Qualcuno volò sul
nido del cuculo (1975)
Dopo una condanna Murphy viene ricoverato in un ospedale
psichiatrico. Ceca di farsi passare per matto con u obbiettivo in testa: la
fuga. Ma la capo infermiera non la pensa come lui. Suo prezioso alleato è un gigantesco
pellerossa da tutti creduto sordo-muto.
Si può fare
(2008)
Nello è un sindacalista nella Milano degli anni 80, viene
inviato in una cooperativa di malati mentali. Contro il parere degli psichiatri
si batte affinché i ragazzi imparino un mestiere e siano in grado di
mantenersi.
Nel primo film alla fine il protagonista muore ucciso dal
suo amico indiano dopo che era stato lobotomizzato, a causa del suo tentativo
di fuga, per lui era impensabile vivere in quel modo. Nell’ospedale dopo la sua
morte tutto sembra tornare alla normalità, in realtà avviene la fuga verso la
libertà dell’indiano e si vede l’immagine della capo infermiera con le lesioni
dovute al primo tentativo di fuga.
Nel secondo film, Nello il protagonista riesce a far portare
a termine un grosso lavoro al gruppo , che prevedeva la creazioni di
decorazioni per le nuove fermate della metro di Parigi ed il nuovo psichiatra
dr. Furlà porta alla cooperativa nuovi soci diversamente abili.
In entrami i film è presente il suicidio di un giovane
paziente disperato, questo evento porta i protagonisti a riflette sul loro
operato. Non saprei dire quello che mi è piaciuto di più, il primo è un film
americano fatto molto bene ed è entrato nella storia del cinema, il secondo
italiano è sicuramente meno famoso e riguarda una realtà che ci è più vicina e
che da una speranza di vita.
Nel primo c’è un pessimismo di fondo che emerge attraverso
l’immutabilità della realtà dei malati mentali, mentre nel secondo c’è la
speranza di un cambiamento.
Anna
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