https://ireneinitalia.com/wp-content/uploads/2024/04/cono-gelato-e1534535175717.jpg Penso che nessuno di noi, d'estate, la stagione più calda dell'anno, nella quale si suda e si boccheggia, possa fare a meno del principe delle merende pomeridiane, ma non solo. Infatti esso può tranquillamente rappresentare o addirittura sostituire un intero pasto. Sto parlando naturalmente del gelato.Se pensiamo all'estate, non possiamo di conseguenza non pensare e desiderare un freddo e rinfrescante gelato ai gusti che più ci piacciono. Oppure, se siamo curiosi buongustai, ci lanciamo nello sperimentarne di nuovi, gusti che abbiamo sempre visto esposti nelle gelaterie ma che non hanno mai poi così tanto attirato la nostra attenzione tanto da produrre un desiderio così predominante da decidere di scegliere proprio lui. Oppure ancora, gusti, anche con variegature, appena creati, che il giorno prima non c'erano e oggi ci sono, che se siamo dei veri temerari del gelato e nulla ci spaventa anche se vediamo dei colori un po' insoliti e sul cartellino c'è scritto: "ostrica e cicoria", scegliamo di provarli, vada come vada ma anche e soprattutto per poter dire agli amici e a chi ti vuole bene: "io, me medesimo, qui lo dico e qui lo nego, ho assaggiato il gelato ostrica e cicoria!" Da quel momento in poi però chi ti voleva bene, ti vuole un po' meno bene. Ma a me che me frega! Basta che mi godo un buon gelato e il mio momento di freddo relax. E adesso un po' di storia.
Le origini del gelato e la sua relativa invenzione rappresentano da sempre un tema molto dibattuto. Nell'antichità probabilmente, facile pensarlo, si refrigeravano frutta, latte, miele ed altro per conservarli e tenerli come scorta di cibo per momenti di necessità. Purtroppo per noi italiani esistono opinioni secondo le quali il vero e proprio gelato avrebbe le sue origini in Cina. In quei luoghi lontani, nel 2000 avanti Cristo, infatti ci sono antiche tracce di quello che poi sarebbe diventato il gelato come lo conosciamo: una semplice preparazione che veniva ottenuta miscelando riso stracotto, latte e spezie, che venivano poi solidificati tramite l'immersione nella neve. Il latte così ghiacciato poi si scioglieva al sole.
Secondo altre testimonianze invece questo dolce cremoso e saporito sarebbe una conseguenza dei sorbetti che si preparavano nel medio oriente. Inizialmente si trattava soltanto di succo d'uva versato sulla neve raccolta in montagna. Una leggenda dice che un servitore ubriaco versò per sbaglio del vino sulla neve, portando poi il tutto al re. Il sorbetto, progenitore del gelato, sembrerebbe nato in Persia con il nome di Sharbath. È documentato che gli antichi persiani consumavano in grande quantità ghiaccio arricchito da frutta e succhi di frutta. Questa tradizione arrivò poi nei paesi arabi fino a giungere anche nella nostra Sicilia, dove alcuni ritrovamenti ci fanno pensare all'esistenza di ghiacciaie per conservare la neve sulle Madonie e sui Nebrodi. In Italia, solo nel tardo medioevo, iniziarono a comparire i primi esempi del gelato moderno con latte e frutta ghiacciata.
Fu Caterina de' Medici a presentare alla corte francese uno strano ed innovativo dessert semifreddo cremoso che lasciò tutti incuriositi. Ma secondo alcune fonti, che a noi sicuramente interessano più di altre, la nascita del gelato è da attribuire all'architetto fiorentino Bernardo Buontalenti. L'invenzione sarebbe, in questo caso, italiana. Una piccola raccomandazione per quando mangerete un gelato: se fa molto caldo, esso si scioglierà velocemente se è di buona qualità, quindi affrettatevi a gustarlo su ogni lato prima che un'infinità di gocce appiccicose vi ricoprano tutti i vestiti appena usciti dalla lavatrice. Se rimarrete con la bocca sporca e anche tutta la faccia, chisseneimporta. È ancora meglio!
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