Siamo andati a trovare il Comitato Balduina un’associazione
di cittadini del quartiere attiva in molte iniziative sociali culturali. Ci
hanno invitato nella loro sede per una chiacchierata:
1 ) Quando
siete nati e da dove è nata l’idea di istituire “il comitato Balduina”?
Nella primavera del 2013 dall’idea di un gruppo di
ragazzi del quartiere, spinti dal comune desiderio di rivalorizzare in
prima persona il proprio territorio. L’associazione è formata da ragazzi a
cavallo dei trent’anni e nel futuro è stato deciso che l’associazione avrà dei
vertici con un’età inferiore ai quarant’anni. Abbiamo riunito un gruppo di
giovani sui diciassette anni per formare un comitato Balduina young e riuscire
a raggiungere gruppi di giovani e far sì che questi giovani un domani ci
sostituiscano anche.
2 ) A
chi rivolgete le vostre iniziative?
A tutti, a chiunque voglia migliorare il proprio
quartiere. In particolar modo, molte delle iniziative riguardano la sensibilizzazione
dei più piccoli attraverso progetti nelle scuole.
3 ) Che
risposta avete avuto dalle istituzioni per le vostre iniziative?
Con le istituzioni abbiamo avuto alti e bassi. A volte
abbiamo avuto sostegno; altre volte invece ci siamo trovati distanti agendo
indipendentemente da esse. All’ inizio siamo stati più rivoltosi. Ogni tanto si
fanno delle azioni nell’ interesse del territorio anche senza permessi.
Attualmente tutte le attività vengono svolte dopo aver ottenuto i permessi
dagli specifici enti.
4 ) Per
il progetto cinema all’aperto con che criterio scegliete le vostre iniziative?
Il cinema all’ aperto è nato con l’idea di far vivere
al quartiere un momento culturale e aggregativo, non solo come bene comune a
livello di pulizia di parchi e strade. Permettere al quartiere di vivere un
evento che fondamentalmente è suo, uno spirito di quartiere e aggregazione per
stare insieme e che faccia capire l’importanza di un senso civico. La scelta
del film ha meno importanza in quanto l’evento ha un senso più ludico e
culturale. L’evento ha più un carattere di aggregazione sociale in un quartiere
in cui non c’ è un legame come ci raccontavano che in tempi passati esisteva
molto di più. Lo spirito del progetto non si limita solo alla proiezione del
film ma viene accompagnato da mostre e presentazioni prima. C’è anche un angolo
per mangiare che consenta alle persone di venire prima e parlare tra di loro.
Ci consente di creare un’interazione sociale che a volte manca o per mancanza
di fiducia o perché non ci sono eventi e funge da ponte per la comunità.
5 ) A
chi viene destinato il cibo del riciclo alimentare?
In particolar modo grazie all’aiuto dei bambini della
scuola dell’Ovidio viene raccolto il cibo da destinare al progetto del “riciclo
alimentare”. Il cibo viene destinato ad un istituto di suore che si occupa di
preparare i pasti tre o quattro volte alla settimana per le persone bisognose.
È la mensa del Santa Lucia, a piazzale Clodio.
6 ) Con
quali iniziative fate in modo che i ragazzi comprendano l’importanza del
rispetto dell’ambiente?
