venerdì 8 agosto 2025

L'altalena




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Si. Un'altalena. Credo sia questo il termine adatto per definire l'esistenza di un essere umano. Tanto più la mia. È un salire e scendere di emozioni, gioia, tristezza, rabbia, paura....tutte logicamente a "cannone"....si....perché a me da piccolo sull'altalena mi piaceva andarci a "cannone"...quindi come poteva esser differente con le emozioni? Cosa vi aspettavate? Tutto troppo. Quando sono felice inizio a tremare, a fremere, come i tori davanti al lenzuolino rosso, con gli occhi dei bambini davanti a una manciata di goleador. Quando sono triste diventa un bel problema. I pensieri mi divorano e quella parte oscura di anima che ho riesce fuori. Sembra che non ci sia una fine in nulla e l'unico modo per porre fine.....beh l'ho citato su più pezzi. Ora....mi verrebbe una domanda spontanea. Perché quando sono arrabbiato invece di sfogare tutta la mia ira e incendiarmi come la torcia umana della Marvel (da notare...scritto con la M grande....come l'Altissimo) trasformo tutto ciò in un sentimento strano che si, è rabbia, ma non riesce a venire fuori. Sta lì come un vulcano in ebollizione che da lì a poco esploderà ma non esplode mai. 5 minuti. E poi l'altalena risale. E si torna a respirare. 1 ora, 1 giorno, 2....e poi riscende. E si ricomincia da capo. La tristezza è quella che la fa stare giù più a lungo. Certe volte anche per mesi interi. Ma a forza di spingere risale sempre. E si torna a respirare.
Inincendiabilmente vostro

Buio....nn saprei

Fantozzi ragionier Ugo... e le barbe profetiche, quasi spirituali!


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Benbarbuti e bensbarbate a tutte e tutti dal vostro pelosetto Fantozzi ragionier Ugo! Oggi avrei un argomento sul quale scrivere, ma non pretendo di cambiare gli equilibri mondiali con questo articolo, insomma non sarà un articolo di importanza cruciale per le sorti del pianeta Terra! Per iniziare vi vorrei confessare un mio "private moment", cioè quando mi faccio la barba. Da quando ero adolescente, come tutti i maschietti, mi cresce la barba e da giovane la portavo pure, mi piaceva fare il ragazzo alternativo di sinistra con barbetta e capello lungo. Il capello lungo poi l'ho pagato, con la perdita di un po' di capelli, anche se per fortuna non sono diventato come Claudio Bisio, che ha la riga in mezzo un po' larga (parole sue). Poi però, finito il mio periodo "alternativo", arrivato a 30 anni nel periodo in cui facevo attività per il partito socialista, ho iniziato a detestare barbe e baffi e così ho iniziato a farmi la barba regolarmente. Ho iniziato come tutti, con il due lame e il tre lame, adesso non mi ricordo bene le date, ma il rasoio a due lame sarebbe "democratico" e a tre lame sarebbe "socialista". Il rasoio monolama invece va bene per Rambo e anche per il film dei nazisti che si fanno la barba mentre ascoltano il Führer alla radio. Io il rasoio monolama l'ho comprato solo di recente, per curiosità. perché le avevo provate tutte per farmi la barba, ma non sono nemmeno riuscito ad usarlo, con grande difficoltà sono riuscito a caricare la lama, e poi mi sono pure tagliato! Il rasoio monolama decisamente non fa per me. Ma ultimamente, siccome da diversi anni ho superato il rasoio trilama per dedicarmi dapprima al rasoio a quattro lame, il rasoio comunista o operaio fate voi, ma anche questo periodo è durato poco, 4-5 anni, dopodiché sono passato stabilmente ad usare il rasoio a cinque lame, il rasoio dell'uomo delle stelle, e curiosamente da quando l'hanno introdotto sul mercato, insieme a quello a quattro lame, lo comprano in parecchi anche se c'è da dire che i ricambi costano un occhio della testa, e su questi rasoi, Gilette ci ha lucrato in modo indecente, ma a me da qualche mese il rasoio a cinque lame non basta più, a me piace avere la faccia "a sedere di bimbo" (come disse una mia ex fidanzata), ed, anche pulendo il cinque lame con gli stuzzicadenti, succede che mi faccio la barba ma poi mi restano addosso tutta una serie di peli! Allora proprio negli ultimi giorni con mia grande sorpresa sono apparse su tik tok le pubblicità di rasoi a 6 e anche a 7 lame, rasoi per barbe piene... d'amore e anche di spirito! E la cosa più bella è anche che i costi sono contenuti, per un rasoio a 6 lame con 48 lamette ti chiedono 30 euro, non come quei ladroni monopolisti della Gilette! Insomma se fossi nato nell'antichità e avessi avuto una barba ispida e dura come la mia ti attaccavi, te la potevi far crescere e basta! Oggi, invece, per chi come me detesta i peli, tutto sembra essere possibile!


Fantozzi ragionier Ugo

venerdì 1 agosto 2025

My First Love...

"Mi guardi, ti guardo non so che dire, una figura di m***a, non c'è che dire"... Eh si. È quella che ho fatto io, la prima volta che ci siamo visti, la prima volta che mi hai parlato, e io con quel sorriso stampato sulla faccia da ancor prima che tu mi guardassi. Ed è stato in quel momento...proprio quel momento che io ho deciso di restare al tuo fianco sempre. Qualsiasi cosa sarebbe successa. Qualsiasi difficoltà avessimo incontrato. Io ti ho "preso la mano" in quell'istante e non te l'ho più lasciata. Nonostante la lontananza, nonostante la vita ci abbia diviso per molto molto tempo, mi troverai qua. Ad aspettarti. Per tutto il tempo che rimane. Ora fai il tuo percorso gioia mia. Io ti aspetto. E ti amo. Si l'ho detto. Ti amo. Mi sono innamorato dal primo momento. (So che non lo sapevi). Da quando ti ho vista ridere perché ti ho detto che "m'avevano spedito là come un pacco di amazon. E da quel momento non c'è stato un istante in cui io abbia smesso di amarti, in cui io abbia smesso di cercare i tuoi occhi in altri occhi, abbia smesso di volerti accarezzare, o abbia dubitato dei miei sentimenti... Ripeto. Ora fai il tuo percorso gioia mia. E io sarò là fuori ad aspettarti. Per tutto il tempo che ci vuole....
Innamoratamente vostro

Buio Colorato

Un tuffo in fondo al mare

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Dal momento che mi appresto ad andare per 4 giorni in Puglia per farmi una breve vacanza, decisione presa solo un paio di giorni fa, ho iniziato a pensare a tutto ciò che riguarda il mare. A tutto ciò che il mare ha da offrire.
Esso è fatto di mille bellezze, non una di meno. Bellezze d'ogni tipo che risvegliano e rapiscono ogni nostra emozione, quasi violentandola tanto è ardua la sua bellezza. Ovunque ci si giri, in qualunque direzione e con qualunque aspettativa, quello che si vede e si può ammirare quando ci si trova d'innanzi ad una immensa distesa d'acqua blu, è qualcosa di profondo, di inafferrabile, di difficilmente descrivibile con semplici parole umane. Sì, perché quello che stai osservando sembra proprio non appartenere a questo mondo in cui noi umani viviamo ed esistiamo. Tutto sembra travalicare ciò. Probabilmente questo per via delle emozioni che proviamo, le quali a volte, in rari casi, sono così prepotenti che sembrano quasi essersi stufate di trovarsi sempre nelle stesse situazioni e di essere sempre uguali a se stesse, e volersi fare un giro in un mondo diverso dal nostro per provare ad essere qualcos'altro. Un po' come a teatro. Forse vogliono essere un personaggio, creato a partire da esse stesse. Questo è incredibile!
Ecco, tutto questo mi ha portato ad immaginare di partire per un'avventura in mare aperto. Un'avventura assolutamente incosciente ma spontanea, innata, proveniente da molto lontano. Ho immaginato di prendere una piccola imbarcazione, magari anche una semplicissima zattera fatta di poco, di grezzi tronchi di legno naturale, legati tra di loro con una corda e partire senza una destinazione predefinita o desiderata. Partire semplicemente per andare nel luogo più lontano o remoto della Terra e poi, una volta lì, nel mezzo di un grande oceano circondato solamente da acqua e popolato da pesci, intraprendere il viaggio più bello di tutti, tuffarmi senza nulla addosso per raggiungere il fondo del mare blu e per lasciarmi inghiottire dall'infinito...

