venerdì 6 settembre 2019

La sfida del nuoto




Missione compiuta! O quasi. Nel giro di quaranta giorni ho più o meno imparato a nuotare. Questo grazie alla mia perseveranza, a tanta pazienza e grazie anche alle lezioni che ho ricevuto dalla mia amica e collega blogger Lyf, che nonostante si ritenga totalmente incapace di insegnare, lo ha fatto, ogni volta, e lo ha fatto pure bene, visto che alla fine ce l'ho fatta. Inizialmente avevo una fortissima paura dell'acqua, avevo paura di mettere la testa sotto e che mi sarebbe entrata nelle orecchie e nel naso, perchè non avendolo mai fatto non sapevo cosa avrei provato. Non avevo neanche il coraggio di arrendermi all'acqua, cioè di lasciarmi andare staccando i piedi da terra e di farmi semplicemente abbracciare da essa. Insomma, in poche parole avevo paura di morire affogato. Poi invece dopo qualche settimana di vani tentativi, piano piano sono riuscito a sconfiggere la paura e a diventare amico dell'acqua. Da li in poi è cominciata una serie ininterrota di miglioramenti, volta dopo volta sempre con tanta pazienza, con ostinazione e sempre con l'aiuto preziosissimo di Lif, che si è offerta di insegnarmi togliendosi del tempo per se. In seguito ho imparato i vari stili, che comunque pratico ancora male. Quello in cui mi trovo meglio è stanamente il delfino dal momento che, stando a quello che sento dire, è il più ostico per la mgior parte delle persone; quello che invece mi crea ancora parecchi problemi è lo stile libero. Purtroppo devo ancora imparare la respirazione visto che per adesso nuoto solo in apnea, e se ci provo non ottengo altro che bere un sacco di acqua. Nonostante i grossi problemi che ancora ho, ed è normale che li abbia, visto che ho cominciato due mesi fa, posso ritenermi più che soddisfatto perchè ho fatto grandi progressi in poco tempo, pertendo da zero. Comunque la strada per le Olimpiadi è ancora lunga e c'è ancora tanto da lavorare.

White Cosmos

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