venerdì 13 giugno 2025

FUORI




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Di recente ho visto il film “fuori” al cinema e mi sembra opportuno fare una breve recensione. Fuori, il nuovo film di Mario Martone in gara attualmente a Cannes, racconta di un frammento di vita di Goliarda Sapienza, scrittrice italiana nota soprattutto per il romanzo L' arte della gioia, pubblicato postumo. La scrittrice Goliarda Sapienza finisce in carcere, dove l’incontro con alcune detenute si rivela un’esperienza di rinascita. Uscita di prigione, Goliarda stringe un legame profondo con Roberta, delinquente abituale e attivista politica. Valeria Golino regala una buona interpretazione nel ruolo di Goliarda Sapienza. Con una attenta capacità di sfumature, la Golino incarna bene la complessità della scrittrice: la sua fragilità e la sua forza, il suo spirito ribelle e la sua sensibilità acuta, la sua capacità di osservazione e la sua profonda umanità. Accanto a lei, Matilda De Angelis brilla nel ruolo di Roberta, portando sullo schermo un’intensità vibrante e una presenza magnetica. La chimica tra le due attrici è palpabile e il loro rapporto si sviluppa con una naturalezza che commuove, costruendo progressivamente uno dei legami più autentici visti recentemente sul grande schermo. La vera magia di “Fuori” sta nel suo ribaltamento di prospettiva. Il carcere, tradizionalmente luogo di privazione della libertà, diventa paradossalmente per Goliarda uno spazio di liberazione. Le scene ambientate a Rebibbia sono di una potenza straordinaria. La macchina da presa si muove con rispetto e intimità tra i corridoi e le celle, catturando momenti di straordinaria umanità: le confidenze notturne, le risate improvvise, la solidarietà femminile che fiorisce in un contesto di privazione. Martone evita ogni cliché carcerario per mostrarci, invece, come in questo spazio si creino relazioni di una sincerità e di una profondità incredibili. Una volta fuori dal carcere, il film ci immerge in una Roma torrida e contrastante degli anni Ottanta, magnificamente fotografata da Paolo Carnera. Martone ricostruisce meticolosamente l’atmosfera di quell’epoca, un periodo di transizione e contraddizioni per l’Italia, dove alle tensioni politiche si mescolavano nuove forme di espressione e libertà personale. In questo contesto, il percorso di Goliarda e il suo rapporto con Roberta emergono come una forma di resistenza silenziosa ma potente. Non è semplicemente amicizia, non è solo attrazione, non è solidarietà: è un’alleanza, un riconoscersi reciproco che va oltre le convenzioni sociali. Fuori è un film che affascina per le sue intenzioni e per le intense interpretazioni di Valeria Golino e Matilda De Angelis, ma che fatica a coinvolgere davvero.

Blue Jacket

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