venerdì 9 ottobre 2020

Magic the Gathering

  


Oggi vorrei raccontare la mia esperienza con Magic the gathering. Esso è un gioco di carte collezionabili nato più di vent'anni fa che vanta migliaia di carte in circolazione. Il mio primo appproccio alla magia fu nel lontano 2002 quando avevo solo dieci anni. Me lo aveva fatto conoscere un mio vecchio amico vicino di casa il quale lui aveva 4 anni più di me. Mi ricordo che la prima serie con cui iniziai a giocare fu Assalto. Assalto era un'espansione fichissima perchè dentro c'era di tutto: tra bestie feroci, elfi del bosco, goblin spietati, maghetti chierici e zombie. Insomma tutto quello che si può desiderare. Il primo mazzo che comprai fu di colore rosso verde ( per chi non lo sapesse in Magic ci sono 5 colori diversi: rosso,blu,verde,nero,bianco, ognuno con le proprie specialità) costellato di bestie enormi insieme a elfi che li supportavano. Per via della scuola non c'era troppo tempo per sfidarsi, ma il sabato pomeriggio a volte boicottavo gli allenamenti di calcio insieme al mio amico ci vedevamo acasa della mia vicina. Ci sdraiavamo per terra in salone, iniziavamo la nostra lotta di magia...verso metà pomeriggio la mia vicina , la signora Irma ci preparava con cura la merenda....le ore passavano da sole e in un batter d'occhio si faceva notte. E' passato tanto tempo da quel periodo così l'anno scorso preso dalla curiosità mi sono montato un mazzo ur fenice con i risparmi. Un mazzo veloce colore rosso blu (i miei preferiti) che puntava a vincere a pochi turni dall'inizio della partita grazie ad una carta chiamata fenice dell'arcolampo che aveva praticamente vita infinita, risorgeva dalle ceneri. Così incominciai a fare i primi tornei per me era la prima volta che mi affacciavo al mondo di Magic in modo competitivo....però già dalla prima partita mi divertivo tantissimo, ogni partita era sempre una bella sfida. Ricordo che giravo Roma di notte per fare questi tornei perchè tutti quanti iniziavano alle dieci. Ricordo anche l'ansietta che mi saliva prima del match. Ogni partita era una bella gara e ogni mossa doveva essere studiata con precisione. Si doveva conoscere il mazzo dell'avversario già in partenza e riuscire a contrabbattere nella maniera più efficace. Non erano amessi errori e tutto queto comportava una grande attenzione sul gioco.Ancora non ho capito bene perchè questo mi prende così tanto ma credo perchè mi faccia usare la testa e questo mi diverte. 

Prof. Oak

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