Nell'attesa del film che uscirà nelle sale nel 2018, ho deciso di recensire un libro inusuale nel suo genere: Nelle pieghe del tempo. È un libro di fantascienza scritto da Madeleine L'Engle che parla delle avventure di Meg Murry, una ragazza problematica derisa da tutti a scuola, che attraversa il tempo e lo spazio per salvare suo padre, uno scienziato scomparso misteriosamente parecchi anni prima mentre lavorava su un progetto top secret per il governo americano, e che ora si trova su Camazotz, un pianeta oscuro dove tutto viene controllato da IT, un cervello telepatico vivente.
Nelle pieghe del tempo piace per la magia della sua trama e per il modo familiare in cui è stato scritto. Personaggi poco apprezzati e con tutti i loro difetti, come Meg, hanno la possibilità di riscattarsi e di crescere come persona. In tal senso il libro celebra la diversità ribadendo che il bello sta nell'essenza delle cose e delle persone e non nel loro aspetto fisico. Il libro è corto ma con una trama ricca e inoltre cela molti messaggi. In questo senso è un libro che non ha età: lo possono leggere sia bambini che adulti. Per me il libro resta nel cuore semplicemente per la storia.
A proposito del film che uscirà l'anno prossimo, non ho trovato che il trailer abbia catturato l'essenza del libro. Anzi, sembra che il regista abbia fatto di tutto per intrattenere il pubblico con effetti speciali più che con la storia (in diretta opposizione al messaggio del libro) e che abbia modificato quest'ultima ingiustificatamente. Augurandomi sinceramente che il trailer non rispecchi il film, aspetto con ansia il film di uno dei miei libri preferiti della mia infanzia.
Lyf
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