venerdì 30 agosto 2024

Il ragionier Fantozzi preso in mezzo tra Deadpool e Wolverine

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Salve a tutti e tutte dal vostro intempestivo Fantozzi ragionier Ugo! Qualche giorno fa siamo andati al cinema Adriano e abbiamo scelto di vedere l'ultimo film della Marvel, Deadpool e Wolverine. Per la verità io lo avevo già visto per conto mio un paio di settimane fa ma mi ha fatto piacere rivederlo. È un film che potrebbe appartenere a vari generi, film sui supereroi, film psicologico, film di fantascienza, insomma c'è un po' di tutto e anche citazioni di altri film, per esempio Mad Max. Per quanto riguarda i due personaggi, Deadpool e Wolverine, sembra che abbiano in comune il fatto di essere una via di mezzo tra eroi e antieroi, oltre a una vera passione per la violenza gratuita, infatti si azzuffano spesso anche tra di loro! Deadpool ha il volto sfigurato da eventi che sono accaduti nei precedenti film su Deadpool, porta il parrucchino, è logorroico e questo infastidisce molto Wolverine, che a sua volta è alcoolista e in teoria sarebbe morto in precedenti film di Wolverine, per salvare una ragazzina speciale, ma Deadpool usa un marchingegno per esplorare le realtà alternative e riporta in vita Wolverine nella sua realtà. Lo scopo è quello di salvare il multiverso e devo dire che da un po' di anni il cinema è letteralmente ossessionato dal multiverso, ma credo di poter dire che è un modo di chiamare le realtà alternative. Il film è anche sottilmente psicologico perché descrive piuttosto bene i sensi di colpa dei due supereroi - antieroi riguardo al fatto di non essere riusciti a salvare il mondo in precedenza, ed aver deluso le aspettative di molti. Secondo me è significativa la scena in cui i due protagonisti finiscono nel "Vuoto", una zona dominata da una certa Cassandra, regina del caos, zona nella quale vengono mandati i supereroi che non si comportano bene. C'è anche la fantascienza, perché una fantomatica organizzazione, la TVA (Time Variance Authority) sorveglia e monitora tutte le linee temporali e quindi anche tutte le realtà alternative del pianeta Terra. Questi tizi della TVA hanno anche un dispositivo fantascientifico, il Time Ripper, col quale se volessero potrebbero anche por fine a tutte le realtà, e questo dispositivo alimenta contemporaneamente due flussi, uno di materia e un altro di antimateria.


Fantozzi ragionier Ugo

Il lato oscuro del bodybuilding

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Il B.B. (body building), ovvero la disciplina della "costruzione del proprio corpo", è una pratica di cui oramai da alcuni anni sono appassionato. Ho iniziato all'incirca quattro anni fa quando ero costretto a casa durante il periodo della pandemia. È uno sport bellissimo per molti aspetti, tutti degni di nota e per me anche i motivi che mi spingono a perpetrare la pratica. Nonostante ciò è anche molto faticoso, diciamo tra i più faticosi che ci sono. Richiede inoltre molta pazienza, dedizione e sacrifici per ottenere dei risultati riscontrabili. Per me tutto questo vale comunque la pena farlo perché, quello che poi vedo alla fine e quello che ottengo dopo tanti sforzi, mi dà grandissima soddisfazione, considerando anche ciò che mi viene riconosciuto dagli altri.

A parte ciò però, a parte quindi tutti gli aspetti positivi che il B.B. ha, esiste purtroppo tutto un mondo dietro, un lato oscuro che non tutti conoscono, perlomeno i non addetti ai lavori ma il quale, chi ne è dentro, conosce invece molto bene. Conosce bene i rischi e li accetta anche. Si può dire che ne è dentro con tutte le scarpe insomma. E queste scarpe sono molto sporche. Questo, dal mio punto di vista, può essere spiegabile soltanto con una grande passione per questo sport che questi atleti hanno. A questo punto vi starete chiedendo di cosa sto parlando. Forse qualcuno però lo ha già capito. Sto parlando del doping, di tutti quegli steroidi anabolizzanti che ti fanno crescere i muscoli in modo assurdo ma assolutamente innaturale. Questo è inevitabile in questo mondo (intendo il mondo del B.B.) perché altrimenti non potresti nemmeno competere in gara. Tutti i bodybuilders fanno uso di steroidi in questo modo il proprio corpo andrà incontro ad un grande cambiamento fisico e verrà sottoposto ad enorme stress. I muscoli cresceranno in maniera esponenziale, massiccia, non lasciando però in questo modo il tempo alla forza di crescere allo stesso ritmo ed in modo coerente con la crescita muscolare. La forza non avrà insomma modo di adeguarsi. Il corpo di un bodybuilder in pieno ciclo è qualcosa di sovraumano e per questo si capisce a occhio nudo l'innaturalezza delle forme e delle dimensioni, poiché i muscoli del corpo umano più di un certo livello non possono andare. 

