venerdì 12 dicembre 2025

Carlo inganna Simmaco




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Carlo il Magnate era un aristocratico noto per il suo amore per le belle donne.

Un giorno, vedendo la nobile di nome Luisa se ne invaghì e la desiderò per sé, ma la donna era sposata ed aveva dei figli che le erano molto affezionati.
Così, Carlo decise di pregare ardentemente il Dio Simmaco per separare la coppia.


Simmaco si presentò per rispondere alle sue preghiere e disse: "non pregarmi di rovinare una coppia felice, non puoi chiedermi di far soffrire dei bambini per un tuo capriccio".
Simmaco scomparve e Carlo escogitò un piano per far cadere Simmaco nella sua trappola.

Pregò Simmaco di nuovo con lodi ed inni di venerazione e, quando Simmaco si manifestò per la seconda volta, Carlo scagliò una freccia alla caviglia del Dio che urlò mentre rivoli di sangue fuoriuscivano dalla carne dilaniata. Nella confusione e nel dolore, Simmaco si distrasse e Carlo lo legò con una corda resistente.

"Adesso esaudisci il mio desiderio e liberati di quell'uomo".
Simmaco disse che, legato in quel modo, gli risultava difficile usare le sue arti magiche per accontentarlo.
"Ma se ti slego" ragionò Carlo "tu non mi esaudirai. Allora ti terrò in ostaggio e chiamerò un altro Dio ad esaudirmi".
Simmaco assicurò: "sarebbe inutile, la tua voce non raggiungerebbe l'Olimpo a suon di cattiveria. Hai raggiunto me perché sono il protettore della fanciulla e ti stavo osservando. Ma non cadranno dal cielo per aiutarti. Tuttavia lascia che io chiami la mia cornacchia sacra. Lei porterà il messaggio agli Dèi. Apri la finestra".

Dopo qualche secondo di esitazione, Carlo aprì la finestra e fece entrare la cornacchia che si precipitò sul suo volto e gli beccò gli occhi accecandolo. Carlo cadde a terra straziato dal dolore mentre gli artigli erano sprofondati attraverso la pelle squartata. La cornacchia si mise così a divorargli il viso a morte. Poi l'uccello con il suo becco liberò Simmaco dalle corde.

L'anima di Carlo fu scagliata nel Tartaro per aver osato approfittarsi del Dio. Simmaco fece cadere la sua benedizione sulla famiglia di Luisa allora e ne protesse il matrimonio.


- SIMMACO

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