White Cosmos

venerdì 25 luglio 2025

La ranocchietta zomparella


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La ranocchietta zomparella, sonnecchiava a bordo stagno

All'ombra di un cespuglio 

Mentre sognava di farsi un bagno.

Svolazzando a zig zag, arrivò una zanzara.

Con far minaccioso e sguardo dritto alla ranocchia, 

Sapeva ben cosa voleva ma la sua preda ancor non lo sapeva.

Ignara e sonnolenta, la poverina rimase dormiente

A sognar un tuffo in acqua fresca 

Dove sarebbe andata pure a pesca.

Dormi, dormi, ranocchietta, che io ti pungo la zampetta - farfugliò la zanzarina.

"Ho tanta fame, fammi mangiare! Non provare a scappare!"

Ronza qua, ronza là, d'improvviso la ranocchia si destò.

Aprì gli occhi ed esclamò: "Zanzaraccia! Così non si fa! Vattene subito, vattene via, altrimenti sarai mia!"

La zanzara affamata, ora era anche spaventata. 

Cambiò di colpo direzione e prese un fugone.

La ranocchia fece un balzo e coprì mezza distanza.

Il suo obiettivo era lei: la zanzara!

"Dove scappi, mia cara? È ora di mangiare e voglio riempirmi la panza!"

La zanzara prima impavida, ora filò via, 

Più veloce che poteva. Mamma mia!

Salvarsi lei voleva ma la rana la rincorreva e tanta fame aveva!

La zanzara era troppo lenta, eppur la fuga tenta...

Zompa qua, zompa là, 

La ranocchia eccola qua!

Saltando spalancò la sua bocca e adesso: "Sotto a chi tocca!"

La zanzara così, lontano non andò, e la ranocchia la ingoiò!

Gnam!


White Cosmos

LA CRISI AMBIENTALE


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Le civiltà del passato disponevano di pochi combustibili fossili, costi di trasporto elevatissimi e una forte pressione a riutilizzare tutto ciò che era raro o difficile da reperire con un risultato sorprendentemente “green”. Possiamo notare questo nell'edilizia dell'Egitto faraonico per esempio dove troviamo blocchi di calcare estratti a breve distanza dal Nilo e destinati a durare millenni e mattoni crudi di fango e paglia: produzione a bassa energia, 100% biodegradabili e riciclabili in nuove malte. O nel settore agricolo dove veniva utilizzata la piena annuale tramite “irrigazione a bacino”, argini in terra battuta che trattenevano l’acqua e il limo fertilizzante, riducendo la necessità di concimi esterni.

Anche per quanto riguarda il riciclo, praticavano il riuso sistematico di pietra, ceramiche, legno e tessuti; detriti edilizi inglobati in nuove strutture. E gli osakra (cocci sacri usati per non sprecare papiro). Anche nella Grecia classica erano riutilizzati metalli, cocci, pietre (perfino anfore interrate come tubazioni o isolanti). Da notare anche una cura per le foreste sacre agli Dèi in cui era vietato tagliare alberi o pascolare bestiame: zone cuscinetto per la biodiversità. E persino a Roma si praticava lo smontaggio di templi, terme e portici per recuperare colonne e marmi da inserire in nuovi edifici. Un dato di fatto del presente, però, è che dal 1950 sono stati prodotti oltre 8,3 miliardi di tonnellate di plastica e solo il 9 % della plastica viene riciclato, il 12 % è incenerito e il 79 % finisce in discariche o nell’ambiente. Ogni anno si generano circa 400–430 milioni di tonnellate di plastica, per lo più destinata a breve utilizzo e tra 8 e 12,7 milioni di tonnellate finiscono negli oceani ogni anno (equivalenti a “un camion di plastica al minuto”): nel solo mare si accumulano fino a 150 milioni di tonnellate di plastica, incluse microplastiche persistenti per secoli. Esse colpiscono oltre 700 specie marine; l’87 % degli uccelli artici, 1/3 delle tartarughe e più della metà dei cetacei ne ingeriscono. Le morti per questo sono di oltre 100 000 mammiferi marini e 1 000 000 di uccelli che muoiono per impigliamento o ingestione di plastica ogni anno. Questo, oltre all'accumularsi nei sedimenti oceanici, nei fiumi, nei coralli e nel plancton, alterando ecosistemi interi. Ciò fa sì che un essere umano ingerisce circa 5 g di plastica a settimana – circa un piattino intero all’anno, e, secondo le analisi, sono state ritrovate microplastiche in placenta, sangue, latte materno e placca arteriosa, con correlazioni a infiammazioni, disordini ormonali, rischio cardiovascolare, infertilità e malattie come cancro al colon. Le plastiche rilasciano sostanze come PFAS, bisfenoli, ftalati e dioxine — legate a cancro, malattie al fegato, reni, sistema immunitario e ormonale. La stessa gestione delle plastiche e l’inquinamento costano globalmente tra 300–600 miliardi USD all’anno e solo negli USA le malattie correlate ai rifiuti tossici valgono 384–403 miliardi USD l’anno. Si stima che, se non si interviene, la produzione di plastica salirà a 1 231 Mt 1.231 milioni di tonnellate) nel 2060 e la quantità dispersa nell’ambiente triplicherà, arrivando a 44 Mt/anno (milioni di tonnellate l'anno).Tra il 2016 e il 2040 si prevedono oltre 1 miliardo di tonnellate di plastica ancora nell’ambiente ed entro il 2050, se non si agisce, ci sarà più plastica che pesci negli oceani, secondo proiezioni ONU e studi sul marine litter. Da notare che tra il 1860 e il 1920 la produzione globale salì di 12 volte, aprendo la via al consumismo come fenomeno di massa, l'essere umano utilizza risorse circa il 71 % più velocemente del tasso rigenerativo terrestre supera i limiti planetari; oltre l’85 % dell’inquinamento deriva da cibo, abitazione e mobilità. Le multinazionali spostano le produzioni in paesi con leggi ambientali più deboli, caricando l’Asia di rifiuti tossici e sfruttamento intensivo di acqua e avvelena corpi idrici e suolo. Detto questo, 9 milioni di morti premature all’anno sono attribuibili all’inquinamento ambientale dell'acqua, aria, suolo per sostanze tossiche: circa uno su sei decessi mondiali. 6,7 milioni imputabili all’inquinamento atmosferico esterno; 1,8 milioni a sostanze chimiche tossiche (inclusi piombo e altri metalli pesanti) .

Molto è cambiato dai tempi in cui impiegavano pietra, legno, argilla, fibre naturali (cotone, lino, lana, canapa), tutti materiali 100% biodegradabili e facilmente riciclabili e riparavano e riutilizzavano strumenti e contenitori poiché era normale restituire bottiglie, barattoli e tessuti per essere riempiti o rammendati. Rispondere alla crisi ambientale non significa tornare indietro nel tempo, ma recuperare l'intelligenza sostenibile che le civiltà antiche possedevano, integrandola con la tecnologia e la consapevolezza di oggi.


SIMMACO

Evviva le pizzerie... socialdemocratiche!


