venerdì 12 febbraio 2021

Con le mani in pasta..all'uovo

Un bel venerdì di fine gennaio di questo nuovo anno io e i miei compagni del gruppo di gastronomia del centro diurno siamo andati a fare una lezione di cucina in una scuola sita in via Fabio Massimo. Una scuola che è praticamente un appartamento all' interno di un grande palazzo come lo sono tutti quelli che si trovano in quei quartieri del centro di Roma. Mi è sembrata subito molto accogliente, di piccole dimensioni e consiste in un grande ambiente principale che comprende  appunto la cucina e la sala da pranzo, un piccolo ufficio per sbrigare le pratiche burocratiche e un bagno. Tutto qua..... ma un tutto qua veramente da apprezzare. Siamo stati gradevolmente accolti dallo chef, insegnante della scuola e dalla sua assistente, una ragazza giovane, magrolina ma molto carina. Come prima cosa appena siamo arrivati ci hanno subito preso la temperatura, per i motivi che ormai tutti sappiamo, ci hanno fatto lavare le mani, abbiamo indossato la casacca personale e ci hanno mostrato i piatti che saremmo andati a preparare, ovvero due ricette fatte a partire da della pasta fresca all' uovo fatta appunto da noi. Nella pratica pappardelle con ragù bianco di zucca e salsiccia e ravioli di ricotta e spinaci con burro e salvia. Il tutto svolto naturalmente sotto le loro indicazioni e supervisione. Per me personalmente non è era la prima volta in assoluto che facevo queste cose, avendo fatto in passato due corsi di cucina, e per questo motivo mi è risultato abbastanza facile fare l' impasto di uova e farina. In realtà la pasta all' uovo non è per niente difficile da fare, è solo poi un po' faticoso spianarla con appunto mattarello e spianatoia, anche perché  ci hanno spiegato mentre stavamo all' opera che la sfoglia deve essere molto molto sottile, all' incirca 1 mm. Ed è proprio qui la difficoltà, ovvero arrivare a quello spessore..... Ancora mi ricordo quanto mi facevano male le braccia mentre la stendevo. Ci hanno inoltre detto la proporzione tra uova e farina, che deve essere di un uovo per cento grammi di essa. Nel corso della lezione insomma, sempre in gruppo e sotto la guida di professionisti, ognuno di noi ha provato l' ebbrezza ed il piacere di avere le mani in pasta, di sentire l' impasto tra le dita, di toccarlo, di riconoscere gli ingredienti, di coccolarli e di dargli forma finché l' opera d' arte infine non prese vita, una vita che gli abbiamo dato noi, e questo è veramente stupefacente. Mentre lavoravamo, i nostri maestri ci hanno rivelato anche alcuni piccoli ma utilissimi segreti del mestiere, soprattutto la ragazza, che per lavoro è una “sfoglina”, cioè colei che prepara la sfoglia di pasta fresca, ed è davvero una professionista, ce lo ha anche dimostrato nella pratica venendo ad aiutarci uno alla volta durante lo svolgimento del nostro lavoro. Abbiamo inoltre conosciuto “Pino”, che non è una persona, ma uno strumento, cioè quello per stendere la sfoglia, quello che insomma ci toglie gran parte della fatica. Non siamo mai stati lasciati da soli a litigare con l' impasto, ma siamo stati invece accompagnati ed aiutati (non troppo) fino alla fine. Sono stato veramente molto contento e soddisfatto di me stesso e del gruppo, perché ognuno, ovviamente con tempi e tecniche diverse, si è dimostrato capace di fare tutto quello che ci veniva detto di fare. Poi, alla fine di tutto ciò, era arrivata finalmente l'ora di pranzo, cioè il momento di assaggiare ciò che avevamo fatto noi con le nostre mani. Per fortuna non siamo rimasti delusi, perché era tutto eccezionalmente buono, anzi ottimo, e del resto non poteva essere altrimenti data la bravura dello chef e della sua aiutante, ma anche nostra dai..... Siamo stati bravi anche noi! Comunque tra i due piatti quello che mi è piaciuto di più sono state le pappardelle perché il ragù di zucca e salsiccia era veramente super squisito. L' unico inconveniente di questa bella esperienza è stata la presenza di Cristina, la quale ci ha dimostrato per l' ennesima volta di avere un carattere alquanto esuberante e stravagante, e non mi esprimo oltremodo..... Ma comunque rimane una ragazza molto simpatica e di compagnia. Peccato solo che si fa vedere poco, mannaggia a lei!....aaarg!.... Ci ha fatto comunque ammazzare dalle risate quando, durante il pranzo, ci ha raccontato di Lucius, l' enorme alano della signora del piano di sopra, che una sera le è caduto sul  terrazzo. La sua vicina le ha suonato alla porta dicendo: “Mi è caduto Lucius sul tuo terrazzo! Chi? Cosa....?! Aaaaaaaa!!! Cristina ha aperto la finestra, e...... Luciussss! Lui stava lì, in piedi, alto quasi quanto lei, e la guardava.....

White Cosmos

 

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