi del tutto assenti.

White Cosmos

 

 

NON CE VO


Volevo dirvi
Che so dispiaciuto
Se mi state sulle palle
Non ce vo na laurea
Se comprendo il significato
Non ce vo er certificato
Se v'immagino così 
Non è che me serve il diploma.

Volevo divve
Che anche se so un po' distratto
Non è che so proprio matto
Pe fa 2+2
Non è che me ce vo un calcolo.
Il fatto è che il risultato
Non è poi sempre 4
So più le volte che mentiamo
Di quando annamo ar bagno.
Se se potesse tira le somme
Pure sur sentimento
Me farei 4 risate
=2 allo svenimento.

Ma che ce vo?
Ce vo Er programma?
Pe divve che so capace
Pure a batte fiamma
No, non è che le cose me le invento
Zio, so sincero, Er mio è talento.

Ce vo la firma del rettore
Pe favve sta buoni
Ce vo la firma del dottore
Pe divve che non c'ho raggione

E mo ce vo a firma del parlamento
Pe favve pure addosso
Firmate firmate
Tanto io non ve sento.

Ma che semo contratti?
Un po' alle gambe lo ammetto.
E che quando vedo tutti
Me rimetto Cor cemento
So sole, so limiti, so gente per bene
So tutti sorrisi
Si ma sorrisi come iene.

Oggi c'ho Er permesso
Me l'ha firmato Iddio
Così se Nun ve sta bene
Lo firmo pure io.

Ma dai che se dimo sempre tutto
Ve promuovo a gente retta
Così poi ve saluto.

Non fatece un ritornello 
A sta filastrocca
Ce vo Er diploma a Santa Cecilia
Oppure alla Bicocca
No, non fa Er frate amico mio

Se so stato co me stesso
Non è per volere mio.

Ma che ce vo?
Ce vo Er progetto?
A tira calci a due palloni
Mo te rimetti pure l'elmetto
Voi vince
Non sai manco qual'è 
La tu squadra
Pe Anna ai Mondiali
Hai fatto molta strada.

Ma che ce vo
Ce vo Er pennello
Per lucida un gioiello?
Quindi a sta botta Statte zitto
Io so Er pregiudicato
Tu almeno non fa Er dritto.

 Es-Senza