venerdì 8 ottobre 2021

"Oro nero"


La mia esperienza con il caffè riguarda gli ultimi tredici anni, ovvero quando sono venuta in Italia. La mia infanzia fino a tutta l'adolescenza era priva di caffé. Mi ricordo ancora il mio primo cappuccino. Ero a Sutri e dopo averci messo una bustina di zucchero e aver mescolato con il cucchiaino, era ancora amaro. Ma non avevo mischiato bene. Mio padre prese il cucchiaino e lo immerse fino a toccare il fondo della tazza e girò lentamente. Presi un sorso: buonissimo. Non avevo nessuna idea che il caffé, no, non il caffé, l'espresso, fosse così buono. Da lì me ne sono proprio innamorata e lo bevo in ogni modo: semplice, macchiato caldo, macchiato freddo, cappuccino... e ovviamente più ristretto è, meglio è. Una volta (l'unica volta), quando ero adolescente e vivevo all'estero, avevo preso un "frappuccino" da Starbucks. I didn't like it. Era acquoso e, per me, senza sapore. E penso che se provo il caffé americano adesso che conosco il caffé espresso, difficilmente mi piacerà. Ora, dopo tredici anni da quel mio primo cappuccino, ho cominciato a mettere metà bustina di zucchero. Sono diventata un po' dipendente dal caffé, e tutto questo zucchero non mi aiuta a dimagrire.

Lyf

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