venerdì 4 luglio 2025

GUERRA TRA IRAN E ISRAELE




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Le relazioni tra Iran e Israele non sono sempre state quelle che vediamo oggi,  caratterizzate da odio e rivalità. Tra accordi e tensioni, percorriamo le tappe principali dei  rapporti geopolitici tra i due Paesi, che ambiscono ad essere la principale potenza  regionale in Medio Oriente. In tempi recenti la tensione tra Israele e Iran è cresciuta  sempre di più e cerchiamo di capirne le ragioni. I due Paesi, d'altro canto, vista la loro  posizione e influenza in Medio Oriente, aspirerebbero a diventare la principale potenza  geopolitica della regione. Tuttavia i rapporti tra i due Stati non sono sempre stati quelli che  vediamo oggi. In questo articolo vediamo in breve la storia delle relazioni geopolitiche tra  Iran ed Israele negli ultimi decenni e le ragioni storiche della situazione attuale. Quando,  dopo la Seconda Guerra Mondiale, iniziò a essere discusso il Piano di Partizione della  Palestina nel 1948, l’Iran fu tra i Paesi che si schierarono contro il piano proposto  dall’ONU, essendo a favore di uno Stato federale palestinese, con un unico Parlamento e  diviso in cantoni arabi ed ebrei. Nel 1953 in Iran ci fu un colpo di stato, sostenuta dagli  Stati Uniti, durante la quale lo Scià iraniano rovesciò il governo democraticamente  eletto. Durante questo periodo le relazioni tra Iran ed Israele migliorarono sensibilmente,  fino alla rivoluzione iraniana del 1979. I due Paesi, infatti, durante la Guerra Fredda erano  entrambi alleati, e aumentò anche il loro sodalizio commerciale, poiché l’Iran diventò uno  dei principali fornitori di petrolio per Israele. I due Paesi avevano anche altri interessi  comuni, come combattere le fazioni di opposizione iraniane che volevano rovesciare il  governo dello Scià di Persia e che sostenevano le milizie degli Hezbollah in Libano in  ottica anti-israeliana. Prima della rivoluzione iraniana del 1979, inoltre i gruppi di  opposizione iraniani iniziarono a stringere legami con l’Organizzazione per la Liberazione  della Palestina, guidata da Arafat. Nel 1979 iniziò la rivoluzione iraniana, in seguito alla  quale nacque la Repubblica islamica dell’Iran. Da questo momento in poi i rapporti tra  Israele ed Iran cambiarono notevolmente: i gruppi islamici sciiti, infatti, non riconobbero più  la legittimità dello Stato di Israele e iniziò un periodo denominato “pace fredda” che durò  fino agli inizi degli anni ‘90, durante la quale il sostegno iraniano alla causa palestinese  aumentò sempre di più e l’Iran colse l’occasione per porsi alla guida della questione  palestinese. Con la fine della Guerra Fredda iniziò a verificarsi un cambio di scenario:  Israele, infatti, con il nuovo governo , iniziò a imporsi sempre di più come attore egemone  nella regione. Contemporaneamente iniziò ad assumere una posizione più dura nei  confronti della popolazione palestinese, non rispettando i confini territoriali stabiliti dagli  Accordi di Oslo delle Nazioni Unite. Questa situazione sfociò in quella che è conosciuta  come la Prima Intifada. Oltre a questo, le tensioni tra i due Paesi sono state anche
generate dai finanziamenti militari iraniani ai movimenti islamici come la Jihad islamica e   Hamas e allo sviluppo della tecnologia nucleare iraniana, che l’Iran sostiene sia sviluppata  solo per scopi civili, ma che è vista da Israele e dall' Occidente come una grave minaccia  alla sicurezza planetaria.




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