venerdì 2 febbraio 2024

FLAMINIA

“Tutte le strade portano a Roma” recita un popolare proverbio italiano, questo detto trae origine dall’ efficiente sistema stradale costruito dai romani e su cui ancora oggi si basa il sistema viario italiano. I romani per scopi politici, militari e commerciali costruirono lunghe strade per collegare le più lontane province alla capitale. Chi non conosce la strada più famosa di Roma ? La risposta è la Flaminia e rappresenta una vera e propria spina dorsale per la comunicazione di Roma con altre province. La via Flaminia è la strada consolare romana che collega Roma a Rimini e che oggi nel tratto Roma-Fano è denominata Strada Statale 3 via Flaminia. Questa strada venne costruita nel 220 a.C. dal censore Gaio Flaminio Nepote, da cui prende il nome, e fu terminata nel 219 a.C. . E’ stata la prima e per molti secoli l’ unica via di collegamento tra Roma e il nord Italia. Partendo dalle Mura serviane dentro Roma, la Flaminia attraversava Lazio e Umbria e giungeva nelle Marche passando per il passo della Scheggia, oggi comune della provincia di Perugia, attraversando gli Appennini. Proseguiva lungo la valle del Burano, raggiungendo Cantiano e Cagli, nella provincia di Pesaro Urbino, fino alla Gola del Furlo. I romani qui costruirono nel 76 d.C., per volontà dell’ imperatore Vespasiano, una galleria che permetteva un più agevole passaggio nella Gola, ed è la stessa dove oggi transita la Strada Statale 3. I romani non si fermarono però a scavare una galleria, ma, affinché la via Flaminia potesse essere facilmente percorribile, tagliarono un costone di roccia sul fianco del monte Pietralata per allargare la sede stradale e rendere il percorso più agevole. L’attuale via Flaminia in questa zona ricalca pressoché l’antico percorso: la Flaminia moderna, infatti, corre accanto a quella antica alla sinistra del fiume Candigliano. Attraversata la Gola del Furlo, la via Flaminia proseguiva in direzione di Fossombrone, di Fano, raggiungendo e terminando a Rimini. In entrambe queste due città è presente l’Arco di Augusto che segna a Fano il punto di accesso alla città dalla via Flaminia e il suo termine a Rimini. Attualmente la via Flaminia è un autentico museo all’ aperto: ponti, cippi stradali, iscrizioni, siti archeologici, sistemi fognari etc…… A Tavernelle di Sengarina sono stati rinvenuti oggetti come vasellame, anfore monete, oggetti che sembrano indicare l’esistenza di un’ antica stazione di sosta. Sempre a Tavernelle si possono osservare i resti di un’ edicola sacra e poi raggiungere l’ area archeologica dell’ antico Forum Sempronii. Poco distanti si trovano anche i resti di una domus con impianto termale. E’ da visitare il Museo Archeologico della Corte Alta, dove sono conservati molti reperti provenienti da quest’area.


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