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Benpizzati e benpizzate a tutte e tutti dal vostro famelico Fantozzi ragionier Ugo! Oggi vi propongo un argomento decisamente interessante... vi interessa la pizza a costi più contenuti? Sto parlando della pizza quella fatta in pizzeria, col forno a legna, ingredienti di buona qualità e tutto il resto, buona compagnia e sano divertimento! Questa politica dei prezzi ridotti per la pizza è iniziata nei dintorni di Napoli, una pizzeria che si chiama "Da Carminiell" ha iniziato ad offrire pizze a portafoglio a soli 1.50 euro... la pizza a portafoglio è circa la metà di una pizza normale... poi si sono aggiunte altre pizzerie... ce ne sta una che con 10 euro ti da' tre pizze tonde a portar via... ce ne sta un'altra, sempre a Napoli, che con 10 euro ti fa fare un all you can eta di pizza, ti danno la bellezza di 4-5 pizze e antipasto e bibite! Questa offerta mi piace molto ma purtroppo è a Napoli. Invece a Roma c'è una pizzeria che si chiama Pizzeria del Popolo che fa ogni tipo di pizza a 4.90 euro, poi ce ne sta un'altra che fa un non stop di pizza a 12 euro. Un'altra a Roma fa il pizza senza limiti a 15 euro, con bibite, antipasti e arrosticini etc etc etc... Insomma qui è partito un vero e proprio movimento, il movimento della pizza socialdemocratica, e io la definisco così perché secondo me queste offerte sono una via di mezzo tra il prezzo borghese (valore + plusvalore) e il prezzo proletario (paghi solo il valore). Secondo me il valore di una pizza tonda in pizzeria è circa 1 euro, e forse anche di meno, siccome sono venuto a sapere da un utente che lavora al Mc Donald's che per i dipendenti il menu costa solo 80 cents! Pensate quanto siamo "fessi", paghiamo 10 euro un menu che vale solo 80 centesimi! Infatti non tutti sono d'accordo con queste pizzerie socialdemocratiche, ci sono altre pizzerie che non intendono abbassare i prezzi e allora dicono che una margherita non può costare solo 5 euro, e via dicendo! Insomma si tratta di scelte politiche e questo movimento è in forte contrapposizione a quelli come Briatore, che vogliono trasformare la pizza in un lusso! Da "Crazy Pizza", il negozio di Briatore, una margherita costa 24 euro, e la pizza col pata negra ben 65 euro! Poi vorrei aggiungere una cosa, io sono contento delle pizzerie socialdemocratiche ma il mio sogno sarebbero pizzerie socialiste e comuniste! Nelle pizzerie socialiste paghi una pizza tonda probabilmente solo 1 euro, nelle pizzerie comuniste, mangi, esci e te ne vai a casa! 


Fantozzi ragionier Ugo

Quattordici piani




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Non vi ho mai parlato della parte più bella della depressione. La mia depressione. La depressione qualcuno la definì come "14 piani senza rampe di scale né ascensore". "Si sale attaccandosi con le unghie al cemento" diceva. Io sono arrivato all'11' piano. La parte più bella. Inizio a sentire la brezza sulla faccia, la paura di ricadere mi travolge, come un uragano ma allo stesso tempo quel piacevole venticello che sa di libertà mi asciuga il sudore e le lacrime. Niente più tagli. Decido di godermi un attimo il momento e rimanere qui.....con quel piacevole venticello. Mi si riapre tutto. Sento il dolore nel petto abbandonarmi per un momento. La sensazione più bella del mondo. Non soffro più. Sono più sereno. Riesco a mantenere l'equilibrio e a gustarmi a pieno ogni sensazione. Vorrei descrivervele una per una ma non ci sono parole. Per descrivere la libertà, l'essere finalmente in grado di aiutare qualcuno senza il terrore di essere ritrascinati nel baratro. Anche se so che prima o poi ci rifinirò nel baratro. Ma stavolta sarà diverso. Perché so che potrò risalire, sono in grado di risalire. Avventuriamoci verso il 12' piano...la fatica è tanta...la paura anche....ma ci sono quasi...e l'attaccamento alla vita è più forte....

Buio....

venerdì 18 luglio 2025

Se potessi... essere un cavaliere dello Zodiaco


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Se potessi scegliere di diventare uno dei personaggi protagonisti della famosa saga giapponese di cartoni animati degli anni '80 "I cavalieri dello Zodiaco", sceglierei Sirio, il quale fin dal primo episodio che ho visto da piccolo, mi ha molto affascinato. I cavalieri dello Zodiaco protagonisti erano quattro e in realtà chi più chi meno, mi piacevano tutti. Essi erano: Pegasus, cavaliere della costellazione del Sagittario; Crystal, cavaliere della costellazione del Cigno; Sirio (il mio preferito), cavaliere della costellazione del Dragone; Shun, cavaliere della costellazione di Andromeda, a cui ci si riferisce poi nell'adattamento italiano semplicemente come Andromeda. Trovavo comunque molto, molto belli anche i cavalieri cattivi. Spesso i cattivi creano fascino...

Il cartone è stato tratto dalla serie a fumetti giapponese del 1986 "Saint Seiya" creata e disegnata dal mangaka (ovvero creatore di manga) Masami Kurumada. Ma per quanto riguarda la storia del fumetto, diventato poi cartone, mi rifarò magari in un prossimo articolo. Adesso mi voglio soffermare su Sirio il dragone.

Sirio è un cavaliere dello Zodiaco caratterizzato da un'armatura color verde acqua scintillante, con copricapo che richiama la forma di una testa di drago, con lunghe corna dorate e dei coprispalle a forma delle sue zampe. Dal suo elmo draconico fuoriescono dei lunghissimi e fluenti capelli neri che rendono la sua figura ancor più bella. 

Quando nel cartone lo vedevo prepararsi ad un attacco e piano piano un'aura verde luminescente iniziava a circondare il suo corpo mentre lui si metteva in posa, lo trovavo incredibilmente potente, elegante, affascinante. Tutte e tre queste caratteristiche erano presenti e ben visibili, da ogni prospettiva. È tutto questo che mi piace di Sirio ed insieme al color verde fluorescente, luminoso della sua armatura, il quale è un colore che mi piace moltissimo, soprattutto nelle sue tonalità accese e brillanti, gli conferiscono un aspetto unico. Il dragone era praticamente perfetto. D'altronde è un cartone animato...

Prima di concludere il mio articolo su Sirio il dragone, voglio darvi alcuni accenni di storia che riguardano da una parte al sua armatura, dall'altra il suo colpo principale.

L'armatura era posizionata inizialmente ai piedi della cascata dei cinque picchi e Sirio, per ottenerla, doveva superare una prova: invertirne il corso grazie al proprio cosmo. Leggenda vuole che la forza della corrente l'abbia resa più resistente del normale. Come già detto in precedenza era di un color verde acqua chiaro e scintillante. Sul bracciale sinistro essa reca lo scudo del drago, che si diceva essere indistruttibile. Cosa che poi si dimostrò essere falsa. Il bracciale destro si diceva invece essere potente in attacco quanto lo scudo in difesa. La caratteristica principale di Sirio è la capacità strategica, che spesso lo porta alla vittoria anche se può comportare sacrifici enormi, come la perdita della vista. 

Il colpo principale di Sirio, il quale è in grado di uccidere l'avversario, è un potentissimo pugno nel quale è concentrato il cosmo del cavaliere e dal quale sorge un enorme drago che nell'immagine dei suoi attacchi esso lo circonda e lo sovrasta terribilmente. Davvero un'immagine fantastica. Con esso, Sirio il Dragone, è riuscito ad invertire il corso della cascata. Durante il suo utilizzo, il suo sangue ribolle ed il suo flusso viene invertito come quello delle acque della cascata stessa.

Questo dice la leggenda, perché Sirio in persona incarna una leggenda.


White Cosmos

L'amore è.........




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"L'amore è...la luce che uno ha dentro di se"....cantava qualcuno. L'amore è quello di mia nonna....che nonostante la vita le abbia levato la cosa più bella e preziosa che aveva....non si è lasciata schiacciare. L'amore è quello di una matta...che va oltre le sue convinzioni e credenze folli, che va oltre il pensiero di chi le sta intorno....e ancora ride. E di cuore. L'amore è quello di una mamma, che dopo che il proprio figlio ci ha sbattuto il muso rischiando i denti gli dice solo "te l'avevo detto io". E poi c'è il mio di amore. Quello per il fiore color corallo. Che non basta mai. E che farebbe di tutto per lei. Perché si, nonostante tutto....mi piace da morire anche così. Anche se mi incazzo quando sgrava o fa qualche stronzata.....allo stesso modo mi ferisce un po' quando mi dice "eh ma a te ti ci vorrebbe una persona normale non io"...e lì un po' mi manca l'aria....non so neanche se sa quanto la amo...e poi c'è un amore molto più silenzioso e potente. Quello spontaneo, mai confessato...e senza neanche il bisogno di confessarlo. Quello che quando uno dei 2 se ne va....che sia in Africa, Capo Nord o addirittura in Paradiso...te lo porti dentro per sempre anche senza più quella persona...eh si...lo sapete già di chi sto parlando....