Uno degli steroidi più utilizzati attualmente purtroppo è il Trenbolone, chiamato anche soltanto Tren, è assolutamente devastante per gli infiniti effetti collaterali che ha sul corpo. Per cominciare ti distrugge il fegato ma non si ferma lì. E anche se si fermasse lì comunque già saresti in serio pericolo di vita. Tutto qui? Eh no, purtroppo! L'utilizzo degli steroidi ti fa invecchiare notevolmente, facendoti apparire una persona che ha più anni di quelli che hai realmente. Inoltre con l'utilizzo del Tren la zona del tuo corpo a rimetterci maggiormente a livello estetico ma non solo, è la schiena. Su di essa infatti pian piano inizieranno a comparire una sorta di bolle, rigonfiamenti lesionati e l'intera schiena sarà butterata. 

Per me già solo per questo non conviene assumere steroidi ma per i bodybuilders evidentemente conviene questo e si spingono pure oltre per diventare enormi. Per la notevole quantità di farmaci, a maggior riguardo per il testosterone, il quale viene assunto in modo artificiale, il tuo corpo piano piano perderà la capacità di produrlo in modo autonomo. Di conseguenza se un bodybuilder un giorno decidesse di smetterne l'assunzione, il suo corpo andrebbe immediatamente in crisi, costringendolo a ricominciare, non essendo esso più in grado di produrselo da solo. Il loro corpo già dopo una decina d'anni sarà devastato e andranno incontro a morte precoce quasi sicuramente. Tutto questo loro lo sanno. Ma... C'è un enorme MA. Anche io dico: "Mah...!!" Ed è un ma diverso.

Io amo questo sport, amo la costruzione del corpo, amo allenarmi. Mi dà grandi soddisfazioni e mi fa sentire bene ma la mia scelta è molto diversa. E lo faccio solo per me e non voglio competere. È una cosa che non mi interessa. Io lo faccio in modo "natural", pulito, utilizzando unicamente le energie che mi fornisce il cibo. Mangio tanti carboidrati per avere il carburante per spingere e tante proteine per permettere la rigenerazione e la crescita muscolare. Ma nulla, nulla, NULLA di più. Soprattutto perché ci tengo alla mia vita.


White Cosmos

venerdì 23 agosto 2024

"Si Chef!!"

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Buongiorno a tutti dal vostro "puffetto" scrittore preferito. Bhe... forse è giunto il momento(detto con la voce di Rafiki) di avere un minimo di riconoscenza verso il mio percorso di gastronomia. Si perché oltre ad aver assaggiato, imparato, impastato, e tutto ciò che ha citato White Cosmos qualche articolo fa, la mia è stata anche una crescita a livello personale. E con tutto il massimo del divertimento. Ho imparato a lavorare in squadra, a rispettare i loro tempi, i loro caratteri, ad aiutare quando serviva e sopra tutto, con molta fatica degli operatori, a lasciarli fare da soli quando serviva. E queste sicuramente sono ricette che mi porterò dentro ancora di più di quelle di Andrea. Eh si... come sempre divento smielato, ma purtroppo ho il "difetto" di voler subito bene alle persone, mi affeziono e non vi nascondo che una lacrima è pure scesa. Oggi tajo quà che se me dilungo troppo rischia de diventà na lettera d'amore. 