In passato siamo partiti con la pulizia dei parchi e
delle strade per far capire che tutti devono contribuire al bene comune. Adesso
ci siamo inseriti nelle scuole spiegando ai ragazzi cosa può essere utile oggi
e nel futuro e che i ragazzi si rendano conto del perché non devono sporcare e
perché non debbano tenere dei comportamenti che ledano l’ambiente. Anche l’esperienza
del cinema all’aperto può essere un esempio dove le persone possono stare in un
momento ludici e aggregativo senza per questo sporcare Oltre a queste a queste
attività nelle scuole all’inizio abbiamo fatto anche attività di
sensibilizzazione distribuendo nel quartiere dei bussolotti per recuperare le deiezioni
canine. Quest’ anno l’evento del cinema all’ aperto si terrà in un parco, l’accordo
con il gestore è quello di mantenere il rispetto dell’ambiente e anche questo
ci aiuterà per l’educazione ambientale. Tempo fa siamo andati a fare una
lezione di questo tipo in un università americana che sta qui vicino e abbiamo
tenuto una lezione in cui tentavamo di spiegare la differenza tra la nostra
pulizia e ordine e le loro. Prendendo ad esempio due psicologi che hanno
elaborato una teoria denominata delle finestre rotte: se si vive in un posto
disordinato e pieno d’incuria e di inciviltà siamo tutti portati ad avere quel
comportamento. Più saremo ordinati e civili e più tutti gli altri daranno il
loro contributo. E’ stato bello perché tutti questi ragazzi sono venuti con noi
a fare eventi per il quartiere e hanno contribuito a quello che era lì per lì
il loro quartiere. Per due anni circa è
andata avanti la collaborazione con questa scuola dove i ragazzi che partecipavano
alle attività ricevevano anche dei crediti.
7 ) Collaborate
con altre associazioni di quartiere? Anche con associazioni di quartieri
vicini?
Sì, abbiamo collaborato con altre associazioni di
quartiere come Retake, Pineto nel Cuore, Non Solo Balduina, Balduina’s e tante
altre. Nell’ ultimo periodo abbiamo cercato di essere un veicolo per le altre
associazione e di condividere con loro. La sinergia tra associazioni è
sicuramente un plus. In questo momento stiamo facendo un progetto sulla
ciclabile con altre associazioni a cui si è un ita Retake Balduina. Questa
sinergia consente a loro di partecipare nostri eventi e a noi di partecipare ai
loro.
Nell’ ultimo progetto che si chiama: “Sulla buona
strada” dei rapporti istituzionali loro avevamo rapporti migliori dei nostri nelle
autorizzazioni dei rapporti con l’AMA. E noi avevamo dei rapporti migliori per
gli sponsor. Abbiamo unito le forze per un obbiettivo comune. Anche i primi
anni del cinema un’associazione di commercianti ci ha aiutati a reperire dei
fondi. Buona parte di eventi grandi deriva da una collaborazione. Abbiamo collaborato con associazioni di altri
quartieri, soprattutto con un’associazione che si chiama Sorte (solidarietà
romana sul territorio) che è molto simile a noi però molto più grande. Sono
circa 200/300 persone. Speriamo che la nostra associazione possa essere usata
da modello di associazionismo per associazioni di altri quartieri.
8 ) In
che modo finanziate le vostre attività?
Abbiamo cominciato autofinanziandoci. Continuiamo a
farlo e lo faremo sempre. In alcuni tipi di eventi reperiamo dei fondi tramite
donazione di attività commerciali che sponsorizzano e ci permettono di arrivare
al nostro obiettivo Ogni tanto agli eventi chiediamo donazioni. Atre volte sono
le persone che vedendoti impegnato danno qualcosa. In alcuni periodi come
quello natalizio creiamo dei gadget chiedendo un’offerta. Abbiamo avuto un idea,
quella di creare un libro che è stato venduto in numerose copie scritto interamente
da noi con una raccolta di foto nostre e questo ci ha consentito di avere dei
fondi. A volte siamo sponsorizzati dai commercianti. Un alto modo del
reperimento fondi è quello del tesseramento. Non è necessario partecipare tutti
i giorni alle attività, ma per supportare il comitato è sufficiente tesserarsi.
Da quest’ano parteciperemo anche ad alcuni bandi come quello dell’estate
romana.
Grazie a voi. E' stato un vero piacere, vi attendiamo ai nostri eventi.Magari quest'estate al cinema, molto volentieri.
RispondiEliminap.s. Lorenzo
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