venerdì 18 aprile 2025

È Pasqua????

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Natale! Oggi è nato un bambino di nome Gesù! Siamo tutti più buoni e più belli! Siamo tutti fratelli, anche se nelle mani c'abbiamo i coltelli. Oggi è nato un bambino di nome Gesù! E siamo tutti fratelli! Siamo tutti santi! Siamo tutti beati, non solo quelli che so' morti ammazzati. Oggi è nato un bambino di nome Gesù! E siamo tutti fratelli! Siamo tutti felici. Siamo tutti contenti, anche quelli che hanno sterminato i parenti. E siamo tutti fratelli. Oggi è nato un bambino di nome Gesù, e già non ce sta più!!! Scrissi questo post per Natale e si intitolava 'siamo fratelli'. Il 20 Aprile sarà Pasqua, e ... aimé non siamo più fratelli e neanche parenti, ma tutt'al più dei serpenti, anzi siamo dei traditori, opportunisti e ingannatori. Non facciamo parte della stessa razza , e neanche dello stessa famiglia, c'è chi è figlio di papà e chi della povertà! E non siam più neanche elettori , liberi, e cittadini ma sudditi, schiavi e cretini! Siamo così Angariati che non esiste più il pensiero, o l'Economia, o l'OPINIONE dominante; ma solamente quello unico, Unica, UNICA. 

P.S. E naturalmente BUONA PASQUA a tutti, dal vostro integerrimo nonnino!!!! 

Nonno Elpho

Katrina


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Non ho idee. Non ho pensieri. O meglio, li ho ma molto confusi. Così come le emozioni, un uragano di emozioni che mi devasta dentro. Come Katrina, che nell'estate del 2005 devastava gli Stati Uniti portandosi con sé tutto quello che incontrava sulla sua strada. E così è il mio interno ora. Sono in quel limbo tra la fredda e cupa depressione invernale e le "eccessivamente frizzanti" manie estive che non mi fa riuscire a gestire la situazione. Mo voi vi domanderete: "Ne hai parlato con la tua terapeuta?" Come se la mia terapeuta fosse Gesù. Vi svelo una cosa: no non è Gesù e comunque gliene ho parlato ma con scarsi risultati (ora si incazzerà a morte). Come dicevo all'inizio non ho idee. E non ho pensieri. O meglio..ho idee pensieri ricordi e voci molto confusi che si sovrastano tra di loro, e anche metterli su carta per me è assai difficile. Poi se ci mettete anche che si è abbassata la soglia di attenzione e concentrazione in questo periodo, come direbbe mi nonna, "peggio c'annà de notte".
Non mi resta che aspettare....e poi....chissà..........

Inkatrinabimente vostro
Buio Totale

Se potessi... essere un animale



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Se potessi essere un animale, probabilmente sceglierei di diventare un animale notturno, magari un volatile. Probabilmente un gufo. Mi sono sempre piaciuti i gufi, con quella loro immobilità e con la fissità dei loro occhi, grandi come palle da tennis, di colore giallo-arancione. Le pupille rotonde e allargate, perfette per osservare in profondità ed individuare le prede dei luoghi che abitano, principalmente boschi e foreste di conifere. Topi, toporagni, talpe, scoiattoli, pipistrelli sono tra le loro prede preferite. La testa del gufo inoltre è conosciuta per la capacità di ruotare di 270 gradi, dal momento che non può muovere gli occhi.

Il gufo mi affascina per diversi motivi. Come ho già detto, per il fatto che è un animale che vive soltanto di notte, dormendo invece di giorno nelle cavità di grandi alberi o in vecchi ruderi. Il gufo è un vero e proprio cacciatore della notte. Un'altra caratteristica che mi affascina è il suo piumaggio, grazie al quale riesce a mimetizzarsi perfettamente nell'ambiente in cui si trova. Per via di molteplici aspetti, infatti non è praticamente la preda di nessun altro animale. Al contrario, è lui il predatore. Lui osserva, immobile sulle sue zampe, individua la sua preda con i suoi grandi occhi capaci di  guardare anche di dietro. L'udito finissimo fa il resto del lavoro. Si alza in volo silenziosamente e si fionda in modo preciso e spietato sulla vittima prescelta. Il gufo si mimetizza, si muove nell'ombra, è silenzioso. Una macchina perfetta. Un'animale incredibile. 

