venerdì 12 luglio 2024

SHUKRAN


 


Di recente ho visto il film “Shukran” al cinema Adriano e ho pensato di farne una recensione.Arriva al cinema per soli 3 giorni (8, 9 e 10 luglio) grazie a Eagle Pictures il film Shukran,che il regista Pietro Malegori alla sua opera prima ha tratto dall’omonimo libro di GiovanniTerzi, edito da Piemme Mondadori. Basato su una storia vera, il film Shukran ci porta nellaSiria dilaniata dalla guerra civile. Nel 2011 il popolo siriano insorge contro il regime diAssad. Damasco, sotto il controllo del governo, resiste agli attacchi alle porte della città. Ildottor Taher Haider è un cardiochirurgo infantile totalmente dedito al suo lavoro in ospedale. Quando suo fratello Ali muore in un attentato terroristico mentre presta soccorso alle vittime di guerra in una delle zone più colpite del paese, Taher decide di esaudire l’ultima richiesta fattagli la sera prima di morire: trovare e salvare un bambino malato di nome Mohamed. Quando, durante il viaggio attraverso una Siria dilaniata dagli scontri, Taher scopre che il bambino è il figlio del terrorista che ha ucciso suo fratello, si troverà di fronte alla scelta più difficile della sua vita e dovrà mettere in discussione tutto quello in cui ha sempre creduto. “Shukran”, in arabo “grazie”, è un film ispirato alla storia vera di un cardiochirurgo siriano che si trova a dover operare il figlio del terrorista che gli ha ucciso il fratello, ha raccontato Malegori. Sono rimasto colpito dal suo potenziale e dai diversi livelli di lettura presenti nella storia. “Shukran” racconta innanzitutto la storia di un uomo che si confronta con il suo passato. A un secondo livello, è un “war movie” che, attraverso il conflitto siriano, solleva questioni etiche proprie di ogni essere umano: il valore della vita al di là dell’ideologia, il confine tra giusto e sbagliato, il dissidio tra sentimento e dovere. È fondamentale gettare luce su un conflitto come quello siriano di cui il pubblico sa poco, ma che è sempre vivo e che si inserisce all’interno di un quadro complesso come quello del Medio Oriente il quale, come stiamo vedendo, non si sopisce mai davvero.


Blue Jacket

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