Perché Alcatraz? - Ho deciso
di chiamarmi Alcatraz perché nel mondo regnano i soprusi e l’ingiustizia e chi si ribella finisce ad
Alcatraz.
Gli anni ’70 sono stati molto
duri e travagliati, specialmente la seconda metà. Si era creato un malcontento
tra i giovani e gli operai ed era nato il movimento studentesco, c’erano
continue manifestazioni di protesta con migliaia di studenti in piazza. Allora
c’erano i cosiddetti opposti estremismi di sinistra e di destra. Per quanto
riguarda la sinistra extra parlamentare le principali formazioni politiche
erano Lotta Continua, Autonomia Operaia (che era la più violenta), Potere
Operaio e un bizzarro gruppo chiamato gli Indiani Metropolitani. Per quanto
riguarda la destra c’erano il Fronte della Gioventù e il FUAN.
Tutte queste formazioni si scontravano con agguati e scontri di piazza e la cosa brutta è
che alcuni giovani sono morti nel fiore degli anni. Ho vissuto quegli anni che
ero un ragazzo ed ero di sinistra, c’era un vero odio per i ragazzi di destra e
viceversa, come pure per i celerini ed
era molto facile essere massacrato di
botte perché interi quartieri della
città erano vietati all’uno e all’altro schieramento. Pur non commettendo atti
violenti, due o tre volte sono sfuggito alle botte dei fascisti, mi ricordo un
giorno che con i miei amici avevamo marinato la scuola e stavamo giocando a
carte sul prato del Villaggio Olimpico, uno dei miei amici in vespa girava con
una pistola ad acqua e spruzzò un fascista che passava con il motorino, dopo
pochi minuti eravamo circondati da una
ventina di fascisti, ho pensato: “è la fine!”, ma un mio amico reagì
energicamente strillando che non eravamo stati noi e non sapevamo niente, per
fortuna la reazione ha calmato gli animi e se sono andati. Poco dopo sono
arrivati una decina di operai di un cantiere lì vicino con manici di piccone, ai
quali un amico aveva chiesto aiuto, per fortuna se ne erano andati, tra quei
fascisti c’era gente che s’è fatta la galera per terrorismo, alcuni di loro
erano dei NAR.

Entrambi avevamo lo stesso
nemico, lo stato borghese. All’estremità di tutti questi movimenti c’erano dei
veri gruppi armati, i NAR erano uno di questi, insieme a Ordine Nuovo per la
destra e le Brigate Rosse e Prima Linea per la sinistra.
Mi ricordo ancora che da
qualche giorno era stato ucciso uno studente di sinistra, Walter Rossi, era
stata organizzata una manifestazione a Monte Mario, sapevo che sarebbe stata
violenta perché lì vicino c’era una sede del Fronte della Gioventù. Con il mio
amico siamo andati a vedere cosa succedeva,
più che altro per curiosità, siamo arrivati intorno alle sei di sera in
prossimità della stazione e della scuola Enrico Fermi, i negozi erano tutti chiusi,
i lampioni spenti, c’era buio e un silenzio spettrale, sentivamo colpi di
pistola in giro non si vedeva nessuno, abbiamo capito che era il caso di
tornare a casa.
Ci sono fatti storici ancora
avvolti nel mistero a distanza di molti anni, i cosiddetti scheletri
nell’armadio della repubblica italiana, per esempio la strage di Brescia, il
rapimento dell’onorevole Aldo Moro e il suo assassinio, la strage alla stazione
di Bologna, tutti fatti della storia violenta dell’Italia di quegli anni.
Quelli erano i tempi in cui molti giovani avevano l’illusione di cambiare il
mondo, Che Guevara era diventato un
mito, altri protestavano solo per fare casino; le grandi città come Roma
venivano messe a ferro e fuoco con violente manifestazioni, che per un certo
periodo furono addirittura vietate, noi di sinistra passavamo davanti a Piazza
del Gesù, sede della DC, con il pugno chiuso gridando slogan. L’apice della
protesta ci fu nel 1977 - 1978 con il caso Moro.
Poi con gli anni ’80 tutto
iniziò a finire…
cominciarono a circolare
hashish, marijuana ed eroina e il consumismo prese piede.
Il sogno di libertà di quegli
anni è finito nel fumo di una canna e in un paio di jeans alla moda, volevamo
cambiare il mondo ma alla fine il mondo ha cambiato noi.
Un saluto da Alcatraz
Nessun commento:
Posta un commento