venerdì 13 gennaio 2023

TORMENTO E SACRIFICIO PRIMA DEL SUCCESSO




Una lunga strada, tortuosa e faticosa, lastrellata di molteplici peripezie ed inciampi che ogni tanto hanno provato a rallentare il nostro cammino, ci ha portato lo scorso anno, appena prima del Natale, a conseguire l' obiettivo che ci eravamo prefissati: “Fare uno spettacolo teatrale portando in scena due opere del maestro della commedia napoletana Eduardo De Filippo: “Pericolosamente” e “Sik Sik, l' artefice magico”. Tale obiettivo è stato raggiunto il giorno 19 dicembre 2022 d. C. con un grande successo della compagnia dei “Vecchi Lonfi Ammargelluti” al mitico teatro Altrove di Roma. Ma altrove dove? A Cipro. Noo. Non sta su un' isola al largo delle coste turche. Sta a Roma, a cipro. A Roma o a Cipro? A Romaaa!!!... Ma anche a Cipro. Ah quindi l'isola di Cipro sta a Roma!? Nooo! O mamma mia. Sapete cosa facciamo? Diciamo soltanto teatro Altrove, e ci togliamo il fradicio di mezzo. “Mamma mia! Me fa male 'a capa!” Insomma è stato un grande successo con risate e tanti applausi da parte del pubblico ed inchini finali, che ci hanno fatto sentire pieni di orgoglio, ma senza pregiudizio. Tutto molto apprezzato quindi, e ciò ci ha dato forza ed infuso sicurezza in tutti noi del centro diurno Antonino di Giorgio, soprattutto a chi di sicurezza e capacità in sé stesso non vedeva neanche l' ombra. Invece l' ombra c'era eccome, e c' era anche molto altro. C' era infatti qualcosa di molto concreto che si è manifestato via via nel corso del tempo e di tutte le prove, fatte di fatica, sudore e tentazioni di rinuncia a causa delle molte difficoltà incontrate. E questo qualcosa alla fine si è mostrato in tutta la sua incredibile bellezza, una volta saliti sul palco, partendo da noi, dai nostri corpi, dalle nostre mani, dai nostri piedi, dalle nostre braccia e gambe, dai nostri occhi, dalle nostre facce, dalle nostre emozioni, ed arrivando fino al pubblico, che era lì, muto e nascosto nel buio della sala, giudicante. Noi non lo vedevamo, ma sapevamo che era lì che ci osservava, pronto a farlo. E noi, consapevoli di ciò, dall' alto del palco, ad un livello sopraelevato rispetto ad esso, ci sentivamo invece più sotto di loro per via di un potentissimo fluire di emozioni, ansia e vergogna in primis, che in quegli istanti quasi ci dominava. Ma alla fine, noi, abbiamo dominato lui. E ne abbiamo le prove. Esse stanno infatti nella felicità che abbiamo provato tutti quanti una volta terminato lo spettacolo per quello che eravamo riusciti a fare e per tutti gli applausi che abbiamo ricevuto. Il buio della sala certo ci ha aiutato ad ammaestrare in parte le emozioni, ma il pubblico comunque era lì, seduto davanti a noi a guardarci, a divertirsi, ma soprattutto ad emozionarsi, nella consapevolezza che persone con disturbi, diverse da altre, ma che hanno ancora moltissima voglia di vivere, grazie ad un grande impegno e grazie anche ad un bravissimo insegnante, Riccardo, che ha creduto in loro, faticando moltissimo, sono riuscite a portare a compimento un obiettivo, per loro, per noi, di portata unica.


White Cosmos

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