Ingastronobilmente vostro

Buio Totale


Aveva ragione Edmund Burke o Aforismi

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Un saluto a tutti dal vostro Nonno, mi scuso per il disturbo, ma come ogni innamorato non so star lontano dal mio amore. Naturalmente mi riferisco al blog. Nel corso del tempo ho scritto vari articoli che riguardavano e parlavano delle persone che hanno dei problemi psicologici. Oggi con questo scritto voglio esortare non solo i miei amici e colleghi, ma tutto il mondo della disabilità mentale a non arrendersi, a non fermarsi, a non rimandare a domani ciò che può essere fatto oggi, a non sedersi ad aspettare ancora, anche se si hanno dei problemi o delle paure; bisogna agire. La storia passata e non solo, ha dimostrato che aveva ragione Edmund Burke (1729 - 1797), detto il Cicerone britannico quando diceva che: "Nessuno ha mai commesso un errore più grande di colui che non ha fatto niente perché poteva fare troppo poco", e poi diceva anche: "L'unica cosa necessaria perché il male trionfi è che gli uomini buoni non facciano niente". E dopo questa "tirata" voglio chiudere il mio pezzo con una citazione di Madre Teresa di Calcutta: "Ciò che conta non è fare molto, ma mettere molto amore in ciò che si fa".


Nonno Elpho

Il ragionier Fantozzi tra musica celeste e musica blu

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Bentrovate e bentrovati a tutte e tutti dal vostro immarciscibile Fantozzi ragionier Ugo! Oggi vorrei tentare di riprendere l'argomento musica, e quindi vi tedierò con un altro po' di teoria... Per tutti/e quelli/e che si sono persi/e le puntate precedenti, ricordo che io definisco musica celeste una musica che si fa con le solite 12 note ma ill concetto che guida è la formalità a quattro dita e anche la musica blu è guidata dal concetto di formalità a quattro dita, ma le note sono 16 invece di 12. Le quattro note aggiuntive sono quattro note modali che si aggiungono (le note tonali sono la 1°, la 4° e la 5°, mentre le note modali sono le altre, la 2°, la 3°, la 6° e la 7°) e quindi con 16 note abbiamo l'aggiunta di altre note modali che inevitabilmente saranno una via di mezzo tra minore e maggiore, avremo quindi la 2°±, la 3°± (che crea accordi minori / maggiori), la 6°± e la 7°± (che crea accordi interessanti che non si sa se sono accordi dominanti o di riposo). In questo periodo ho scoperto fondamentalmente due cose nuove sul misterioso mondo della musica blu! La prima cosa che ho scoperto è che la musica blu è una trasformazione della musica celeste, che a sua volta è una trasformazione della musica bianca, cioè il rock (la musica rossa è il jazz). Da questo deriva il fatto che per essere bravi in musica blu bisogna prima essere bravi con la musica celeste, cosa che io adesso proprio non sono; la sera prima di andare a dormire continuo ad ascoltare e riascoltare le fantastiche suonate di Morgan, e quello è il livello da raggiungere (capirai...). La seconda cosa che ho scoperto è che ogni accordo celeste produce fino a 8 accordi blu, ne produce 1, 2, 4 o 8 a seconda della situazione, perché nel sistema a 16 note esistono più varianti per una singola nota, ma le 4 note della croce invece restano le stesse in ogni sistema musicale, e producono l'accordo diminuito a 4 note, cioè triade diminuita con settima diminuita. Inoltre queste varianti di accordi blu indicano la via su come si usano proprio le 4 note in più, cioè le note ±, che si offrono come alternative agli accordi maggiori o minori.


Fantozzi ragionier Ugo

venerdì 16 agosto 2024

Fantozzi e il solleone d'agosto!