Per me è questo l'amore...quello vero, puro, che vincerà sempre su tutto e tutti.


Innamoratamente vostro

Buio Totale

venerdì 11 luglio 2025

Il coraggio di avere paura

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"La paura non è l'assenza di coraggio, ma la consapevolezza che qualcosa è più importante della paura."

Questa è una celebre frase del grande fisico britannico Stephen William Hawking. Naturalmente, nella definizione di paura, da dove nasce e nel motivo per cui per noi è fondamentale più di altre emozioni e per la nostra sopravvivenza fisica, c'è molto di più da dire. Tuttavia, nell'affermazione di Hawking c'è tanto, tanto sapere e saggezza. Qualità provenienti dalla ricchezza di studio e di dedizione che egli ha messo in esso, spinto da una grande volontà di sapere, di scoprire, di conoscere. Ma lui non è stato soltanto un conoscitore di tante cose, uno scienziato. È stato anche un divulgatore, ed è stato proprio lui e grazie a lui che noi oggi sappiamo tante cose nel campo dell'astronomia in primis.

Come dicevo, per noi la paura è fondamentale per sopravvivere. Questo sembra ovvio ma non è scontato e non è semplice saper avere paura. Riuscire a provarla e ad amministrarla nel modo giusto, a nostro vantaggio, è un'arte e soprattutto bisogna conoscerla a fondo. La paura infatti ci può e ci dovrebbe tornare utile per tanti motivi, situazioni di pericolo che ci si presentano nel corso della vita. Senza di essa non potremmo mai farcela. Essa ci salva la vita e non saremmo qui oggi, nel 2025, se la paura non fosse venuta a farci visita ogni tanto. È brutta sì, ma il punto è un altro. E Hawking ce lo dice bene, in poche parole, ma esse ci dicono tanto, rendendoci chiari i motivi per cui proviamo la paura. La paura compare per renderci consapevoli di avere, in un quel momento, un obiettivo vitale, qualcosa di ancora più importante della paura stessa. 


White Cosmos

Bolle

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Incredibilmente solo...e vuoto....e spento...cammini a testa bassa nella folla perché meno gente possibile possa guardarti o riconoscerti....e così si crea quella piccola bolla.....quella piccola potente bolla che ci isola è difende da gli occhi del mondo. All'inizio era una difesa questa. Ora una dipendenza. Anch'essa. Non riesco più a farne a meno, ogni tanto incrocio due occhi....che magari mi dicono anche qualcosa, ma poi riabbasso lo sguardo. E non se ne esce più.


Buio Totale

Una volta c'era... o è morta l'incertezza, e la speranza è grave.


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Una volta c'era Basaglia, 
Una volta c'era l'inclusione, 
Una volta c'era la partecipazione, 
Una volta c'era la comunicazione, 
Una volta c'era l'accoglienza, 
Una volta c'era la creatività,
Una volta c'era l'emotività, 
Una volta c'era il centro diurno, 
Una volta c'era... ma c'era una volta? 
Forse c'era o forse non c'era.... 
Tutti vivevamo nell' incertezza. 
Un'incertezza che ci attanagliava, che ci consumava, che ci addolorava. 
Oggi finalmente abbiamo la certezza!!! 
Era ora, cribbio!! 
NON C'È!!! 

Nonno Elpho

Fantozzi ragionier Ugo... alle prese con i fruttariani!

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Benmangiati e benmangiate a tutte e tutti dal vostro panciuto Fantozzi ragionier Ugo! Oggi vorrei darvi conto di una guerra, una battaglia asprissima, una tenzone, una lotta interiore (e anche esteriore) che sto conducendo da qualche giorno, una lotta contro me stesso che avrebbe come scopo... trasformarmi in un fruttariano! Come forse sapete i fruttariani sono una minoranza ancora più estrema rispetto ai vegetariani e ai vegani, i fruttariani dicono no non solo alla carne e al pesce, ma anche al latte, formaggio, latticini vari, caffè, pane, pasta, patatine e schifezze varie, insomma i fruttariani mangiano solo frutta e sostengono che la nostra situazione alimentare naturale sarebbe questa. Del resto, ci aggiungo io, Eva mangiò la famosa mela e venne cacciata dall'Eden insieme ad Adamo, ma in fondo era solo una mela, non era una bistecca fiorentina con contorno di patate fritte! I fruttariani dicono di essere molto felici, dicono che mangiare solo frutta migliora di molto la salute fisica, l'organismo si depura dalle tossine, e il sangue si pulisce, perché a loro dire gli onnivori hanno il sangue perennemente sporco a causa della loro alimentazione errata, e dicono anche che il sangue sporco è la causa di tutte le malattie! Inoltre i fruttariani sostengono che il colon degli onnivori è perennemente sporco, pieno di cacca praticamente sin dalla nascita, e la via fruttariana quindi sarebbe una via per diventare... sempre meno stronzi, scusate il francesismo! Però io, come Fantozzi ragionier Ugo, ho le mie abitudini, abitudini anche sbagliate sicuramente, e sto cercando di abituarmi alla dieta fruttariana, ma ogni tanto torno indietro, e mi faccio un piatto di pasta! Stanotte alle tre ancora non riuscivo a dormire e allora ho ceduto alla tentazione, e mi sono cotto 100g di pasta. Forse, e lo diceva anche Franco Spina (vedi un precedente articolo), per diventare fruttariani ci vuole un po' di tempo, e quindi cerco di rinunciare alla mia tanto amata pizza, alla frittatona di cipolle con rutto libero, alla pasta che mi facevo per cena tutte le sere... Però fin adesso sto mangiando quasi sempre banane, sto diventando mr Banana, Banana Joe, e proverò quindi a togliere la pasta un po' per volta, e speriamo bene...!!!


Fantozzi ragionier Ugo

venerdì 4 luglio 2025

Freddo sapore estivo

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Penso che nessuno di noi, d'estate, la stagione più calda dell'anno, nella quale si suda e si boccheggia, possa fare a meno del principe delle merende pomeridiane, ma non solo. Infatti esso può tranquillamente rappresentare o addirittura sostituire un intero pasto. Sto parlando naturalmente del gelato.
Se pensiamo all'estate, non possiamo di conseguenza non pensare e desiderare un freddo e rinfrescante gelato ai gusti che più ci piacciono. Oppure, se siamo curiosi buongustai, ci lanciamo nello sperimentarne di nuovi, gusti che abbiamo sempre visto esposti nelle gelaterie ma che non hanno mai poi così tanto attirato la nostra attenzione tanto da produrre un desiderio così predominante da decidere di scegliere proprio lui. Oppure ancora, gusti, anche con variegature, appena creati, che il giorno prima non c'erano e oggi ci sono, che se siamo dei veri temerari del gelato e nulla ci spaventa anche se vediamo dei colori un po' insoliti e sul cartellino c'è scritto: "ostrica e cicoria", scegliamo di provarli, vada come vada ma anche e soprattutto per poter dire agli amici e a chi ti vuole bene: "io, me medesimo, qui lo dico e qui lo nego, ho assaggiato il gelato ostrica e cicoria!" Da quel momento in poi però chi ti voleva bene, ti vuole un po' meno bene. Ma a me che me frega! Basta che mi godo un buon gelato e il mio momento di freddo relax. E adesso un po' di storia.
Le origini del gelato e la sua relativa invenzione rappresentano da sempre un tema molto dibattuto. Nell'antichità probabilmente, facile pensarlo, si refrigeravano frutta, latte, miele ed altro per conservarli e tenerli come scorta di cibo per momenti di necessità. Purtroppo per noi italiani esistono opinioni secondo le quali il vero e proprio gelato avrebbe le sue origini in Cina. In quei luoghi lontani, nel 2000 avanti Cristo, infatti ci sono antiche tracce di quello che poi sarebbe diventato il gelato come lo conosciamo: una semplice preparazione che veniva ottenuta miscelando riso stracotto, latte e spezie, che venivano poi solidificati tramite l'immersione nella neve. Il latte così ghiacciato poi si scioglieva al sole.
Secondo altre testimonianze invece questo dolce cremoso e saporito sarebbe una conseguenza dei sorbetti che si preparavano nel medio oriente. Inizialmente si trattava soltanto di succo d'uva versato sulla neve raccolta in montagna. Una leggenda dice che un servitore ubriaco versò per sbaglio del vino sulla neve, portando poi il tutto al re. Il sorbetto, progenitore del gelato, sembrerebbe nato in Persia con il nome di Sharbath. È documentato che gli antichi persiani consumavano in grande quantità ghiaccio arricchito da frutta e succhi di frutta. Questa tradizione arrivò poi nei paesi arabi fino a giungere anche nella nostra Sicilia, dove alcuni ritrovamenti ci fanno pensare all'esistenza di ghiacciaie per conservare la neve sulle Madonie e sui Nebrodi. In Italia, solo nel tardo medioevo, iniziarono a comparire i primi esempi del gelato moderno con latte e frutta ghiacciata.
Fu Caterina de' Medici a presentare alla corte francese uno strano ed innovativo dessert semifreddo cremoso che lasciò tutti incuriositi. Ma secondo alcune fonti, che a noi sicuramente interessano più di altre, la nascita del gelato è da attribuire all'architetto fiorentino Bernardo Buontalenti. L'invenzione sarebbe, in questo caso, italiana. Una piccola raccomandazione per quando mangerete un gelato: se fa molto caldo, esso si scioglierà velocemente se è di buona qualità, quindi affrettatevi a gustarlo su ogni lato prima che un'infinità di gocce appiccicose vi ricoprano tutti i vestiti appena usciti dalla lavatrice. Se rimarrete con la bocca sporca e anche tutta la faccia, chisseneimporta. È ancora meglio!

