venerdì 9 giugno 2023

Che cos' è il vero teatro, secondo me

Perché, esiste un teatro vero e uno falso? A quanto pare direi di sì ad entrambe le domande, però forse io non sono consapevole al cento per cento di cosa può trasformare il solito teatro in un teatro vero, provo a buttare giù un po' di idee e vediamo cosa salta fuori. Per prima cosa proviamo ad applicare al teatro il metodo di Socrate, che diceva di sapere di non sapere. Questo ci porta a dire che un elemento centrale del vero teatro è l' improvvisazione, cioè probabilmente l' attore dà il meglio di se stesso quando non è sicuro di ciò che deve dire. In questo senso nel laboratorio di teatro qualche anno fa eravamo arrivati a sviluppare un metodo interessante, stabilivamo delle scene da fare e poi le facevamo improvvisando i dialoghi. Ed il bello era che le scene ci venivano bene al primo colpo! Da quegli esperimenti si può arrivare ad un metodo che prevede di imparare le descrizioni delle scene invece di imparare un copione. Insomma probabilmente lasciare i dialoghi improvvisati libera un certo quantitativo di energia, e per aumentare l' energia probabilmente serve anche aumentare il numero degli attori per ogni scena, magari lavorando sistematicamente con tre, quattro o cinque attori in ogni scena, e gli attori dovrebbero dialogare così, per esempio se sono quattro,  A parla con B, B parla con C, e C parla con D, e questa disposizione ABCD  oppure in qualsiasi altra disposizione. E poi ciò non vuol dire che il lavoro del regista sia finito, la regia su scene improvvisate si adatta semplicemente al fatto che i dialoghi sono improvvisati. E per quanto riguarda la memoria non è affatto detto che lavorando in questo modo la memoria non si consolidi, si tratta probabilmente di un altro tipo di memoria, più corporea e meno mentale. E soprattutto si tratta di togliere la fatica dell' attore per andare incontro all' ignoto. Il lavoro faticoso non è vero lavoro.


Fantozzi ragionier Ugo  

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