venerdì 3 dicembre 2021

Nucleare

 

L’ argomento del nucleare ha sempre suscitato numerosi dibattiti, ci sono alcuni che sono favorevoli, altri sono sfavorevoli. Lo scopo di questo articolo è analizzare i pro e i contro di questo tema. L’ Italia si è detta contraria già nel 2011, mantenendo la posizione assunta nel 1987, ma a livello europeo bisogna ancora decidere se inserirlo nelle fonti di energia sostenibili e dedicargli alcuni investimenti. Bisogna considerare che non esiste un sistema completamente pulito per produrre energia, sicuramente non si può pensare di fare tutto eolico e solare, infatti il sole e il vento non sono presenti tutto l’ anno, quindi questi tipi di energia non sono sempre disponibili. L’impatto ambientale del nucleare, inoltre, è paragonabile a quello delle energie rinnovabili, quello che veramente fa paura del nucleare sono le scorie e la sicurezza. Sono problemi relativi, infatti, l’ uranio ha una densità altissima, questo vuol dire che le scorie che si producono sono volumi ridottissimi. A parità di energia, nessun’altra fonte produce così pochi residui. Le scorie radioattive rimarranno tali per lungo tempo, e questo è innegabile, ma oggi esistono metodi per lo stoccaggio in sicurezza e procedure per reciclarle e possono essere utilizzate per produrre nuova energia. Il pericolo di un incidente nucleare si può dire che sia elevato, sebbene la portata dei disastri di Chernobyl e Fukushima sia stata esagerata dai media. Nel primo caso, il disastro è stato provocato da un errore umano, mentre il secondo è stato la conseguenza di un altro disastro naturale nella cittadina giapponese: terremoto e conseguente tsunami. Si stima che le emissioni nucleari di Chernobyl siano state di 400 volte superiori a quelli della bomba atomica su Hiroshima. Il rischio di un incidente nucleare invece è molto piccolo, perché le misure di sicurezza oggi sono tali che persino eventi estremi in grado di danneggiare un reattore non si tradurrebbero in dispersioni di radiazioni all’esterno della centrale. Inoltre, se si considerano i danni che fanno i combustibili fossili in termini di morti per inquinamento e di riscaldamento globale, il nucleare risulta molto più sicuro. E’ necessario, però, spendere molto in sicurezza, considerando anche che la centrale può essere colpita da attentati terroristici o da furto di materiale. Inoltre, se da un lato l’ utilizzo dell’ energia nucleare si traduce in un risparmio per uso domestico, dall’ altro i costi sono molto alti per produrre e gestire i vari impianti. In questo caso, infatti, bisogna anche considerare costi di realizzazione, messa in funzione, manutenzione, sorveglianza, smantellamento e messa in sicurezza di una centrale nucleare quando viene dismessa. Il dibattito è ancora aperto e, a quanto pare, destinato a non chiudersi in breve. Se da una parte l’ Italia ha detto no al nucelare già da tempo, dall’ altra il ministro Roberto Cingolani ultimamente ha riaperto la questione sul nucleare, infatti alcuni politici in Italia sono favorevoli a questo tipo di energia. 

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