venerdì 28 febbraio 2025

Cuddle Therapist

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Chi di noi non ha mai desiderato ricevere delle piacevoli, rilassanti e sane coccole, anche con un pizzico di sensualità? Dubito fortemente che siano molti coloro ai quali non piaccia. Non c'è assolutamente niente di male. Le coccole sono belle e ci fanno bene, per mille motivi. Ne avremmo bisogno soprattutto in alcuni momenti particolari della nostra vita, in cui magari ci sentiamo soli, tristi, in ansia o sotto stress. Oppure semplicemente perché ci piace essere coccolati e provare tutte le piacevoli sensazioni che porta con sé la coccola. Ricevere una coccola vuol dire essere "toccati", sfiorati o entrare in contatto tramite altri gesti teneri, affettuosi, al di fuori dell'intento sessuale.
L'espressione "cuddle therapist" viene dalle parole inglesi "cuddle" che significa appunto coccola e "therapist", terapista, di facile intuizione. Si parla infatti di "terapista delle coccole".
È importantissimo ritagliarsi del tempo per prendersi cura di sé stessi, di corpo e mente, soprattutto nel mondo di oggi. Esiste infatti la figura di "coccolatore / trice" professionista. 
Da 9 anni Keeley Shoup svolge questa "professione", perché questo sarebbe il suo intento, gestendo uno studio privato nel suo appartamento dove si fa pagare 200 dollari l'ora. Lo scopo è offrire un'esperienza somatica e aiutare le persone a riconnettersi con il proprio corpo. Durante le sedute i clienti entrano a tu per tu con i propri limiti, il mondo platonico e l'intimità emotiva. Essi devono innanzitutto sentirsi a proprio agio e rilassati, quindi viene dato loro un tempo e uno spazio iniziale prima della seduta per riflettere e decidere in piena autonomia che tipo di contatto desiderano, comunque non sessuale, fino alle coccole su tutto il corpo. 
Nel mondo che ci è stato lasciato dopo la pandemia di covid-19, la quale ha causato un'ansia generalizzata e un grande senso di solitudine in molte persone con tutti i conseguenti problemi, il lavoro della dottoressa Shoup si sta dimostrando più importante che mai (se solo non chiedesse 200 euro...). Ma perché è così importante il contatto ed allo stesso tempo avere spazi sicuri per provarlo? La sua risposta in breve a questa domanda è: "È difficile scoprire e accettare ciò che vogliamo. Il nostro corpo sa innatamente come cercare e trovare sensazioni piacevoli. Ma questo viene socialmente smorzato e programmato per essere più appropriato alla situazione. L'intento di questo percorso è offrire ai miei clienti lo spazio per trovare il movimento che è naturale per loro e li sostengo in tale percorso. Il potere del tocco crea un immenso sollievo dai sintomi dell'ansia, ad esempio. Il tocco permette il rilascio di ossitocina che attiva la parte del cervello associata all'appartenenza e al legame. Quindi quando una persona si sente isolata o depressa, esso può aiutare a risolvere molti dei sintomi di ansia legati alla fame di contatto. Il tocco attiva il sistema nervoso parasimpatico e il sistema limbico per aiutare il corpo a raggiungere uno stato di calma e di rilassatezza. In poche parole stiamo utilizzando la dinamica della co-regolazione, un processo interattivo che prevede che una persona offra risposte convalidanti e calorose ad un'altra durante una situazione di stress. Di conseguenza il nostro corpo è naturalmente incline a corrispondere o a rispecchiare gli altri esseri umani. Sono proprio i neuroni specchio a conferire un certo grado di sollievo dai sintomi". 
La dottoressa inoltre lavora con persone affette da autismo e ADHD, utilizzando proprio la terapia delle coccole, ovviamente con tutti e con tanti accorgimenti del caso e ottenendo riscontri positivi e utili a queste persone con questo genere di disagi, soprattutto per aiutarle a sviluppare abilità relazionali.
"Stiamo condizionando il corpo a conoscere questo stato di appartenenza e di regolazione". 
In conclusione: Coccole per tutti, ma senza pagare!

White Cosmos

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