venerdì 22 aprile 2022

Il folle che ascoltava il silenzio

Voglio raccontarvi qualcosa che mi è successa un po' di tempo fa, durante un gruppo di parola e ascolto.

Stava parlando una ragazza, che raccontava la difficoltà di dire ai propri familiari il fatto che fosse in cura, perché malata di mente. Quando ha parlato la ragazza, ho avuto una strana impressione, o forse dovrei dire percezione che mi ha distratto e turbato, perché non sapevo che cosa mi stava succedendo, che cosa avevo colto, che non era semplicemente ciò che mi stava dicendo o comunicando con la parola o i gesti. Ma c'era di più, ma non riuscivo a metterlo a fuoco. Era come se fossi stato colpito ed affondato. Tant'è che quando era il mio turno di parlare, sono rimasto senza favella, afasico. Io, un tipo logorroico e prolisso come me. Ebbene sì, la cosa mi ha dato da pensare e rimuginare, ma non riuscivo a cavare un ragno dal buco. Ho scomodato Lacan, il significato e il significante e addirittura il signor Jung e la sua teoria delle Ombre. Ma non mi è venuto in mente nient'altro che per un attimo avessi colto uno squarcio nella sua ombra e che a tal vista la mia ombra avesse sussultato, un'eccheggiar d'ombre insomma. Ma la spiegazione non mi convinceva e allora ho preso carta e penna e sì, sono anche grafomane, ahimè, e ho scritto ciò che mi veniva in mente ripensando al fatto. Adesso vi leggo ciò che ho scritto:

In quella casa,

Il silenzio era il padrone,

Tra quelle mura,

Nessun suono s'era mai udito,

Eppure - io sentivo urlare,

Un arlo - di rabbiosa impotenza,

Ma forse - stavo solo ascoltando,

Il Silenzio. 

Nonno Elpho

Informatica rossa e informatica blu!

Visto che ho scritto un articolo fantozziano sulla matematica eccone pronto un altro sull'informatica! Dopodichè vi avverto che le cartucce nella mia cartuccera sono praticamente finite perchè purtroppo sono ben lontano dall'esser diventato onniscente! Prima di diventare Fantozzi ero un normalissimo impiegato programmatore in una ditta "rispettabile" di Roma. Ma subito dopo iniziato a lavorare mi sono messo nei guai perchè ho cominciato subito a scoprire i segreti dell'informatica. La situazione che ho trovato non appena sono stato assunto era tutto un programma: una continua guerra di religione sui linguaggi di programmazione, c'erano due fazioni, quelli che programmavano in Pascal odiavano ferocemente, ricambiati, quelli che programmavano in C. E io dopo poco tempo stampo dei documenti su un certo prof. Brusentsov, che già negli anni '50 lavorava con l'informatica ternaria, 0, 1 e -1 al posto di 0 e 1. i miei colleghi invece di gradire questo suggerimento hanno cominciato subito a perseguitarmi espandendo il loro odio, hanno continuato ad odiarsi a vicenda tra fazioni ed entrambe le fazioni odiavano me! E io rimanevo da solo sul mio computer a fare gli esperimenti... Insomma mentre le due fazioni continuavano a scannarsi a vicenda su quale informatica binaria fosse la migliore, io mentalmente ero già nell'informatica quaternaria, che è l'informatica vera. La ternaria con i suoi valori -1, 0 e 1 rivela un segno d'incompletezza in quel valore -1 che unisce un'istruzione (-) con un dato (1). quindi i 4 valori del tetrit sono 0, 1, + e -, e questa informatica è così diversa dalle precedenti da non avere nemmeno bisogno di un computer, in quanto l'architettura di Von Neumann è superata. Ed è anche come funziona realmente funziona il DNA!