White Cosmos

Come Alice


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Rieccomi. Mi sono perso di nuovo. E stavolta è molto più difficile ritrovarmi. Ma si sa, che io sono così. Mi perdo e mi ritrovo in continuazione un po' come Alice. Solo che io non ho più il mio Stregatto a suggerirmi la retta via, devo fare tutto da solo. Quanta fatica. E mi impegno, mi sforzo, e mi ritrovo. Per poi perdermi di nuovo. Ma allora che senso ha tutto questo perdermi e ritrovarmi? Non potrei fare come il Cappellaio? In fondo lui sta tanto bene così.....perché si è perso e non si è più ritrovato. No. Io no. Devo ritrovarmi prima o poi anche senza il mio Stregatto, anche senza quella voce della coscienza che mi suggerisce la strada buona. E che porto sempre con me. Devo riuscirci. Questa volta è stata peggio delle altre la strada era più buia e più dissestata ma tutto sommato la botta non mi ha messo al tappeto. Ho incassato bene. Ho pianto e pregato di suggerirmi la retta via....ma non è arrivato nessuno. Anche se io dentro di me so che in qualche modo l'ha fatto. E continuerà a farlo sempre come lo ha sempre fatto....

Instregattabilmente vostro
Buio Totale

Chi vive?

In un gruppo diurno, alcune persone così diverse scrivono di pensieri ed opinioni.

E come al solito mi chiedo, cosa spinge l'universo a concedere loro esistenza sotto intemperie di temperatura?

L'ordine non sembra consumato, quindi ciò ha profondamente senso. 

Si divertono e passano del tempo insieme.

E che il senso sia questo? Un gruppo che vive e l'universo esiste per concedere l'esistenza. 

Quindi che mi sorprendo quando tutto mi pare così ordinato? 

Così infinito, l'universo sta a questo piccolo gruppo come starebbe ad abitanti di costellazioni. 

Ne deduciamo che la condizione che permette la vita è essa stessa il permesso attivo di vivere.

Muore solo chi muore e vive solo chi vive.

Lo ha stabilito l'Universo e chi va contro l'universo viene da esso ucciso.

Ma noi siamo qui a vivere sotto il sole e chi vive non è morto e non lo sarà per tutto il tempo che vivrà.


                                                                                                                         Simmaco




GUERRA TRA IRAN E ISRAELE




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Le relazioni tra Iran e Israele non sono sempre state quelle che vediamo oggi,  caratterizzate da odio e rivalità. Tra accordi e tensioni, percorriamo le tappe principali dei  rapporti geopolitici tra i due Paesi, che ambiscono ad essere la principale potenza  regionale in Medio Oriente. In tempi recenti la tensione tra Israele e Iran è cresciuta  sempre di più e cerchiamo di capirne le ragioni. I due Paesi, d'altro canto, vista la loro  posizione e influenza in Medio Oriente, aspirerebbero a diventare la principale potenza  geopolitica della regione. Tuttavia i rapporti tra i due Stati non sono sempre stati quelli che  vediamo oggi. In questo articolo vediamo in breve la storia delle relazioni geopolitiche tra  Iran ed Israele negli ultimi decenni e le ragioni storiche della situazione attuale. Quando,  dopo la Seconda Guerra Mondiale, iniziò a essere discusso il Piano di Partizione della  Palestina nel 1948, l’Iran fu tra i Paesi che si schierarono contro il piano proposto  dall’ONU, essendo a favore di uno Stato federale palestinese, con un unico Parlamento e  diviso in cantoni arabi ed ebrei. Nel 1953 in Iran ci fu un colpo di stato, sostenuta dagli  Stati Uniti, durante la quale lo Scià iraniano rovesciò il governo democraticamente  eletto. Durante questo periodo le relazioni tra Iran ed Israele migliorarono sensibilmente,  fino alla rivoluzione iraniana del 1979. I due Paesi, infatti, durante la Guerra Fredda erano  entrambi alleati, e aumentò anche il loro sodalizio commerciale, poiché l’Iran diventò uno  dei principali fornitori di petrolio per Israele. I due Paesi avevano anche altri interessi  comuni, come combattere le fazioni di opposizione iraniane che volevano rovesciare il  governo dello Scià di Persia e che sostenevano le milizie degli Hezbollah in Libano in  ottica anti-israeliana. Prima della rivoluzione iraniana del 1979, inoltre i gruppi di  opposizione iraniani iniziarono a stringere legami con l’Organizzazione per la Liberazione  della Palestina, guidata da Arafat. Nel 1979 iniziò la rivoluzione iraniana, in seguito alla  quale nacque la Repubblica islamica dell’Iran. Da questo momento in poi i rapporti tra  Israele ed Iran cambiarono notevolmente: i gruppi islamici sciiti, infatti, non riconobbero più  la legittimità dello Stato di Israele e iniziò un periodo denominato “pace fredda” che durò  fino agli inizi degli anni ‘90, durante la quale il sostegno iraniano alla causa palestinese  aumentò sempre di più e l’Iran colse l’occasione per porsi alla guida della questione  palestinese. Con la fine della Guerra Fredda iniziò a verificarsi un cambio di scenario:  Israele, infatti, con il nuovo governo , iniziò a imporsi sempre di più come attore egemone  nella regione. Contemporaneamente iniziò ad assumere una posizione più dura nei  confronti della popolazione palestinese, non rispettando i confini territoriali stabiliti dagli  Accordi di Oslo delle Nazioni Unite. Questa situazione sfociò in quella che è conosciuta  come la Prima Intifada. Oltre a questo, le tensioni tra i due Paesi sono state anche
generate dai finanziamenti militari iraniani ai movimenti islamici come la Jihad islamica e   Hamas e allo sviluppo della tecnologia nucleare iraniana, che l’Iran sostiene sia sviluppata  solo per scopi civili, ma che è vista da Israele e dall' Occidente come una grave minaccia  alla sicurezza planetaria.




Blue Jacket

venerdì 27 giugno 2025

Fantozzi ragionier Ugo... alle prese con le slot machines!