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Bentrovate e bentrovati a tutte e a tutti dal vostro impresentabile Fantozzi ragionier Ugo! Come forse avrete intuito dal titolo, non sto passando un'estate proprio felice, e la causa principale è il caldo afoso e assurdo che fa, e in realtà va avanti così da fine luglio! Se come me siete appassionati della saga di Fantozzi saprete di certo che esistono le nuvolette da impiegato, delle nuvolette maligne che aspettano dietro l'orizzonte che gli impiegati vadano in vacanza, per poi scaricar loro addosso tonnellate di acqua gelata! Ma ancora peggio delle nuvolette da impiegato c'è il sole a palla di rame di Fantozzi, un sole terribile, un sole implacabile, che ha come scopo rovinare le vacanze anch'esso e non solo a tutti gli impiegati. Per esempio penso al povero Nonno Elpho che sta a Gubbio, alla mia amica Ombretta che fa anche lei un lavoro faticoso e proprio in questi giorni si è messa in ferie, penso a White Cosmos che al centro diurno viene anche chiamato Polo Nord perché non sopporta il caldo, e per lui 21 gradi sono già troppi! Insomma o sol invictus, o sole soletto, o stellina gialla che comandi il nostro sistema solare, che ti abbiamo fatto di male? Che cos'è che il povero Fantozzi ha fatto di sbagliato, essendo già una cosa sbagliata essere nato come un Fantozzi ovviamente? Dai sole, sole soletto, datti una calmata, diventa un po' più ragionevole e lasciaci godere le nostre tanto agognate ferie in pace. Lo so che i meteorologi danno sempre la colpa all'Africa per il caldo che fa in Europa, ma qui ormai il mare ha raggiunto 30 gradi e le notti si stenta a dormire perché sono notti tropicali... In estate 30 gradi va bene come temperatura, ma 33 sono già troppi e nei giorni scorsi si è raggiunta la temperatura di 36, 37 e 38 gradi! Adesso basta, sole soletto!

Fantozzi ragionier Ugo

venerdì 9 agosto 2024

Coviddi non ce n'è



Buongiorno a tutti dal vostro incoviddabile Buio Totale. Si...inizierò con questa citazione. "Coviddi non ce n'è"....un par di....marroni!!!!! Quanto avrei voluto far stare questa.....allegra signora....(avrei voluto usare altre 1000 parole per definirla ma voglio evitare il carcere) insieme a me durante le mie due quarantene mentre davo di matto dentro casa rinchiuso per giorni proprio a causa del covid. E non tanto quella invernale dell'anno scorso ma quanto questa. Sto diventando ingestibile non so più neanche ciò che voglio passo dal letto alla cucina e al bagno a tutte le ore apro il frigo (vuoto) lo richiudo le mensole (altrettanto piene come il frigo) le richiudo in cerca di non so neanche io bene cosa per poi risdraiarmi e ricominciare....forse spero solo in un tampone magico che risulti negativo per poter uscire il giorno dopo e ricominciare a rivedere tutti...beh si....white cosmos fantozzi nonquadro...mi mancate sappiatelo...mi manca stare lì con voi a leggere insieme fare il viaggio della speranza all'andata e al ritorno che mi nonno co un gommone dall'Albania avrebbe fatto prima...come vedete io dopo un po' senza attività non ci so stare....(a costo di farmi il viaggio della speranza) quindi speriamo bene nel prossimo tampone e che possa tornare "in mezzo a voiiiiiiiiii" come diceva qualcuno.
Incoviddabilmente vostro
Buio Totale

Una miniera nascosta


https://www.grandchef.net/magazine/liehttps://www.google.com/url?sa=i&url=https%3A%2F%2Ftecnologia.libero.it%2Fpioggia-pericolosa-temporale-60276&psig=AOvVaw23JdOC2NYGJ1frYGJKV1Lx&ust=1723302695452000&source=images&cd=vfe&opi=89978449&ved=0CBEQjRxqFwoTCPj13_qY6IcDFQAAAAAdAAAAABAEvitazione-consigli-impasto-perfetto


Quello che ho imparato nel mio lungo percorso nel laboratorio di gastronomia del centro diurno, durato cinque anni, è un patrimonio prezioso ed innegabile. Oltre al piacere nel cucinare e nell'assaggiare e godere di ciò che si è preparato con le proprie mani, tutti insieme attorno al tavolo, perché la condivisione è parte fondamentale di qualunque cosa facciamo nella nostra vita, mi sono portato a casa alcune specificità. Piccole grandi perle preziose che mi hanno fatto capire tante cose e hanno spalancato davanti a me delle porte che già erano in parte aperte. Sto parlando di specifiche abilità, come ad esempio la manualità. La rapidità nell'eseguire i passaggi richiesti dalla ricetta in questione.

