venerdì 21 aprile 2017

Al centro diurno si ordiscono trame...

La conduttrice del laboratorio (Antonella) ci spiega che non ci sono molte richieste perché è un laboratorio molto particolare, che  richiede impegno e diligenza; in cambio si impara un mestiere e  si acquisiscono delle abilità manuali e non solo.


Elpho- Come è  fatto un laboratorio di tessitura ?

Antonella- Ci vediamo due volte a settimana il martedì ed il giovedì e lavoriamo su dei progetti,  a volte lavoriamo su commissione perché qualcuno ci chiede qualcosa di particolare e noi insieme al cliente cerchiamo di fare un progetto scegliendo insieme i materiali i colori, la lavorazione, etc. Quando invece non abbiamo ordinazioni cerchiamo di ispirarci usando riviste o facendo ciò che ci piace, o che ci viene in mente.

Elpho- A qualcuno questo laboratorio potrebbe sembrare noioso come riuscite a trovare la motivazione e l’impegno necessario a portare avanti  il lavoro?

Co(partecipante al laboratorio)- E’ un lavoro che mi piace tanto e l’ho imparato qui, da loro(maestre e collega ) ho imparato tante cose, non mi annoio perché sono sempre curiosa di sapere come si realizza e poi come effettivamente riesce il manufatto. E’ un lavoro che richiede anche molta concentrazione perché devi pensare costantemente a ciò che stai facendo e a come lo stai facendo senza distrarti troppo.

Elpho –Che cosa apprendete oltre la tecnica?

Co- Imparo a stare e a lavorare insieme agli altri ed inoltre io sono straniera Rumena  ne approfitto per imparare a parlare in italiano.

Elpho- C’é qualcosa che cambiereste del laboratorio?

Co- Quello che ho imparato fino a oggi mi piace tanto non voglio cambiare niente.

Antonella- Io vorrei cambiare qualche cosa, vorrei lavorare con più persone, il lavoro lo facciamo per i giovani fondamentalmente, sono loro che ci fanno le ordinazioni, che seguono la moda. E inoltre mi piacerebbe realizzare un maggior numero di prodotti, ma questa é una cosa su cui stiamo lavorando e che svilupperemo nel futuro.
 
Elpho- Che significato ha per te il lavoro di tessitura?

Co- Mi dà molta soddisfazione, mi piace creare una sciarpa un cappello, un qualsiasi prodotto, ed in più c'è anche una soddisfazione economica in quanto ogni anno in base ai  prodotti che si “vendono c’è un piccolo riconoscimento economico.

Elpho- Ho notato che siete tutte donne può un uomo frequentare questo laboratorio?

Antonella- E’ vero non c’è nessun uomo nel nostro laboratorio ma niente impedisce ad un uomo di lavorare al telaio, anzi potrebbe essere una collaborazione fruttuosa. In molti paesi per tradizione sono quasi esclusivamente uomini coloro che lavorano al telaio (es: Cile, paesi sudamerica). Sarei curiosa di vedere come un uomo lavora al telaio, voi tendete ad essere più metodici.

Elpho- Come nasce un lavoro (come si svolge il lavoro in pratica)?

Antonella- Si monta prima l’ordito sul telaio, la parte iniziale del lavoro di tessitura che corrisponde alla lunghezza del tessuto finito. In base al tipo di lavorazione si scelgono e si contano i passaggi della trama.

Elpho- Da quanto tempo fai questo laboratorio?

Co- Ho iniziato a fare il laboratorio tessile circa un anno fa prima non avevo mai lavorato al telaio ma sapevo lavorare a maglia con i ferri.  

Quale lavoro ti é piaciuto di più tra quelli che hai fatto?

Co- Mi piacciono tutti, cappelli e sciarpe. Il lavoro che sto facendo adesso é un cappello .



Elpho- A livello psicologico che differenza c’è tra il laboratorio di telaio e gli altri laboratori?

Antonella- Si lavora tanto fisicamente, sia con le braccia che con le gambe. Inoltre ogni persona ha uno stile differente dato dalla differente tecnica e modo di lavorare e non ultimo dalla personalità, e dallo stato d’animo del momento, il telaio registra il tuo stato d’animo, ciò che provi in quel momento viene riprodotto sul manufatto. E’ un lavoro fisico, che ti carica, è come se tu incastrassi nella trama i tuoi stati d’animo.

Co- Riesco  a scaricare la mia tensione mentre lavoro, a volte la tensione può farti anche sbagliare .


Elpho – In un lavoro artigianale l’errore non fa parte integrante del lavoro stesso?

Antonella-Si io per esempio ora sto lavorando per  correggere un errore. In effetti ci abituiamo tollerare gli errori, a cercare una soluzione possibile o ad accettare che non ce ne siano. Ad ogni modo  le imperfezioni caratterizzano il lavoro artigianale.
Lavorare al telaio è una terapia occupazionale diversa dal farmaco o dalla psicoterapia, agisce in modo diverso.
    

Dopo questa intervista non mi resta altro che invitarvi ad iscrivervi al laboratorio tessitura se volete fare qualcosa di creativo e di bello con le vostre dolci manine(o rudi manone). Anche per mettervi alla prova.

I potenti mezzi di Nonno Elpho


                                                                           

 Elpho

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