venerdì 15 luglio 2022

Ci vuole calma

Al giorno d'oggi, quello che ci vorrebbe è un po' di calma. Non è un riferimento ad una famosa canzone di qualche anno fa, ma piuttosto un forte desiderio che io ho, una cosa di cui ci sarebbe fortissimo bisogno. Il mondo di oggi è frenetico, caotico, la fretta regola le nostre vite, e ogni cosa che facciamo. E così tutto rischia di sfuggirci di mano. E poi? Che succederebbe? A quali conseguenze questo porterebbe? Non ci voglio neanche pensare. Anche se in realtà non ci sarebbe neanche bisogno di farlo, visto che gente a cui qualcosa, anche di grosso, è sfuggito di mano, se ne vede fin troppa ogni giorno. Basterebbe soltanto usire di casa e stare un po' in giro, camminare per la strada , dovunque, per imbattersi prima o poi in qualcuno che è uscito fuori dai gangheri, che per andare di corsa o per fare qualcosa con la fretta addosso, che non ti lascia respirare, con il tempo che passa, anzi che corre, che sembra scorrere più veloce del normale, anche se questa è solamente una nostra impressione, ovviamente, si trova in uno stato di nervosismo fuori controllo, pronto a prendersela con chiunque gli capiti davanti e a fare qualcosa di cui potrebbe pentirsi.   

E se vogliamo sentirne anche di peggiori basterebbe accendere la televisione, e allora lì, neanche a parlarne. Quante se ne sentono di cose successe a causa della frenesia, dell'agitazione dei giorni nostri e dell'irascibilità da esse provocata. Disattenzioni che provocano incidenti stradali; incidenti domestici; incidenti sul lavoro; litigi tra automobilisti, ecc... Praticamente ogni cosa che sentiamo al telegiornale rischia di portarci immediatamente in uno stato di agitazione e ansia fortissime perché spesso e volentieri riguarda, anche indirettamente, e magari non nell'immediato, noi stessi, la nostra vita. E di conseguenza se noi siamo nervosi e irritabili, i nostri rapporti con chi ci sta intorno rischiano anche di deteriorarsi. Qui di calma ne manca davvero tanta. Eppure il modo per trovarla, anche solo un poco, ci sarebbe, se solo noi ci impegnassimo un po'. Basterebbe per dire, secondo me, fermarsi un attimo o rallentare un po' per pensare, per ragionare, prendendosi del tempo per farlo insomma, senza lasciarsi subito trasportare dall'istinto, e lasciarsi dominare dalla fretta di arrivare il prima possibile ad una conclusione, correndo poi il grosso rischio di commettere un errore. E poi dopo il primo, magari ne seguirebbero altri. Fermarsi a ragionare, questo io penso, lasciar passare il momento di maggior agitazione, e poi ripartire. Questo è solo un unico umile consiglio che mi sento di dare. Ma la strategie comunque sarebbero tante. Basta cercarle e trovarle. Allora saremmo tutti più calmi, ragionevoli, in grado di modulare le nostre decisioni. E a quel punto migliorerebbero subito i nostri rapporti con gli altri e poi, e non è da meno, la nostra stessa vita. Calma e sangue freddo.

White Cosmos 

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