Gufare vuol dire portare sfortuna nella cultura di massa. Sarà per via del suo verso cupo, la natura schiva e le abitudini notturne, che spesso i gufi vengono rappresentati come figure oscure e maligne. Poveracci! Non fanno male a nessuno al di fuori delle loro prede. Sono soltanto animali. Mah! A volte basta davvero poco, qualche piccola cosa che non piace per condannare qualcuno ed evitarlo come se avesse davvero fatto qualcosa di male. Questo è il pregiudizio. Quante volte capita anche a noi di averci a che fare nella nostra vita! Anche di subirlo. Ma vabbè, torniamo ai nostri amici gufi.

D'altro canto però, esiste anche un aspetto del gufo, migliore, un modo di rappresentarlo invece in senso positivo. Un aspetto che lo riqualifica. E menomale!! 

Nella tradizione fiabesca esso infatti è rappresentato come un animale saggio ed erudito, spesso proprio per questo motivo con gli occhiali, per fargli assumere e riconoscere queste qualità. Un gufo con gli occhiali. Viene descritto anche come pignolo e permaloso. Alcuni esempi? Anacleto, il gufo che vive con mago Merlino; Uffa, il gufo che vive nel bosco dei 100 acri in "Winnie the pooh"; il gufo di Bambi ed altri. Anche in "Harry Potter" trovano spazio i gufi.

I gufi sono belli, sono simpatici e sono buoni.

Al diavolo tutti coloro che odiano i gufi perché dicono che portano sfortuna.

Insomma, evviva i gufi!


White Cosmos

Fantozzi allo Spiraglio!

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Benvisti e benviste a tutte e tutti dal vostro cinematografico Fantozzi ragionier Ugo! Oggi non ho grandi idee, però nei giorni scorsi sono stato spettatore del 15° film festival della salute mentale, ossia Lo Spiraglio, e allora vorrei scrivere su questo! Sono stato presente in tutti e 4 i giorni e ho visto circa la metà del materiale proposto, quindi parlerò solo di ciò che ho visto... Nel primo giorno, il giovedì, ho visto il lungo "Persone", che parlava degli ultimi pazienti del Santa Maria della Pietà e mi è piaciuto ma non mi ha entusiasmato. Poi c'era la proiezione di "Qualcuno volò sul nido del cuculo" perché questo film nel 2025 compie 50 anni. Il secondo giorno, il venerdì, abbiamo partecipato al gruppo multifamiliare e io ho qualche passata esperienza di questi gruppi e devo dire che li trovo un po' noiosi, ad eccezioni di rari interventi brillanti come quello di un signore che parlava di problemi psico-spirituali! Il terzo giorno, il sabato, sono tornato per conto mio, e ho visto il lungo "Fuori" che trattava il tema delle comunità psichiatriche e mi ha colpito il fatto che il regista intendeva dire che spesso il disturbo psichiatrico porta a una infinita via crucis e a un "fine pena mai". Poi ho visto cinque corti, dei quali sottolineo "Room taken", una visione poetica dell'emarginazione sociale, soprattutto il corto "Fucking boobs e mani a terra", un mini film di quasi 20 minuti sulla storia di un ragazzo e una ragazza che hanno entrambi la sindrome di Tourette, che si incontrano nello studio di una psicologa e si innamorano e si mettono insieme. Poi ho visto il corto "Alberto Paolini" che racconta la storia di un lungodegente del Santa Maria della Pietà, tenuto rinchiuso per 42 anni solo perché era un bambino povero, e portato lì da quella che lui chiama la sua "benefattrice", ossia una signora benestante (e benpensante). Poi sono tornato anche l'ultimo giorno, la domenica, e ho visto alcuni corti, ho visto "Hatch", un filmato molto duro che parlava di immigrazione e questo filmato aveva qualcosa in comune con il lungo che chiudeva la rassegna "Constantin di Bessarabia", la storia di un giovane moldavo che emigra in Italia da bambino e poi di recente torna nella sua terra d'origine per ritrovare i suoi ricordi d'infanzia. Questi due bei film dal punto di vista sociale ma poco attinenti col tema della salute mentale.