Conoscere e sentire ciò che si sta toccando con le proprie mani attraverso la sensibilità della pelle è importantissimo. La temperatura e la consistenza che cambiano durante la manipolazione ti permette di comprendere i cambiamenti di ciò che succede all'interno dell' alimento che hai tra le mani e di capire quando è arrivato il momento di fermarsi perché esso è pronto e di proseguire con il passaggio successivo. Eh sì, perché il cibo è vivo, in quanto composto di microrganismi e quando lo manipoli, quando lo guardi, quando prendi contatto con esso, attraverso i suoi cambiamenti fisici e visivi, ti fa capire quanto è vivo. Un alimento cambia continuamente aspetto, odore, sapore, volume e consistenza ad ogni minimo stimolo a cui viene sottoposto. Una miniera d' oro composta di tutto ciò si sprigiona da esso stimolando profondamente tutti i tuoi sensi e dandoti anche tutte le emozioni specifiche della cucina. Un vero cuoco è anche un conoscitore della chimica degli alimenti. Sono i cambiamenti chimici che avvengono al loro interno che determinano il loro aspetto e sapore finali.

L'incontro con il maestro di cucina della scuola "Il punto di cottura" mi ha permesso di conoscere la cucina di diverse culture, alcune da me molto apprezzate, come ad esempio quella orientale, essendo io un amante dei sapori forti e della spezie, altre meno, come quella messicana, i cui abbinamenti tra gli ingredienti non mi appassionano affatto. Questa sperimentazione mi ha permesso anche di capire che io sono una persona molto aperta e disposta a provare cose che non fanno parte della mia cultura, che non fanno parte di me. Eppure sono curioso e la cucina penso sia uno strumento, una grande possibilità che abbiamo la quale ci permette di superare alcuni confini che ognuno di noi ha, molto difficili da riconoscere e abbattere perché si sono creati e forgiati durante tutto il corso della nostra vita, aprendo la nostra casa, la quale è molto più grande di quanto pensiamo.


White Cosmos

Ovunque piove


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Ovunque piove,

d’improvviso; come un mal di pancia

o un fulmine, a ciel sereno.

Innocente come un bambino che piange

perché è caduto un gelato.

E ovunque piove. Piove.

E la gente corre a casa bagnata e stizzita,

ma Infondo felice.

La terra esprime il suo odore,

come ascelle sudate, per una notte d’abbracci d'amore.

Forse che le danze sono state ascoltate?

Forse che i campi e le aiuole, torneranno a fiorire?

I ventagli delle signore tornano, però, nelle loro borsette.

E Il sole incauto, si sporge a guardarle.

“Ci vorrebbe un ombrello”, c'è chi dice.

“Dovremmo essere in tanti per catturarle tutte”,

dicono alcuni bambini con le lingue pretese ad assaporare le gocce.

Piove, piove ovunque.

Frammenti di cielo, picchiettano sulle spalle di persone diverse.

Tornerà il sole, certo.

Ma oggi ovunque piove e noi accalcati nei tram la guardiamo cadere.

Con le mani umide, i capelli spettinati.

Gli uccelli e gli insetti, per un breve tempo spariti.

E le luci dei fari, distorte.

E le nostre anime contorte in subbuglio,

come quelle dell'animale che è in noi, e il suo risveglio.

L'uomo, la scimmia davanti al fulmine, lo sgomento.

Ovunque piove tutto questo, in un attimo.

Noi entriamo in un cinema, in un appartamento.

Ci scrolliamo di dosso l'umido e il freddo.

Ma il nostro orecchio ogni tanto torna a quel rumore di sottofondo,

Mentre avviciniamo le mani a un calorifero, e tutto di noi ci sembra così in pericolo,

ma anche così protetto…

Che ovunque piove davvero.

