venerdì 8 settembre 2017

Anche i nasoni piangono


L’Italia è stretta nella morsa della siccità  “Allarme siccità in tutta Italia”, “Allarme siccità”, “l'Italia è senza acqua”.
Quelli sopra citati sono i titoli di alcuni articoli che hanno campeggiato sul web e non solo per tutta l’estate. Manca l’acqua per la nostra agricoltura, per i nostri allevamenti e in alcune zone manca o meglio è razionata anche l’acqua per uso potabile.
Ma come alito la polemica più rovente riguarda il caso della nostra capitale la città eterna.
Cos’è accaduto? Il fatto è esploso in tutta la sua gravità e mediaticità quando la regione Lazio emana un’ordinanza per sospendere il prelievo di acqua dal bacino del lago di Bracciano da parte di ACEA la società partecipata del comune di Roma che gestisce l’acqua potabile. I sindaci dei comuni lacuali del lago di Braccianosi erano rivolti alla regione Lazio per denunciare lo stato di grave crisi in cui versa il lago e per chiedere il rispetto della normativa in materia, in particolare, le prescrizioni secondo cui ACEA può prelevare acqua dal lago, per usi potabili, solo se assicura il mantenimento delle escursioni del livello del lago nell’ambito di quelle naturali e non superi il livello idrometrico minimo stabilito. Prescrizioni, secondo loro, disattese da ACEA. Infatti la città di Roma ha due fonti di approvvigionamento dell’acqua potabile il lago di Bracciano e l’acquedotto del Peschiera.
L’ordinanza e qualche critica mossa dal presidente della regione Nicola Zingaretti
ha provocato la risposta del management di ACEA e del sindaco Virginia Raggi che ha richiesto l’intervento del governo. Dopo l’intervento del ministro dell’ambiente Galletti che ha riconosciuto lo stato di calamità naturale alla regione, il presidente Nicola Zingaretti il 28 luglio ha sospeso l’ordinanza precedente e ne ha emanata  una nuova nella quale ACEA poteva  continuare a prelevare 400 litri di acqua al secondo (invece dei 900 precedenti) fino al 10 agosto e poi essere ulteriormente ridotto fino a 200 litri al secondo per poi sospendere completamente  la captazione (il prelievo) dal 1 settembre.

Ma veniamo ad oggi venerdì 8 settembre fortunatamente non c’è stata la riduzione di acqua nelle ore notturne. ACEA ha detto che monitorerà costantemente la rete e i consumi di acqua per valutare giorno per giorno se procedere alle limitazioni. Diversi fattori hanno contribuito al miglioramento della situazione i temporali di settembre, l’abbassamento delle temperature i lavori di manutenzione che hanno permesso di recuperare 1000 litri al secondo di perdite e poi il risparmio di acqua effettuato dai cittadini.

Pericolo scongiurato, ma se bastava solo fare degli interventi di manutenzione e chiedere ai cittadini di essere più parsimoniosi con il consumo dell’acqua, tutto ciò non poteva esser fatto prima dell’estate, invece di rischiare di rimanere senza acqua.

Elpho

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