Fantozzi ragionier Ugo

TEATRO



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Il teatro nacque ad Atene nel VI secolo a.C. nell’ambito delle feste religiose con la  messinscena della tragedia che, a sua volta, ispirò la creazione della commedia greca. Questi due tipi di spettacolo erano straordinariamente popolari e la loro rappresentazione si diffuse nel Mediterraneo e influenzò il teatro ellenistico e romano. A riprova del loro inossidabile successo, le opere di grandi drammaturghi come Sofocle e Euripide hanno costituito le basi su cui si fonda tutto il teatro moderno. Allo stesso modo, l'architettura dei teatri dell'antica Grecia ha continuato ad ispirare lo stile dei teatri fino ai giorni nostri. Le esatte origini della tragedia sono oggetto di dibattito fra gli studiosi. Gli spettacoli venivano fatti in teatri all’aperto, dotati di un’acustica formidabile e aperti, a quanto sembra, a tutta popolazione maschile, la presenza delle donne è oggetto di discussione, e dalla metà V secolo a.C. l’entrata era libera. La trama di una tragedia era quasi sempre ispirata a episodi della mitologia greca che bisogna ricordare che facevano spesso parte della religione. Poiché si trattava di argomenti seri, spesso legati a principi morali e a dilemmi senza soluzione, non era consentito rappresentare scene di violenza sul palco, e la morte di un personaggio doveva essere ricreata dietro le quinte per essere udita ma non vista.
Le prime tragedie avevano solo un attore che recitava indossando un costume e una  maschera che gli consentivano di impersonare gli dei. Infine, sul palco vennero ammessi più attori, una scelta che garantiva parità fra i poeti in gara. Data la quantità ridotta degli attori parlanti, ognuno di loro doveva interpretare diversi ruoli per i quali l’uso di maschere,  costumi, voci e gesti diventò estremamente importante. Le origini precise della commedia greca, invece, si perdono nelle tenebre della preistoria, ma un’attività umana che  prevedeva il travestimento e l’imitazione di altri ebbe certamente origine molto prima delle  testimonianze scritte. Come nella tragedia, tutti gli attori, cantanti e danzatori erano  maschi. Un attore principale e altri due interpreti eseguivano tutte le parti parlate. Nelle commedie, gli autori avevano modo di affrontare i temi di attualità in maniera più esplicita  rispetto al genere formale della tragedia. I commediografi greci più famosi furono Aristofane e Menandro che vinsero diverse gare, proprio come i grandi tragediografi. Spesso le loro opere prendevano in giro politici, filosofi e colleghi artisti, alcuni dei quali, a  volte, erano presenti fra il pubblico.




Blue Jacket

venerdì 4 aprile 2025

La sensazionale scoperta del professor Malanga


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Benscoperti e benscoperte a tutte e tutti dal vostro indagatorio Fantozzi ragionier Ugo! Navigando su youtube, tik tok e altri social sono venuto a conoscenza della recente scoperta fatta da Corrado Malanga, Filippo Biondi e un altro ricercatore di imponenti strutture sotterranee sotto le piramidi egizie, in particolare sotto la piramide di Chefren. Usando una tecnologia satellitare, il radar ad apertura sintetica, che trasforma il segnale fotonico in fononico (acustico - vibrazionale), i tre ricercatori hanno trovato un complesso di camere sotterranee e strutture, sotto la piramide di Chefren ci sarebbero otto cilindri discendenti che terminerebbero in due grossi cubi di 80 metri di lato, a una profondità di circa 650 metri. Questa scoperta ha l'intenzione di mettere in subbuglio la comunità scientifica, e in effetti la mette in subbuglio, perché mette in dubbio la storia che conosciamo, l'egittologia, l'archeologia etc. L'egittologia ufficiale dice che le piramidi sono state costruite dagli antichi egizi, dagli schiavi, che avrebbero fatto rotolare per chilometri dei massi enormi. Questa narrazione era stata attaccata più volte da numerosi studiosi di matrice esoterica, i quali sostengono che costruire le piramidi egizie sarebbe impossibile ancora oggi, nonostante tutta la tecnologia edile che abbiamo. Questa scoperta mette in discussione anche la storia che conosciamo, perché fa pensare che ci sono state epoche precedenti nella storia dell'umanità, sulle quali non sappiamo nulla. Insomma molti misteri! Ma i misteri fanno paura a qualcuno, per cui si sono subito scatenati i debunkers, in particolare Geopop che intende rappresentare la voce della geologia ufficiale, Archeomilla che sostiene la narrazione dell'archeologia ufficiale, e Open, che di solito si scaglia contro ogni persona che tenti di proporre una differente narrazione della realtà, anche per esempio per quanto riguarda la guerra Russia Ucraina, Open non fa altro che ripetere che è stata la Russia a invadere l'Ucraina (quindi al guerra deve continuare). Ma questi debunkers si possono combattere. Uno che li combatte da anni è Massimo Mazzucco, che ha prodotto dei video molto interessanti nei quali elenca una serie di tecniche propagandistiche di solito usate dai debunkers. I debunkers da decenni si scagliano contro ogni verità non ufficiale , come sull'omicidio Kennedy, l'11 settembre e molti altri argomenti.


Fantozzi ragionier Ugo

Ragiroa o la paura e il coraggio.

