venerdì 24 gennaio 2025

TROY

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Da poco ho rivisto il film troy con il gruppo cinema, così ho pensato di fare una recensione. Troy è un film del 2004, e in questo film vengono raccontate le vicende legate alla guerra di Troia, come ci è arrivata attraverso una lunga tradizione che si perde nella figura di Omero. Il regista Wolfgang Petersen si immedesima nel poeta Omero, e prova a raccontarci in chiave cinematografica una summa di ciò che Omero ci racconta nell’Iliade, focalizzando la propria attenzione sul rapimento di Elena, e sulla personalità di Achille, impersonato da Brad Pitt. La storia non manca certo d’attrattiva, considerato che ha più di tremila anni e che viene raccontata e studiata con una certa minuziosità: l’assedio della città di Troia da parte dei Greci viene scandito da alcune fasi fondamentali, caratterizzate per lo più dai duelli tra i mitologici protagonisti della vicenda. Il filo conduttore del film può essere considerato come quello che vede Achille, seminando sul suo cammino il germe della morte e della vendetta. Il personaggio da lui interpretato brilla di una luce micidiale che ammiriamo e temiamo, e la cui natura semidivina viene messa in evidenza dalla comprensione non sempre immediata dei suoi sentimenti, viene inoltre messo in luce l’innamoramento tra Achille e la schiava Briseide. E’ l’anno 1193 a.C., e la maggior parte del mondo civilizzato è in mano ad Agamennone, grande regnante d’altri tempi; la scintilla dell’intera vicenda è il ratto della bellissima Elena, che viene rapita dal principe di Troia Paride che vede bene di portarla via al marito, Menelao, re di Sparta. Il fatto viene quindi usato dagli astuti sovrani come pretesto per dare vita a un assedio storico alla città di Troia, e poter mettere sotto scacco uno degli ultimi baluardi che ancora resistono alla potenza ellenica. Gli scontri principali sono due: il duello tra Menelao e Paride, salvato dal fratello Ettore, e il più conosciuto scontro tra Achille e Ettore, causato dall’ uccisione del cugino Patroclo da parte di Ettore. Molto toccante la scena in cui il re Priamo richiede ad Achille il corpo del figlio Ettore per darne degna sepoltura. La trama è relativamente fedele a quella originale, pur rendendo conto della necessità di mettere tutto in un singolo film. Viene lasciato molto spazio all’azione e al combattimento, e non ci perdiamo neanche il momento dell’entrata nelle mura della città grazie al leggendario cavallo di legno. È valsa la pena rivederlo, perché il film nonostante sia un po' datato, mi ha riportato ai tempi della scuola e il giudizio è assolutamente positivo nonostante gli errori.




Blue Jacket

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