venerdì 23 giugno 2023

Il sergente Alex , o i suoi ricordi


Questa storia narra dello sbarco di Anzio durante la seconda guerra mondiale; io ero un soldato giovane e voglioso di combattere per la Patria e per la bandiera. Tutto il mio battaglione si stava preparando allo sbarco imminente, l'ansia e l'attesa ci consumava, fino a quando un ufficiale ci disse che il prossimo giorno era l’ora x. Tutta la truppa era gasata come non mai! Non stavo più nella pelle, e non ho chiuso

occhio quella notte. Il giorno successivo eravamo nel piazzale della caserma e anche gli , si sentivano gli aerei che passavano sopra di noi, e addosso avevamo l'odore del grasso con cui c'eravamo cosparsi la faccia per non farci riconoscere.

Arriviamo al porto per imbarcarci, ci mettiamo tutti in fila, saliamo sulla barca e aspettiamo impazienti di sbarcare; tra i miei amici c'era chi vomitava, chi mandava a quel paese il generale, e c’era anche chi pregava. Io stavo da solo, in un angolo e cercavo di imprimere nella mia mente le cose da fare durante lo sbarco. All’improvviso si apre il portellone e io scatto come un ghepardo verso il nemico per aprirmi un varco tra i nemici ,  sento i proiettili fischiare a destra e a sinistra, e mentre avanzo sulla spiaggia vedo i corpi dei miei amici, degli altri soldati che ... , sono da per tutto intorno a me, debbo fare intenzione per non calpestarli o inciamparci mentre avanzo, non mi accorgo di avere un tedesco alle spalle. Sento un colpo d’arma da fuoco dietro di me! Mi volto di scatto, e vedo il corpo di un nemico ai miei piedi, con un buco in testa, mi viene da vomitare, e lo faccio proprio su quel corpo ancora caldo. Ho vomitato e sono in preda al panico, ma mi rimetto a correre e a sparare. Sparo dove capita, alla cieca, e sempre sparando riesco ad aprirmi un varco attraverso le trincee nemiche. Mi guardo intorno e vedo il terreno ricoperto di corpi martoriati, poi mi volto per

nascondermi, per evitare i colpi tedeschi... .  E poi … .

Mi sveglio. Sono in un bagno di sudore ho l’affanno il mio cuore batte all’impazzata, e ho ancora il sapore del vomito in bocca. Ma sono in una camera da letto e ho indosso un pigiama a righe. La guerra è finita! E… .

Io spesso ripenso a tutti coloro che sono morti in quello sbarco e penso ai miei amici e ai miei nemici! Morti! Entrambi morti per la patria, per la bandiera, e per … non so più neanche io per cosa. So solo, che ogni notte ho gli incubi e mi sveglio con il sapore di vomito in bocca.

                                                                         Nonno Elpho

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