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Oggi il vostro nonnino vi narrerà la storia di Ragiroa. Ragiroa è il re di un Atollo in mezzo al grande mare blu. Un re grande e possente, famoso per il suo coraggio e la sua sfrontatezza. Non aveva paura di nulla, e di nessuno. Era un re rispettato e ammirato dalla sua gente, e temuto dai suoi nemici. Un giorno, una nave battente bandiera Americana si avvicinò all' atollo, e sbarcarono dei marinai con il loro capitano. Immediatamente Ragiroa gli si fece incontro fiero e spavaldo. Gli "Americani" portavano con loro tante cose meravigliose, che Ragiroa e la sua gente non aveva mai visto. E inoltre parlavano in maniera strana , anche se Ragiroa riusciva a capirli. Il loro capitano raccontava di cose, paesi e città, veramente strane e fantastiche. Ragiroa chiese al capitano se poteva vedere tutte queste cose, e soprattutto se poteva visitare una città. Il capitano acconsentì, e disse a Ragiroa, che se voleva, poteva andare con loro che avrebbero fatto ritorno in America. Ragiroa decise che sarebbe andato con loro. Finalmente dopo un viaggio lungo per mare sbarcarono, e il re Ragiroa fu portato a vedere tutte le bellezze della città. E gli piacquero moltissimo. Alfine lo portarono a vedere la "torre" più alta della città, un grattacielo di 120 piani. Ragiroa e il capitano salgono fino alla terrazza del grattacielo, dove c'è un belvedere. Salito fino al terrazzo con un ascensore velocissimo, il re andò alla balaustra e si affacciò per vedere il panorama, e all'improvviso il grande Ragiroa ebbe un capogiro, uno strano malessere lo assalì, gli cedettero le gambe e crollò a terra. Gli ci volle un po' per riaversi e tornare in sé, ma era debole e malfermo sulle gambe ed era invaso da una strana emozione, che non aveva mai provato prima; la paura!!! P. S. "Un giorno la paura bussò alla porta. Andò ad aprire il coraggio e non trovò nessuno." M. Luther King
Nonno Elpho

Shakspeare in love



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Ho da poco rivisto il film Shakspeare in love e vale la pena fare una breve recensione di questo film datato ma di valore. Shakespeare in Love, diretto da John Madden nel 1998, è un film che certamente non racconta la realtà dei fatti sul più grande drammaturgo di tutti i tempi, ma li intreccia in modo molto abile. Ambientato nel 1593, il film vede il protagonista cercare ispirazione per la nuova opera. Il film emoziona, diverte e ispira gli spettatori a conoscere di più la figura avvolta nel mistero di questo scrittore. Il protagonista, William Shakespeare, è rappresentato come un uomo talentuoso, ma bloccato dalla mancanza di ispirazione. Questo fino a quando non incontra Viola, interpretata da Gwyneth Paltrow, una giovane donna appassionata di teatro che si traveste da uomo per recitare sul palcoscenico. La relazione tra William e Viola fornisce l’ispirazione per il capolavoro Romeo e Giulietta, e il film suggerisce che molte delle opere di Shakespeare siano state fortemente influenzate dalle sue esperienze personali e dalle persone che ha incontrato nella sua vita. Il film gioca tutto sul parallelismo tra la vita di Shakespeare e la sua celebre tragedia: in un continuo dialogo tra teatro e vita reale, il Bardo scrive su carta le sue esperienze e utilizza Romeo come suo alter-ego di finzione. Madden ha avuto proprio il teatro come primo amore, e si vede: la confezione è curatissima, tanto nei costumi quanto nelle scenografie, e riesce a rappresentare efficacemente il passatempo principe dell'età Elisabettiana. Judi Dench interpreta molto bene la regina Elisabetta e forse è più brava della stessa Gwyneth Paltrow. La passione messa dal regista nel suo film si sente tutta e il risultato è una commedia sentimentale coinvolgente e quasi impeccabile nella resa: ogni dettaglio è studiato alla perfezione, la sceneggiatura è solida e di qualità, nonostante qualche passaggio eccessivamente prolisso, gli attori sono in parte, soprattutto nei ruoli secondari perfetti. Come ho detto all’ inizio l’ immagine di Shakspeare è poco veritiera, ma il film è entusiasmante e ha meritato 9 come voto da parte mia e non a caso ha avuto ben sette premi Oscar: miglior film, miglior attrice protagonista, cioè Gwyneth Paltrow, miglior attrice non protagonista, Judi Dench, miglior sceneggiatura originale, migliori costumi, miglior scenografia e miglior colonna sonora.




Blue Jacket