Ed è davvero bellissimo.



iononquadro

Fresconxello

https://depositphotos.com/it/photo/clippers-on-the-green-grass-41519861.html

Oggi il vostro nonnino vi narrerà la storia di Frasconxello Ingenuotti, un povero operaio che lavorava in un bel vivaio situato tra cielo e terra nel paese di Ficusland. Un piccolo paese, ma pieno di gente interessante. Il nostro Fresconxello conduceva una vita tranquilla, casa e lavoro, lavoro e casa. Un giorno mentre si trovava al lavoro nel vivaio nota uno strano nido che si trova su un rampicante. un nido brutto e secco situato nel mezzo di una bella siepe fiorita. Una siepe molto alta e folta, ma nonostante l'altezza Fresconxello decide di togliere quel nido, allora prende una scala e delle cesoie. Sale sulla scala , si avvicina al nido , sta per tagliare i rami che  lo ancorano alla siepe e ... .
Improvvisamente si ritrova in un posto fatato con un sentiero tempestato di pietre dure di tutti i colori, e alla fine del sentiero si erge un piccolo castello. Un castello così piccolo che era alto come Fresconxello e largo un paio di metri, non di più. Il castello aveva un piccolo portone dipinto di rosso. Fresconxello si avvicina al piccolo portone e intanto pensa:" che faccio? Busso? Muoio dalla curiosità di sapere che abita in questo piccolo castello", ne mentre si apre una piccola porticina nel  portone , e ne esce un esserino piccolo tutto piume ma dall'aspetto umano che porta tra le braccia una cassetta delle offerte più grande di lui e che gli urla. "se vuoi che ti apra il portone devi fare un'offerta!" Fresconxello che muore dalla curiosità gli dà una moneta e lo strano esserino apre il portone, e già Fresconxello si apprestava a sbirciare quando l'esserino gli intima: "alt! se vuoi guardare devi fare un'altra offerta". E Fresconxello gli dà un'altra moneta e si avvicina per sbirciare, quando si sente svenire.
Fresconxello si sveglia e gli duole il capo, si trova a terra vicino alla scala e ha in mano delle cesoie. Si rialza e guarda in alto e il nido è ancora lì, poi mette la mano in tasca per cercare il denaro, ma il denaro non c'è più !! Come disse l'Imbriani: " fidarsi è bene e non fidarsi è meglio, nessuno fu mai tristo per le troppe cautele e per la troppa diffidenza". E come dice il vostro nonnino." fa attenzione! Non esse fregnone, altrimenti anche il sogno te pò fregà!!".
P.S.
Aimè siamo agli sgoccioli, anzi pure quelli so annati. È tempo di andare in vacanza. Eh sì! Cari lettori, anche il vostro nonnino va in ferie e ci rivedremo a settembre. Vi mancherò! Lo so!! E anche voi mi mancherete, ma fa troppo caldo anche per scrivere un post, e poi ... riprenderò a settembre, come ho già detto. Lo so!! È tanto tempo, lo so! Ma bisogna farsi forza e resistere!! Resisteremo insieme e vedrete che il tempo passerà! Lento e inesorabile passerà agosto e arriverà settembre, e finalmente torneremo ad incontrarci e a farci compagnia. Mi raccomando, no piangete, altrimenti mi commuovo anch'io e rischio di sciogliermi nel sapido delle mie lacrime. 
Basta così, sigh, sigh, arrivederci, sigh, sigh. Baci e abbracci.
Nonno Elpho 

venerdì 2 agosto 2024

Bie e Bia



Fonte: https://images.pexels.com/photos/1701001/pexels-photo-1701001.jpeg

Oggi il vostro nonnino vi narrerà la storia di Bia e Bie. Bia e Bie erano due affascinanti ragazze che vivevano nel paese di Miscredo, ma loro personalmente erano due fedeli cristiane. Purtroppo erano in pochi, nel loro paese che professavano la fede cristiana, ma Bia e Bie non si lasciavano influenzare dalla maggioranza dei cittadini di Miscredo. 

Un giorno decisero di fare un pellegrinaggio al famoso santuario dell'Amore Celestiale Senza Remore e si ritrovarono tutti insieme nel luogo di partenza. Erano in pochi: Bia e Bie e poi un parroco e quattro suore. Allo scoccare della mezzanotte iniziarono a incamminarsi lungo il tragitto. Naturalmente mentre camminavano pregavano, e il parroco ne approfittava per dire l'omelia. Cammina, cammina, passa un'ora, e i nostri fedeli con in mano una candela per rischiarare la strada, continuano a pregare e il parroco che ancora diceva l'omelia, si interrompe per dire:

"Fratelli e sorelle, pregate e non vi fermate camminate, manca ancora un po'", detto ciò il parroco indefesso riprende la sua omelia. Passa un'altra ora e il parroco interrompe ancora l'omelia e ripete:

"Fratelli, sorelle, pregate e camminate manca ancora un po'", detto ciò il parroco riprende la sua omelia. Passa un'altra ora e il parroco interrompe la solita omelia e ridice ancora:

"Pregate e camminate, manca ancora un po'", detto ciò il parroco riprende la sua omelia.

