Le elezioni americane del 2020 per eleggere il quarantaseiesimo presidente sono state le più inguardabili di sempre dal punto di vista dello scontro politico tra il candidato repubblicano Donald Trump e il candidato democratico Joe Biden. Il primo scontro tra i due è stato fin dai primi istanti rude e aggressivo fino al limite della decenza soprattutto dalla parte repubblicana. Entrambi gli sfidanti non si sono sprecati nel linguaggio usato nei confronti dell' avversario, fino a spingersi all' offesa personale. Continui tentativi di sopraffare l'altro hanno animato il confronto fin dalle prime battute dando vita ad uno spettacolo indecente, degno solo delle classi sociali più basse, arrivando al limite della tolleranza. L' unico obiettivo sembrava offendere l' altro e farlo tacere. A questi livelli, non si trattava più di uno scontro politico ma di una vera e propria battaglia a colpi di offese. Niente di simile a memoria d' uomo era mai andato in scena. C' è solo da sperare che tutto ciò che è accaduto non si ripeta mai più, semplicemente per il fatto che siamo persone, non bestie. Dopo questo orrore, Donald Trump, il quale si era sino a quel momento rifiutato di osservare le regole fondamentali per evitare il contagio da Covid 19, tra le quali indossare la mascherina e mantenere il distanziamento fisico, si è ammalato lui stesso, mostrando i primi sintomi della malattia. Sempre spavaldo come suo solito, ha cercato di mostrarsi ancora in forma per i primi giorni, negando a tutti i costi di stare male, finché poi, dopo una strenua resistenza ad ammettere la verità sulle sue reali condizioni, si è aggravato ed è stato ovviamente ricoverato in ospedale. Lì, un' equipe di medici specializzati, stando a quanto è trapelato dalle indiscrezioni, utilizzando un mix di anticorpi monoclonali, che rappresentano una terapia di nuova generazione, ancora oggetto di sviluppo, lo hanno curato e salvato. Dopo circa una settimana è uscito dall' ospedale ed è tornato alle sue faccende politiche ancora più spavaldo di prima facendosi ancora beffe delle regole. Il secondo duello televisivo tra i due candidati, visto quello che è successo al presidente uscente, è avvenuto a distanza in due stati diversi. Almeno così il tutto si è svolto tranquillamente, senza toni di voce eccessivamente esuberanti e soprattutto senza che i due si potessero interrompere. Il terzo ed ultimo scontro si è svolto nello stesso studio televisivo come il primo, ma questa volta, memori di quanto era successo la prima volta, sono stati installati dei silenziatori pronti ad intervenire nel caso in cui i due contendenti avessero cercato di interrompersi a vicenda. Fortunatamente ciò non è avvenuto ed il tutto si è svolto “civilmente”. Dopodiché, Trump, ancor prima di conoscere il risultato dello scrutinio delle schede elettorali, ha cominciato a ventilare l' ipotesi di brogli, mettendo le mani avanti. Ha minacciato di intentare cause legali contro Biden; ha parlato di voti repubblicani che, a suo dire non sono stati conteggiati; di morti che hanno votato, e tante altre stupidaggini. Alla fine, comunque, dopo alcuni giorni di scrutinio, è stato decretato Joe Biden come quarantaseiesimo presidente degli Stati Uniti d' America. Così i democratici tornano alla Casa Bianca dopo quattro anni. Sono state elezioni molto particolari, difficili sotto tanti aspetti, caratterizzate da scontri verbali molto aggressivi, ma alla fine gli americani hanno ottenuto il loro presidente. E come dice sempre Joe Biden alla fine dei suoi interventi: God bless America and our troops!
White Cosmos
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