venerdì 1 dicembre 2023

 Oggi il professore oak vi manda in trip mentale e vi spiega una verità nuda e cruda.

Sempre più spesso si usa il termine innamorato quando invece non si è innamorati sul serio, come si scambia il termine depresso per uno stato di tristezza.

Per il professionista impeccabile prof.aok, l’ innamoramento non avviene con persone qualunque ma solamente con persone affini a te, che hanno un carattere simile.

Qui non si usa il gergo termite s.....e ma usa il gergo termine fare l’amore, che è un’altra cosa. Quando fai l’amore non solo hai un maggiore appagamento a livello emozionale ma sopratutto è come se le due “anime si fondessero in una”.

La teoria dell’innamoramento serve per uno scopo ben preciso: allevare una prole che abbia caratteri molto simili ai vostri: in questo modo si eviterà il classico stress da genitore così complicato da fare e gestire sopratutto nell’ultimi periodi dove ragazzi crescono senza padre o madre e li iniziano i dolori. C’è chi diventa pazzo chi gli viene un tumore, chi fa brutti sogni la notte e chi neanche le fiale fanno effetto per dormire.

Questa p....a mentale l’ho originata all’età di 21 anni.


Cari saluti e al prossimo articolo del prof.oak dove le verità più nascoste vengono a galla.

Fantozzi alle prese con il sistema delle 16 note

Salve a tutti dal vostro imperterrito, imperturbabile, impossibile, immarciscibile Fantozzi ragionier Ugo! oggi vi voglio parlare dei miei recenti esperimenti musicali ai confini della realtà! Ebbene si, da qualche settimana mi sono lanciato a fare esperimenti circa il sistema musicale successivo a quello a 12 note, che è a 16 note (non 13...). Io in realtà volevo costruire un vero proprio pianoforte a 16 note, con una riorganizzazione dei tasti bianchi e neri in modo di avere una scala di 9 tasti bianchi (invece che 7) e sette tasti neri (invece di 5). Però trovo molta difficoltà a fare quest'operazione per ragioni tecniche e quindi ho ripiegato su una situazione che è un pò un compromesso, ossia il pianoforte FURBO, ossia un pianoforte a 12 note ma accordato a 16 tramite l'uso di Midi (e di un programma apposito che si chiama Scala). Quindi che ho fatto? Mi sono armato di penne colorate rosse e blu e di etichette bianche e ho etichettato tutti gli 88 tasti del pianoforte usando una doppia notazione. Ecco tutti i nome di tutti i nomi delle 16 note: 1/dò, 1#/dò#sd, 2/do#f, 2#/resd, 3/mib, 3#/misd, 4/mif, 5/fasd, 5#/fa#, 6/solsd, 6#/solf, 7/labsf, 7#/la, 8/sibsd, 8#/sibf, 9/sisf. I suffissi f (forte) e d (debole) significano forte = + 50 cents di semitono e debole = - 50 cents di semitono. I suffissi semidebole (sd) e semiforte (sf) indicano - 25 cents e + 25 cents. Per quanto riguarda gli intervalli, nel sistema a 16 note ci sono 4 note modali in più: 1, 2a-, 2an, 2a+, 3a-, 3an. 3a+, 4a, tritono, 5a, 6a-, 6an, 6a+, 7a-, 7an, 7a+. Alcuni di questi intervalli coincidono con gli intervalli del sistema a 12 note, altri coincidono meno (+sf o -sd) e altri coincidono quasi per niente (d e f). Quindi adesso quello che sto facendo sono esercizi del tipo: che intervallo c'è tra un 2# e un 6? 2# è do#f e 6 è solsd, quindi l'intervallo una quarta semiforte.

Fantozzi ragionier Ugo