Passa un'altra ora e il parroco interrompe la solita omelia e ridice ancora:

"Pregate e camminate manca ancora un po'", e sempre più indefesso riprende la sua omelia.

Passa un'altra ora, e il parroco alzando la voce:

"Continuate a pregare e a camminare, fratelli, prima o poi arriveremo, bisogna avere pazienza."

Passa un altra ora e...

Nessuno ha mai più rivisto Bie e  Bia e il loro gruppo di pellegrinaggio, forse sono ancora in viaggia...

P.S. 

* Gesù gli disse (a Tommaso): "Perché tu mi hai veduto, hai creduto; beati quello che pur non avendo visto crederanno!"

** Il nonnino disse: "Quando fai un viaggio, non conta dove vai, e nemmeno con chi compi il cammino. L'unica cosa che conta è chi incontri lungo il tragitto!"


* (Gv 20,26,29)

** detto del nonnino


Nonno Elpho

Potersi Capire




Fonte: https://www.google.it/url?sa=i&url=https%3A%2F%2Fwww.alamy.it%2Fun-cane-di-razza-mista-retriever-che-gioca-con-una-palla-all-aperto-image439272519.html&psig=AOvVaw3cmBjJq72DSSOuly2NOW7M&ust=1722694238619000&source=images&cd=vfe&opi=89978449&ved=0CBEQjRxqFwoTCKCIs6a-1ocDFQAAAAAdAAAAABAE


Noi poterci noi… capire,

da creature silenziose

quali siamo?

Per le vie di questa Roma da solcare;

tu due piedi, io quattro zampe,

che ne bacino le strade.

E sentirle costruite, per noi, per me che…

…che abbaiare è come “pronunciare”.

E che mugolare, è un po' come soffrire,

in parole distillate.

Non lo fanno mai, invece… le creature rumorose.

Quelle alte come te. I bipedi non fanno che parlare.

Parlare.

Parlare parole complicate, ingombranti.

A mille-denti.

Come certi mostri di incubi

anche nostri,

da creature a quattro arti.

Mi accarezzi,

mi coccoli, ti guardo coi miei occhi

stelliformi.

La mia coda, raramente canta a gioia.

Ma tu oggi non ti arrendi.

Mostri i denti. Non capisco che sorridi e…

…mi spaventi! Sono qui da pochi giorni… io…

Vuoi giocare con la palla? Che vuol dire?

Come fare ad imparare?

Certe volte mi domando se anche tu, mi farai solo soffrire…

È così che scende sera, e salgono i fantasmi.

i rumori sconosciuti dai balconi,

i fruscii dei capannoni e dei locali,

i fuochi, i tuoni.

E mi nascondo, tra i cuscini, dietro ai mobili e i divani.

Tu mi parli e io non so, se non capisco cosa dici

o preferisco non fidarmi degli umani e dei sorrisi.

Fino al giorno in cui sei fuori, e forse ancora spaventato mi avventuro tra i cuscini.

Il tuo letto odora forte.

D’acqua e sale.

Un acquarello di dolore: come di lacrime notturne, piante forte,

fino a fare male, senza avere più parole da parlare.

I cani non piangono, non sudano.

e non fanno quelle cose che tu fai ma io lo so.

Che tu sei cane,

come me.

In quell’odore, fra quelle lacrime

ti ho sentito mugugnare.

Ti ho sentito abbaiare, guaire di dolore.

Che non posso pronunciare, né capire.

La parola non compete questo essere, mi dico…

…ma il dolore, sì lo conosco, molto bene.

Certo queste cose io le so, perché le scrivi tu in questa poesia solo parzialmente intelligibile al mio occhio grigio-verde.

Io non mi ricordo niente, se non che mi hai insegnato che quando mi ringhiavi con i denti spalancati;

eri solo sorridente.