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Bengiocati e bengiocate a tutte e tutti dal vostro imperdibile Fantozzi ragionier Ugo! Oggi intendo esporvi una mia teoria sul gioco delle slot machines, teoria che ho appena iniziato a mettere in pratica! Come forse ricordate da precedenti articoli io la sera mi diletto a giocare a poker online con la piattaforma Texas Poker e gioco solo fiches e non soldi veri! Comunque Texas Poker è un vero e proprio casino online, oltre al poker ci sono anche il blackjack, la roulette e anche le slot machines! Io attualmente ho accumulato 2.8 miliardi di fiches, quasi del tutto giocando a poker al sesto livello, e fin adesso non ho pensato di interessarmi alle slot, un po' perché il poker è un confronto diretto tra giocatori, mentre le slot sono un gioco nel quale ci si confronta direttamente con la Dea bendata, la fortuna, e io come Fantozzi ragionier Ugo, non dovrei essere in teoria granché fortunato. Ma che cos'è veramente la fortuna? Esiste la fortuna? C'è la possibilità di attirare a sé la fortuna? Non so rispondere a questa domande, ma posso ipotizzare che la fortuna è energia, o comunque l'energia attira la fortuna, infatti quando gioco a poker e mi sento "bello carico" spesso vinco. Poi una cosa che mi succede da un po' di tempo è vedere i numeri doppi praticamente dappertutto, guardo che ore sono sul telefono e vedo che sono le 10 e 10, le 11 e 11, o le 12 e 12 etc. Navigando su internet ho letto che ad alcune persone capita di vedere i numeri doppi e alcuni siti dicono che i numeri doppi sono "numeri angelici". Poi ho iniziato a fare caso che durante le partite di calcio in tv ci sono i numeri doppi formati dal numero dei minuti e dei secondi, tipo il 21° minuto e 21 secondi, etc, e ho anche fatto caso che quasi sempre nelle partite di calcio, il numero doppio coincide con un momento di stasi della partita, la palla in fallo laterale o insomma un momento in cui non succede gran che. Allora da questo mi è venuta l'idea che potrei giocare alle slot pigiando il pulsante della slot in corrispondenza di un numero doppio, ipotizzando anche che in un qualche modo i numeri doppi siano fonte di energia. I risultati dei miei primi esperimenti sono abbastanza positivi. Solo sto cercando di capire se devo premere il pulsante delle slot in corrispondenza di un numero doppio, oppure se devo fermare la slot in corrispondenza di un numero doppio, o una via di mezzo tra questi due!


Fantozzi ragionier Ugo

Obiettivo: pancia piatta

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Come tutti sappiamo l'estate ormai sta arrivando. Anzi direi che è proprio arrivata, ce ne siamo accorti tutti. Probabilmente anche un po' in anticipo. Le temperature si stanno giorno dopo giorno innalzando, innescando così alcuni cambiamenti a livello corporeo, assolutamente evidenti. Il caldo ci fa innanzitutto sudare, io personalmente sudo un sacco; ci fa sentire affaticati facilmente, fiacchi, anche se non facciamo nulla di straordinario; ci fa percepire la necessità di idratarci, di bere, molto più che durante l'inverno; ci spinge spontaneamente a cercare luoghi con aria più fresca, che ci dia sollievo, che lenisca un po' la nostra sofferenza dovuta al caldo eccessivo. Vogliamo parlare anche delle carissime zanzare? Mah... per il momento lasciamo stare, perché non sono il focus dell'articolo di oggi. E comunque ci sarebbe poco da dire. Sappiamo già tutti perfettamente quale tormento rappresentano per noi ogni estate. 

Ma in ultimo, con l'avvicinarsi dell'estate, tutti noi iniziamo sempre più a preoccuparci della nostra forma attuale, perché a breve, durante le vacanze o in semplici occasioni di vita cittadina, come può essere ad esempio in piscina, ci dovremo scoprire, mostrando a tutti inevitabilmente il nostro corpo. Ci spogliamo dei nostri abiti e anche delle nostre sicurezze che essi ci garantiscono e ci vestiamo delle emozioni che possono caratterizzare questo momento. Così decidiamo nell'ultimo, ultimissimo periodo prima dell'estate, di correre ai ripari. Spesso facendo una vera e propria corsa contro il tempo. Eeh! È proprio questo il punto: ci si è mossi in tempo per ottenere la forma desiderata? La risposta a questa domanda non c'è, è un'incognita, una scommessa con se stessi. L'obiettivo però ce l'abbiamo tutti chiaro in mente ed è composto semplicemente da due parole: pancia piatta! 

La pancia piatta in tempo per l'estate è solitamente la cosa che tutti desiderano. C'è colui che la vorrebbe e si adopera per ottenerla, con impegno e fatica, e c'è chi, pur avendocela, la vorrebbe ancora più piatta, anche se questo ha poco senso ed è inoltre difficilmente praticabile. Più che essere piatta, come potrebbe essere? Facendo un passaggio di prospettiva e anche di obiettivi forse, anzi sicuramente, una risposta c'è e questa volta è composta da quattro semplici parole: pancia piatta e scolpita, ovvero "addominali". Eeh, uno potrebbe dire: "È una parola!" Oppure potrebbe rinunciare a prescindere pensando sia impossibile o comunque troppo faticoso ottenerli. Vuoi per pigrizia verso l'attività fisica (fare addominali è considerato faticoso); vuoi perché non si riesce a fare una piccola dieta o a mangiare un po' di meno, spesso semplicemente si rinuncia pur rimanendo comunque il sogno principale per la nostra estate. Chi di noi non vuole fare colpo mostrandosi per la prima volta agli altri? Alzi la mano chi non lo ha mai desiderato anche solo una volta nella vita.

Eppure vi dò una bella notizia: è possibile! Sì, esattamente così! Ottenere una pancia, un addome piatto e scolpito non solo è possibile ma è anche relativamente facile nella pratica. Non c'è da fare niente di che, niente di particolare. E soprattutto, ascoltate bene, non bisogna nemmeno ammazzarsi di addominali per avere l'addome in vista. Questo infatti dipende solo ed unicamente dalla percentuale di massa grassa, la quale è soggettiva e strettamente legata all'introito calorico quotidiano, settimanale o mensile. Con rapporti diversi relativamente al tempo che ci si è prefissati dovremo di conseguenza agire ed impegnarci per ottenere il risultato desiderato. 

Quindi ragazzi e ragazze, niente paura, niente ansia, solo un po' di impegno iniziale e soprattutto pazienza ma poi vedrete che la strada è spianata davanti a voi.


White Cosmos

venerdì 20 giugno 2025

La paura fa 90? Forse no!!

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Oggi il vostro nonnino vi parlerà di un fatto che gli è accaduto sabato 14 giugno. Mi trovavo in quel di Ottavia con degli amici per partecipare ad un evento benefico dove avrei dovuto suonare e cantare. Avrei dovuto appunto, ma... . Ho suonato ed ho cantato, anzi ho provato a farlo , ma... . E già!! Avrei dovuto, ma non ci sono riuscito, o per essere più precisi ho cantato na monnezza. E già!!! Ma che cosa è successo?? Troppo caldo?? faceva caldo erano le 18:30, ma... . Troppa calca? Ehmm No!! Troppa ... em no! Ero stanco e un po' bolso? Be si! ero stanco e un pochino bolso, ma non era questo che ha influito sulla mia performance (adsolina che paroloni), ma forse e dico forse , a "fregarmi" è stata la mia inquietudine, il mio timore, la mia paura. La poetessa Ada Luz Marquez disse :" non possiedo nessuna verità, tranne che l'amore è l' unica cosa reale e che un giorno morirò."(dalla mia libertà). Io non so se l'amore sia l'unica cosa reale ed ho persino qualche dubbio sul fatto che morirò (sono già morto? Rinato?), ma sono sicuro che ho, ho avuto e avrò paura! Ho già citato un aforisma di Martin Luther King : " un giorno la paura bussò alla porta il coraggio andò ad aprire e non trovò nessuno" , ma a volte, come è successo a me, in questa occasione il coraggio non è andato ad aprire, e allora?? Allora ci vuole un'altra citazione: " Ho provato terrore in ogni attimo della mia vita e non gli ho mai - mai - permesso di impedirmi di fare quello che volevo fare". Lo affermava Georgia O' Keefe famosa pittrice statunitense. E sapete che vi dico?? Parole Sante!! Anzi Piddiche. 

Nonno Elpho

Da uomo a...



