Della serie alla ricerca di un cinema che non c'è (che non c'è ancora, ma che potrebbe esistere) mi sono fatto qualche domanda su quale potrebbe essere la vera idea del cinema del Blu Studios, e insomma mi sa che ci siamo incamminati su una strada che è appena all'inizio, ma all'inizio dell'inizio eh... Poi mi sono chiesto se magari esistesse già qualcosa di ancora migliore di un cinema che va alla ricerca dell'anima, e nelle scorse settimane mi è capitato di rivedere qualche pellicola di Nanni Moretti che ho a casa, e su YouTube e Raiplay mi sono rivisto "Uccellacci e uccellini" e "I racconti di Canterbury" di Pier Paolo Pasolini. Insomma forse tentativi di fare un cinema spirituale ci sono già, e ci sono già stati, tutto sta ad accorgersene, e mi sa che sto cominciando ad accorgermene adesso. Anni fa ogni tanto andavo a vedere i film di Nanni Moretti proprio nel suo cinema, il Nuovo Sacher, e una volta notai dei libri in vendita che spiegavano la concezione o le idee di cinema che ha Moretti. Nei suoi film ho sempre notato una certa attenzione alla qualità della recitazione, tanto che pare lui sia famoso per le numerose ripetizioni delle scene che impone ai suoi attori... E non si può non notare una continua ironia che pervade i suoi film. "Palombella rossa" per esempio anni fa l'ho sempre scambiato per un film di sinistra, mentre in realtà ci potrebbe essere molto di più. Qualcosa di simile sto iniziando a notare nei film di Pasolini, un'ironia sottile, una leggerezza, quasi a dire che in fondo la vita è uno scherzo, e che non bisogna prendersi troppo sul serio.
Fantozzi ragionier Ugo
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