Io non so, non mi ricordo niente, niente nulla.

Se non quanto ero felice,

quando mi premiavi col biscotto e carezzavi,

anche senza giocare a palla.

Io non so, non mi ricordo niente, niente nulla proprio.

Sono stato a lungo solo, poi ti ho amato. Amato per davvero.

Poi ti ho perso non del tutto.

Perché quando mi hai salutato l’ultima volta, davanti al veterinario, non hai detto quasi niente. Non mi hai spiegato cosa avevo.

Sperando che quel giorno io non capissi, niente di niente, nulla proprio.

Sperando che il mio ultimo pensiero fosse solo, che forse in fondo, io non avevo capito…

iononquadro

SATURNALIA




FONTE: https://www.google.it/imgres?q=saturnalia&imgurl=https%3A%2F%2Fstaticfanpage.akamaized.net%2Fwp-content%2Fuploads%2F2019%2F03%2Fsaturnali.jpg&imgrefurl=https%3A%2F%2Fwww.fanpage.it%2Fcultura%2Fcarnevale-i-saturnali-lantica-origine-della-festivita-nellantica-roma%2F&docid=RlPSDB8Kg8UJkM&tbnid=1GJdqKjx0H3wRM&vet=12ahUKEwiUzKr5utaHAxXugf0HHTxUFyQQM3oECFwQAA..i&w=998&h=517&hcb=2&ved=2ahUKEwiUzKr5utaHAxXugf0HHTxUFyQQM3oECFwQAA

 I Saturnali erano una delle feste più importanti ed amate festività romane di epoca arcaica,  che duravano dal 17 al 25 dicembre. Nella festa cristiana di oggi, cioè il Natale, si ritrovano molte caratteristiche delle antiche celebrazioni pagane, come: lo scambio di doni, gli incontri familiari e l’allentamento dei ritmi della quotidianità. Era l’ ultima festa del calendario romano e si celebrava sedici giorni prima delle calende di Gennaio quando, intorno all’ inizio dell’ inverno, il sole aveva raggiunto il suo percorso più basso nel cielo ed i giorni ricominciavano ad allungarsi, assicurando così un’ altra stagione di racco  lto. Secondo il poeta Catullo erano i giorni più belli dell’ anno. Dedicata a Saturno, dio della “mitica età dell’ oro!”, così chiamata perché raro periodo in cui gli uomini vivevano in pace, senza bisogno di lavorare, era associata ai cicli della natura, all’ alternarsi delle stagio ni o, più in generale, alo scorrere del tempo, infatti la divinità corrispondente a Saturno nella mitologia greca era Crono, padre di Zeus e Titano del tempo. I riti religiosi che caratterizzavano la festa si svolgevano, nel foro, seguiti poi da una sorta di Carnevale, contrassegnato dalla più completa libertà di comportamenti, fino alla trasgressione. Il rituale dedicato a Saturno iniziava con un sacrificio solenne nel tempio dedicato alla divinità, l’ accensione delle candele intorno all’ edificio sacro e con la nomina del princeps Saturnalicius, detto anche “re della burla”, il responsabile dello svolgimento della festa. Per ricordare e in omaggio all’ uguaglianza dei tempi d’ oro, la pausa di libertà era concessa anche agli schiavi che in quei giorni si permettevano di banchettare con i padroni e addirittura essere serviti da loro. La gente andava in giro mascherata mentre, quelli che oggi definiremmo artisti di strada, improvvisavano ovunque i loro spettacoli. Ci si scambiava anche dei piccoli doni e figurine di terracotta, di cera o perfino di pane detti “sigillaria” che volevano alludere agli uomini che erano soggetti alla sorte e al gioco degli dei. La festa romana dei Saturnali terminava il 25 dicembre, giorno dei natalis solis invicti, la nascita del sole invincibile. Nel 274 d.C. fu decretata dall’ imperatore Aureliano come celebrazione del solstizio invernale, e qualche tempo dopo fu cristianizzata come una data per celebrare la nascita del Figlio della Luce. Sembra che Cristo, non nacque alla fine di Dicembre ma in un imprecisato periodo autunnale.                                                                                                                     


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