L’Italia è stretta nella morsa della siccità “Allarme siccità in tutta Italia”, “Allarme
siccità”, “l'Italia è senza acqua”.
Quelli sopra citati sono i titoli di alcuni articoli che
hanno campeggiato sul web e non solo per tutta l’estate. Manca l’acqua per la
nostra agricoltura, per i nostri allevamenti e in alcune zone manca o meglio è
razionata anche l’acqua per uso potabile.
Ma come alito la polemica più rovente riguarda il caso
della nostra capitale la città eterna.
Cos’è accaduto? Il fatto è esploso in tutta la sua gravità
e mediaticità quando la regione Lazio emana un’ordinanza per sospendere il
prelievo di acqua dal bacino del lago di Bracciano da parte di ACEA la società
partecipata del comune di Roma che gestisce l’acqua potabile. I sindaci dei
comuni lacuali del lago di Braccianosi erano rivolti alla regione Lazio per
denunciare lo stato di grave crisi in cui versa il lago e per chiedere il
rispetto della normativa in materia, in particolare, le prescrizioni secondo
cui ACEA può prelevare acqua dal lago, per usi potabili, solo se assicura il
mantenimento delle escursioni del livello del lago nell’ambito di quelle
naturali e non superi il livello idrometrico minimo stabilito. Prescrizioni,
secondo loro, disattese da ACEA. Infatti la città di Roma ha due fonti di approvvigionamento
dell’acqua potabile il lago di Bracciano e l’acquedotto del Peschiera.
L’ordinanza e qualche critica mossa dal presidente della
regione Nicola Zingaretti
ha provocato la risposta del management di ACEA e del
sindaco Virginia Raggi che ha richiesto l’intervento del governo. Dopo
l’intervento del ministro dell’ambiente Galletti che ha riconosciuto lo stato
di calamità naturale alla regione, il presidente Nicola Zingaretti il 28 luglio
ha sospeso l’ordinanza precedente e ne ha emanata una nuova nella quale ACEA poteva continuare a prelevare 400 litri di acqua al
secondo (invece dei 900 precedenti) fino al 10 agosto e poi essere
ulteriormente ridotto fino a 200
litri al secondo per poi sospendere completamente la captazione (il prelievo) dal 1 settembre.
Ma veniamo ad oggi venerdì 8 settembre fortunatamente non
c’è stata la riduzione di acqua nelle ore notturne. ACEA ha detto che
monitorerà costantemente la rete e i consumi di acqua per valutare giorno per
giorno se procedere alle limitazioni. Diversi fattori hanno contribuito al
miglioramento della situazione i temporali di settembre, l’abbassamento delle
temperature i lavori di manutenzione che hanno permesso di recuperare 1000 litri al secondo di
perdite e poi il risparmio di acqua effettuato dai cittadini.
Pericolo scongiurato, ma se bastava solo fare degli
interventi di manutenzione e chiedere ai cittadini di essere più parsimoniosi
con il consumo dell’acqua, tutto ciò non poteva esser fatto prima dell’estate, invece
di rischiare di rimanere senza acqua.
Elpho
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