Fantozzi ragionier Ugo

venerdì 8 aprile 2022

Un Docu-Film per ritornare visibili

Benché fosse il primo di Aprile, ci siamo ritrovati tutti insieme alla Casa del Cinema di Roma per vedere e commentare un docufilm girato dal Blu Studios e dal titolo "Percepire l'Invisibile". E non era un pesce d'Aprile. A dispetto del titolo, quest'opera l'ho percepita in modo molto significativo, in quanto descrive nel profondo molti dei disagi affrontati e vissuti da alcuni di noi. Essa è stata suddivisa sostanzialmente in due parti, che si alternavano l'un l'altra, ovvero da brevi scene e da interviste agli autori.

Per quanto riguarda le scene, c'erano attori veri, ed il concetto di invisibilità delle persone con disagi mentali, veniva trasformato e reso in senso più materiale e letterale, dal momento che le persone vedevano scomparire il loro corpo, diventando realmente invisibili.

Resa in questo modo, così realmente percepibile, la loro situazione l'ho sentita veramente, l'ho toccata con mano, e per qualche istante mi sono calato in essa, in quella parte così oscura, così sofferta, ed è stato da un lato di grande insegnamento, e dall'altro un esperienza molto triste, considerando che esse, queste persone, la vivono quotidianamente. E questo mi ha lasciato senza parole nel silenzio e nel buio di quella sala. Per fortuna, coloro che di essi frequentano adesso il centro diurno, compreso me, ma non solo, vengono aiutati e riescono ad affrontare meglio il loro disagio. 

Per quanto riguarda invece le interviste agli autori, ovvero gli utenti del centro diurno, hanno messo insieme le loro idee, trovando alla fine un'idea in comune per dare forma ad un'opera molto profonda; si sono messi di fronte a una telecamera per raccontarsi e per raccontare in poche parole i loro disagi e le loro difficoltà con cui hanno a che fare, per uscire dall'ombra del loro stesso corpo, riprendendone possesso e tornare di nuovo visibile.

White Cosmos

Matematica rossa e matematica blu!


Dopo tre articoli politici di fila ecco a voi Mister Fantozzi in versione pienamente... fantozziana! Questo è, o vorrebbe essere, un articolo sulla matematica. io in passato ho letto vari libri divulgativi di matematica, il più recente che ho letto è l'opera di Roger Penrose "La strada che porta alla realtà"; precedentemente ho letto un libro che parlava dell'ipotesi di Riemann sulla distribuzione dei numeri primi. Uno dei sogni segreti dei matematici è trovare una formula che dia tutta la sequenza infinita dei numeri primi
. Probabilmente un sogno impossibile. Io non ho la pretesa di risolvere problemi irrisolti della matematica come l'ipotesi di Riemann e francamente nemmeno mi interessa ma ho un paio di frecce al mio arco che derivano dal cammino "gnostico" che ho fatto che riguardano per l'appunto la matematica. Tentando di studiare gli esami di ingegneria come analisi uno due e tre mi sono reso conto che tutte le operazioni, anche quelle più moderne come integrali e derivate, sono delle costruzioni che si basano sulle due operazioni di base che sono più e meno. Per e diviso sonop degli algoritmi basati su più e meno, e poi anche radice ed elevamento a potenza, trigonometria e logaritmi e infine proprio anche integrali e derivate. mi sono quindi chiesto in cosa può consistere una terza operazione, e mi sono risposto che non può esistere una terza operazione, ma possiamo mettere insieme in qualche modo le prime due! Generiamo così un terzo tipo di numero che può essere chiamato "numero sintetico" o numero "contraddittorio"che viene fuori dall'operazione più e meno. Esempio 2+ e -2 fà il numero contraddittorio 0 e 4. Ma allora ci vengono facilmente in mente le operazioni di quarto tipo del tipo y=+o-x, che produce come grafico due rette a forma di croce. Questa quarta operazione produce dei numeri che potremmo chiamare numeri "alternativi"o "oscillanti. Esempio 2+ o - 2 fà 0 o 4. quindi il gioco è fatto, ai soliti numeri "normali" basta aggiungere i numeri 0 o 4 e 0 o 4, numeri rossi e numeri blu. 

Fantozzi ragioniere Ugo.