venerdì 24 marzo 2023

Confessioni e memorie culinarie fantozziane

Siccome l'altra volta è stato scritto un articolo nel quale sono stato dipinto come GiulCacca da un tale, un tristo figuro che si è firmato El Emorroid ma che in realtà è Nonno Elpho; il tranquillo e placido nonnino del nostro blog è in realtà un vendicatore mascherato che si è voluto vendicare delle prese in giro che io faccio sul suo nome nella chat di soli utenti, deformando il suo nome in tutti i modi possibili ed immaginabili, beh dicevo siccome sono stato dipinto come GiulCacca ho deciso stavolta di confessare a voi tutti che ebbene sì, io mangio e faccio anche la cacca! E che di solito vado pazzo per una serie di pietanze per così dire molteplici, cioè che hanno come tratto comune la molteplicità degli ingredienti. Ci ho messo molto tempo a rendermi conto di questo perché mi sono accorto abbastanza tardi del fatto che io cerco la felicità anche nel cibo e nelle bevande, insomma io sono un vero Fantozzi a 360 gradi, anche quando mi alimento vado in cerca di fantacibi e fantabibite. E dopo svariati anni di abitudini culinarie reiterate ho capito che il segreto della felicità nei cibi è quattro ingredienti. Per lungo tempo non mi spiegavo come mai andassi pazzo per il cappuccino, la pizza e soprattutto il kebab, solo di recente l'ho capito. Il cappuccino è quasi la sola bibita molteplice, cioè contiene due ingredienti, latte e caffè, sarebbe interessante provare a bere delle bibite con quattro ingredienti, tipo diversi succhi di frutta mescolati. La pizza è un cibo potenzialmente molteplice in quanto sulla pizza puoi metterci qualsiasi cosa, puoi fare una supercapricciosa tenendo conto del fatto che con la pizza si parte sempre da due ingredienti, l'impasto e il pomodoro (se è pizza rossa). Con la pasta ugualmente si possono modificare piatti tradizionali aggiungendo uno o due ingredienti, ad esempio una carbonara può diventare una carbonara con funghi. E il kebab può essere a 2, 3, 4, 5, 6 o 7 ingredienti.

Fantozzi ragionier Ugo

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