Oggi per punti di svista magazine vi parlerò dell'articolo di Angelo Panebianco, editorialista del corriere della sera dal titolo "concorrenza la vera grande riforma". Mi trovo d'accordo in tutto e per tutto su quest'affermazione del dr Panebianco, che nel suo articolo prima se la prende con il governo che ha messo la tassa sugli extraprofitti , anzi sull'espressione extraprofitti, poi sul populismo, e con l'America latina, patria del populismo, poi con i taxi e le corporazioni, etc, etc. E nel frattempo magnifica il libero mercato giustamente. Ma mi chiedo, quale libero mercato? Quello del web e delle grandi società che neanche pagano le tasse in Europa, o quello delle big pharm, oppure quello finanziario, oppure il mercato dell'energia, o quello dei prodotti agricoli, della distribuzione, o....Basta così! Perché c'è l'inflazione dei mercati liberi e belli. Naturalmente sto facendo ironia. Ma mi chiedo che cosa intende Panebianco per libero mercato? E quali sono "in pratica" i mercati liberi.
Nonno Elpho
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