Nasce in molti paesi europei proprio in questo inizio del 2024 in cui gli agricoltori si sono sentiti perennemente bistrattati sia dai governi nazionali sia dalla Comunità Europea. In effetti è un problema annoso che ha costretto tutti i lavoratori in questo ambito a sforzi sovrumani per portare avanti le loro aziende (piccole e medie che siano). La mobilitazione è partita dalla Germania e dalla Francia per poi arrivare in Belgio e in Italia. Si contestano ion primis la politica agricola dell' Europa e poi ci si rivolge al governo nazionale che dovrebbe intervenire a loro sostegno, perché la comunità europea ha imposto agli agricoltori, pescatori e allevatori degli standard di qualità proibitivi in quanto il costo del prodotto seguendo gli stessi non è in nessun caso ripagato con un margine di guadagno, ma addirittura si va per lo più in perdita
Si aggiunge anche la concorrenza sleale di prodotti importati non provenienti dalla UE che questi standard non li seguono e che quindi distruggono il mercato, per esempio, quello italiano dove si producono prodotti di eccellenza che devono competere con i prodotti non europei e che non sono giustamente re3tribuiti e portano le aziende a fallire.
E' stata chiamata la protesta dei trattori perché gli agricoltori hanno protestato con i loro trattori, principalmente contro Il Green Deal dell' Europa ossia arrivare a zero di emissioni di CO2 entro il 2050, mettere a riposo il 4% dei terreni agricoli, e dimezzare l' uso dei pesticidi (c' è che dice che si usano solo fitofarmaci) entro il 2030. Inoltre ci sono state delle diminuzioni di forniture di gasolio agricolo che ogni anno viene assegnato alle aziende secondo il loro fabbisogno stabilito dall' Europa.
Il governo francese ha promesso agli agricoltori di rinegoziare gli accordi presi con Bruxelles in vista della elezioni europee di giugno. In Italia come negli altri paesi la protesta è stata all' inizio più che altro pacifica (a parte qualche rallentamento nel traffico e il lancio di qualche petardo) e la scritta "No farmers No food" su un cartellone, ossia "Senza agricoltori non abbiamo di che mangiare", (ci accontenteremo di carne sintetica e di farina fatta con gli insetti?) è stato il forte monito che ci auguriamo abbia raggiunto tutti.
Gli agricoltori italiano portano sul loro trattore la bandiera verde, bianca e rossa e dopo tanti giorni di protesta hanno ottenuto, di comune accordo con il ministro dell' agricoltura, che nel decreto legge Mille Proroghe varato dal governo il 19 febbraio 2024 ci sarà l' esenzione dal pagare l'IRPEF per i redditi agrari e dominicali fino a 10.000 euro e la riduzione del 50% dell' importo dovuto per gli agricoltori che dovrebbero pagare tra i 10.000 e i 15.000 euro.
Si tratta di un' esenzione per due anni ed è attesa la conversione in legge con la pubblicazione della Gazzetta Ufficiale.
Però il 26 febbraio del 2024, il giorno della riunione dei ministri dell' agricoltura dei 27 paesi della UE i trattori sono tornati a Bruxelles e nel quartiere europeo, per protestare di nuovo contro il Green Deal e la Politica Agricola Comune (PAC).
Ci sono stati dei momenti di tensione: i manifestanti, dopo aver paralizzato il traffico cittadino, hanno forzato uno dei posti di blocco stradali.
Ci sono stati lanci di petardi, fumogeni, uova e lattine. Sono stati bruciati alcuni copertoni e cassonetti dell' immondizia con l' intervento della forza pubblica che ha spento i fuochi con gli idranti. Gli agricoltori si sono diretti verso il Parlamento Europeo, ma sono stati fermati ad poche decine di metri dalle sedi della commissione europea e del Consiglio.
Purtroppo non si trova un punto di accordo e le agitazioni stanno continuando.
TeresaNews
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