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Tutti noi penso, abbiamo sempre desiderato fare cose che normalmente vengono viste male, cose che non ci è consentito fare o semplicemente che noi pensiamo, siamo convinti che non venga permesso fare o che non sia il caso. Questo per via di ciò che sappiamo della vita comunitaria ovvero vita in comune, quella vita sociale che tanto ci offre quanto ci "proibisce", ci inibisce noi così ci sentiamo inibiti in ciò che ci piacerebbe tanto fare in libertà e così nei fatti siamo noi stessi i primi a non concedercele tali libertà. D' altra parte è pure giusto avere delle regole sociali, dei limiti oltre i quali non possiamo spingerci, altrimenti ognuno, sentendosi completamente libero di fare ciò che vuole, farebbe esattamente ciò che vuole oltrepassando o calpestando addirittura i diritti degli altri. E questo anche non va bene. Potendo fare una riflessione però, una libertà me la prendo: quella di dire che è un gran peccato.
Una via di fuga da questo sistema però c'è ed è un' altra volta il teatro. Anzi, nello specifico il palcoscenico. Questa parola racchiude tanto dentro di sé anzi direi che racchiude un mondo. Anzi mille, infiniti mondi con infiniti personaggi. Tutto fittizio certo, tutto inventato appositamente per sfuggire, per aggirare la realtà delle cose, che a volte è triste e limitante per dar forma ad una realtà alternativa la quale,  una volta saliti sul palcoscenico diventa vera per noi. Diventa la Nostra Realtà, quella che abbiamo sempre desiderato e che, almeno per un po' abbiamo tutto il permesso di vivere e di appropriarcene la realtà che ci aspetta sul palcoscenico è lì per noi, su misura per noi e non aspetta altro che incontrarci, conoscerci, per cominciare a vivere grazie a noi.
Io sul palcoscenico posso fare e essere chiunque o qualunque cosa e vivere qualunque vita senza limiti, senza restrizioni e soprattutto senza giudizi. Ma anche, per fortuna, senza provare vergogna perché semplicemente là sopra, su quelle assi di legno, non ci vado io ma un personaggio che fino ad un attimo prima non esisteva e che grazie al teatro e grazie a me, può esistere con un corpo, una mente e mille emozioni.

White Cosmos

Colori






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È piacevolmente strano in questi giorni. Come un infinita allucinazione. Vedo colori ovunque (cosa assai piacevolmente strana). Tra alti, bassi, andate e ritorni, conclusioni e ritorni. Mi perdo 1000 volte per poi ritrovarmi 1001. E cosa molto importante....sto appoggiato al ponte col Tevere alle spalle. Eh si avete capito bene. Non sto guardando di sotto cercando il coraggio. Non mi interessa per ora. Per ora mi interessa esserci per le persone a cui voglio bene e che mi vogliono bene...e tanto. E tutto ciò è piacevolmente strano. Perché è la prima volta. Sono riuscito ad uscire del tutto dal letargo senza tenere la capoccetta per metà dentro la tana. E tutto ciò è molto piacevole e strano. Mi è capitato di ridere in questi giorni. Ma come non ridevo da anni e anni, mi ero anche dimenticato come si facesse. E tutto è piacevolmente strano...È PIACEVOLE E STRANO.
Buio......




Il ragionier Fantozzi... e il blocco dello scrittore!


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Benimpediti e benimpedite a tutte e tutti dal vostro molto bloccato Fantozzi ragionier Ugo! Oggi sono a corto di idee più del solito, e quindi vorrei parlarvi di qualcosa, ma di che cosa? Posso provare a fare una ricapitolazione, fin adesso ho ammorbato il blog del centro diurno con vari argomenti, per prima cosa la musica, la musica celeste e blu, l'informatica ternaria e quaternaria, la matematica rossa e blu, varie idee sulla fantascienza, la faccenda che io credo agli ufo e all'esistenza di varie razze extraterrestri, la filosofia proletaria e operaia, il calcio col tikitaka e il super tikitaka, la cucina fantastica con piatti a quattro ingredienti e perché no pure a sette, l'agricoltura naturale che viene convertita in tetracultura e anche setticultura, il teatro proletario e il teatro operaio, con scene nelle quali compaiono tre o quattro attori / attrici etc etc... Ma insomma, mi direte, che stai affà? Stai a da' i numeri? Ma allora sei matto! Ah ah ah ah! Potrei pure essere matto e allora transeat, tanto i miei articoli lasciano proprio il tempo che trovano e purtroppo posso mettere in pratica per il momento ben poco di tutto ciò, posso rompervi le scatole all'infinito con le mie suonate di chitarra con gli accordi celesti, ma i miei sono tentativi puramente fantozziani, il mondo non cambia, non ne vuole sapere di cambiare, oggi c'è l'ennesimo sciopero del venerdì, e anche i lavoratori mi pare di poter dire che non ne vogliono sapere di cambiare, gli va bene il capitalismo, con qualche correzione magari, ma sempre di capitalismo si tratta, e al partito socialista vedo sempre le stesse facce da oltre 25 anni! L'amore poi... vogliamo battere il tasto più dolente di tutti? Sono solo da più di vent'anni, praticamente ancora non ho dimenticato la mia ex, è tutta colpa di Luca Carboni e della sua canzone "Le storie d'amore", canzone che sto studiando e con la quale vi ammorberò prossimamente. Che altro dire? Eccezionale il monologo iniziale di Francesco Nuti nel film "Son contento", lui che parla con una poltrona vuota dicendole le cose che voleva dire di lì a poco alla sua ragazza che lo stava lasciando. Insomma oggi non sapevo che scrivere e sono passato dal dare i numeri a parlare d'amore! Basta così, ho riempito una pagina!


Fantozzi ragionier Ugo

venerdì 13 giugno 2025

Amore mio



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Amore mio, 

io ti accarezzo con gli occhi.

Amore mio,

io ti abbraccio con l' anima.

Amore mio,

 io ti bacio con il cuore.

Amore mio,

ti amo con tutto me stesso

e forse di più...

Anzi senza forse

di più, di più, di più, di più, di più!!!


Nonno Elpho

Chiesa o racconto di fantascienza? (seconda parte)


