venerdì 3 novembre 2023

Le radici della violenza: popolo rosso vs popolo blu

L'umanità purtroppo in migliaia di anni di storia non ha imparato granché e anzi continua a reiterare sempre gli stessi errori. In questo articolo vorrei cercare di parlare di un argomento piuttosto difficile: la violenza. Di solito si dà per scontato il significato delle parole, si crede di conoscere il reale significato dei termini che usiamo ma invece molto spesso siamo bellamente inconsapevoli dei reali significati, insomma sto alludendo al fatto che il termine violenza indichi in realtà il colore viola, colore che si ottiene proprio sovrapponendo i colori rosso e blu. In un precedente articolo avevo parlato dei diversi livelli di inconscio presenti nell'essere umano, di come l'essere umano sia in finale fatto come quelle bambole russe chiamate le matrioske. Dentro la bambola bianca c'è la bambola rossa, dentro la bambola rossa c'è la bambola blu e dentro la bambola blu infinite bambole gialle! E in quell'articolo dicevo anche che l'errore principale dell'essere umano è la superficialità, cioè infischiarsene bellamente di esplorare l'inconscio; invece la lotta principale per diventare veri esseri umani consiste proprio nel rendere conscio l'inconscio. Bisogna rendere conscio l'inconscio, altrimenti ugualmente l'inconscio si esprimerà (ma nel modo sbagliato) e diventerà destino (cattivo) e in una parola: nemesi. La nemesi dell'umanità la conosciamo già: è quella collezione infinita di bombe atomiche detenute dalle principali potenze nucleari. Questa reiterata ostinazione a non voler esplorare l'inconscio io la vedo in molti degli avvenimenti recenti, per esempio la vedo nell'11 settembre, un gigantesco sacrificio umano di massa, già indagato a fondo dai documentari di Massimo Mazzucco su Youtube, e poi anche non so se vi ricordate degli imbecilli che andavano a farsi il selfie davanti al relitto della Costa Concordia. E come non ricordare il ruolo dei cosiddetti debunkers, che si scagliavano contro chiunque osasse criticare la versione ufficiale della narrazione dell'11 settembre... Insomma c'è addirittura chi festeggia quando l'umanità fallisce! E come possiamo tralasciare anche la bambola nera, ovvero esiste in giro per il mondo una certa percentuale di persone che sarebbero ben liete se andasse a monte anche la democrazia! C'è da augurarsi che l'occidente non finisca un'altra volta nelle mani di questi signori luciferini che ci condurrebbero velocemente verso l'abisso... Ma adesso è di nuovo scoppiato il bubbone tra Israele e Palestina e questa faccenda intanto per prima cosa io non mi schiero con nessuno dei due, anche se il politicamente corretto occidentale ha già scelto di stare con Israele; così come nel conflitto Russia Ucraina non mi schiero né con la Russia né con l'Ucraina... Mi torna in mente che negli Usa, quasi unico paese occidentale dove vige un  bipolarismo quasi assoluto, i due principali partiti, repubblicani e democratici si vestono costantemente dei colori rosso e blu, mentre in realtà sono due partiti bianchi, democratici. Forse è presente in ciascuno dei due una componente rossa o blu che però è dato per scontato che debba rimanere inconscia. Intanto io vedo queste componenti rosse e blu presenti anche nel conflitto israelo-palestinese, un conflitto che forse la oltre i classici canoni della politica internazionale, per sconfinare in un conflitto che mostra i due lati oscuri dei colori rosso e blu: odio e risentimento.


Fantozzi ragionier Ugo

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