PONTE MILVIO
Uno dei primi ponti costruiti nella
Capitale, prima che celebre luogo di ritrovo è stato il fulcro di molti eventi
di rilievo a cavallo tra l’ età romana e il Medioevo Ponte Milvio si trova in
corrispondenza dell’ attraversamento del fiume Tevere da parte della via
Flaminia. Pur essendo collocato al di fuori delle Mura, la sua posizione lo
rese da sempre un passaggio strategico fondamentale: qui infatti vi
confluivano, oltre la già citata Flaminia, le via Cassia, Clodia e Veientana,
tutti assi stradali fondamentali verso il nord del territorio cittadino e della
Penisola. Molti abitanti di Roma si ricordano di come questa struttura fosse
utilizzata fino a pochi anni fa dagli innamorati, i quali erano soliti mettere
un lucchetto, con i propri nomi scritti, sul lampione centrale, gettando quindi
le chiavi nel fiume. Il ponte, costruito nel 109 a.C. da parte del censore
Marco Emilio Scauro, risulta essere uno dei più antichi della città: è
probabile che in origine vi fosse una struttura lignea più antica, monumentalizzata
in seguito. Il nome Milvio dovrebbe derivare dalla famiglia connessa alla sua
costruzione prima del 109 a.C., la Mulvia. La struttura subì molteplici
distruzioni e restauri tanto che nel Medioevo gli venne attribuito il nome di
Ponte Molle o Mollo, vista la sua consuetudine a essere ridotto in condizioni
disastrate. La leggenda vuole tra l’ altro che questo ponte molleggiasse
proprio per le sue precarie condizioni. I restauri del ponte furono condotti a
più riprese e anche in periodi storici piuttosto prolungati, ad esempio con i
lavori avviati nel 1450 da papa Nicolò V e completati da papa Clemente nel
1457, che portarono alla rimozione totale delle parti in legno. Ponte Milvio è
famoso per una battaglia in particolare che si svolse nelle sue immediate
vicinanze e che vide contrapporsi gli eserciti imperiali di Costantino e
Massenzio nel 312 d.C. Questa battaglia ha segnato il corso della storia e ha
garantito in maniera ancora più decisa l’affermarsi del Cristianesimo, che
andava assumendo sempre più forza lungo i territori dell’Impero. L’imperatore
Costantino, di cui sono celebrate le imprese belliche nei rilievi dell’Arco
omonimo vicino al Colosseo, si erse come campione della nuova religione
sconfiggendo nettamente l’altro imperatore Massenzio, considerato usurpatore e
protettore degli dei pagani tradizionali. Celebre è l’episodio in cui
Costantino dirigendosi alla testa del suo esercito verso Roma da nord, si
sarebbe rivolto in preghiera e poco dopo mezzogiorno, lui e i suoi soldati
sarebbero stati testimoni di un evento celeste prodigioso: l’apparizione di una
croce di luce al di sopra del Sole e della scritta latina In hoc signo vinces:
sotto questo segno vincerai.
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