venerdì 10 giugno 2022

Un sessantenne al Top


CONTRO

Nonostante l'imminente compimento dei sessant'anni, i quali oggi non sono nulla, Tom Cruise ha dimostrato ancora una volta, con il secondo episodio di Top Gun, dopo una trentina di anni dal primo, di essere ancora al "Top" della sua forma, sia di attore sia fisica, mostrando di avere ancora appunto un fisico tutt'altro che da sessantenne. Questo, per fare solo una piccola digressione, va a piene dimostrazione che a qualunque età, senza ovviamente pretendere troppo, volendo, si può ancora essere in grande spolvero. 

Detto ciò, passo ora al film...

Le mie aspettative si sono rivelate esette. Il film in sé non mi è piaciuto molto, nonostante l'ottima idea che hanno avuto per la trama, ovvero un "vecchio" aviatore della marina che viene spostato d'incarico per tirare su il morale alle nuove leve, il quale era sceso di molto, e perciò l'unico in grado di ottenere ciò, poteva essere soltanto lui, l'esperto pilota Pete Mitchell. A parte questo però, ho trovato tutto il resto molto monotono e noioso. Nei fatti, durante le circa due ore di film, succede poco e niente, a parte a mio parere due cose: il progredire dell'idea di partenza e l'eccitazione provata mentre i piloti erano a bordo dei loro aerei per addestrarsi. 

Quando i film sono fatti così, ovvero con praticamente un'unica situazione che dura due ore e viene ripetuta continuamente fino alla fine, con pocchissime variazioni, non mi piacciono e mi annoiano a morte. Non si può semplificare tutto così, riducendo al minimo gli avvenimenti, allungando il tutto in un minestrone di due ore e passa facendo di conseguenza calare subito l'interesse dello spettatore che segue la storia. In un film deve succedere qualcosa di più, che deve mantenere vivo l'interesse di chi guarda, fino alla fine.

 White Cosmos

 

Il film di Tom Cruise non mi è dispiaciuto, tuttavia non ho potuto esimermi dal notare che il tutto era una grossa "americanata" così come il precedente Top Gun, o forse ancora di più del primo. Nonostante la bellezza di alcune scene di volo degli aerei da guerra, le portaaerei etc, non riesco a digerire quel messaggio di fondo secondo il quale alla fine della storia sono sempre gli americani a vincere. Questo non era poi così vero già nel 1986, l'anno di uscita del primo film, e a maggior ragione non è vero adesso, che siamo nel 2022. 

Fantozzi ragionier Ugo

PRO 

Il film , che siamo andati a vedere col gruppo blog del centro diurno, mi è veramente piaciuto. La trama era semplice ma molto bella, perché esprimeva buoni sentimenti, tra cui molto forte l'amicizia tra gli aviatori, che per qualcuno di loro ha significato anche rischiare la vita per l'altro. 

Non mancano gli atti di eroismo e, di questi tempi, in cui siamo tutti nella globalizzazione, da' un senso di maggiore umanità. 

Anche le musiche erano belle, molto allineate con le altre componenti del film.

Fata Morgana

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