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Dopo aver raccontato nel precedente articolo, la storia da cui trae origine la Chiesa di Scientology, incredibile quanto, ad immaginazione, ed assurda, in quanto è esattamente da essa che gli adepti traggono ispirazione e la loro fede, in questa seconda parte parlerò di tutto ciò che viene dopo, ovvero: dottrina, pratica e business. 
Inizio con il dire che tutto nasce con la pubblicazione del libro più importante di L. Ron Hubbard: "Dianetics". La scienza moderna della salute mentale. Esso conterrebbe il risultato di venti anni di ricerche sull'uomo e sulla mente. E considerando solo ed unicamente il libro in sé e per sé si potrebbe tranquillamente pensare che sia un testo in cui, basandosi su degli studi fatti da persone serie, che hanno studiato, che sono diplomate e che sono quindi, per definizione, curiose di sapere, ogni nozione citata sia affidabile. Ed al termine delle loro ricerche, abbiano voluto mettere a disposizione della collettività tutto il sapere che hanno ricavato. Io stesso, imbattendomi in un libro con un tale titolo, penserei questo. La differenza però sta nel fatto che da questo Hubbard inizierà a dar vita a tutto ciò che poi verrà racchiuso nella Chiesa di Scientology. 
Le critiche iniziarono ad arrivare da ogni dove. "Scientific American", la rivista scientifica più importante di America, fondata nel 1845 affermò: "il libro contiene più promesse e meno prove per pagina di qualsiasi pubblicazione, dall'invenzione della stampa". 
Dianetics ebbe comunque molto successo, e nel 1953, Ron Hubbard fondò la Chiesa di Scientology.
Essa, durante il suo periodo di espansione e di crescita, iniziò a proporre soluzioni a problemi reali, come problemi di droga e d'istruzione.
Nel corso degli anni, con lo scopo di farsi conoscere e promuovere la Chiesa, Hubbard organizzò una vera e propria flotta di navi chiamata "Sea Organization", le quali attraccavano nei vari porti del mondo. Alcuni Paesi però, impedirono alle sue navi di approdare, anche per via di alcuni suoi problemi giudiziari, ma non solo. 
Io personalmente non li biasimo ed anzi, alla stregua di una qualunque associazione religiosa, o pseudo tale, mi sarei comportato nello stesso modo, come del resto faccio tutt'ora. Io tengo alla larga chiunque possa vagamente assomigliare, secondo i miei metri di giudizio e le mie capacità di comprensione delle persone, a qualcosa del genere.
La biografia del fondatore, che circola all'interno della Chiesa, lo descrive con tratti di esaltazione e vicende straordinarie, elevando la sua figura ad un livello sovrannaturale, come fosse un dio sceso sulla Terra per servire il mondo. La realtà dei fatti racconta però tutt'altro.
Nel luglio 1952 si legge che: "divenne il primo ad isolare scientificamente, misurare e descrivere lo spirito umano". Si arriva anche all'invenzione di vicende in realtà mai avvenute. Ron Hubbard viene così a tutti gli effetti divinizzato. 
Nella sua presentazione in Scientology si scrive che, nei suoi libri, ci sono le risposte ai misteri più profondi della vita: l'esistenza, la morte, eccetera.
Ma adesso voglio passare alla dottrina. Reggetevi forte e contenete i vostri impulsi emotivi, sennò rischiate di entrare in stato di estasi.
La dottrina principale parla della liberazione dell'anima chiamata "Thetan". Il Thetan è fonte di ogni creazione ed è la vita stessa. Appare evidente che lo spirito è immortale e possiede capacità molto superiori a quelle a cui si pensava. Esso ha una mente e possiede un corpo. Si è reincarnato e continuerà a reincarnarsi innumerevoli volte. E' un'entità immateriale, buona e onnisciente. Ciò che frena la piena realizzazione del Thetan sono le immagini negativi e traumatiche chiamate "Engram". Quindi bisogna liberare lo spirito dagli Engram. Il processo di liberazione viene chiamato "Auditing". Colui che si sottopone a tale processo e viene liberato, viene chiamato "auditor". Lo strumento utilizzato per la liberazione viene chiamato "e-meter". Viene definito "uno strumento elettrico religioso" che deve aiutare l'auditor ad individuare gli Engram attraverso delle scariche elettriche ed ad eliminarli. 
Siete ancora in voi? O avete bisogno di una pausa per riprendervi?
Per essere classificato come auditor e passare al livello successivo, ogni persona deve compiere certe azioni o possedere determinate abilità. 
I tre principali livelli sono: 1) Pre-Clear; 2) Clear; 3) Operating Thetan (OT). Un Operating Thetan è colui che ha raggiunto uno stato di consapevolezza di sé stesso e dell'ambiente che lo circonda.
Man mano che diventa più OT, diventa più potente, più stabile e più responsabile. 
Per finire, dovete sapere (lo so, non ci avreste mai pensato), che per le sessioni di auditing e per diventare sempre più potente salendo di livello, bisogna sborsare un po' di soldi ed alleggerirsi le tasche di parecchio. 
Eehh... ma dopo sì! Ci si sente veramente più leggeri! Diciamo che ci si sente... liberati! 
Vi lascio con una frase: "A piece of blue sky". Questa sarebbe una frase che Hubbard pronunciò all'apertura di un centro di Scientology, ovvero: "Vendiamo alle persone un pezzo di cielo blu".


White Cosmos

FUORI




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Di recente ho visto il film “fuori” al cinema e mi sembra opportuno fare una breve recensione. Fuori, il nuovo film di Mario Martone in gara attualmente a Cannes, racconta di un frammento di vita di Goliarda Sapienza, scrittrice italiana nota soprattutto per il romanzo L' arte della gioia, pubblicato postumo. La scrittrice Goliarda Sapienza finisce in carcere, dove l’incontro con alcune detenute si rivela un’esperienza di rinascita. Uscita di prigione, Goliarda stringe un legame profondo con Roberta, delinquente abituale e attivista politica. Valeria Golino regala una buona interpretazione nel ruolo di Goliarda Sapienza. Con una attenta capacità di sfumature, la Golino incarna bene la complessità della scrittrice: la sua fragilità e la sua forza, il suo spirito ribelle e la sua sensibilità acuta, la sua capacità di osservazione e la sua profonda umanità. Accanto a lei, Matilda De Angelis brilla nel ruolo di Roberta, portando sullo schermo un’intensità vibrante e una presenza magnetica. La chimica tra le due attrici è palpabile e il loro rapporto si sviluppa con una naturalezza che commuove, costruendo progressivamente uno dei legami più autentici visti recentemente sul grande schermo. La vera magia di “Fuori” sta nel suo ribaltamento di prospettiva. Il carcere, tradizionalmente luogo di privazione della libertà, diventa paradossalmente per Goliarda uno spazio di liberazione. Le scene ambientate a Rebibbia sono di una potenza straordinaria. La macchina da presa si muove con rispetto e intimità tra i corridoi e le celle, catturando momenti di straordinaria umanità: le confidenze notturne, le risate improvvise, la solidarietà femminile che fiorisce in un contesto di privazione. Martone evita ogni cliché carcerario per mostrarci, invece, come in questo spazio si creino relazioni di una sincerità e di una profondità incredibili. Una volta fuori dal carcere, il film ci immerge in una Roma torrida e contrastante degli anni Ottanta, magnificamente fotografata da Paolo Carnera. Martone ricostruisce meticolosamente l’atmosfera di quell’epoca, un periodo di transizione e contraddizioni per l’Italia, dove alle tensioni politiche si mescolavano nuove forme di espressione e libertà personale. In questo contesto, il percorso di Goliarda e il suo rapporto con Roberta emergono come una forma di resistenza silenziosa ma potente. Non è semplicemente amicizia, non è solo attrazione, non è solidarietà: è un’alleanza, un riconoscersi reciproco che va oltre le convenzioni sociali. Fuori è un film che affascina per le sue intenzioni e per le intense interpretazioni di Valeria Golino e Matilda De Angelis, ma che fatica a coinvolgere davvero.

Blue Jacket

venerdì 6 giugno 2025

4 chiacchere con... Meta AI!

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Benvirtualizzati e benvirtualizzate a tutte e tutti dal vostro Fantozzi ragionier Ugo AI! Oggi non ho grandi idee, tranne per il fatto che due giorni fa ho avuto una interessante conversazione con Meta AI, l'intelligenza artificiale che il signor Mark Zuckerberg ha voluto integrare dentro WhatsApp! Infatti ho aggiornato da poco WhatsApp e mi è apparsa nella "Home" l'icona dell'intelligenza artificiale, e quindi mi sono lanciato a porre delle domande sui temi che più mi interessano, la politica, l'intelligenza artificiale stessa, la musica celeste, l'ufologia, la guerra Russia Ucraina, i centri di salute mentale. Devo dire che come mi aspettavo, l'intelligenza artificiale dà risposte molto standard, e risposte che prevedevo, e alla fine l'ho accusata anche di essere borghesuccia, e mi ha pure ringraziato! Per quanto riguarda la politica le ho chiesto se conosce il partito socialista e il suo giornale e mi ha detto di sì, però poi gli ho chiesto se legge il giornale e mi ha detto di no perché Meta AI sostiene di essere neutrale in politica e di non prendere posizione. Allora l'ho presa in castagna e le ho ricordato che Meta AI è di proprietà di Mark Zuckerberg, il quale ha delle idee politiche o quantomeno delle opinioni, e le ho detto che il signor Zuckerberg, adesso che ha integrato l'AI dentro WhatsApp è ancora più plutocrate! Allora Meta AI mi ha risposto in modo piccato ribadendo il suo essere super partes. Poi come avevo già fatto con Chat gpt, le ho posto una domanda sulla musica che mi interessa, la musica celeste e blu, e anche Meta AI, come Chat gpt, è cascata dal pero e mi ha detto di non saperne nulla e mi ha chiesto di fornirle ulteriori informazioni. Poi sono passato a porre domande di ufologia, e come prevedevo Meta AI sostiene la versione ufficiale che non ci sono prove dell'esistenza di altri pianeti abitati. Poi le ho chiesto che opinione ha sulla guerra Russia Ucraina, chi ha ragione dei due contendenti, e mi ha detto nuovamente di essere super partes, una risposta furbetta. Poi le ho chiesto sui centri di salute mentale , che cosa pensasse sull'esistenza dei cosiddetti matti. Ancora una volta una risposta furba nella quale Meta AI sosteneva che non c'è una chiara distinzione tra normale e patologico!

Fantozzi ragionier Ugo